In Evidenza

domenica 31 gennaio 2010

Azzerato il CdA della Municipalizzata

dal blog "Magliano Insieme"

L'AMS (la Municipalizzata del Comune) ha da oggi un nuovo assetto, anche allo scopo di adeguarsi alle nuove norme legislative che vietano gli affidamenti "in house".
Viene abolito il CdA e al suo posto verrà nominato un Amministratore Unico che sarà operativo già da Lunedì 1 Febbraio. Questi avrà il compito di gestire, su indicazione dell'Amministrazione Comunale, l'Azienda in tutte le sue attività. Nell'arco di un breve periodo lo stesso assorbirà anche le funzioni di Direttore Generale (i cui compensi sono stati nel frattempo dimezzati) abbassando ancor di più i costi di gestione.
La scelta di mantenimento della struttura è giustificata affermando che in caso contrario il Comune avrebbe dovuto reinternalizzare i servizi, cioè licenziare il lavoratori dell'AMS poiché non assorbibili dal Comune. Inoltre l'internalizzazione dei servizi avrebbe avuto come conseguenza l'obbligo di affidarli a terzi in quanto il Comune non può assumere le persone necessarie per l'espletamento dei servizi stessi.

Francesco di Basilio nuovo coordinatore del Pd


E' questo il responso dell'assemblea straordinaria svoltasi sabato 30 gennaio presso Villa Mariotti. Dopo la lettura di una ampia mozione si è passati alla votazione per sostituire il precedente coordinatore Urbanetti. A Francesco il compito di riorganizzare tutto il movimento del PD locale in vista del congresso del prossimo Maggio 2010.
(fonte apriletaurus.blogspot.com)

sabato 30 gennaio 2010

Evitasi schizofrenia energetica

Ognuno di noi desidera vivere in una casa calda, utilizzare la macchina, oltreché il telefonino, vivere in maniera quanto più possibile agiata. Tutte cose legittime che l'uomo, nel corso dei secoli, è riuscito a sfruttare per rendere la propria vita più congeniale alle proprie necessità. Ma tutto questo costa: e costa ovviamente in energia. L'energia è un bene che traiamo da varie fonti, e sono per l'appunto le fonti energetiche l'oggetto di questa analisi.

Le fonti di energia sono classificabili come segue: fonti primarie, presenti in natura (petrolio, carbone, gas, legna, biomasse, nucleare, idroelettrica, eolica, geotermica, solare etc.), e fonti secondarie, non presenti in natura, create e modificate dall'uomo, e tratte da fonti primarie (elettricità, idrogeno).
Ulteriore classificazione è tra fonti rinnovabili (biomasse, idroelettrica, eolica, geotermica, solare) e fonti non rinnovabili (fossili [petrolio, carbone, gas]e nucleari [uranio]).

Fatta questa opportuna chiarificazione, giungo al punto della questione. Si parla tanto di energia, di nuove centrali nucleari, di nuovi impianti fotovoltaici, di nuove centrali a biomasse. Cosa fare? Se vogliamo mantenere lo standard di vita che abbiamo oggi, verso quale fonte dobbiamo spingerci come comunità?

Abbiamo varie opzioni:
1) continuiamo con i carburanti fossili, finché durano, e quindi restiamo inattivi
2) ampliamo la gamma energetica sviluppando energie da fonti rinnovabili (fotovoltaico, biomasse, eolico etc.)
3) sviluppiamo energia nucleare

La prevista riduzione della disponibilità di fonti non rinnovabili fossili induce sicuramente ad agire, escludendo quindi la prima opzione. Sarebbe opportuno farsi trovare pronti quando la fine delle risorse fossili giungerà o quando, forse più realisticamente, lo sfruttamento di quelle rimaste diverrà questione di speculazione, o meglio, di vita o di morte di interi popoli.
Dobbiamo quindi scegliere tra fonti rinnovabili, o energia nucleare (o tutte e due insieme). Non sono in grado di realizzare una compiuta analisi di merito, vista la mia incompetenza del settore, e preferisco rimandare a colleghi molto più competenti in materia l'eventuale indagine (anche se come tutti ho anche io una mia idea sulla questione). Tuttavia mi permetto di compiere qualche riflessione aggiuntiva.

Ogni comunità, compresa la nostra, se vuole mantenere il livello di benessere raggiunto, deve dare il proprio contributo. Dare il proprio contributo significa che la comunità intraprende ed attua direttamente nel suo territorio una scelta.
Quale spinta vuole dare Magliano? Vuole il nucleare (pericolo scorie) o vuole il fotovoltaico e le biomasse (pericolo estetica e puzza)? Beh, qualsiasi cosa scelga, vorrei sottolineare che nel dibattito sorto appare veramente ridicola la posizione di chi è contrario a tutto.
Sì, perché mentre si può essere favorevoli a tutte le fonti energetiche messe insieme (nucleare e rinnovabile) non si può essere allo stesso tempo contrari al nucleare e contrari al fotovoltaico (per motivi estetici) o alle biomasse (per motivi olfattivi)...
a meno che non si prenda in considerazione l'ipotesi di non utilizzare alcuna energia, e quindi seguire un modello di vita che sia completamente avulso dal consumo energetico! Ma di uomini "a impatto zero" non ne ho ancora visti per il paese, né, credo, ne vedrò mai.

Indi per cui, signori, partendo da questa analisi, scegliamo, con chiarezza e con responsabilità, a quale fonte o a quali fonti affidarci, consapevoli che ogni energia ha i suoi inevitabili effetti collaterali.

