domenica 31 maggio 2009
Pugilato: Bussotti vince a Roma
Magliano - Anziano scomparso, prosegue la ricerca.
da "Il Corriere di Rieti" del 31/05/2009
sabato 30 maggio 2009
Le due liste raccontate da "Il Tempo"
Elisa Sartarelli
venerdì 29 maggio 2009
Anziano scomparso: ancora nessuna traccia
lunedì 25 maggio 2009
“I presìdi ospedalieri reatini restano come sono”.
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(pa.gio.) Le dichiarazioni “choc” del vicepresidente del consiglio regionale Carlo Lucherini sul nuovo tessuto ospedaliero della valle del Tevere non sono passate sotto traccia nemmeno all’inaugurazione del poliambulatorio di Passo Corese. Immediato il commento del consigliere della Pisana Mario Perilli il quale, con britannico understatement, afferma di non riuscire a spiegarsi le dichiarazioni del collega per non dire che le stesse non stanno nè in cielo nè in terra: “non so - dice - come Lucherini possa aver dichiarato quel che ha dichiarato (poi pubblicato dall’Ansa), quello che so è che l’ospedale di Magliano, così come quello di Amatrice, resterà così com’è. O migliorerà il proprio servizio”. Le dichiarazioni di Perilli fanno seguito a quelle rilasciate ieri al Corriere anche dal direttore generale della Ausl reatina Gabriele Bellini, che smentiscono la tesi di Lucherini, e gettano acqua sul fuoco di una conversione dell’ospedale di Magliano in Casa della salute, priva perciò di personale medico. A rassicurare i maglianesi sulle sorti dell’ospedale Marini andrà direttamente il vicepresidente della giunta regionale Esterino Montino, la prossima settimana.
sabato 23 maggio 2009
Magliano - “Il Marini non si tocca”.
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L’ospedale “Marzio Marini” di Magliano Sabina riconvertito in casa della salute? La notizia è di quelle che fanno strabuzzare gli occhi e saltare dalla sedia perché, per chi non lo sapesse, la casa di salute è un luogo di degenza, senza medici, dove l’unica forma di assistenza è quella prestata dagli infermieri. Ebbene, Carlo Lucherini, vicepresidente del consiglio regionale del Lazio, avrebbe dichiarato, dichiarazione ripresa dall’Ansa, che la struttura ospedaliera sabina sarà riconvertita come pure l’ospedale di Palombara Sabina, dopo aver annunciato un nuovo ospedale per Monterotondo entro il 2012 e nel frattempo un milione di euro per la ristrutturazione del Gonfalone (l’attuale nosocomio eretino). “E’ una notizia priva di ogni fondamento - commenta allibito il direttore generale dell’Azienda sanitaria reatina, Gabriele Bellini -. Il Marini riconvertito in casa della salute? Ma non è vero: l’ospedale maglianese è inserito nel Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e fa parte del Polo unificato di Rieti. In questi giorni, per giunta, stiamo completando le sale operatorie (che sono tre, ndr) che contiamo di poter inaugurare entro la prima settimana di giugno; abbiamo inoltre proceduto alla nomina dei primari mancanti e a dotare la struttura ospedaliera di nuovi arredi”. Tutte attività quanto meno in contrasto con la volontà, tale o presunta, di riconvertire, depotenziandolo, l’ospedale maglianese. Nel frattempo è stata annunciata per questa mattina, alle 12, la cerimonia di inaugurazione del nuovo poliambulatorio distretturale di Passo Corese (Distretto 3 Salario), diretto dalla dottoressa Loretta Floridi, alla quale saranno presenti rappresentanti dell’Azienda sanitaria locale e delle Istituzioni.
