In Evidenza

sabato 28 febbraio 2009

I pagamenti arretrati agli Lsu

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Che fine hanno fatto gli adeguamenti all'indennità dei lavoratori socialmente utili promessi dalla Regione? A chiederselo è Fabio Di Giamberardino, segretario della sezione dell'Udc di Magliano Sabina, che torna ad accedere i riflettori sul tema degli lsu. A dicembre il dottor Capriolo, durante un convegno organizzato dal movimento civico "Magliano Insieme", aveva promesso che entro gennaio i lavoratori avrebbero avuto tutti gli arretrati in due trance: sei mesi entro gennaio e sei mesi entro il mese successivo. "Siamo a marzo - dice Di Giamberardino - ed ancora non si è visto nulla mentre sul tema degli Lsu sembra è calata di nuovo una cappa di silenzio: dopo l'approvazione del documento in consiglio comunale, come al solito, non si fanno seguire i fatti. Solo parole che rimangono sulla carta". I soldi a cui fa riferimento il segretario moglianese dell'Udc sono quelli relativi all'adeguamento delle indennità Inps. La Regione aveva promesso 200 euro in più a partire dal 1 gennaio 2008. Ma l'anno scorso se n'è andato senza aumenti. Gli arretrati - aveva assicurato Capriolo, che è un dirigente della Regione Lazio, proprio a Magliano - sarebbero arrivati entro febbraio. Invece niente. "Non solo - rincara il numero uno dell'Udc - oltre alla mancata erogazione degli adeguamenti, i lavoratori maglianesi attendono che venga fatta 'giustizia' anche rispetto ai tagli che diversi di loro hanno ingiustamente subìto per la mobilitazione che è stata organizzata ad inizio dicembre". Come si ricorderà infatti, in tutto il Lazio gli Lsu incrociarono le braccia per una settimana con una serie di assemblee permanenti. Ma a Magliano, a differenza di tutti gli altri Comuni, fu "consigliato" ai lavoratori di iniziare lo sciopero dopo due giorni di assemblea con una "fiscalità", come detto, unica in tutto il Reatino. Il risultato fu il taglio di alcune indennità. Taglio che fu considerato ingiusto dallo stesso dirigente regionale che promise di riparare. "Ad oggi - conclude il segretario dell'Udc - la situazione è rimasta tale e quale perciò tutte le forze politiche che nei giorni della mobilitazione si sono dette vicine a queste persone dovrebbero chiedere, come stiamo facendo noi, il rispetto degli impegni presi".

Paolo Di Basilio

CALCIO STORICO SABINO


Sono aperte le iscrizioni per la II edizione del Calcio Storico Sabino!!!
Tutti gli interessati sono pregati di contattare PAOLO TRONATI o SAVERIO CALABRINI, oppure lasciare i recapiti nei commenti a questo post per essere da noi richiamati.
Il torneo è aperto alle squadre delle quattro contrade.

giovedì 26 febbraio 2009

RIUNIONE COMITATO SETTIMANA MAGLIANESE

E' convocata per oggi, giovedi 26 febbraio, alle ore 21 presso i locali di Piazza del Duomo (San Liberatore) una riunione del comitato
"settimana maglianese".
Verrà letta e sottoposta al parere di tutti i presenti la bozza del programma della seconda edizione.
SONO INVITATI A PARTECIPARE TUTTI I RAGAZZI DELLO STAFF
E QUANTI ABBIANO DA SUGGERIRE QUALCOSA O DARE LA LORO DISPONIBILITA' PER UN AIUTO NELLA REALIZZAZIONE.

Spazio al teatro: Teatro Potlach a Fara Sabina

(clicca per ingrandire)

SABINA A TEATRO

Torna la II edizione della Rassegna teatrale a Fara Sabina

Il Teatro Potlach, dal 21 febbraio 2009, a seguito del successo ottenuto dalla I edizione nel 2008, organizza La Rassegna Teatrale SABINA A TEATRO a Fara Sabina.
Il progetto nasce dall’interesse di proporre al pubblico del territorio una valida iniziativa che sia occasione di incontro e integrazione. Il tema di questa nuova edizione è l’interculturalità. Il progetto vuole trasmettere un messaggio di solidarietà verso tutte le culture che abitano il nostro territorio e verso tutte le famiglie e le persone che sono sensibili al tema o che vivono una condizione di disagio.
La provincia di Rieti ospita molte comunità di immigrati che provengono da paesi diversi (tra cui Albania, Russia, Ucraina, Indonesia, Magreb, Romania). SABINA A TEATRO, vuole favorire la loro integrazione anche grazie al linguaggio del teatro, capace di eliminare le barriere e le differenze che si creano nella vita quotidiana.

Il Teatro Potlach, fondato nel 1976, ha la sua sede storica a Fara Sabina, importante centro medievale della provincia di Rieti. Nasce come laboratorio di ricerca e sperimentazione teatrale e fa parte dei 25 teatri sperimentali italiani riconosciuti. L’identità artistica del Teatro Potlach si è espressa contemporaneamente nella produzione di spettacoli di sala e di spettacoli di strada adatti ad ogni tipo di pubblico, e nella realizzazione di iniziative pedagogiche in un continuo scambio di intenti e di strumenti con gruppi nazionali e internazionali.

SABINA A TEATRO presenterà spettacoli principalmente di teatro contemporaneo, prosa e concerti: rappresentazioni scelte per la loro qualità e significatività tra quelli proposte da alcune compagnie provenienti da varie regioni italiane (Vesuvioteatro dalla Campania, Il Teatro Bertolt Brecht e il Teatro Potlach dal Lazio, Compagnia B-Teatro Akroama dalla Sardegna, Akricantus dalla Sicilia, LiberaScenaEnsemble dalla Lombardia). Graditi ritorni, come quello di Sergio Vespertino (Agricantus), della coinvolgente musica de La Giostra (Teatro Bertolt Brecht) e nuovi interessanti protagonisti andranno a comporre una programmazione dedicata al tema del’interculturalità e dell’integrazione tra i popoli.

Uno spettacolo che consideriamo il simbolo di questa scelta artistica sul tema della solidarietà e dei diritti umani è quello proposto dall’Associazione Identità plurali (realtà promossa dalla Casa della carità di Milano di Don Virginio Colmegna) Il baccalà non teme lo straniero, un progetto curato nell’aspetto culturale da Ciro Menale.

