Alla sua quinta edizione, LUCENSIS 2014, esercitazione nazionale di protezione civile, si svolgerà da oggi, giovedì 27 fino a domenica 30 marzo a Magliano Sabina (RI) e vedrà il coinvolgimento di 1700 volontari e 90 psicologi.
Prenderà il via giovedì 27 e si protrarrà fino a domenica 30 marzo, la quinta edizione di "Lucensis 2014", l'esercitazione nazionale di protezione civile, organizzata dall'associazione Modavi-Protezione Civile in collaborazione con il Comune di Magliano Sabina (RI). Una tre giorni di formazione, addestramento, simulazioni che coinvolgeranno il territorio situato al confine tra Umbria e Lazio e che prevede la partecipazione di 140 associazioni italiane di volontariato con 1700 volontari e 90 psicologi.
"Lucensis 2014 non è solo un importante momento addestrativo per migliaia di volontari di protezione civile ma è anche, e soprattutto, la rappresentazione di un'Italia sana dalla quale è necessario prendere esempio per ripartire" lo afferma Irma Casula, presidente del Modavi Protezione Civile. "Quest'anno saranno circa 2000 i volontari che parteciperanno ad attività addestrative con interventi simulati di soccorso e di emergenza, provenienti da circa 140 associazioni di volontariato italiane" - prosegue Casula - "ruolo fondamentale, inoltre, avranno i 90 psicologi provenienti dalle associazioni nazionali Psicologi per i Popoli e SIPEM (Società italiana di psicologia dell'emergenza) che si occuperanno di monitorare la condizione psicologica dei volontari e della popolazione coinvolti nelle esercitazioni".
"Tale manifestazione rappresenta una grande occasione per la nostra comunità" - dichiara il sindaco di Magliano Sabina, Alfredo Graziani. "Nel giro di pochi giorni la nostra popolazione raddoppierà e mi auguro accresca parallelamente tra i cittadini il senso civico, dello Stato e di solidarietà che i migliaia di volontari di protezione civile ci trasmetteranno attraverso la loro presenza e il costante e indispensabile impegno. Tale iniziativa inoltre - conclude - sarà la prima occasione per testare il piano di Protezione Civile recentemente approvato dalla Giunta comunale di Magliano Sabina insieme ai Comuni del C.O.I.".
Si segnalano alcune esercitazioni di rilevante importanza: quelle sismiche che si svolgeranno nei comuni limitrofi a Magliano Sabina che includeranno l'evacuazione di edifici pubblici e scolastici; la riproduzione di aree esondate in occasione di emergenze idrogeologiche come alluvioni o frane; la simulazione di un incidente ferroviario nei pressi della stazione di Civita Castellana e conseguente trasporto di illesi e feriti. A tutto ciò si sommano gli interventi permanenti che i volontari realizzeranno per il Comune di Magliano nei siti colpiti dalle recenti alluvioni, frane ed eventi atmosferici, come la riapertura di sentieri e la pulizia dei canali più importanti del Tevere.
urante i giorni delle esercitazioni è prevista anche la presenza dell'Assessore alle Infrastrutture, alle Politiche abitative e all'Ambiente della Regione Lazio, Fabio Refrigeri.
La manifestazione ha ricevuto il patrocinio del Presidente della Camera dei Deputati, del Presidente del Senato della Repubblica e della Provincia di Rieti. Numerose, infine, sono state le collaborazioni per la sua realizzazione: la Prefettura di Rieti, Ferrovie Italiane, il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale dello Stato (sezione aerea), la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, l'ENEL, si sono resi immediatamente disponibili ed hanno fornito un reale e fondamentale supporto.
La commedia, tratta dalla Mandragola di Machiavelli, è in scena al Teatro Manlio, alle ore 18 di domenica 23 marzo: sarà finalmente possibile assistere allo spettacolo, rinviato da febbraio causa maltempo.
Sorpreso a rubare impianto elettrico e lampadari di ex ristorante, in manette 26enne.