Monica Puliti
giovedì 21 maggio 2009
mercoledì 20 maggio 2009
Scompare anziano
Sono ore di ansia per la sorte di Adelio Stentella, l’anziano di 85 anni scomparso ieri mattina verso le 10,30 da Vocabolo Micotti, una zona di campagna dove si era recato, come d’abitudine, per fare una passeggiata. A dare l’allarme è stata la moglie, preoccupata nel non vederlo tornare a casa. Inutile ogni tentativo di rintracciarlo, per tutto il pomeriggio, nei campi circostanti e lungo le strade. Impegnati nelle ricerche i carabinieri di Magliano e Montebuono, la protezione civile e le guardie municipali, con l’aiuto di molti vicini di casa e gente del posto. L’uomo girava senza documenti né denaro. Chiunque ne avesse notizie: 3393986390
martedì 19 maggio 2009
Riceviamo e pubblichiamo...Lettera da Paolo Di Basilio
Un saluto
pdb
lunedì 18 maggio 2009
Una riflessione a voce alta
Ieri sera abbiamo portato a termine un’altra pagina, l’ennesima, della nostra storia di comitato e come l’anno scorso, finita la festa, mi sono ritrovato a fare delle considerazioni, certamente personali, ma che vorrei per una volta condividere con tutti coloro leggeranno questo post.
Vorrei ricordare questa ultima settimana e mezza con dei flash.
Il primo è dedicato a tutti i ragazzi, e sono stati davvero molti, che quest’anno senza nulla chiedere si sono avvicinati a noi “veterani” lavorando con una passione e con un impegno che in pochi, lo dico con certezza, avrebbero potuto immaginare. Il mio grazie va soprattutto a 2 di loro in particolare, Saverio (che per la cronaca si è anche preso una settimana di ferie dal lavoro) e Cristian, che pur essendo rimasti ai margini dell’aspetto organizzativo pre-festa, in questi giorni hanno davvero “macinato km” con il cuore. Senza il loro apporto davvero non so come sarebbe andata. Da parte mia invece, come accaduto già l’anno scorso, posso dire di aver avuto l’opportunità di riassaporare un’amicizia che si era congelata un po’ nel tempo ma che grazie a questa festa è tornata ad essere vigorosa.
Certamente non è tutt’oro quel che luccica, e dunque dietro anche queste grandi soddisfazioni personali ci sono dei piccoli rimpianti e delle delusioni.
Di sicuro il rimpianto più grande è rivolto alla mancata partecipazione di Paolo, persona che ho imparato a conoscere ed apprezzare nel tempo, persona dai grandi principi (forse anche troppo grandi ), e che l’anno scorso è stato uno dei tasselli fondamentali del nostro gruppo. Ho risentito molto della sua assenza , ma sono sicuro che in futuro non troppo lontano le strade di noi tutti torneranno ad incontrarsi di nuovo.
Molto spesso si tende a non considerare quello che c’è dietro a eventi di questa portata, e si subisce tutto quasi passivamente, scandendo critiche, a volte anche colorite; ce ne sono state tante anche quest’anno. E’ giusto sia così, è il primo passo per poter migliorare. Posso solo assicurare che il lavoro è davvero enorme e che è stato fatto il possibile e l’impossibile per poter realizzare il tutto.
Nonostante questo vorrei dedicare il mio secondo flash all’enorme massa di maglianesi (popolo notoriamente scettico davanti anche a questo tipo di eventi) e non che siamo riusciti a scuotere, a tutti coloro che hanno partecipato dando anche semplicemente la loro presenza. E’ per tutti loro che abbiamo lavorato.
Veder riempire una piazza di gente di ogni età quando sai di aver agito negli ultimi 6 mesi solo per quello, è il coronamento del tuo obiettivo. La soddisfazione e l’allegria che leggi negli occhi della persone cancellano ogni amarezza e ogni malumore.
Infine, ma non in ordine di importanza, voglio soffermarmi su gli occhi dei ragazzi del Paganica Rugby che sono venuti a trovarci. È stato di sicuro il momento personalmente parlando più toccante. Al termine della processione, a cui questi ragazzi hanno partecipato portando sulle loro spalle la statua di San Liberato, ho avuto modo di assistere alle loro lacrime perché in quel momento di sicuro avranno avuto modo di rivivere quello che loro probabilmente hanno visto sparire in 20 secondi: l’essenza di un paese, l’essere una comunità unita che si ritrova in occasione della festa del proprio santo. Avvicinandomi a loro e ringraziandoli per aver contribuito al trasporto della statua, uno di loro con gli occhi carichi di lacrime mi ha abbracciato piangendomi addosso, per avergli dato la possibilità di sentirsi parte integrante di una piccola realtà, simile alla loro.