A partire dal 22 marzo è prevista inoltre una sezione dedicata al Teatro Ragazzi con spettacoli per il giovane pubblico e per le famiglie.

Parteciperanno le compagnie: Teatro Bertolt Brecht, Tieffeu, Teatro Potlach e La Mansarda.

*Il costo del biglietto per tutte le rappresentazioni è di 5,00 euro posto unico.
È possibile inoltre acquistare degli abbonamenti speciali.

Per info e prenotazioni: Teatro Potlach tel 0765 277080 fax 0765 277210

Mail info@teatropotalch.org sito: www.teatropotlach.org

martedì 24 febbraio 2009

Corsi di computer al centro anziani

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Visto il successo degli anni scorsi il centro ricreativo anziani di Magliano Sabina ci riprova. Da marzo ripartiranno i corsi per computer sia di 1° livello che di livello avanzato. In tutto c’è posto per 60 allievi che saranno divisi in 6 corsi (3 livelli base e 3 avanzati) che si svolgeranno fino al mese di maggio. Il corso di primo livello ha una durata di 30 ore. C’è stata già una riunione preliminare prima della partenza. La frequenza prevista è di due giorni a settimana per 3 mesi (esclusi i festivi) che saranno concordati con i partecipanti. L’orario di massima dei tre corsi è: martedì e venerdì dalle 20 alle 22 (1° corso), mercoledì e sabato dalle 17,30 alle 19,30 (2° corso) e mercoledì e sabato dalle 20 alle 22 (3° corso). Per quanto riguarda il corso avanzato gli orari per i singoli corsi (ognuno massimo 10 allievi) sono gli stessi. Il costo complessivo di ogni singolo corso è di 420 euro: 120 per l’iscrizione più 100 per ognuno dei tre mesi. Per le iscrizioni rivolgersi presso il Centro Ricreativo Anziani di Magliano Sabina (telefono 0744-919712, dalle ore 15 alle ore 19,30). I corsi sono promossi dal Centro Anziani in collaborazione con il Comune di Magliano Sabina, la Regione Lazio e la società G Consulting.

lunedì 23 febbraio 2009

Appuntamento al teatro.

“Asso di monnezza”
Al Manlio torna il teatro di denuncia..

Ulderico Pesce Il registaTeatro di denuncia il primo marzo al Manlio. Alle ore 18 va in scena lo spettacolo “Asso di Monnezza”, di e con Ulderico Pesce. Quando il vero asso nella manica dell'Italia è "quello di monnezza". Perchè l'immondizia smaltita illegalmente arricchisce molto. La storia di Marietta e della sua famiglia, cresciuta di fronte alla discarica di Pianura in provincia di Napoli. I rifiuti le hanno rovinato la vita, portandole via i genitori a causa di un tumore, e persino l'affetto del marito, colluso con la criminalità organizzata che smaltisce illegalmente sostanze altamente tossiche provenienti dagli stabilimenti industriali del Nord. "Asso di Monnezza" rientra nel filone del teatro civile già percorso da Ulderico Pesce con "Storie di Scorie". Biglietto: intero 10 euro, ridotto 8 euro

sabato 21 febbraio 2009

I docenti per l'istituto tecnico ci sono

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Per attivare l’istituto tecnico per il marketing dell’ambiente e del territorio basterebbe utilizzare i professori che già sono assegnati all’istituto omnicompresivo “Sandro Pertini” di Magliano Sabina. Quelli cioè assegnati al Liceo scientifico e alle tre classi residue (terza, quarta e quinta) dell’ex Itg “Bonfante”. Gli allarmi lanciati nelle scorse ore da diversi esponenti politici - l’assessore alla scuola Gustavo Marcheggiani e il consigliere regionale presidente della commissione scuola Anna Maria Massimi - hanno spiazzato, e non poco, chi da mesi e settimane si sta prodigando per ottenere più iscrizioni possibili ai due corsi. Infatti dall’istituto nelle scorse settimane è stata inviata una nota all’Ufficio scolastico provinciale, all’Ufficio scolastico regionale e allo stesso consigliere Anna Maria Massimi in cui si dimostra con schemi analitici che le materie dei due corsi che si andrebbero ad attivare - Liceo ed Istituto tecnico - si possono “coprire” con l’organico oggi presente al Liceo e all’Itg (in esaurimento). E’ proprio questo il punto. Bisogna vedere se l’organico del “residuo” dell’Itg verrà ancora assegnato, come sarebbe ovvio, all’omnicomprensivo di Magliano oppure verrà dirottato altrove per favorire da un’altra parte la nascita di qualche corso. Ecco perché a Magliano - pur nella buona fede - sono suonati “sinistri” alcuni allarmi. L’organico di diritto c’è, è dimostrato, le tabelle parlano chiaro. Il consiglio d’istituto dell’ominicomprensivo insieme alla dirigenza sta lavorando a fondo in queste settimane per ottenere le iscrizioni e togliere “l’alibi” della mancanza di studenti. Secondo notizie che filtrano dall’istituto di viale XIII Giugno l’istituto tecnico avrebbe già superato, a 10 giorni dalla chiusura delle iscrizioni e con tante scuole che devono ancora inviare i moduli, la soglia dei 20 iscritti ed il Liceo si avvia verso lo stesso cammino. In questo senso, missione compiuta. C’è di più: infatti anche i corsi professionali per camerieri e cuochi che l’Istituzione Formativa della Provincia attiverà da settembre a Magliano stanno facendo il pieno di adesioni. Insomma chi - e a Magliano i personaggi se li ricordano tutti per nome, cognome e carica - diceva che per quel Polo didattico non c’era più “mercato” dovrà riflettere un attimo e rivedere, a fondo, le scelte fatte negli anni scorsi. [...]