I carabinieri di Fabrica di Roma lo hanno arrestato dopo averlo pizzicato all’interno di Azzurra 2000 un ex ristorante a Fabrica di Roma sequestrato dalla finanza circa cinque anni fa.
Stando alle ricostruzioni, il giovane, D.B. 26enne di Magliano Sabina ma residente a Vignanello, dopo essersi intrufolato nel locale intorno alle 19 di sabato, ha provato a portare via l’impianto elettrico e i lampadari.
Un colpo bloccato dai carabinieri della stazione locale che hanno arrestato il giovane in flagranza.
L’accusa è di furto aggravato e violazione di sigilli.
Dopo le formalità di rito, il 26enne è stato rimesso in libertà su disposizione dell’autorità giudiziaria [Tusciaweb.eu].
Dopo le candidature presentate da Franco Orsini, Claudio Rosi ed Emanuele Eroli, anche la lista Insieme per Magliano comunica il proprio nominativo in vista delle amministrative di maggio: è Alfredo Graziani, attuale sindaco, il quale cercherà di riconfermare la fiducia attribuitagli nelle elezioni del 2009. Se ogni candidato confermerà la propria disponibilità, dopo quindici anni le liste presenti potrebbero tornare ad essere quattro.
Nuova frana e nuovi disagi a Magliano Sabina. Un grossa voragine, nella notte tra mercoledì e giovedì, si è aperta lungo via Maglianello, la strada che conduce alle Poste. Nei giorni scorsi, i residenti avevano avuto modo di rilevare anomalie nel terreno, apparso abbassato. Fino a ieri, quando la strada è sprofondata.
Dal sopralluogo dei professionisti dell’ufficio tecnico comunale, è emerso che il movimento franoso è stato conseguente alle piogge, che hanno causato un primo smottamento, che ha provocato la rottura di un tubo da cui è fuoriuscita l’acqua, che ha generato la frana. L’area è stata isolata fino al termine delle opere di messa in sicurezza (della tubazione del gas rimasta scoperta) e ripristino della sede stradale, previo rifacimento di fogne e acquedotto. La frana si è aperta a ridosso di un'abitazione che, dai controlli del Comune, non sembra essere in pericolo [Il Messaggero].
IL FUTURO E’ SEMPRE ESISTITO. PERCHÉ A TRAPANI NEGLI ANNI ‘60 AVEVANO PREVISTO CHE AVREMMO FATTO TUTTO (O QUASI) CON IL TELEFONO
Un viaggio nel “futuro del passato” tra curiosità, coincidenze, cultura pop, scienza, tecnologia, aneddoti e storia sociale partita dalla digitalizzazione di un settimanale siciliano di oltre 50 anni fa
1962: tutto previsto. Giornali via fax, telefonini multimediali, banche online, sintesi e comandi vocali, lezioni a distanza, esposizioni d’arte virtuali e, perfino, l’idea di Google libri. La profezia comparve il 26 giugno su un settimanale siciliano, “Trapani Nuova”, che titolava “Nel 2000 i telefoni faranno tutto loro”. Ma non sarebbe stata la prima, né l’ultima. Altre anticipazioni apparvero infatti su Stampa Sera e su altre testate italiane. A raccontare le ragioni per cui ciò accadde 50 anni fa è un ebook uscito da poco di Edoardo Poeta, “Il futuro è sempre esistito” (Edizioni Falsopiano) € 4.99, un viaggio nel “futuro del passato” tra curiosità, coincidenze, cultura pop, aneddoti, scienza, tecnologia e storia sociale. Il libro è in vendita nei principali bookstore (Amazon, Apple iBooks Store eccetera). Sito web: www.plurale.net/futuro. Pagina Facebook: www.facebook.com/futuro.sempre.esistito.
