mercoledì 16 febbraio 2011

"Tutta la Sabina lasci il Lazio"

dal sito de "Il Tempo - Lazio Nord"

Clamorosa proposta avanzata dal capogruppo del Pdl della provincia. Dopo l'ok al referendum per magliano si allarga la protesta per passare in Umbria.

È arrivato il momento di riflettere se passare interamente, come provincia di Rieti, in un'altra Regione. La proposta, effettivamente forte ma che serpeggia sempre più nei discorsi di piazza e di bar del reatino medio, è stata lanciata ieri dall'assessore comunale e capogruppo provinciale del Pdl, Felice Costini. «Visto che aldilà della maggioranze al governo della Pisana, siano di centrodestra o siano di centrosinistra, la politica della Regione è sempre la stessa, ci sarebbe da chiedersi se non sia doveroso, nell'interesse del territorio, indire un referendum per la secessione dell'intera provincia di Rieti dalla Regione Lazio - ha affermato Costini - evitando così che lo smembramento avvenga Comune per Comune, per poi ricercare una Regione in cui le dimensioni della nostra provincia permettano di essere prese in considerazione». Lo spunto per la proposta secessionista è arrivato dall'ennesima ipotesi di scippo ai danni del Reatino. Lunedì infatti il Consorzio Industriale, Federlazio e Confindustria avevano lanciato l'allarme sul presunto taglio dei finanziamenti per la città dell'innovazione nel nucleo industriale di Rieti e Cittaducale. «Una grave decisione nei confronti del nostro territorio - l'ha definita Costini - La città della innovazione era in qualche modo il contraltare al Polo della logistica di Fara Sabina per il rilancio del Nucleo industriale di Rieti-Cittaducale. Questo progetto, che prende l'avvio dalla individuazione di Rieti quale Polo dell'innovazione in epoca della giunta Storace, permetterebbe di costruire un processo di sviluppo utile al rilancio della occupazione». Da qui, dunque, l'idea di iniziare a ragionare se andare via dal Lazio, magari proprio in Umbria, la Regione nella quale tentò di emigrare Leonessa e la Regione nella quale Magliano Sabina, in futuro, potrebbe ritrovarsi. E proprio il Sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini, che portò avanti la battaglia secessionista nel 2008, qualche settimana fa aveva parlato a Il Tempo proprio del «nuovo spirito che si registra adesso in tutta la provincia reatina. Probabilmente il seme che abbiamo lanciato con il nostro referendum sta dando i suoi frutti e tutti cominciano a rendersi conto che nel Lazio, per un territorio come il Reatino, non c'è spazio». Parole che, oggi, appaiono profetiche.

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