Paolo Di Basilio

venerdì 20 febbraio 2009

Studenti alla giornata della sicurezza

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Si è svolta nei giorni scorsi a Magliano Sabina, presso il teatro Manlio, la Giornata della Sicurezza organizzata dall'istituto omnicomprensivo statale "Sandro Pertini". Nel quadro del programma annuale didattico approvato dagli organi collegiali, la manifestazione è stata inserita come attività finalizzata ai problemi della sicurezza, oltre che come iniziativa di formazione e informazione sui nuovi indirizzi e sulle relative nuove aperture della scuola superiore di recente istituzione a Magliano Sabina. Alla giornata, rivolta agli alunni delle classi terze delle scuole medie del circondario, hanno presenziato Lini, sindaco di Magliano, e l'ingegner Albanese, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Rieti. Per circa 150 studenti accompagnati dai loro docenti il programma della giornata è stato incentrato sul progetto "Katedromos" sulla sicurezza stradale, realizzato dall'ingegnere Leonardo Indiveri e destinato in particolare agli studenti italiani. Con l'ausilio di sussidi audio e video il conduttore ha commentato il progetto attirando l'attenzione dei presenti. Successivamente due soci del Rotary Club Sabina Tevere, l'ingegner Enrico Marchionne ed il professor Corrado Candidi, hanno presentato ed illustrato due opuscoli su "La sicurezza a casa, a scuola e sul territorio" editi dal Rotary e destinati agli alunni del territorio umbro-sabino. Gli opuscoli, consegnati in alcune copie ai docenti presenti, fanno parte di un programma di azione sociale sul territorio e saranno distribuiti in seguito agli alunni. La manifestazione, che ha impegnato i partecipanti per l'intera giornata, si è conclusa con un intervento del sindaco Lini che ha sottolineato il generale consenso ottenuto dall'iniziativa ed ha espresso il plauso dell'amministrazione ed il suo personale nei confronti della dirigente scolastica Loredana Cascelli e del corpo docente di Magliano.

Rita Giovannelli

giovedì 19 febbraio 2009

Riceviamo e pubblichiamo: lettera aperta di Paolo Di Basilio




“Vai ad accedere un cero”, mi hanno detto questa mattina. Siccome, non essendo credente, non credo né ai miracoli né alla Provvidenza penso che due o tre parole su quello che è successo questa mattina, al di là del mio convolgimento personale, bisognerebbe spenderle. Qualcuno mi ha anche detto: vabbé c’era il vento è stato un caso che quella pianta è venuta giù. Se seguiamo questo ragionamento, francamente strambo, allora siamo tutti a rischio nelle giornate in cui soffia il vento. Personalmente credo che invece – proprio perché sotto quell’albero potevo finirci io oppure lo scuolabus che sarebbe passato qualche minuto più tardi – bisognerebbe affrontare questi temi, quelli che coinvolgono la vita dei cittadini appunto, con senso di responsabilità. Interrogandosi senza partire dalla convinzione che “è tutta colpa del fato”. Questa sera sentivo il telegiornale che dava la notizia del motociclista ucciso da un ramo a Roma. Il sindaco Alemanno non ha detto che è stata colpa del vento ma che forse c’era qualche ritardo nella potatura ed avrebbe appurato il tutto. Bisognerebbe appunto partire da qualche domanda: si poteva evitare la caduta dell’albero? Erano stati fatti dei controlli sulla stabilità? Se no, perché? Perché non è stata potata la folta chioma (come si può vedere nella foto scattata un minuto dopo la caduta) della pianta. La strada è provinciale perciò la competenza di quelle manutenzioni dovrebbe essere della Provincia. Seduto in qualche comoda e ben pagata scrivania ci sarà un funzionario che prende superstipendio, bonus, salario di posizione, incentivi e chi ne ha più ne metta proprio perché responsabile di tali manutenzioni. Credo sia interesse di tutti sapere chi è e, soprattutto, se ha attivato tutti i controlli preventivi per evitare quello che è successo. Se la coscienza sta a posto credo che non debbano avere nessuna esitazione a rendere pubblici i risultati dei controlli eventualmente fatti. Ripassando nel pomeriggio nel “luogo del delitto” ho notato che oltre alla pianta caduta ne sono state tagliate altre due, che- devo dedurre dai fatti - questa mattina non erano pericolose e lo sono diventate dopo che una pianta ha rischiato di ammazzare qualcuno. Dopo aver assistito a tutto ciò sapere che il funzionario competente dei controlli questo mese prenderà, con ogni probabilità, ugualmente bonus e incentivi francamente mi disturba lo stomaco. Hanno confermato il detto: “Deve succedere una disgrazia (evitata per un soffio in questo caso) per muoversi”. Complimenti.



Paolo Di Basilio



ps: aggiungiamo di nostro un paio di foto per illustrare meglio lo stato in cui versa il marciapiede di viale XIII giugno... occhio al tombino!!!

mercoledì 18 febbraio 2009

Cade un pino in Via Circonvallazione.

ULTIM'ORA:
Qualche minuto fa un pino è stato sradicato dal vento occupando l'intera carreggiata di Via Circonvallazione, all'altezza del parcheggio sotterraneo, e bloccando anche la carreggiata di uscita dal centro storico del paese (poco più avanti del Belvedere Mazzini).
Pochi istanti prima transitava la macchina dell'amico Paolo Di Basilio (che fortunatamente è rimasto illeso), visibilmente scosso e molto adirato per l'accaduto.
Sul posto sono prontamente intervenuti Guardie municipali, ambientali e Carabinieri, che stanno cercando di organizzare il traffico, reso intenso dall'ora concomitante con l'uscita di numerosi ragazzi dalle scuole. Presenti anche alcuni operatori e mezzi, che si stanno dando da fare per sgomberare la carreggiata e ripristinare la normale situazione.

Riceviamo e pubblichiamo: inchiesta sulle connessioni alla rete

Riportiamo la lettera inviataci dal nostro lettore Fabio, il quale tende a riproporre il tema delle connessioni internet a Magliano. Sappiamo ahimè quale è la nostra situazione. A Magliano non c'è la cablatura per ADSL. Tuttavia dovrebbe esisterne una apposita per il comune di HDSL. Era stata fatta in passato una raccolta firme dal giornale Incontri che aveva raccolto centinaia di utenti Telecom disposti a stipulare il contratto, ma la situazione non è stata ancora sbloccata.

Visto il penoso problema dell'ADSL nel nostro paese sarebbe interessante sapere come le persone si sono attrezzate e che tipo di operatore usano per navigare, quale di questi da dei problemi o quale invece funziona.
Fabio

lunedì 16 febbraio 2009

Una riflessione interessante.