Niccolò


venerdì 29 gennaio 2010

Francesco Di Basilio verso la segreteria del Pd.

dal sito del Corriere di Rieti e della Sabina

Il Pd di Magliano verso una nuova segreteria

A pochi giorni dalla convocazione dell'assemblea degli iscritti della sezione locale del Partito democratico, sembra non esserci quasi più alcun dubbio: Francesco Di Basilio sarà il nuovo volto che rappresenterà la presidenza del circolo sabino. Nessuna conferma ufficiale per ora dal gruppo che mantiene il più assoluto riserbo, ma la nuova nomina sembra già cosa fatta. Per di più, sempre stando alle indiscrezioni, quella di Di Basilio sembrerebbe essere l'unica mozione da votare. Sarà dunque il giovane maglianese a ereditare il ruolo dall'uscente Francesco Urbanetti e a dover cercare di riagguantare le fila del partito. Un momento difficile questo per il gruppo che, come dichiarato anche dai vertici del direttivo, risulta un po' sfilacciato conseguentemente al delicato momento politico locale che li ha visti sconfitti nell'ultima tornata elettorale comunale e ricoprire dopo anni di maggioranza il ruolo di opposizione. Il giovane, già dirigente del Pd, potrebbe infatti riuscire a rinsaldare tali rapporti anche grazie allo spiccato spirito collaborativo e di aggregazione tra i circoli della Bassa Sabina di cui non ha mai fatto mistero negli interventi pubblici. L'assemblea di Magliano è stata concessa in via del tutto straordinaria, nonostante il blocco dei congressi locali rimandati a dopo le elezioni primarie, forse proprio in virtù del doppio incarico di Urbanetti, da maggio capogruppo dell'opposizione. Insieme al presidente, nella giornata di sabato, data in cui è stata convocata la riunione, alle ore 17, presso Villa Solimani Mariotti di via Roma, si dovrà procede anche all'integrazione di quattro seggi decaduti nel direttivo, quello dell'ex sindaco Angelo Lini, di Maria Paola Valente, Benedetta Taizzani e della dimissionaria Anna Bertini. Anche riguardo ai nomi dei sostituti, solo voci. Tra le più accreditate sembrerebbe esserci Bianca Maria Santucci, da sempre vicina al mondo della politica

Sara Pandolfi

giovedì 28 gennaio 2010

Appuntamento da non perdere.


martedì 26 gennaio 2010

Pd maglianese verso un nuovo corso

dal sito de "Il Messaggero"

Sabato alle 17, a Villa Solimani Mariotti, il Pd di Magliano convoca l’assemblea degli iscritti che dovrà dare vita al nuovo direttivo. Un’assemblea che cade in un momento storico delicato per il partito, reduce dalla pesante sconfitta elettorale che ha visto i suoi rappresentanti sedere sui banchi della minoranza. Una sorta di congresso, al termine del quale dovrà emergere il nuovo volto del partito che pare voler chiudere definitivamente l’era del sindaco Angelo Lini. Dove la parola “nuovo”, pare di capire dalle prime indiscrezioni trapelate dalla blindatissima sezione maglianese, si indicherebbe un segretario giovane che segni un punto di svolta col passato (segue).

Medico Asl Rieti: "Ospedale di Magliano da tutelare"

dal sito de "Il Messaggero"

Una sanità da migliorare, a sostenerlo è Maurizio Angeloni, medico dell’Asl Rieti, da lunghi anni impegnato in Sabina e con sulle spalle un bagaglio di esperienze maturate all’estero, è il nuovo responsabile provinciale della Ugl medici. Per quanto riguarda la sanità reatina il dottor Angeloni sostiene che «la scarsità di risorse economiche per adeguare i servizi ai reali bisogni della popolazione. Ciò dipende da quanto lo Stato investe nella sanità ma anche dalle strategie regionali. Il mandato che la Regione Lazio ha dato all’attuale dirigenza Asl è stato il risanamento economico. È ovvio che molti investimenti in servizi e prestazioni sono stati penalizzati. Questa strategia però è paragonabile al cane che si morde la coda perché se, per ipotesi, non si fornisce un farmaco antitumorale perché troppo costoso, abbiamo di riflesso mobilità di pazienti verso altre aziende sanitarie dove il farmaco è disponibile. Anche questo rappresenta una voce passiva per il bilancio della Asl, solo che, ai fini della valutazione della gestione, ha un peso inferiore rispetto all’aumento della spesa farmaceutica. C’è poi anche il sottodimensionamento dei servizi territoriali e di quelli deputati alla prevenzione».
Inevitabile, per un neo segretario sindacale, affrontare il nodo della politica. «L’interferenza della politica nella sanità è pesante - sottolinea Angeloni - e condiziona non solo le scelte programmatiche ma anche quelle sulle risorse umane, altro elemento di criticità. E purtroppo, a volte, condiziona anche il manager intellettualmente più onesto visto che viene designato dalla politica e solo in parte per professionalità». Presto il neo segretario dell’Ugl sarà chiamato a occuparsi degli ospedali sabini, sempre a rischio di tagli e soppressione. Per il dottor Angeloni «le strutture di Magliano Sabina e Amatrice sono fondamentali per il territorio, ma vanno adeguate alle nuove necessità di salute della popolazione, che non sono più solo i posti letto. In campo sanitario abbiamo centri di vera eccellenza, ma in gran parte del territorio italiano non si raggiungono standard qualitativi e di efficienza adeguati per un sistema sanitario moderno. Per cominciare - aggiunge ancora il segretario dell’Ugl - occorrerebbe aumentare gli stanziamenti statali per la sanità, eliminare gli sprechi e le gestioni Asl incompetenti e politicizzate, qualora non fosse possibile inventarsi un sistema migliore di gestione; istaurare una vera meritocrazia in tema di risorse umane; regolamentare la professione medica; remunerare il tempo pieno per i medici secondo gli standard europei; governare la sanità privata in modo che sia in sinergia e non in competizione con quella pubblica. E poi il sindacato - conclude - penso che debba abbandonare strategie corporative che spesso tutelano solo privilegi e vigilare sull’impegno dei propri iscritti nel dare un onesto e incisivo contributo al sistema sanitario pubblico, senza dare spazio a politica da quattro soldi e nepotismo».