A stento riesco a trattenere la commozione anche ora, a distanza di giorni. È l’ennesimo miracolo che questa festa, e tutti i maglianesi che ci hanno dato fiducia, possono dire di aver operato: aver ridato la gioia e l’opportunità di una ripartenza a coloro che la speranza avevano perduto.
Proprio questo dovrebbe farci riflettere. Spesso i problemi del quotidiano ci rendono egoisti, presuntuosi, troppo presi da noi stessi a tal punto da perdere il senso delle cose.
Questi ragazzi ci hanno dimostrato che si può e si deve cambiare, che si può e si deve ripartire.
Facciamone buon uso.
Grazie ancora a tutti, di cuore.
Mattia
Un giorno speciale...
Venerdì 15 maggio è stato un giorno molto speciale. Sotto un cielo plumbeo mi accingevo alle ora 17 a raggiungere la sala consiliare, poiché li c'erano delle persone da andare a salutare. Quando sono entrato molte maglie rosso-nere sedevano tra i banchi del nostro comune. Facce di ragazzi, uomini e donne come noi, che però la vita aveva messo a dura prova. Erano i nostri amici del Paganica Rugby...
...è stata per noi una gioia ospitarli nella nostra cittadina, in una giornata che difficilmente dimenticheremo. Una giornata molto difficile da raccontare con le parole, ma che rimarrà per sempre scolpita nei cuori di chi l'ha vissuta. Una di quelle giornate che danno un senso alla nostra esistenza...
...non potremo mai dimenticare i volti commossi, mentre assieme ai cittadini maglianesi trasportavano il nostro Patrono Liberatore per le vie del paese, cosi come difficile sarà togliermi dalla testa una frase di uno di loro.."OGGI VOI SIETE TUTTI PAGANICHESI, E NOI SIAMO TUTTI CITTADINI DI MAGLIANO SABINA"
Un abbraccio ragazzi, col cuore, e ricordate che da oggi e per sempre Magliano Sabina sarà anche e sopratutto casa vostra.
I ragazzi di Magliano Sabina
Ipotesi nucleare sui giornali
Nucleare. Sembrerebbe una parola vecchia di trent’anni e invece, incredibilmente per alcuni, giustamente per altri, torna ad essere attuale dopo l’approvazione del decreto Sviluppo. Che di fatto sblocca la ri-nuclearizzazione del Paese. Fin qui niente problemi, se non per il fatto che, di fianco al “nuovo” provvedimento governativo, spunta fuori un rapporto delle associazioni ambientaliste facente riferimento al “vecchio” report dell’allora Cnen (Comitato nazionale per l’energia nucleare, poi trasformato in Enea) nel quale viene tracciata una mappatura del tessuto nazionale per indicare quei siti che, in base ad un criterio di vulnerabilità, si prestano o meno all’ospitare una centrale nucleare. Tra questi compare una zona “interna, in provincia di Viterbo, a sud del Tevere, nell'affluenza tra Magliano Sabina e Orte”. Questa locazione, assieme alla più nota e non molto lontana Nera Montoro, nel ternano, torna a far strabuzare gli occhi a cittadini, associazioni, esponenti politici. Ancor più dopo le parole tutt’altro che sdrammatizzanti dell’assessore regionale Filiberto Zaratti, che in una nota del 13 maggio precisa come “tutto ciò è un peso che il nord del Lazio non può sostenere. La Regione in materia di energia ha fatto scelte diverse, non prevedendo l’opzione nucleare nel piano energetico regionale che ha fatto propri gli obiettivi europei al 2020”. É la testimonianza di un rischio esistente per Maglian Sabina, un’ipotesi concreta di vicinanza con una centrale nucleare? “Di certo l’assessore Zaratti ne sa più di noi - commenta l’ex segretario comunale dei Verdi Pietro Galadini - anche se il discorso al momento appare come ipotetico. Personalmente non ci credo, penso che sia tutta una montatura per dare l’impressione di una ripresa economica del nostro Paese che invece di fatto non c’è. Non credo che il governo - prosegue - possa davvero pensare di tornare al nucleare, mentre a Dubai si è costruita una centrale fotovoltaica di 100 chilometri quadrati che produce come una nucleare. Sarebbe il colmo poi, dei 4 nuovi impianti previsti dal governo, metterne due (Montalto e appunto il maglianese) così vicini”. “A questo proposito stiamo scrivendo una lettera che verrà recapitata a tutti i cittadini del nostro collegio, ed estesa forse a tutta la bassa Sabina - aggiunge il candidato di Sinistra e libertà alle provinciali, Lorenzo Ballanti, che ha riguardo ha postato un commento anche sul blog “sabinamente” - l’obiettivo è informare i cittadini, per combattere quella che si presenterebbe come una seria minaccia”.