Partiamo da questo articolo:

Niente candidati “forestieri”.Lo chiede Manili (FI) in vista delle Provinciali.

Acque agitate a Magliano“Se nel nostro collegio non ci sarà un candidato di Magliano, allora è meglio non votare o votare un altro partito”. Detta da un maglianese qualunque, non suonerebbe nuova visto il passato di candidati catapultati a Magliano giusto il tempo per essere eletti per poi svanire nel nulla. Invece a proferire queste parole è niente di meno che il coordinatore di FI a Magliano Sabina, vale a dire Domenico Manili. Una sorta di avvertimento insomma ai vertici dei partiti che dovranno decidere chi candidare nelle liste del Pdl nel collegio di Magliano, Montebuono e Tarano. Siccome circola, eccome, l’ipotesi di un “esterno”, l’attuale sindaco di Torri in Sabina Alessio Bonifazi tanto per non fare nomi, il coordinatore azzurro di Magliano - che si sentiva già la candidatura in tasca dopo i successi conseguiti dal partito lo scorso anno alle politiche - ha deciso di mettere le mani avanti: “Lo dico subito a scanso di equivoci - tuona - se non ci sarà un candidatato maglianese inviterò la popolazione del mio Comune a lasciare la scheda in bianco oppure a votare per partiti che candidano un maglienese”. Più chiaro di così.

CI SENTIAMO DI AGGIUNGERE:
- NIENTE AMMUCCHIATA DI CANDIDATI, MA PIUTTOSTO UNA SANA COMPETIZIONE TRA DUE BRAVI MAGLIANESI, UNO PER SCHIERAMENTO.
- NIENTE PERSONALISMI, MA AL DI LA DEL VINCITORE, SI LAVORI PER MAGLIANO.

DITE LA VOSTRA!

sabato 14 febbraio 2009

Il solito Paoletto nostro....

ACCADE SEMPRE PIU' SPESSO CHE I POST SCRITTI DAL NOSTRO PAOLETTO DIVENTINO DEI "CASI" DA PORRE IN CRONACA SUL CORRIERE DI RIETI, CON LA COMPLICITA' DELL'ALTRO PAOLO NOSTRANO (DI BASILIO)....

LA BANDA DEI PAOLI HA COLPITO ANCORA!! ADESSO VEDIAMO COSA ESCE FUORI!!

Magliano - Rallentatori su viale XIII Giugno.
Giorni fa l’ennesimo incidente: un uomo investito da un’auto. Sul web la petizione dei ragazzi di “Sabinamente”.

Una petizione per chiedere i rallentatori in viale XIII Giugno lungo la Provinciale "Magliano Sabina". I ragazzi dell'associzione culturale "Sabinamente" lanciano l'ennesima campagna e, come loro consuetudine, scelgono il web, in particolare il loro blog (www.sabinamente.blogspot.com) per sollevare il velo su un problema sotto gli occhi di tutti e, proprio per questo, spesso sottovalutato. Innanzitutto dai cittadini. Il problema delle auto che sfrecciano in viale XIII Giugno - sia in arrivo dalla Circonvallazione che verso l'ospedale - è tornato d'attualità qualche giorno fa quando un pedone - il gestore di una pizzeria in quella zona - è stato investito da un furgoncino mentre attraversava. Quella è una strada "anomala". Infatti si tratta di un'arteria piuttosto trafficata che di fatto attraversa il centro abitato. L'area è appena fuori dal centro storico - i maglianesi la chiamano "Fuori Porta" - e ci sono le scuole, l'edificio delle Elementari e alla fine della via le Medie e le Superiori, la caserma dei carabinieri, numerose attività commerciali e molte abitazioni. Da tempo le mamme sono tornate a chiedere più controlli segnalando auto che sfrecciano ad alta velocità. La mattina i controlli - piuttosto costanti malgrado le carenze d'organico - della Polizia Muncipale all'entrata e all'uscita delle scuole scoraggiano i "piloti da F1" ma nel pomeriggio i problemi si ripresentano aggravati da una serie di infrazioni che gli automobilisti maglianesi compiono quotidianamente come nulla fosse. Il Comune, con le relazioni della Municipale, per la verità, su quel tratto di strada le ha provate tutte: prima gli indicatori luminosi, poi le bande rumorose, i segnali, i cordoli. Nulla. Ora c'è chi chiede, come i ragazzi di "Sabinamente", l'installazione dei dissuasori. Soluzione tuttavia che, trattandosi di una strada provinciale, è piuttosto problematica. Altri ancora suggeriscono l'utilizzo dell'autovelox. Soluzione che potrebbe essere efficace ma che, con l'attuale organico della Municipale (tre vigili compreso il comandante), non è percorribile. Infatti in quella strada - non essendoci una specifica autorizzazione della Prefettura - servirebbe la contestazione immediata, perciò l'utilizzo di due pattuglie contemporaneamente. Un'altra soluzione potrebbe essere l'installazione di semafori - anche "intelligenti" - per risolvere anche il problema dell'incrocio con la strada che scende dal Colle. Anche in quell'incrocio il Comune ce l'ha messa tutta per evitare "intasamenti" e manovre pericolose. Chi viene dalla Circonvallazione per andare in centro dovrebbe girare intorno al Palazzo e poi prendere via Sabina. Invece, malgrado visibilissimi cartelli stradali ed il cordolo installato all'incrocio, gli automobilisti "troncano" direttamente su via XIII Giugno creando situazioni pericolose. Il tutto è aggravato il sabato con il mercato settimanale che si svolge nell'area e durante il quale vige una sorta di anarchia della sosta. Sulla questione già da tempo la Polizia Municipale ha redatto diverse relazioni. Qualche mese fa si studiò l'eventuale installazione di particolari attraversamenti pedonali che bloccano il traffico all'entrata e all'uscita delle scuole.
Paolo Di Basilio