lunedì 25 gennaio 2010

Volontari ad Haiti

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

La delegazione locale dell'Associazione nazionale vigili del fuoco in congedo, volontariato e protezione civile pronta a partire in soccorso dei terremotati di Haiti. Quattro appartenenti al gruppo hanno comunicato al comitato regionale del Lazio la loro disponibilità a far fronte alla gravissima emergenza in cui si trova da dodici giorni l'isola del Mar dei Caraibi. A seguito del cataclisma di martedì 12 gennaio, infatti, la popolazione si trova in grandi difficoltà a causa di mancanza, tra le altre cose, di cibo e assistenza medica. Pietro Galadini, Sheena James e Lorenzo e Laura Ballanti sono i nomi dei quattro maglianesi in attesa della chiamata che hanno deciso di offrire un fattivo aiuto a quella povera gente, prima tra tutte la signora Ballanti che, nella vita, è un'infermiera professionale. La lettera è stata inviata il 19 gennaio e a giorni dunque potrebbe arrivare la chiamata per recarsi verso l’isola caraibica.

Sara Pandolfi

sabato 23 gennaio 2010

Piazza Garibaldi “rialzata” Insorgono i commercianti.

Dal sito del Corriere di Rieti e della Sabina.

Da sempre luogo simbolo di incontri e scontri, la piazza maglianese torna al centro dei discorsi. Ad essere messi sotto accusa sono stavolta i lavori di rifacimento della pavimentazione di piazza Garibaldi che, non ancora del tutto ultimati, hanno già scatenato polemiche. Motivo del contendere il lastricato in basalto. Con la posa della pietra interamente livellata in un unico piano, nel lato della piazza leggermente ribassata, la pavimentazione risulta più alta delle soglie dei negozi, attività e ingressi privati. Un "gradino", esteticamente non bello, che ha già creato disagi a diversi commercianti. A causa delle piogge cadute nei giorni precedenti alle festività natalizie, infatti, un gioielliere maglianese si è ritrovato praticamente allagato il negozio. L'acqua è naturalmente scesa a caduta dapprima nell'ingresso, poi si è infiltrata sotto la porta d'ingresso inzuppando la pavimentazione di moquette e alcuni pacchi lì appoggiati. "Era prevedibile - tuona il commerciante - io stesso avevo più volte fatto notare la cosa ai lavoratori del cantiere". Si sarebbe trattato di indifferenza e superficialità dunque? "Se ci sarà da contestare qualcosa - ha dichiarato l'assessore ai lavori pubblici del comune di Magliano, Antonello Ruggeri - si dovrà attendere la chiusura del cantiere. La direzione dei lavori mi ha più volte assicurato che alla fine il lavoro sarà fatto a regola d'arte e che le soglie saranno tutte rialzate". "La scelta del basalto - spiega il direttore dei lavori Valeriano Raponi - non permette, a differenza dell'asfalto di modellare e livellare il piano in base alle necessità. La causa di tali dislivelli non è da imputare ad errori ma alla scelta di ottenere una superficie completamente univoca. Le soglie verranno rialzate dove necessario". Polemiche inoltre riguardo al periodo scelto per l'inizio dei lavori, a cavallo del Natale, e riguardo al ritardo della chiusura dei lavori che dovevano essere ultimati il 15 dicembre e che tutti i mesi hanno comportato una perdita dal 20 all'80% degli incassi di alcuni commercianti. "Causa maltempo non siamo riusciti a rispettare i termini di consegna" - motiva Raponi. Rimandata dunque di una ventina di giorni la consegna della nuova piazza Garibaldi sulla quale resta ancora un mistero da sciogliere: la fontana. Per sapere se l'arredo urbano sarà piazzato oppure no in piazza Garibaldi si dovrà attendere l'approvazione della Sovrintendenza alla variante al progetto sulla quale i tecnici comunali stanno lavorando. Per adesso di sicuro resta la predisposizione idraulica

Sara Pandolfi

venerdì 22 gennaio 2010

Questa sera, "Ben Hur"

dal blog di "Viterbo notizie"