Paolo Giomi
Dal sito de "Il Messaggero"
di RAFFAELLA DI CLAUDIO
sabato 16 maggio 2009
Ospedale: cancellata diabetologia
“L’ospedale eroga il 7,8% dell’attività aziendale per il laboratorio analisi, il 16,4% per chirurgia vascolare-angiologia, il 10,9% di cardiologia, il 9,3% di chirurgia generale, il 40,2% di endocrinologia, il 31,1% di nefrologia, il 15,5% di oculisitica, il 12,6% di ortopedia, il 14% di ostetricia e ginecologia, l’8,6% di urologia, il 12,7% di gastroeneterologia e il 15% di diagnostica per immagini”. Così scrive il documento di riqualificazione della rete ospedaliera e potenziamento dell’offerta territoriale nella Regione Lazio (http://www.asplazio.it/). Nessuna menzione all’ambulatorio di diabetologia, dietologia, prevenzione e studio dell’obesità all’interno della struttura di medicina interna. Niente di niente. Come se non esistesse. Ma quel reparto c’è eccome nel presidio maglianese. Anzi. Secondo i numeri che il comitato “pazienti dell’ambulatorio di diabetologia”, d’intesa con il “Pro ospedale”, ha inviato tramite lettera protocollata al presidente Piero Marrazzo, la branca diretta dalla dottoressa Maria Giovanna Mornighi sarebbe quella che ha lavorato di più in termini di visite (quindi ticket) marcate. ”Una media di 3500 all’anno - riporta la missiva - un lavoro che ha raggiunto proporzioni tali da impiegare la dottoressa per oltre 29 ore la settimana. Il più alto numero in assoluto”. Senza contare che “l’attività in questione si rivolge ad un bacino d’utenza proveniente da Rieti, Terni, Roma e Viterbo”. Un polo d’eccellenza per il Marini. “Tuttavia - seguita la lettera del comitato - dall’esame del piano regionale si è riscontrato che l’ambulatorio di diabetologia è indicato tra le strutture da disattivare”. Oltre al danno segue “la beffa di vedere che la struttura di endocrinologia, che impegna il medico preposto per soli due turni la settimana, è stata indicata con una percentuale del 40,2% sul totale di attività. Com’è possibile?” Il comitato chiede conto dell’anomalia al numero uno della Regione, non una ma due volte (l’11 ottobre 2008 la prima, e il 23 febbraio 2009 la seconda). Preoccupato del destino che potrebbe attendere uno dei reparti più prolifici dell’ospedale maglianese. Risposte al momento non ne sono arrivate.
Paolo Giomi
giovedì 14 maggio 2009
Ipotesi nucleare nel Lazio
Dal sito di "Libero News"
Roma, 13 mag. - (Adnkronos) - ''L'approvazione del decreto Sviluppo che sblocca il nucleare in Italia e il rapporto delle associazioni ambientaliste circa la localizzazione dei siti per le centrali nucleari tracciano un quadro preoccupante per la nostra Regione". Lo afferma Filiberto Zaratti, Assessore all'Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio. "Dall'incrocio dei dati derivati dalla vecchia mappa dei siti del Cnen nel 1979, con quella dell'Enea sulla vulnerabilita' delle aree costiere ai cambiamenti climatici, e con quelle relative al rischio sismico - sottolinea - appaiono a rischio di allagamento e sismico le zone attorno a Montalto di Castro sulle quali, pero', sono da giorni concentrate le attenzioni dell'industria nucleare, come dimostra la recente visita del Presidente di Edf (Elecrticite' de France) all'interno della Centrale di Montalto''.