venerdì 13 febbraio 2009

Cronaca: ombrellata in pieno volto all'amico

Grave episodio tra quindicenni a Magliano

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Un semplice gioco tra ragazzini si è trasformato in dramma con un quindicenne ricoverato in gravi condizioni in ospedale per aver preso una violenta ombrellata in pieno volto. Un colpo violentissimo inferto, non è chiaro se volontariamente o meno, da una ragazzina forse a causa di qualche parola di troppo. Del caso è stata ora interessata la Procura dei Minori dopo la relazione inviata dai carabinieri intervenuti sul luogo del "litigio" nella tarda serata di martedì scorso a Magliano Sabina. Erano circa le 19,30 quando un gruppetto di cinque tra ragazze e ragazzi, tutti sui 15 anni - dei quali, trattandosi di minori, non sono state diffuse neppure le iniziali -, stavano percorrendo viale XIII Giugno. Pioveva e pure tanto, perciò i ragazzi avevano in mano gli ombrelli e mentre camminavano battute e scherzi non mancavano. E con ogni probabilità è ciò che stavano facendo anche quei cinque ragazzini. Forse una parola di troppo, magari un po’ spinta, oppure un apprezzamento pesante. Fatto sta che la ragazzina - una giovane di origini macedoni, residente da tempo a Magliano Sabina - si è voltata di scatto colpendo violentemente al naso, con il manico dell'ombrello, il suo coetaneo, che è stramazzato al suolo in un lago di sangue. Con ogni probabilità si è trattato di una drammatica fatalità anche se sul caso le indagini sono ancora in corso e, visto il convolgimento di minori, vige il più stretto riserbo. Sul posto è intervenuto il 118 che ha trasportato il ragazzo prima all'ospedale Marini di Magliano e poi al policlinico "Gemelli" di Roma dove sembra che sia stato tenuto anche in coma farmacologico per curarlo meglio. Il fatto ha scosso la comunità maglianese ed in paese se n'è parlato a lungo. I carabinieri della locale stazione, dopo aver raccolto alcune testimonianze, hanno inviato un'informativa alla Procura della Repubblica per i minori che dovrà vagliare se ci sono ipotesi di reato o meno a carico della ragazza che ha colpito al volto il suo coetaneo.

martedì 10 febbraio 2009

RALLENTATORI IN VIALE XIII GIUGNO

Visti i recenti fatti accaduti nella via in questione, ci hanno contattato molte persone chiedendoci se sia possibile installare sulla strada dei dossi per rallentare il traffico.
Infatti, oltre all’ ultimo recente fatto, e cioè l’ investimento del proprietario di un esercizio della zona, molteplici sono le segnalazioni di motoveicoli, automobili e camion che in quel punto, peraltro già teatro di un’ altro grave incidente avvenuto qualche anno fa, viaggiano ad elevata velocità ad ogni ora del giorno.
Personalmente, in un datato post, portai all’ attenzione il fatto che alcuni compaesani avrebbero scambiato le vie di magliano per un circuito, e che, soprattutto nella zona in questione, nelle ore in cui gli studenti delle scuole entrano ed escono dagli istituti, ci sono auto che sfrecciano a tutta velocità, in barba ai pedoni.
Non ultima è la segnalazione di una mamma cui, qualche giorno prima del recente sinistro, per poco non investivano la figlia all’ uscita di scuola sulle strisce pedonali .
E, ancora, è da rimarcare che , durante la mattina del sabato, quando c’ è il mercato, chiunque parcheggia COME E DOVE VUOLE, intralciando sia il traffico veicolare che pedonale, senza che nessuno intervenga per disciplinare la situazione.
Pertanto si cercherà, nei prossimi giorni, di intraprendere una raccolta firme per richiedere l’ installazione di dossi artificiali di rallentamento.
Chiunque fosse interessato a dare fattiva collaborazione contatti Paolo.


Ps: per evitare sterili discussioni, si informa che anche se trattasi di strada provinciale, essendo in centro abitato, nulla osta all’ installazione dei dossi.

PAOLO

lunedì 9 febbraio 2009

Una zona martoriata...secondo episodio

IL CORRIERE DI RIETI STA DANDO MOLTO SPAZIO ALLE ISTANZE DEGLI ABITANTI DELLA ZONA 167. UNA DELLE NUOVE ZONE DI MAGLIANO, NONCHE' UNA DELLE PIU' POPOLOSE, CHE SEMBRA ESSERE ORAMAI ABBANDONATA NON SOLO DALLE ISTITUZIONI LOCALI.

QUI DI SEGUITO TROVATE QUANTO SCRITTO DALL'AMICO (NONCHE ABITANTE) PAOLO DI BASILIO.

Degrado zona 167, scatta la protesta.
Il Comune ha riparato alcuni tratti di strada ma i disagi restano. La pensilina dello scuolabus è completamente arrugginita.

Dopo le proteste degli ultimi tempi è arrivato un po' di asfalto. Appena la pioggia ha lasciato un po’ di tregua gli operai della Municipalizzata si sono messi al lavoro per “rattoppare” le falle più pericolose che si erano aperte nella zona 167, viale Veneto Lotti soprattutto. Certo, non si tratta di una soluzione definitiva, ma l’intervento della Polizia Municipale prima e quello degli operai poi è stato apprezzato come “segnale” più che positivo. I problemi di degrado di quell’area - al di la della viabilità precaria e pericolosa - rimangono tutti. Rimanendo in viale Vento Lotti l’occhio cade sulla pensilina dove devono - o sarebbe meglio dire dovrebbero - aspettare lo scuolabus i piccoli residenti della zona. A parte che quando piove l’area di fronte di allaga ed è impossibile di fatto raggiungerla. Poi la struttura mostra tutti i segni del tempo. Fu installata, insieme a molte altre, negli anni ‘80 quando era ancora sindaco Vittorino Rufini e, di fatto, tutto è rimasto fermo ad allora. La pensilina che - occorre ribadirlo - dovrebbe essere “frequentata” da bambini è diventata un “ferrovecchio” pieno di ruggine, come testimoniano le fotografie scattate da qualche residente. Stesso discorso per la pensilina cento metri più in là, verso il centro. La struttura è messa meglio rispetto all’altra ma anche qui non si contano le “chiazze” di ruggine. Ruggine che avvolge tutti, ma proprio tutti non se ne salva nemmeno uno, i pali dei lampioni dell’illuminazione pubblica che sorgono sul marciapiede, in asfalto, di viale Veneto Lotti. Per non parlare delle aree verdi comunali che attualmente, anche a causa del maltempo, versano nell’incuria. Restando ai problemi di quell’area sta diventando seria la questione dell’illuminazione pubblica intorno agli ultimi palazzi costruiti, quelli, per intenderci, costruiti vicino all’Eurospin sequestrato dalla magistratura. Il problema è che i lampioni erano collegati al supermercato e, visto che ancora non è stato dissequestrato, in quella zona è calato il buio. Dopo le polemiche delle ultime settimane, scatenate da un “reportage” fotografico degli indomiti ragazzi dell'associazione “Sabinamente” c’era stato addirittura chi, come il coordinatore di Sd, Carlo Gasperini ha proposto di non pagare la Tarsu per protesta. Una piccola, parziale, risposta è arrivata. A giugno ci saranno le elezioni e, come è lecito aspettarsi, le promesse si sprecheranno. In questo senso una serie di cittadini stanno valutando l’idea, lanciata sempre da Carlo Gasperini, di costituire un comitato di quartiere in grado di farsi portavoce delle esigenze degli abitanti della zona in assoluto più popolosa del territorio comunale.