Quando ci si trova a dover fare i conti con un titolo come "Ben Hur", che rimanda subito l'attenzione a uno dei maggiori kolossal cinematografici della storia di tutti tempi, che vanta un numero di premi Oscar pari a dodici, la prova diventa ardua. Specie se, dalla pellicola, il passo si fa verso lo spettacolo teatrale.
A doversi confrontare con il grande film, è Nicola Pistoia, che ha utilizzato il titolo "Ben Hur" e qualche caratteristica della sua sceneggiatura, per la propria pièce, in programma al teatro Manlio di Magliano Sabina stasera alle ore 21. Uno spettacolo che dalla grande fatica di William Wyler effettivamente prende solo spunto.
La storia che Pistoia porta sul palco, interpretata da Paolo Triestino (noto per le sue apparizioni in molti film e fiction televisive italiani), Nicola Pistoia (visto al fianco di Gerry Scotty e Maria Amelia Monti in "Finalmente amore") ed Elisabetta De Vito, si propone come una sintesi di riflessione e ilarità, che propone al pubblico i grandi argomenti di attualità. Il tema dell'immigrazione, cui è quasi sempre conseguente quello del razzismo, è il filo conduttore della narrazione: la storia è quella di Sergio (sul palco con il volto di Nicola Pistoia, in doppio ruolo, quindi, di regista e attore), uno stuntman caduto in disgrazia a causa di un incidente sul set del film "Salvate il soldato Ryan" di Steven Spielberg. Oggi si ritrova infortunato, situazione che non gli permette di fare il suo lavoro sui set cinematografici; e in attesa di ottenere il suo risarcimento, cerca di sbarcare il lunario decidendo di posare, vestito da centurione, per i turisti che si affollano o passano di fronte al Colosseo.
Alla sua bizzarra situazione, si affianca quella di sua sorella Maria, separata, anch'essa a caccia del denaro necessario per arrotondare gli spiccioli del fratello Sergio. Scelta alquanto particolare la sua sul modo di procurarsi il denaro. Maria, infatti, decide di cominciare a guadagnare qualcosa lavorando in una chat erotica.
La storia dei due protagonisti comincia a prendere una piega differente quando fa la sua comparsa Milan (intepretato da Paolo Triestino) un ingegnere bielorusso che mostra una grande voglia di lavorare. Pur di mandare soldi alla sua famiglia, Milan si arrangia a fare tutto, persino a sostituire Sergio nel ruolo di centurione. Appuntamento al teatro Manlio questa sera alle 21.

giovedì 21 gennaio 2010

Enel getta acqua sul fuoco del nucleare maglianese

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Sarebbero tutte illazioni le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni sulla scelta dei siti destinati ad ospitare le prossime centrali nucleari (tra cui il viterbese Montalto di Castro e il territorio di confine del comune di Magliano Sabina). L’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti ha parlato chiaro, e nel corso del convegno “Supply chain meeting”, tenutosi ieri a Roma, ha ribadito come sulla scelta dei siti idonei ad ospitare le centrali “il decreto legislativo parli chiaro: dovranno essere fissati prima i criteri e poi dovrà intervenire l'Agenzia della sicurezza, che deve essere ancora formata. Siccome non abbiamo accesso a queste informazioni, parlare di siti è assolutamente prematuro e fuori luogo”. Ma da qualche parte le nuove centrali dovranno pure essere realizzate, anche perché il meeting di ieri ha ribadito la volontà dei soggetti protagonisti, Enel su tutti, di procedere sulla strada del nucleare, come sottolineato dallo stesso Ad della compagnia energetica di bandiera. E se da una parte si accoglie con entusiasmo, seppur ancora moderato, il nuvo asset energetico, dall’altra, quella politica, sembrano non finire le polemiche, calzate a pennello sulla sfida prossima sfida elettorale. Torna sull’argomento il segretario laziale del Partito democratico, Alessandro Mazzoli (che ha avuto l’appoggio di tutto il gruppo democratico maglianese nella lotta al nucleare), ripartito all’attacco del Pdl, e del candidato alla presidenza della regione Renata Polverini. “Pochi giorni fa le avevo chiesto la sua posizione sulla possibile creazione di due nuovi centrali nel Lazio, a Montalto di Castro e a Magliano Sabina, da parte del governo. Oggi, interpellata sull’argomento - dice Mazzoli - la candidata del Pdl si è limitata a dire che stanno scrivendo il programma. A quanto pare la Polverini non ha un’opinione su temi centrali per i cittadini come quelli dell’energia e dello sviluppo sostenibile. Aspetta che gliela scrivano”. Com’era prevedibile, e come si vede già dalle prime battute, il nucleare è destinato a giocare un ruolo chiave nella campagna elettorale in corso. Nonostante le parziali rassicurazioni sulla scelta dei siti provenienti da Enel.

martedì 19 gennaio 2010

Al via la Stagione Teatrale 2010





Ospitati a Magliano gli anziani di Tarano

Gli anziani ospitati nella "casa di riposo-lager" di Tarano sono stati spostati anche nelle strutture di Magliano, nonché in quelle di Rieti. Il sequestro della casa di riposo da parte dei Carabinieri nella struttura "La contrada" ha permesso di verificare le condizioni inumane in cui venivano tenuti gli anziani: accolti in un sottotetto inagibile e legati con lenzuola ai letti. Al momento del blitz era presente un solo inserviente. I Carabinieri hanno accertato anche che c'erano molti farmaci scaduti o irregolarmente conservati che erano dati agli ospiti, che pagavano da 1.400 a 2.000 euro mensili.

Per ulteriori info: ansa.it

sabato 16 gennaio 2010

NUCLEARE: Un contributo dal web

Navigando alla ricerca di informazioni mi sono imbattuto in questo scritto che ho voluto condividere con voi.

"Le centrali nucleari cosiddette “di terza generazione” (EPR) --- il governo italiano ne vorrebbe costfruire quettro in Italia --- hanno una potenza di circa 1600 megawatt ciascuna; ne esistono due, una finlandese ad Olkiluoto, a metà del suo cammino costruttivo, una in Francia a Flamanville, che dovrebbe essere completata entro alcuni anni.