''I dati diffusi oggi dalle associazioni, che si sono limitate a incrociare mappe tematiche di enti sicuramente al di fuori del dibattito odierno sul nucleare, dimostrano che su Montalto ci sono problemi non indifferenti e che il sito non e' idoneo a ospitare un impianto nucleare anche in ragione del fatto che sorge a 90 Km dal centro di Roma e si trova costantemente sottovento - continua Zaratti - Capisco l'interesse dell'industria nucleare per il sito di Montalto, dove sono presenti opere come le prese a mare per il raffreddamento dei reattori nucleari, la rete elettrica di distribuzione da 3.300 MWe e una grande via di comunicazione come l'Aurelia che potrebbe essere utilizzata, ogni due anni per 60 anni, per trasportare il carburante radioattivo dei due reattori Epr da 1.650 MWe, ma si tratta di ragioni squisitamente industriali che non possono essere la priorita', rispetto alla salute e alla sicurezza dei cittadini, specialmente quando si parla di impianti destinati a durare, nelle intenzioni delle aziende energetiche oltre un secolo''.
''Oltre a Montalto il rapporto giudica adatta alle centrali nucleari la zona interna in Provincia di Viterbo a sud del Tevere nell'affluenza tra Magliano Sabina e Orte, mentre mette l'Alto Lazio anche tra i candidati per il deposito nazionale definitivo delle scorie nucleari. Tutto cio' e' un peso che il nord del Lazio, gia' provato dal polo energetico di Civitavecchia, non puo' sostenere. La Regione in materia di energia ha fatto scelte diverse - conclude Zaratti - L'opzione nucleare, infatti, non e' prevista nel Piano energetico regionale che ha fatto propri gli obiettivi europei al 2020 e la strada tracciata per la nostra Regione e' quella dell'efficienza energetica e delle rinnovabili''.
martedì 12 maggio 2009
Multe in aumento del 70%
Multe in aumento, il più alto della provincia, capoluogo escluso. Di certo non saranno contenti i 3385 cittadini maglianesi dei 41,78 euro pro capite versati nel 2007 - i dati del Ministero dell’Interno sui quali il quotidiano “Il Sole 24 Ore” ha svolto la sua indagine - alle casse comunali. I proventi delle multe operate dai vigili urbani sono balzati, in un solo anno, da un totale di 100mila euro (nel 2006) a un importo complessivo di 160mila e 230 euro per l’anno successivo. Un aumento di circa il 70 per cento, che conferisce al Comune di Magliano la “palma d’oro” in materia di derivati dalle contravvenzioni. Superando addirittura l’Eldorado registrato tre anni fa a Castel Sant’Angelo, quando in soli 365 giorni le casse comunali registrarono 101mila euro provenienti da multe, per un totale di 81 euro a persona. Conquistata la vetta della particolare classifica, il territorio maglianese registra un altro dato semi-unico nel Reatino: il costante aumento del fattore “m” (per multa), tanto da far ipotizzare numeri maggiorati anche per le statistiche del 2008. E’ probabilmente degli autovelox il merito dell’impennata dei dati di Magliano, in linea con il sostanziale incremento di contravvenzioni che si registra su scala nazionale. Scendono invece, pur restando nella top ten dei comuni reatini, Rivodutri (passato dai 50mila del 2006 ai 35mila euro del 2007), Stimigliano (da 46mila a 36mila euro), Greccio (da 32mila a 20mila euro). Ed è una discesa che diventa picchiata in territori come Antrodoco, dove, sempre secondo i dati forniti da “Il Sole 24 ore”, si è passati da un totale di 26.634 euro nel 2006 ai 2.574 euro del 2007. Stesso trend a Contigliano (dai 21mila del 2006 ai 10mila euro 2007). Ma non è soltanto Magliano a registrare un aumento degli introiti provenienti dalle multe. Anche a Fara Sabina per esempio i 32.747 euro entrati nelle casse comunali nel 2006 sono lievitati fino a raggiungere quota 45.239 nel 2007, facendo passare la cifra pro capite da 2,75 a 3,81 euro. Nulla, rispetto ai quasi 50 euro sborsati dai cittadini maglianesi. Non mancano le eccezioni: territori come Poggio Moiano o Cittaducale, i più grandi per densità abitativa, hanno un bel numero zero sulla casellina delle entrate da contravvenzioni. Segno di una perfetta organizzazione civica delle comunità, oppure di una mancanza di dati relativi ai suddetti territori. C’è poi Montelibretti, nella Sabina romana, dove gli autovelox posti sulla Salaria hanno appesantito le casse comunali di quasi mezzo milione di euro, con una quota ad personam che sfiora i 70 euro. Eccezioni,che nulla tolgono al primato maglianese in quanto a multe percepite e incassate. Rieti esclusa. Il capoluogo non fa testo avendo più o meno raddoppiato le proprie entrate (da 2 milioni e 800mila euro del 2006 ai quasi 5 milioni del 2007) e il proprio “obolo” pro capite, pari a 104 euro.