L’epoca. La vicenda ruota, in parte, attorno alla grandiosa fiera mondiale di New York del 1964 e vede protagonisti, oltre agli scienziati dei mitici Bell Labs, gli anni di Kennedy, il miracolo italiano, la corsa alla Luna, a Marte e pure a Venere. Sono gli anni dell’incubo nucleare, dei missili a Cuba e dell’esplosione della ricerca scientifica. E’ l’epoca del rock & roll, del consumismo, della tivù per tutti e delle lotte per i diritti civili. Gli anni pure di Spiderman, dei robot, delle case automatizzate, della cibernetica e del sogno disneyano di un mondo migliore. Ma pure quello di un’Italia alle prese con la prima fantascienza, il boom economico e i pionieri di un Paese che sorprendentemente si proponeva come leader nel nucleare, nella corsa allo spazio e nell’informatica. Anni nei quali nei laboratori di ricerca o nelle accademie ciascuna di quelle che a noi sembrano profezie di “nuove tecnologie” erano tutt’altro che fantasie. E il libro racconta a tal proposito una serie di curiosi retroscena. Sono insomma gli anni ’60: gli anni che inventarono il futuro.
Il passato del futuro. Nei primi anni ’60 si immaginava un 2000 interconnesso, “a little small world”, e che – pur ignorando la rivoluzione portata dai personal computer (fatta eccezione della Olivetti) – si è poi realizzato. Ma non nelle forme rassicuranti, e talora idilliache, proposte dagli uffici di pubbliche relazioni dell’epoca. Il domani per come si è concretizzato non solo ha accorciato la percezione della storia, ma ha ridotto, fino a farla quasi sparire, la percezione del domani. Come era possibile che il nostro presente tecnologico, o la sua idea, esistesse già tra gli anni ’50 e ’60? Il futuro – come idea, aspirazione, progetto – è sempre esistito, ma esisterà ancora? Le elaborazioni dell’immaginario – tanto nei prodotti, che nelle narrazioni – come pure le concrete e palpabili tecnologie di allora, furono invece l’occasione per porre le basi culturali dell’attuale modo di vivere. E scoprirlo oggi, benché siano trascorsi solo 50 anni, ci lascia stupefatti.
L’antefatto. «Il libro – dice l’autore, un giornalista – ha preso spunto dalla meritoria digitalizzazione dell’archivio di “Trapani Nuova” compiuta da Lorenzo Gigante, webmaster di “Trapani Nostra”, grazie alla collaborazione di Laura e Giovanni Montanti, figli del fondatore e primo direttore del settimanale, Nino. La condivisione sul web del giornale ha fatto sì che la notizia di quell’articolo del ’62 si spalmasse dappertutto nella Rete. Con una domanda ricorrente: perché fu compiuta una simile previsione? La risposta non stava in chi raccolse la notizia – anonimo, ma di certo trapanese – o in quale fosse la fonte diretta. Era invece in America e nel clima, anche italiano, di quell’epoca. Ed è soprattutto questo retroterra generale che racconto, anziché questioni trapanesi. Insomma, si tratta di un libro che spiega il “perché” più che il “come” di quella previsione. Resta il fatto che nella redazione di via Palermo arrivò una notizia sugli avvenimenti americani: dall’orbita di Carpenter alle previsioni dell’AT&T. E singolare è che “solo” a Trapani e non sulla grande stampa, a quanto ne sappiamo oggi, ci fu la sensibilità di riprendere l’annuncio. Un testo che fa da guida nel ricostruire, previsione per previsione, il perché avevano predetto il ruolo del telefono nel 2000. Una curiosità: Nino Montanti, divenuto deputato nel ’63, tornò a occuparsi di telefonia e tecnologia. Ma per reclamare l’introduzione di un sistema che permettesse agli utenti di conoscere i loro consumi telefonici».
Edoardo Poeta, giornalista e blogger. Ha lavorato per Il Messaggero, Corriere dell’Umbria e uffici stampa. E’ stato tra i fondatori di 2L Italia, prima rivista italiana in/su Second Life edita da Maggioli. Scrive di nuove tecnologie e comunicazione digitale. E’ tra gli autori di “Cittadinanzadigitale” (2009, Edizioni Junior), a cura di Luisanna Fiorini.
Edoardo Poeta – “Il futuro è sempre esistito. Perché a Trapani avevano previsto che avremmo fatto tutto (o quasi) con il telefono”, Edizioni Falsopiano (2014)
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