Si tratta di centrali che producono elettricità col calore che si libera in seguito alla fissione, mediante urto di neutroni, rallentati per passaggio attraverso acqua, dei nuclei di uranio-235 con formazione di vari sottoprodotti fra cui plutonio e numerosi nuclei più piccoli, tutti radioattivi. Il calore che si libera viene trasferito ad una massa di acqua sotto pressione a circa 150 atmosfere e circa 300 gradi che circola in un circuito “primario” di tubazioni, e viene poi trasferito ad altra acqua (circuito “secondario”) che si trasforma a sua volta in vapore e fa girare le turbine del generatore di elettricità. Un flusso di acqua di raffreddamento (circa 70 metri cubi al secondo) trasforma di nuovo il vapore in uscita dalle turbine in acqua liquida che torna nella caldaia del circuito secondario. In queste centrali l’acqua del circuito primario del reattore, radioattiva, non viene a contatto con l’acqua del circuito secondario.

I reattori di terza generazione scoppiano come quello di Chernobyl ? Quasi certamente no perché sono circondati da un doppio involucro di protezione di cemento armato e sono dotati di speciali accorgimenti di raccolta del fluido del reattore, nel caso si verificasse una frattura nella zona contenente la radioattività.

Dove potrebbero essere messi ? Già le poche cose dette indicano che il reattore, il circuito delle turbine, gli impianti di presa e di circolazione dell’acqua di raffreddamento, sono grosse strutture, del volume di circa un milione di metri cubi, che contengono una massa di cemento, acciaio e materiali vari di circa un milione di tonnellate. La centrale deve essere installata in una zona dove è disponibile molta acqua di raffreddamento (dato lo stato e la portata dei nostri fiumi, l’unica soluzione è data dall’uso dell’acqua di mare), su suolo geologicamente stabile e senza rischi di terremoti: i due reattori in costruzione, quello finlandese e quello francese, sono in due promontori di rocce granitiche in riva al mare.

L’eventuale centrale dovrebbe essere vicino ad un grande porto perché una parte dei macchinari deve essere importato via mare; il contenitore del reattore finlandese è stato costruito in Giappone. Qui comincia il lavoro degli analisti del territorio; si tratta di percorrere le coste italiane e vedere se si trova una zona adatta per una o per “il gruppo” di centrali annunciate. Ci sono naturalmente molti altri vincoli; ai tempi della precedente avventura nucleare italiana, dal 1975 al 1986, sono state fatte numerose indagini territoriali e fu elaborata una “carta dei siti” ritenuti idonei alla localizzazione delle (quattro) centrali nucleari allora previste, che erano più piccole e con minori vincoli di localizzazione. Allora le norme internazionali indicavano la necessità di avere, intorno alle centrali nucleari, una zona di rispetto del raggio di circa 15 chilometri nella quale non dovevano trovarsi città o paesi, strade di grande comunicazione e ferrovie, aeroporti, impianti industriali, depositi di esplosivi, installazioni militari.

La varie località proposte, in Piemonte, a San Benedetto Po in Lombardia, ad Avetrana in Puglia dovettero essere scartate dopo indagini territoriali più accurate, e l’idea di costruire centrali nucleari in Italia fu finalmente abbandonata dopo la catastrofe al reattore di Chernobyl.

Anche se la, o le, localizzazioni delle nuove centrali saranno coperte dal segreto di Stato, ci sarà pure un giorno in cui i cittadini di una qualche zona d’Italia vedranno arrivare sonde e geologi e ruspe e recinzioni e gli amministratori locali dovranno fare i conti con autorizzazioni e espropri. Sarà quello il tempo in cui gli abitanti delle zone interessate vorranno interrogarsi su quello che sta succedendo, sulla propria sicurezza futura, sul destino delle acque sotterranee e delle spiagge e coste.

Non sarà il segreto o il controllo militare a impedire ai cittadini di informarsi, di leggere le carte geologiche e la frequenza dei terremoti, le norme internazionali di sicurezza delle centrali. A parte il fatto che le centrali nucleari non producono energia a costi competitivi e che è irrisolto il problema dello smaltimento delle scorie radioattive, apparirà allora che non c’è neanche nessun posto in cui insediarle, nel rispetto dell’ambiente, in un paese come il nostro geologicamente fragile, esposto a terremoti e frane, con coste già sovraffollate, spiagge erose e mari inquinati."
Giorgio (nebbia)

venerdì 15 gennaio 2010

Magliano Sabina - “Il Nucleare non è una soluzione”.

dal sito del Corriere di rieti e della Sabina.

Nuovi timori sull’ipotesi della localizzazione della centrale nella Valle del Tevere. Urbanetti si associa al parere negativo espresso dai senatori del Pd.