Paolo Giomi
lunedì 11 maggio 2009
Liste comunali e provinciali
1) "Rinnovamento Democratico"
Candidato sindaco: Francesco Urbanetti.
Candidati consiglieri: Orsini Franco, Capparuccia Paola, Cesari Valerio, Di Basilio Francesco, Eroli Emanuele, Finucci Roberto, Grignaffini Rita, Pagani Giovanni, Pagliani Evandro (detto Emiliano), Poeta Riccardo, Romoli Francesca e Toni Luciano.
2) «Insieme per Magliano»
Candidato sindaco: Alfredo Graziani.
Candidati consiglieri: Berni Eleonora, Di Giambernardino Fabio, Falcetta Giulio, Gatti Domenico, Pagliani Ernesto (detto Tino), Pagliani Mario, Proietti Antonio, Ricci Daniele, Ruggeri Antonello, Teodori Daniela, Todini Niccolò Saul e Tosti Stefano.
Ecco invece i nomi dei candidati per la provincia nel nostro collegio:
1) per Vittore Antonini: La Destra, con Lucio Toni
2) per Fabio Cacciamani: Partito Comunista dei Lavoratori, con Romolo Torino
3) per Giosuè Calabrese: Udc, con Everaldo Vivadio; Lista Calabrese, con Massimo Nesta
4) per Felice Costini: Pdl, con Alessio Bonifazi; Per la mia terra, con Cecilia Gioia; Nuova Idea, con Luca Mandosi; Fiamma tricolore, con Franco Casali; Rete liberale, con Maurizio Rocconi; Cristiano popolari, con Roberta Crescenzi; Popolari liberali, con Guido Minestrella; Provincia condivisa, con Antonio Ruscito; Movimento per l'Italia, con Matteo Fioravanti; Udeur, con Stefano Tocci; Provincia produttiva, con Massimo Pioli; Alleanza di Centro, con Antonio Berardi; Democrazia cristiana Solidarietà e sviluppo, con Fabrizio Mercuri; Civitas Belloni Ianni, con Roberto Feliciangeli; il popolo della vita, con Alberto Proietti; Pri, con Eraldo Berardi
5) per Ernesto Iacoboni: Rosa per l'Italia, con Libero Gobbi
6) per Fabio Melilli: Pd, con Claudio Rosi; Idv, con Domenico Manili; Rci, con Attilio Tucci; Sinistra unita, con Lorenzo Ballanti; Partito socialista, con Stefano Previtera; Psdi, con Fabio Carosi; alleanza per Melilli, con Gianni Lini; insieme per lo sviluppo, con Roberto Galati; Idee giovani, con Claudia Nardi; Comunità e territorio, con Antonio Merlin; al centro della provincia, con Enrico Di Lazzaro; moderati per Melilli, con Bianca Maria Santucci
7) per Franco Petruccioli: Sinistra critica, con Emanuela Angelucci
sabato 9 maggio 2009
Navigabilità del Tevere sul Messaggero
Navigare per diletto dove un tempo si navigava per commercio. Il “biondo” Tevere e la navigabilità per fini turistici del fiume al centro dell’incontro di questa mattina a Poggio Mirteto (Sala Farnese alle 10) per la presentazione del progetto e degli interventi per 2 milioni e mezzo di euro che la Provincia sta compiendo nei comuni di Collevecchio, Forano, Magliano, Poggio Mirteto e Stimigliano. Interventi per attrezzare l’asta fluviale consentendone la fruizione per un tratto di circa 32 chilometri. Al convegno di questa mattina prenderanno parte il presidente della Provincia, Fabio Melilli, e l’assessore provinciale alla Cultura, Giuseppe Rinaldi. All’incontro parteciperanno anche l’assessore regionale al Turismo, Claudio Mancini, i consiglieri regionali, Anna Maria Massimi e Mario Perilli, e i cinque sindaci dei comuni interessati. «Il Tevere, fiume simbolo della romanità, via di scambi culturali e commerciali nei secoli - spiega il presidente Melilli - oggi può essere navigato solo a tratti a monte di Roma per la presenza di sbarramenti artificiali. Il progetto “Tevere Navigabile” rende nuovamente fruibile, a fini turistici, l’antica via d’acqua nel tratto compreso tra la Bassa