mercoledì 23 febbraio 2011

Tar boccia il pedaggio sul Gra



Dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Il Tar del Lazio ha annullato il decreto ministeriale che stabiliva l’aumento di un euro delle tariffe sulle strade che si interconnettono con autostrade e raccordi autostradali in gestione diretta dell’Anas, compreso il Gra di Roma. Via ai rimborsi dell’Anas dopo la sentenza definitiva del Tar che boccia i pedaggi forfettari, introdotti in via provvisoria il primo luglio scorso e poi sospesi dopo poco più di un mese, su alcuni tratti della rete autostradale in gestione diretta della società. E’ questo l’effetto della decisione dei giudici amministrativi del Lazio. L’Anas, infatti, attendeva la sentenza definitiva della giustizia amministrativa per poter procedere al rimborso dei pedaggi corrisposti durante il breve periodo di applicazione del decreto legge (segue).

dal sito de "Il Messaggero"

«Non tiene conto delle persone che percorrono le strade di interconnessione senza entrare nelle autostrade, come nel caso del grande raccordo anulare di Roma ed è stato adottato in violazione con le norme comunitarie in materia». Con queste motivazioni, pubblicate ieri, il Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio ha accolto il ricorso presentato dalle province di Rieti e Roma, 41 comuni laziali e il Movimento dei cittadini ed ha annullato il decreto ministeriale del 25 giugno 2010 che predisponeva a partire dal primo luglio 2010 le maggiorazioni dei pedaggi autostradali, sospese a partire dal 5 agosto scorso, sei giorni dopo il pronunciamento del Tar. Secondo i giudici è fondato il motivo di ricorso secondo il quale nel decreto impugnato «non vi sarebbe la necessaria ed imprescindibile corrispondenza tra chi è tenuto al pagamento del pedaggio e quanti utilizzano le tratte di strada interessate dal provvedimento». La violazione delle norme comunitarie, poi, a detta del Tar, esiste perché «determina forfettariamente la maggiorazione per le classi di pedaggio, a prescindere peraltro dall’effettivo uso dell’infrastruttura» (segue).

dal sito de "Il Messaggero"

E ora i pendolari che hanno conservato le ricevute potranno chiedere ed ottenere i rimborsi. L’Anas aspettava il pronunciamento definitivo del Tribunale amministrativo del Lazio e ora che è arrivato e ha annullato gli aumenti, dovrà procedere a restituire i soldi chiesti ai pendolari sulla base di un provvedimento giudicato illegittimo. I rimborsi riguardano il periodo che va dal primo luglio al quattro agosto quando la maggiorazione delle tariffe era stata sospesa dal tribunale amministrativo che ieri ha pubblicato le motivazioni dell’annullamento.

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