Continua a incalzare il tema del nucleare. A correre il rischio, secondo quanto riportato nell'ultimo servizio del quotidiano nazionale “La Repubblica” dedicato al tema, accanto a cinque siti in Sardegna e quattro in Veneto - solo per citarne alcuni - ci sarebbero tre siti nel Lazio: la zona costiera di Montalto di Castro, scelta già negli anni Ottanta per edificare una centrale nucleare poi riconvertita; la Costa di Borgo Sabotino in provincia di Latina e la parte della Valle del Tevere tra Orte e Magliano Sabina, dove il Nera confluisce con il Tevere. La denuncia è partita dai senatori del Partito democratico, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che sul punto hanno preannunciato un'interrogazione al ministro Scajola. Secondo i due esponenti del centrosinistra, infatti, la lista nera dei luoghi idonei a far sorgere le centrali sarebbe già ben definita, ma sulla pubblicazione di questa ci sarebbero dei riserbi preelettorali in vista delle prossime regionali. Una notizia, quella della scelta del territorio sabino, che non giunge del tutto nuova. A denunciarla ci aveva pensato, già diverso tempo fa, l'associazione ambientalista Greanpeace rifacendosi a una vecchia mappa della fine degli anni Settanta, stilata dal Comitato nazionale per l'energia nucleare, ma nessuna smentita o conferma se ne era ottenuta. Tra i quarantacinque luoghi dell'elenco, dunque, la zona di confine tra il Viterbese e Magliano Sabina sarebbe risultata ottimale, secondo gli studi del Cnen, proprio per la conformazione pianeggiante del territorio e per l'ottima riserva idrica che i due corsi d'acqua garantiscono in ogni periodo dell'anno, caratteristiche queste ottimali per la collocazione di un reattore. E, a Magliano, della stessa opinione dei propri esponenti nazionali del Pd è anche il leader locale del partito. “Abbiamo sempre espresso parere negativo all'ipotesi del nucleare - ha dichiarato Francesco Urbanetti -, perché esso non rappresenta una soluzione, mentre bisognerebbe puntare sulle energie alternative”. Intanto, nel mese di febbraio, si terrà sempre a Magliano, una conferenza dal titolo “Nucleare sotto casa”. L'iniziativa, promossa dall'associazione ambientalista locale “La Sabina territorio e ambiente” e dalla sezione sabina di Legambiente, illustrerà tutti i risvolti negativi che potrebbe provocare la nascita di un impianto a reattori nel territorio.

Sara Pandolfi

giovedì 14 gennaio 2010

Biblioteca all'ex ostello

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Per la biblioteca comunale presto una nuova sede. Il trasferimento avverrà entro la prima metà dell'anno e a breve partiranno i lavori presso la nuova sede. Sarà un locale della struttura dell'ex convento della Grazie quello scelto per la nuova biblioteca, uno spazio del comune quindi, che contrariamente, fino ad oggi, ha pagato ad un privato un affitto pari a mille e 500 euro mensili. Per la prima volta dunque la struttura ospiterà un servizio pubblico. Ristrutturato in occasione del passato Giubileo l’immobile ha nel corso degli anni visto susseguirsi una serie di ipotesi di utilizzo mai realizzate che determinarono svariati ammanchi di introiti nelle casse comunali, che avrebbero dovuto invece ricevere un affitto per l'utilizzo degli spazi. Progettato come un alloggio per i pellegrini che nell'anno santo sarebbero giunti in visita a Roma, tanto da essere ancora oggi conosciuto ai maglianesi come l'ex ostello, per i locali si parlò spesso di diversi utilizzi come, ultimo solo in ordine di tempo, quello di ospitare il nuovo corso alberghiero che avrebbe dovuto aprire i battenti per l'anno scolastico in corso. Ad oggi quindi, accanto alla sede dell'Eurosolar Italia e a quella dell'Azienda municipalizzata sabina, la biblioteca sarà la prima realtà in quell'edificio completamente a servizio della cittadinanza maglianese. A trasferirsi sarà poi anche l'ufficio di collocamento che, proprio come ora, coabita con la biblioteca. Prima del trasloco si dovrà però effettuare tutta una serie di lavori relativi alla pavimentazione e all'illuminazione, per questo sarà acceso dal comune un mutuo pari a circa 25mila euro. Oltre alla nuova sistemazione è prevista l'organizzazione di una sala polivalente che, oltre a fungere da sala lettura, possa essere un luogo per organizzare eventi culturali. Inoltre, per il periodo estivo, il giardino che sorge dietro lo stabile sarà attrezzato per permettere di usufruire di tutti i servizi anche all'aperto.

Sara Pandolfi

mercoledì 13 gennaio 2010

Orizzonte Regionali

Apriamo questo spazio per discutere delle regionali che a marzo avranno luogo nel Lazio, e in altre 12 regioni italiane. Come deve rapportarsi Magliano con questa corsa? Deve l'amministrazione, coalizione composta da più anime, interessarsi a questa campagna elettorale? Non l'ha fatto alle provinciali, si può immaginare che ciò non accada a maggior ragione in regione, anche per l'ovvia ricaduta che potrebbe avere lo schierarsi fortemente accanto ad un candidato che poi si ritrovi all'opposizione. Sarebbe inoltre utile analizzare i candidati mettendoli in relazione con le effettive competenze della regione, ossia valutando le scelte dei candidati per quelle che sono realmente le cose che andrano ad amministrare (prime fra tutte la sanità, gli incentivi sul lavoro, finanziamenti ai comuni, trasporti regionali, etc.) e non per caratteristiche personali che, sebbene molto importanti, rilevano poco ai fini di questo discorso.

lunedì 11 gennaio 2010

Piazza Garibaldi...

I due post appena linkati sono stati il tentativo di questo blog di creare un dibattito su quanto stava succedendo nella nostra Piazza principale. Ma allora, come del resto anche in questi giorni su altre piattaforme locali, l'interesse sembra essere circoscritto sempre ai naviganti di vecchia data.
Voglio provare allora una nuova formula per cercare di stanare piu menti possibili. Una formula semplice, che sicuramente tutti avrete visto su almeno un giornale o una rivista: l'elenco del cosa va e cosa non va.
Lo spazio dei commenti sarà dedicato a questo, dunque a noi cittadini la parola.

sabato 9 gennaio 2010

I danni del maltempo


Magliano questa mattina s'è svegliata sotto il vento e la pioggia, con molte strade bloccate. Durante la notte, come d'immagine, il pino dell'aiuola dinnanzi Madonna delle Grazie è caduto a causa di una tromba d'aria, colpendo due autovetture parcheggiate. Gli operai sono intervenuti nella prima mattinata rimuovendo l'albero. Ulteriori disguidi sono stati rilevati in molte zone, obbligando la polizia locale a chiudere le strade di Pietrini, del Giglio, via S. Lorenzo, Collepineto; erano già state chiuse i giorni passati anche la Flaminia e la strada del campo sportivo.