Sabina e il confine a nord con l’Umbria. Un tratto che, a causa della realizzazione della linea ferroviaria parallela all’asta fluviale, non è più navigato dal secolo scorso». Da Poggio Mirteto fino a Magliano Sabina, toccando Forano, Stimigliano e Collevecchio, il Tevere, in continuità con quanto già accade nella vicina Riserva naturale Tevere-Farfa, si offrirà nuovamente ai suoi visitatori. Saranno realizzati cinque nuovi approdi per battelli e due per canoe, in connessione con le vicine stazioni ferroviarie e con le principali strade. Inoltre, piste ciclabili e navette turistiche per gite nei siti storici della Sabina. «Il turismo fluviale - spiega l’assessore provinciale Giuseppe Rinaldi - è, nel programma provinciale, il nuovo volano di sviluppo sostenibile per i territori collinari limitrofi trasformati in mete della navigazione turistica».
venerdì 8 maggio 2009
Da domani....
giovedì 7 maggio 2009
La provincia presenta il Tevere navigabile
martedì 5 maggio 2009
Masan: tra i testi un indagato per bancarotta
Nuova udienza a Poggio Mirteto per lo scandalo dei rifiuti alla Masan di Magliano Sabina. Ieri davanti al giudice Andrea Fanelli è proseguita la sfilata dei testimoni tra i quali alcuni direttamente coinvolti nel conferimento dei rifiuti allo stabilimento. Uno di loro, in particolare, citato in quanto addetto ai rapporti con i fornitori, con le sue risposte ha finito per dare il via a numerose domande da parte degli avvocati difensori degli imputati Falaschi e Dami, entrambi considerati i principali gestori dell’organizzazione. E’ stato soprattutto l’avvocato Federico Fioravanti, legale di parte civile per conto della Provincia, a voler fare chiarezza sui ruoli ricoperti dai due che anche il pubblico ministero Cristina Cambi ha voluto inquadrare meglio. Alla fine è venuto fuori che il testimone era tra i soci della stessa Masan e, per sua stessa ammissione, risulta tra gli indagati nell’inchiesta per bancarotta fraudolenta attualmente condotta dalla procura di Firenze, città dove la società di rifiuti ha la propria sede sociale. Non è mancata qualche tensione quando i quesiti hanno riguardato l’individuazione di chi gestiva le operazioni e quali erano i rapporti tra il testimone e il biologo (già condannato con pena patteggiata) che redigeva i certificati delle analisi relative al compost prodotto nello stabilimento. Qualche domanda contestata, ma alla fine il teste è stato congedato e il dibattimento è stato rinviato al 3 giugno per la prosecuzione. Il giudice Fanelli ha poi calendarizzato per il 15 luglio l’ultima udienza prima della pausa feriale, nella speranza di poter concludere la fase dibattimentale e aprire a settembre quella della discussione per poi arrivare alla sentenza entro la fine dell’anno. Qualche difficoltà di carattere pratico (carenza di personale e mezzi) si profila invece per il rilascio agli avvocati di copia della trascrizione delle intercettazioni telefoniche tra gli imputati anche se, secondo quanto si è appreso, da questa perizia non sarebbero emerse particolari novità in grado di condizionare il processo in corso.
lunedì 4 maggio 2009
Piazza sì, piazza no, piazza bum
Chiunque ha organizzato una festa sa come sia necessario muoversi in tempo. Abbiamo fatto stampare manifesti e volantini con luogo "piazza del duomo", abbiamo chiesto autorizzazioni presso il comune per avere i permessi ad occupare piazza del Duomo, abbiamo montato tendone e facciamo montare palco a piazza del Duomo etc.
