
Cio vorrà dire che, solo in Provincia di Rieti, verranno chiusi gli sportelli agricoli di Passo Corese, Magliano in(?) Sabina, Poggio Mirteto, Borgorose, Amatrice e Poggio Moiano. 12mila aziende presenti nel nostro territorio avranno come unico punto di riferimento l’ufficio di Rieti che attualmente serve 3mila aziende; con questo provvedimento il 75 per cento delle aziende agricole avrà una sola sede, indispensabile alla loro attività, lontana decine di chilometri.
Tale provvedimento – sostengono i consiglieri PD - che riduce i costi solo marginalmente, essendo il personale ancora assegnato alla struttura, penalizza le imprese agricole che per caratteristiche hanno bisogno di servizi di prossimità e di sburocratizzazione degli adempimenti e non coglie se non in minima misura l'obiettivo del contenimento della spesa;
Il provvedimento appare oltremedo iniquo perché effettua un taglio orizzontale senza che si consideri minimamente l'orografia del territorio, l'elemento della montagna, la distanza dal comune capoluogo;
Tutto questo si concretizzerà in aumento di giornate lavorative perse, diminuzione della produttività delle imprese e aumento dei costi di produzione; l'esatto contrario di quello che chiedono gli imprenditori.
In taluni casi – come Amatrice e Magliano – si tratta di ulteriore sottrazione di uffici pubblici, dopo i pesanti tagli alla sanità, che avranno l'effetto di comprimere ancora i servizi pubblici presenti sul territorio e deprimere l'economia locale.
Nell'ordine del giorno gli esponenti del PD invitano il presidente della Giunta Regionale del Lazio ad un'attenta riflessione sugli effetti dei provvedimenti adottati. "Nei prossimi giorni – aggiunge Martellucci – incontreremo le associazioni agricole per verficare gli effetti sulle imprese di tale provvedimento".
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