“I lavori riprenderanno tra pochi giorni”.
L’Ater interviene sulla vicenda del cantiere di via Tito Oro Nobili.

“Non abbiamo abbandonato nessun cantiere, ma abbiamo dovuto spendere i lavori solo per una questione normativa legati all’assegnazione della seconda trance di lavori in via Tito Oro Nobili a Magliano”. A parlare è il direttore dell’Ater di Rieti, Maurizio Rosati, che interviene sulla denuncia, fatta da alcuni residenti e rilanciata da Corriere con tanto di foto, sullo stato di abbandono in cui versava un cantiere nell’area delle case popolari. I Cittadini si chiedevano i motivi del blocco del cantiere e perché da inizio dicembre molto materiale da lavoro (grossi tubi in plastica, ferri che spuntano dal terreno e calcinacci) fossero stati lasciati incustoditi - c’era solo una piccola rete di recinzione tra l’altro caduta e due transenne - nell’area. Dall’Ater prontamente è arrivata la spiegazione di tutto ciò: “I lavori sono stati sospesi - dice il direttore - perché è stata terminata la prima trance e prima di assegnare il secondo lotto abbiamo bisogno di affidare il lavori con una seconda gara. Entro la prossima settimana il problema sarà risolto e a giorni il cantiere riaprirà. Precisiamo - continua - che non abbiamo abbandonato nulla, si è trattato solo di una sospensione, ripeto, dettata da esigenze normative”. Rimane il fatto che quel materiale non doveva comunque essere custodito in quel modo. Alla portata di tutti, bambini (che nelle palazzine non mancano di certo) compresi. I lavori in questione - attesi da anni e resi possibili grazie all’impegno dell’attuale amministrazione dell’Ater - mirano a risolvere il problema della stagnazione di acqua sotto alcune palazzine, in particolare la palazzina G.

Cronaca maglianese...

Riportiamo le notizie apparse sul sito del corriere di rieti rigurdo i fatti di sabato scorso...

Rapina negozio, commessa in ostaggio.
Il fatto ieri sera a Magliano poco prima della chiusura del Sidis di via Sabina. Durante la fuga ha perso parte del bottino, raggiunto e fermato.
Rapina a mano armata al Sidis di via Sabina, a Magliano. Un uomo - dalle prime informazioni si tratterebbe di un romano da tempo residente a Magliano Sabina - è entrato nel negozio intorno alle 20 circa, pochi minuti prima della chiusura. Una volta all’interno avrebbe spintonato violentemente una commessa facendola sbattere contro uno scaffale, mentre a un’altra, pare si tratti della cassiera, richiamata dal rumore, le avrebbe messo un coltello alla gola intimandole di consegnare l’incasso della giornata. I dipendenti, infatti, erano impegnati nel conteggio del denaro che sarebbe stato messo in alcune buste e consegnato al proprietario, oppure riposto in cassaforte in attesa di portarlo domani in banca. Sotto la minaccia del coltello le commesse si sono dirette alla cassa raccogliendo in cinque buste di carta l’incasso - che si aggirerebbe intorno ai duemila euro - consegnandolo al rapinatore. Nel frattempo una terza commessa, forse distante dal luogo dove stava avvenendo il tutto, è riuscita a scappare senza farsi notare dall’uomo che era entrato nel negozio a volto scoperto. Una volta in strada la commessa con ogni probabilità è corsa ad avvertire i carabinieri. Nel frattempo il rapinatore, una volta ottenuto l’incasso, si è dato alla fuga. Per sua sfortuna ha perso lungo la strada parte del bottino seminando banconote come Pollicino nel bosco. Banconote che in questo caso hanno costituito una traccia per i carabinieri. Per il rapinatore si è trattato di una fuga di breve durata. In caserma, intanto, erano state accompagnate anche le due commesse prese in ostaggio che, una volta alla presenza dei carabinieri, hanno raccontato l’incredibile storia. Pare che le dipendenti abbiano riconosciuto il rapinatore, visto peraltro che vive a Magliano e che si è presentato al negozio a viso scoperto. L’uomo, infatti, è stato rintracciato nella sua abitazione nei pressi di via San Liberatore. E’ stato accompagnato in caserma dove ieri sera si trovava ancora in stato di fermo. In caserma, fino a tarda serata, c’erano anche le commesse. Intorno alle 21 si è presentato ai carabinieri anche il proprietario del Sidis, avvertito subito dopo la rapina.

