In Evidenza

sabato 30 agosto 2014

Parte la stagione venatoria, distribuiti i tesserini

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

All'ufficio della polizia locale parte la nuova stagione di caccia, con decorrenza fino al 31 gennaio 2015.



martedì 26 agosto 2014

"Anche io sono la protezione civile", le attività continuano

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Continuano le attività del Campo, organizzato dal Comune e dalla Protezione Civile.



lunedì 25 agosto 2014

Cambio Regione: Amatrice sceglie la secessione dal Lazio

dal sito de "Il Corriere della Sera"


Referendum per la secessione, guerra a suon di dichiarazioni e ricorso al Tar. Si fa sempre più rovente la diatriba tra il Comune di Amatrice, provincia di Rieti, e la Regione Lazio. Nella notte di mercoledì la maggioranza ha stabilito che ci sarà la consultazione popolare che potrebbe sfociare nel divorzio tra il Comune e la Regione. E al mattino il sindaco Sergio Pirozzi aveva firmato una delibera per impugnare di fronte al Tar il decreto del commissario straordinario alla Sanità che, tra le altre cose, riconverte in Casa della Salute il locale ospedale «Grifoni». Stessa procedura che, a quanto riferisce Pirozzi, starebbe per intraprendere anche Alberto Bambini, sindaco di Acquapendente, vicino a Viterbo, che si trova in una simile situazione (segue...).

- dal sito"Osservatore Laziale"

Amatrice (RI) - Il Consiglio Comunale della Città di Amatrice ha deliberato a maggioranza, nella seduta del 20 agosto 2014, che potrà essere celebrato un referendum consultivo per abbandonare la Regione Lazio. 
E’ stato anche approvato il quesito a cui dovranno rispondere i cittadini amatriciani: ‘’ Volete che il territorio del Comune di Amatrice sia separato dalla Regione Lazio ? ’’
"L’amministrazione comunale costretta a questa scelta dalla stessa Regione Lazio, - si legge nella nota dell'Amministrazione amatriciana - sorda e cieca sul gravissimo disagio economico e sociale in cui si trova da troppi anni il nostro territorio, area interna, dove sono inesistenti le politiche regionali di sostegno e dove, ora, si vuole negare anche il diritto alla salute. E’ la Regione Lazio che non ci vuole più! Il nostro è un grido di dolore.
Abbiamo tollerato lo scippo delle risorse finanziarie destinate al miglioramento della S.S. Salaria e dirottate su Roma, abbiamo tollerato i tagli sul trasporto pubblico locale, dissetiamo la Capitale - che sfrutta a piene mani le nostre risorse idriche -, ogni anno siamo costretti a dare battaglia sui tentativi di chiusura dei nostri plessi scolastici, e tolleriamo pure una addizionale Irpef da maglia nera, la più alta d’Italia, e che serve a ripianare i debiti abnormi della sanità romana.
E’ arrivato il momento che ci facciano capire cosa si vuole fare dei territori marginali, se non ci vogliono noi ce ne andiamo.
Ora basta, diciamo forte e chiaro alla Regione Lazio che non siamo disposti a tollerare oltre, il Presidio ospedaliero Grifoni è l’unico veramente montano nell’intero territorio regionale, e ha pieno titolo e diritto, così come quello di Acquapendente - nostra sorella di sventura - di vedere riconosciuto lo status di ‘presidio di area disagiata’ che la Regione Lazio ha ritenuto, invece, dover concedere ai presidi ospedalieri di Monterotondo, Subiaco e Bracciano.
Il Consiglio Comunale di ieri ha deciso: la parola va ai cittadini, saranno loro ad esprimere la volontà o meno di appartenere ad una Regione che fino ad oggi ci ha mortificato e ci ha costretto ad un lento e costante declino frutto di costanti tagli lineari.
La comunità amatriciana chiede norme, strumenti di amministrazione, competenze e risorse finanziarie pari a quelle riconosciute nell’intero Paese a zone certificate montane e disagiate come la nostra, in cui i residenti siano cittadini dotati di pari opportunità e del diritto alla salute, così come sancito dalla nostra Costituzione.

Altre info:

Al via le iscrizioni per il micro-asilo

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Il comune conferma il servizio per aiutare i piccoli all'avvicinamento alla scuola.


sabato 16 agosto 2014

Tagli al trasporto pubblico, il sindaco sogna un consorzio

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Accordo in vista con i comuni della Tuscia, capofila Civita Castellana. 


giovedì 14 agosto 2014

Arriva internet superveloce 4G per i cellulari

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Arriva la copertura internet superveloce per le zone intorno a Magliano.





mercoledì 13 agosto 2014

Stop imposto agli Lsu, interviene la Regione

dal sito de "Il Corriere di Rieti"




sabato 2 agosto 2014

Chiusa la Camera di Commercio di Rieti, nel Lazio rimaste solo due

dal sito de "Il Velino"


Il 14 luglio scorso la Giunta di Unioncamere Lazio, composta dai 5 Presidenti delle Camere di Commercio di Roma, Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti, ha approvato la delibera che prevede la riorganizzazione territoriale delle 5 Camere di Commercio laziali su due aree, espressione delle caratteristiche geografiche, sociali ed economiche della regione. Le due Camere di Commercio individuate sono la Camera di Commercio metropolitana di Roma Capitale e la Camera di Commercio di Area vasta, risultante dall’accorpamento delle Camere di Commercio di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. "Abbiamo avviato, sulla base degli annunciati interventi del Governo ed in base al previsto “taglio” del diritto annuale contenuto nell’attuale veste del D.L. 90/2014 – afferma il Presidente di Unioncamere Lazio Vincenzo Zottola - un importante processo di autoriforma del sistema camerale regionale, processo che prevede la riorganizzazione delle Camere di Commercio della nostra regione, con un’ottica rivolta anche al nuovo assetto istituzionale del nostro Paese, come risultante dalla Legge Delrio”. “Siamo tra i primi organismi camerali ad aver iniziato un percorso autonomo di riforma, così come previsto anche dalla L. 580/1993, prosegue il Presidente Zottola, teso da un lato a garantire crescenti livelli di efficienza delle strutture e realizzare economie di scala ma, dall’altro, a continuare ad assicurare il legame con le economie territoriali, tenendo conto delle specificità locali. Unioncamere Lazio, conclude il Presidente Zottola, con tale delibera anticipa ed evita eventuali future iniziative di riforma “calate dall’alto”, possibili foriere di errori strategici e di danni per l’economia”.
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