Qui vediamo invece le conseguenze della pioggia e del vento sul campo sportivo comunale.

venerdì 8 gennaio 2010

Suggerimento Stradale


A volte, sia per lavori ordinari che straordinari, capita di vedere chiusa al transito la strada che costeggia il campo sportivo e che sale fino alle scuole elementari. Capita però che ci si accorga di tale chiusura solo in prossimità dell’inizio di tale strada. Per noi maglianesi nessun problema, se non al massimo qualche rimbrotto per dover fare il giro lungo ripercorrendo viale Veneto Lotti per “sbucare” alla Cantina Sociale. Se a transitare è però un forestiero allora ecco porsi il problema. Molto spesso questi non conoscendo la viabilità locale (soprattutto i rischi che si corrono non rispettandola) imboccano in modo cosciente la strada parallela a quella chiusa. Pur notando il divieto di percorrenza in quella direzione molto spesso li incontriamo salire lampeggiando o andando a passo di lumaca.

Quanto da me appena descritto è successo appena ieri. Fortunatamente però chi transitava nella corretta direzione si era accorto in mattinata che la strada parallela era chiusa e dunque, memore anche di precedenti esperienze, stava imboccando l’inizio della discesa con estrema cautela.

Per ovviare a tale rischio si potrebbe pensare di avvisare del divieto di transito in prossimità del bivio che scende al Palazzetto comunale e magari rafforzare la segnaletica con un avviso dell’estrema pericolosità per se se stessi (ma anche per gli altri) alla quale si va incontro percorrendo quel breve tratto di strada contromano.

fs

giovedì 7 gennaio 2010

"EPIFANIA IN CORO"

sabato 9 Gennaio 2010 - ore 18.00
presso la Cattedrale di SAN LIBERATORE di MAGLIANO SABINA

L'Associazione Culturale "Giacomo Carissimi" di Magliano Sabina a conclusione del Ciclo Natalizio Organizza per "Incontri Corali a Magliano Sabina"

"EPIFANIA IN CORO".

Prendranno Parte a questo incontro Corale:
- il Coro polifonico "Roma Polifonia" di Roma Diretto dal M° Renato CARLINI;
- il "Gruppo Vocale dell'Accademia Musicale di Sora" (AMS) di Sora (FR) Pianista e Direttore M° Francesco TATANGELO;
- Il Coro Polifonico "G. Carisimi" di MAgliano Sabina (Ri) Direttore M° Michele;

mercoledì 6 gennaio 2010

Riflessioni d'Epifania

Anche quest’anno, dal basso delle mie conoscenze teatrali, mi accingo a scrivere qualche riga sulla Commedia di Natale, “’A licenza de Giuannino Trombetta”, magistralmente interpretata da tutti gli attori, a cui vanno i miei complimenti, e sapientemente scritta e rivista da Alfredo.

La storia è incentrata sulla figura del già citato Giuannino (il sempre brillante Corrado Fabrizi), che durante il periodo fascista si ritrova a gestire la sua osteria: incontrerà mille cavilli in comune per il rilascio da parte del podestà della licenza amministrativa.
Giuannino è un uomo solido nei suoi principi, socialista tutto d’un pezzo, ex sindaco, onesto, che nel rapporto con la moglie di nome Santa (una coriacea Anna Rita Pitotti) tenta, goffamente, di darsi arie virili. La sua compagna non appare mai vittima, bensì ne esce fuori una figura combattiva che, nelle bagarre matrimoniali, cerca spesso di far sentire opportunamente la sua figura femminile.
Gli amici di Giuannino si ritrovano nella sua osteria, vero e proprio “focolare” della storia. C’è l’enofilo e squattrinato Peppettu (Fabrizio Nesta), c’è l’antifascista romano esiliato Franco (Maurizio Antonelli), c’è l’elegante donnaiolo Benito (Fabrizio Valentini), c’è l’anziano ferracocchio (Fausti Ricci) e soprattutto c‘è l'apparente cerchiobottista vigile urbano Domenico (l’eccellente Ciro Pietrucci). Tutti accomunati dalla stessa passione: la poesia. Tant’è che tali soggetti fanno parte del "Club dei pastocchiari", un circolo amante delle rime e delle storie, nel quale aspirerà ad entrare anche Santa, dimostrando la sua caparbietà di donna, che simboleggia il tentativo di scardinare quegli aspetti ancora paternalistici e maschilisti della società d'allora. La lettura di queste poesie, alcune veramente molto belle e commoventi, accompagna l’intera commedia.
La situazione di partenza della storia (Giuannino e amici nell’osteria, senza una licenza) viene fortemente messa in subbuglio dall’entrata in scena di una coppia di “strurmtruppeniana” memoria composta da due soldati nazionalsocialisti (magistralmente interpretati da un Sandro Beccaccioli in grande spolvero e da un simpatico e possente Cristiano Perfetti) che irrompono nell’osteria, abusando della propria posizione e cercando ogni scusa valida per poter infastidire e mettere in difficoltà la congrega. Tutti cercano in qualche modo di non essere troppo irriverenti nei confronti dell’odiato nemico, facendo buon viso a cattivo gioco e cercando di liberarsi il prima possibile della coppia “germana”. Il più diplomatico del gruppo è sicuramente il vigile, che tenta a più riprese di giustificare ora il confino di Franco, ora la reazione stizzita di Benito, ora la mancanza dei documenti di Peppettu, millantando a più riprese una sua appartenenza al fascismo fin dalla nascita. Ma quando i due soldati chiedono prima l’esibizione della licenza (che Giuannino non ha, e che Domenico falsificherà per salvare il proprio amico) e poi, come punizione generale, impongono di trangugiare qualche sorso di olio di ricino, prima Giuannino e poi tutti i suoi amici, Domenico compreso, dimostreranno che non intendono scendere a patti con nessuno, e decideranno di subire questa pena, pur di non compromettere quei valori che li contraddistiguono.
Ed è proprio in quell’occasione che esce fuori l’animo più virile e coraggioso di Giuannino, che verrà poi dolcemente sottolineato dalla consorte, che nelle battute seguenti gli confiderà di aspettare un figlio. La dolce novella e il superamento del periodo di pericolo procurato dai nazisti ristabiliscono l’armonia nella scena, armonia che viene musicalmente palesata dalla Banda Comunale.
La commedia si conclude con un grande salto in avanti nel tempo, in cui il protagonista ricorda, ormai senile e in compagnia di Domenico, i tempi passati, e denuncia la grande barbarie della seconda guerra mondiale.
Perché la difesa dei propri valori, della vita, dell’amicizia, dei propri ideali non deve mai scendere a compromessi, nemmeno quando la verità è coperta da uno strato spesso di menzogna, e quando sarebbe molto più agevole scegliere la via semplice.