Tradito dal modo di camminare.
I carabinieri hanno impiegato 10 minuti per individuare l’autore del colpo al Sidis di Magliano. Ora è agli arresti con l’accusa di rapina a mano armata.
“Ringrazio l’Arma per l’intervento velocissimo e risolutivo dopo la rapina che abbiamo subito”. A parlare è Antonello Taizzani, noto imprenditore maglianese, titolare del supermercato Sidis di via Sabina teatro, nella serata di sabato, di una rapina. I carabinieri di Magliano ci hanno messo meno di dieci minuti ad identificare e fermare il presunto autore del colpo: si tratta di un 35enne originario di Roma - V. A. le sue iniziali - che da un paio d’anni vive a Magliano in una delle vie intorno alla Cattedrale di San Liberatore insieme alla mamma. Da quello che sembra l’uomo svolge l’attività vetturino con una carrozzella dalle parti di Villa Borghese a Roma. Dopo tutti gli accertamenti del caso per lui, dopo le 22, è scattato l’arresto ed è stato ristretto in una cella del carcere con l’accusa di rapina a mano armata. Intanto emergono nuovi elementi. Poco prima delle 20 le commesse e i dipendenti del supermercato stavano terminando le operazioni di chiusura. Nella stanza d’entrata - dove ci sono le casse - c’erano 3 persone, due commesse, e il figlio di una di loro che lavora nel supermercato come magazziniere. Il titolare stava in un’altra stanza e non ha potuto rendersi conto di nulla. Il rapinatore con il volto parzialmente coperto in maniera maldestra da una sciarpa si è avventato contro il magazziniere spintonandolo a terra. A quel punto la madre del ragazzo ha reagito e si è vista puntare addosso un coltello prima di essere spinta addosso a uno scaffale. Sono stati momenti di terrore. Il giovane - fuori di se - a quel punto ha puntato il coltello contro la cassiera e sia è fatto consegnare 5 buste con l’incasso della giornata. Ma si è trattata di una rapina piuttosto goffa, infatti l’uomo ha perso gran parte del bottino strada facendo, molti soldi sono caduti addirittura sull’uscio. Intanto i carabinieri - allertati da una commessa che era riuscita ad uscire - si erano messi in moto. Una vera caccia all’uomo per le vie del centro storico durata poco. In dieci minuti i militari, coordinati dal maresciallo Renzo Verducci, comandante della stazione, sono riusciti ad identificare l’uomo, prelevarlo dalla propria abitazione e portarlo in caserma. Decisivo per l’identificazione sarebbe stato l’inconfondibile modo di camminare del rapinatore che sarebbe stato riconosciuto dalle commesse. Inoltre la sciarpa avrebbe coperto in maniera molto parziale il volto. Dopo aver raccolto le testimonianze delle commesse per l'uomo si sono aperte le porte del carcere.

Paolo Di Basilio

sabato 7 febbraio 2009

Ancora sul "caso asilo"

dal sito del corriere di rieti

Gli amici di Grillo “rivendicano” il blitz al deposito sotto l’asilo.
Il gruppo all’attacco attraverso due manifesti: “I politici in villa e i bambini in discarica”.


Gli “amici di Beppe Grillo” del MeetUp di Magliano “rivendicano” il blitz che ha portato alla rimozione del deposito comunale che da anni era stato installato sotto le finestre della scuola materna. Come riferito dal Corriere di Rieti la scorsa settimana, proprio in seguito ad un esposto, c’è stato un sopralluogo del Nucleo operativo ecologico (Noe) dei carabinieri che ha intimato al Comune di rimuovere tutto il materiale (tubi, pezzi di ferro, materiale vario per il lavoro) presente nell’area. Da ieri mattina i cittadini maglianesi hanno potuto sapere - attraverso alcuni manifesti - da chi è partito il tutto. Su due manifesti gli “Amici di Beppe Grillo” rivendicano la paternità dell’intera operazione. Nel primo - comunicato numero 15 - si vedono tre foto: il deposito di materiali, il balconcino-sala giochi che si affaccia su quell’area e la foto di un’infiltrazione d’acqua nei muri vicino all’entrata dell’edificio. “Politici in villa... bambini in discarica?!” è lo slogan che campeggia in rosso prima di un “Vergogna” scritto in nero. Sempre ieri è stato affisso il comunicato numero 16. Una foto dell’area dell’ex deposito ripulita da tutto il materiale e una scritta tanto chiara quanto eloquente: “Dopo il nostro intervento... e senza tante chiacchiere”. Sotto l’inconfondibile sagoma di Beppe Grillo con un fumetto che ammonisce: “Con la salute dei bambini non si scherza... mai!”. Intanto i “blitz” nell’area del gruppo non sembrano terminati e non si escludono novità

Paolo Di Basilio

venerdì 6 febbraio 2009

Riceviamo e pubblichiamo

Riceviamo e pubblichiamo del materiale inviatoci dal signor Pietro Galadini.
Esso rigurda essenzialmente due aspetti. Uno legato al recente alluvione, e un altro relativo alle condizioni del deposito rifiuti di Foglia. Rigurdo quest'ultimo si è sentito di inviarcelo in qualità di ispettore ambientale, documentandoci cosa ha potuto osservare durante una sua escursione.

"Sulle carte c’è scritto che la piana del Tevere e i corsi d’acqua nelle nostre zone, sono a “rischio” esondazioni. Ormai con gli attuali cambiamenti climatici, dovremmo riscrivere a “rischio” anzi proprio toglierlo e lasciare “ zone a esondazioni. Ma anche qui come sempre Magliano si distingue, perché a differenza degli altri paesi che rispettano il limite di cinquanta metri dai corsi d’acqua, per lo spargimento dei reflui zootecnici, qui il Sindaco Lini ha fatto passare al consiglio comunale la distanza per lo spargimento a 10 metri. Visto che non c’è mai stato un regolamento per lo spargimento dei reflui e visto che dobbiamo rispettare l’ambiente, perciò chiedo al consiglio comunale di adottare questo regolamento, più o meno queste furono le parole del Sindaco e logicamente passò all’unanimità.
Ormai è assodato che i corsi d’acqua tracimano e portano al Tevere e di conseguenza a Roma, poi a Fiumicino e al mare, tutto quello che trovano, perciò anche i reflui zootecnici prodotti sul
territorio e lasciati a ridosso dei corsi d’acqua. Come Ispettori Ecologici della Regione Lazio, avevamo segnalato agli organi di controllo, circa un mese fa l’accatastamento di
tonnellate e tonnellate di quei reflui, sui terreni a ridosso dei corsi d’acqua, ma soprattutto e in particolare su un terreno di proprietà del comune di Magliano Sabina.
Ad oggi ancora non sappiamo chi e con quali permessi sono stati ammonticchiati cosi tanti reflui su quel terreno, ma sappiamo con certezza dalle foto, che quei reflui e il percolato in essi contenuto ha inquinato le acque del Tevere.
Il periodo dello scarico dei reflui, è durato per almeno 15 giorni.
Possiamo documentare tutte le esondazioni avvenute in questi ultimi otto anni, ci sembra che sia
arrivato il momento di trovare delle soluzioni, sia per i nostri allevatori, sia per l’Amministrazione che continua ad inquinare, con il rischio di far pagarne i danni ai cittadini e soprattutto per l’immagine che il nostro paese ha acquisito in relazione all’inquinamento del territorio, in particolare nel periodo guidato dal sindaco Lini, con il disastro ambientale creato dall’insediamento della Masan, (impianto di compostaggio alla diossina).