La festa è stata spostata lì, e lì si farà. Che oggi mi venga detto che piazza Garibaldi è disponibile, perché in realtà al momento i lavori non possono partire, sinceramente mi irrita. Innanzitutto per una questione di sincerità e chiarezza; poi anche per una questione di rispetto verso chi organizza un evento. Fattostà, ormai non è possibile, ora come ora, spostare un evento di due fine settimana, con decine di manifestazioni singole, da un posto ad un altro in meno di 3 giorni (perché 48 ore prima dell'inizio dell'evento, il 7 maggio, dovrà uscire l'ordinanza della polizia amministrativa). Se la disponibilità di piazza Garibaldi ci fosse stata data anche 10 giorni fa era un conto. Ma oggi, a meno di 5 giorni dall'inizio della festa, mi sembra impossibile se non da matti pensare ad uno spostamento. Noi abbiamo messo tutto il nostro impegno per realizzare la festa altrove. Se durante i festeggiamenti piazza Garibaldi sarà libera, mi dispiace, ma la colpa non è la nostra.
Niccolò
sabato 2 maggio 2009
Chiarimenti
Urge dunque ribadire come SABINAMENTE sia, e rimanga, un luogo attorno al quale gravitano persone unite non da legami politici, bensì da una comune voglia di parlare, fare, discutere, informare ed essere informate.
All'interno del nostro gruppo s'è deciso di lasciare ai soci di scegliere (in piena autonomia e libertà) se e come appoggiare liste che prossimamente concorreranno alle elezioni comunali. Ogni socio ha compiuto la sua scelta.
Su tali decisioni non possiamo esprimere nessun giudizio di merito, e mai lo faremo, perché queste sono scelte personalissime, sulle quali l’associazione non ha in alcun modo influenza. D'altronde anche in passato è capitato che altri nostri concittadini, membri anche loro di associazioni locali, si siano candidati in liste civiche. E questo è pienamente legittimo, poiché diversi e distinti sono i piani in causa: quello dell’impegno associativo sociale (che non implica e non deve implicare posizionamenti politici) e quello dell’impegno politico (che non richiede e non può richiedere impegni in settori associativi). Non c’è motivo, esemplificando, per cui un’associazione di poesia impedisca la libera realizzazione personale dei suoi soci in altri ambiti, come quello politico, e allo stesso tempo le scelte personali e politiche di quel socio non contraddistinguono l’associazione di poesia, né i suoi associati. Anzi, come è naturale che sia, gli altri associati avranno pensieri diversi, politici o in altri ambiti, ma che non influiscono su quella scelta, libera e personale.
Teniamo a ribadire come su questo blog ci sia e continui ad esserci spazio per tutti, ma sopratutto come su queste pagine MAI DA PARTE NOSTRA TROVERETE PROPAGANDA O INDICAZIONI DI VOTO.
Al fine però di non incappare in sgradevoli conseguenze e discussioni pretestuose, riteniamo opportuno da oggi iniziare a filtrare i commenti anonimi, ribadendo che chiunque si firmi con il suo nome e cognome completo è (e resterà sempre) libero, all'interno di questo spazio, di dire la sua.
ABBIAMO VOLUTO DARE QUESTA RISPOSTA, PER CERCARE DI ESSERE IL PIU' TRASPARENTI POSSIBILI, RIBADENDO PERO' LA NOSTRA ASSOLUTA' LIBERTA' DI SCELTA A LIVELLO INDIVIDUALE, COSI’ COME RICONOSCIUTO DALLA NOSTRA COSTITUZIONE.
Radio Sabinamente
Meteo maglianese
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