lunedì 21 febbraio 2011

Provincia di Rieti "Cenerentola" della Regione, giudizio bipartisan

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Sembrava una presa di posizione isolata e nata da esigenze quasi “personalistiche” quella assunta da Magliano Sabina che, proponendo un referendum per cambiare regione ed entrare in Umbria, aveva manifestato la volontà di distaccarsi da un Lazio ostile e ostruzionistico. Ma poi, carte alla mano - con una serie di circostanze nelle quali il territorio sabino e reatino si è visto, contro la propria volontà, vestito dei panni della cosiddetta “Cenerentola” - il “pallino” di trovare un’area geografica e istituzionale più gratificante e consona è venuto fuori anche ad altre figure politiche di riferimento del territorio. Una tra queste, la scorsa settimana, è Felice Costini (esponente del Pdl), la cui posizione è scaturita dall’ennesimo taglio di fondi che ha colpito la provincia di Rieti: il finanziamento previsto per la Cittadella dell’Innovazione. Ma se Costini se la prende con una Regione ostile e propone di aprire la “vertenza Rieti”, dal suo stesso partito si fa sentire la voce di Angelo Maria Cicolani, che pare aver preso le difese riguardo alle azioni (indispensabili) adottate proprio dalla Regione Lazio in questi ultimi mesi e che riguarderebbero non solo la “sventurata” provincia reatina ma più o meno tutto il territorio laziale. Alle affermazioni di Cicolani, rilasciate nelle pagine locali di un quotidiano, risponde però adesso il presidente della Provincia, Fabio Melilli, che non cela affatto tutta l’amarezza del caso (segue).

dal sito de "Il Messaggero"

Il Cicolani filo Polverini, il coordinatore del Pdl che giustifica i tagli a sanità e investimenti nel reatino e “blinda” la presidente della Regione «costretta dall’emergenza del momento», invitando a «non imboccare derive demagogiche» non piace né a destra né al centrosinistra. Il primo a sobbalzare ieri per l’intervista rilasciata dal senatore azzurro a Il Messaggero è Chicco Costini, che nei giorni scorsi aveva chiesto l’apertura di una “vertenza Rieti” con la Regione, pronto in casi estremi a ricorrere al referendum secessionista. «Se porre questioni cruciali per il territorio, stare vicino ai cittadini che reclamano una sanità migliore o vicino agli imprenditori che chiedono non vengano tagliati i fondi per la ricerca e l’innovazione significa fare demagogia, allora forse il Pdl non è più il mio partito». E siccome dal Pdl, insieme alla “carezza” del senatore è arrivata anche l’unghiata di Lidia Nobili - «ormai Costini sembra passato col centrosinistra» - l’assessore comunale e capogruppo in Provincia preannuncia: «Se vogliono cacciarmi si accomodino, mi prendo qualche giorno per decidere il dà farsi». Anche il presidente della Provincia Fabio Melilli riceve il messaggio di Cicolani e non resiste alla tentazione di ribattere (segue).

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