Niccolò

Il Tevere esonda

Le ripetute pioggie di questi giorni, che senza sosta hanno colpito le nostre terre, hanno gonfiato il Tevere a tal punto da farlo straripare in più punti. Sono stati superati i margini a Città di Castello e Pontenuovo di Torgiano, in Umbria. Anche a Magliano, come è possibile vedere nell'immagine in alto, il Tevere è esondato. Si attende che questa sera la piena giunga a Roma.

Anche due anni fa, nel 2008, il Tevere ruppe gli argini (in modo maggiore rispetto ad oggi), occupando praticamente tutta la piana (vedi immagine sottostante).



lunedì 4 gennaio 2010

Un altro anno di Sabinamente...

Eccoci arrivati alla terza candelina per il nostro blog. Tre anni fa compariva sulla rete Sabinamente, con lo scopo di essere un punto di riflessione e discussione per tutti i maglianesi di buona volontà. Scopo che ancora oggi vogliamo coltivare.

Molti sono stati gli eventi susseguitisi nell'arco di quest'anno, che hanno riguardato direttamente e indirettamente anche Sabinamente.

La rinascita della Pro Loco, la nascita e crescita dei gruppi politici giovanili locali, l'istituzionalizzazione del Comitato Settimana Maglianese, tutti questi eventi sono andati ad investire settori in cui, direttamente o indirettamente, anche Sabinamente era interessata (promozione del territorio, politikà delle cose locali, organizzazione eventi e festeggiamenti).

E siccome ci rendiamo conto che la moltiplicazione di enti e associazioni con lo stesso scopo sia più un danno che un vantaggio, abbiamo deciso di non sommare Sabinamente a questi già collaudati strumenti, e lasciar sviluppare il blog nelle direzioni ad esso più autentiche, quali sono quelle dell'informazione, della discussione, della produttiva critica e riflessione.

In una comunità ristretta come la nostra, non ha senso creare inutili doppioni: per la promozione turistica è giusto impegnarsi nella Pro Loco; per la vita politica locale ci sono molti movimenti, tra cui il nuovo corso dato dai giovani all'interno del Pd locale, o il movimento Progetto Magliano, o i già esistenti gruppi di Insieme per Magliano, Idv locale etc. etc. (non li diciamo tutti, ma è come se li volessimo dire tutti); per l'organizzazione di festeggiamenti, c'è il Comitato Settimana Maglianese e tutti gli altri comitati che egregiamente organizzato le feste nei nostri rioni e frazioni.


Allora cosa è Sabinamente adesso? E' un gruppo formato da persone che si impegnano a vari gradi e livelli nella vita maglianese, che possono anche non avere la medesima opinione sui fatti che accadono e che, proprio per questo, utilizzano uno spazio aperto per confrontarsi, fare informazione, proporre idee. Oggi più che mai Sabinamente vuole essere una piazza virtuale APERTA A TUTTI in cui chiunque, seguendo le condivise regole del vivere e confrontarsi civile, può esporre, criticare, proporre.


Per questo, col nuovo anno, cogliamo l'occasione per invitare noi tutti maglianesi ad impegnarci non solo a parole (come spesso abbiamo amato fare su queste pagine), ma anche e soprattutto con i FATTI, prendendo parte ai gruppi che già esistono (siano essi culturali, politici, di festeggiamenti). Il vero affetto per la nostra comunità non si realizza certamente stando davanti a un computer, ma partendo da una idea condivisa magari in rete, cercando di realizzarla nel mondo reale, col sudore, la fatica e passione per Magliano.
Niccolò
Francesco
Mattia

sabato 2 gennaio 2010

Numeri del 2009: demografia e sacramenti

Dalla messa di ringraziamento di fine anno del 31 dicembre 2009 ricaviamo i seguenti dati: in questo anno i morti sono stati 52, i nati iscritti all'anagrafe di Magliano sono stati 37. Continua la tendenza negativa riscontrata in passato, attutita solo dall'immigrazione.
Per quanto riguarda i sacramenti (nella parrocchia di Magliano Sabina) 26 i battesimi, 31 prime comunioni, 28 cresime, 11 matrimoni.
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