Come per la differenziata, non ci si rende conto che i reflui potrebbero essere una ottima risorsa per la collettività, pensate che con circa 3000 capi di bestiame presenti sul territorio di Magliano, si potrebbe creare una centrale a bio-massa, con relativa produzione di bio-gas, energia elettrica e energia termica, si potrebbe alimentare tutto l’ospedale, se non addirittura anche le scuole, con
l’aiuto anche di pannelli fotovoltaici.
Invece di continuare ad inquinare falde, terreni e corsi d’acqua, potremmo usare questi reflui insieme alle potature e al sotto bosco (cippato) per creare anche dei posti di lavoro. Se c’è la volontà e soprattutto il desiderio di realizzare tutto quello che ho descritto, analizzandone
la fattibilità del caso, posso in qualità di socio e responsabile di zona della Innesco s.p.a. finanziare il progetto.

Inoltre vi ho anche allegato delle foto scattate durante una mia passeggiata in qualità di ispettore ambientale presso il sito di Foglia."

Pietro Galadini


le foto dell'inondazione...











...e quelle del deposito di Foglia.





Una zona martoriata...

dal sito del corriere di rieti.

Cantiere abbandonato a metà.
Succede a Magliano Sabina, in via Tito Oro Nobili, nel complesso dell’Ater. Pezzi di ferro che sbucano dal terreno e transenne mancanti.

Un cantiere lasciato incustodito per settimane: tubi, ferri sporgenti e calcinacci. Alla portata di tutti, bambini compresi. Succede a Magliano Sabina in via Tito Oro Nobili, la strada dove sorgono i nove immobili popolari dell’Ater (ex Iacp). In autunno erano iniziati dei lavori per risolvere il problema del ristagno di acqua sotto molte palazzine ma, poco prima di Natale, il cantiere (per la verità piuttosto disordinato e con pochissime misure di sicurezza malgrado il committente pubblico) si è fermato di botto. Via ruspe, mezzi e operai e lavori restati a metà. Ovviamente i cittadini della zona, passate le feste, si sono attaccati al telefono per avere spiegazioni. A quei pochi “fortunati” che hanno avuto il “privilegio" di avere qualche spiegazione è stato riferito che, una volta partiti i lavori, ci si è resi conto che l’intervento da effettuare era molto più serio del previsto: infatti il problema della stagnazione dell’acqua sotto le palazzine (specialmente la G) richiede più soldi per la risoluzione. Per carità, sono cose che capitano e nessuno dei cittadini della zona ne fa una colpa a qualcuno. Ciò che invece inquieta (ed è un eufemismo) i residenti dell’area è il ritardo dell’intervento - il problema dell’acqua sotto le palazzine è quasi ventennale - e lo stato in cui è stato lasciato il cantiere al momento dello stop dei lavori. Come testimoniano diverse fotografie, non c’è alcuna recinzione degna di questo nome. Diversi tubi di plastica sono accatastati vicino alla palazzina “I” con dei tondini di ferro che spuntano dal terreno. Può accedervi chiunque. Dietro alle palazzine rimane lo scavo e vicino alla palazzina “C” sono stati accatastati una serie di calcinacci recintati - si fa per dire - con due transenne. Le ultimissime notizie dicono che la ripresa dei lavori sarebbe imminente. Rimane il problema degli standard di sicurezza che, almeno quando il committente dei lavori è un ente pubblico, dovrebbero essere garantiti in toto. Sempre per quanto riguarda le case popolari di via Tito Oro Nobili sarebbe imminente la risoluzione dei problemi che bloccano le vendite degli alloggi a chi ha accettato le proposte dell’Ater. Presto il Comune e l’azienda per l’edilizia popolare dovrebbero finalmente firmare il rogito per il passaggio di proprietà delle aree in cui sorgono gli immobili. Ci sono voluti 24 anni. Bisogna portare pazienza.
Paolo Di Basilio

giovedì 5 febbraio 2009

Sostieni Incontri


Barriere architettoniche all'Ufficio Postale

Grazie alla segnalazione di un nostro lettore, riportiamo la situazione dell'Ufficio Postale di Magliano. La struttura è inservibile e inagibile per i disabili, visto che le due vie che conducono all'unico accesso (una via che scende dal centro storico e una che sale dalle mura senesi) costituiscono una barriera architettonica insormontabile.

Via dal centro storico



Come visibile dalla foto, l'accesso dal centro storico diventa impossibile per vari motivi: la presenza di piccoli scalini, e la pendenza della discesa, che necessiterebbe di una superficie antiscivolo; la presenza di un cancello troppo stretto per il passaggio di una carrozzina.

Via dalle mura senesi


In questo caso è palese l'inagibilità, viste le cospicue scale presenti. Anche qui è in ogni caso presente anche un cancello, con altre scale. Invitiamo quindi l'amministrazione ad intervenire tempestivamente affinché le barriere architettoniche presenti presso l'Ufficio Postale vengano eliminate, rendendo disponibile il servizio postale a tutti i cittadini, disabili compresi.

Niccolò

martedì 3 febbraio 2009

Questione asilo

dal corriere di Rieti del 3 feb 2009

Magliano- il controllo dei carabinieri del Noe scattato dopo un esposto
Sgombrato il deposito sotto l'asilo
Il Comune ha provveduto a rimuovere il materiale.


Blitz del Noe la scorsa settimana nel deposito comunale sotto l'asilo. I carabinieri del Nucleo operativo ecologico hanno intimato all'amministrazione comunale di rimuovere il materiale - soprattutto tubi,attrezzi da lavoro,tavole e quant'altro utile per gli operai comunali (oppure della Municipalizzata)-che era accatastato proprio sotto la scuola materna.Ad avviare il controllo,che è avvenuto la settimana scorsa,è stato un esposto presentato da un cittadino.Sul posto, i carabinieri, una volta resisi conto che non c'era nessun materiale pericoloso o nocivo,hanno intimato al Comune di rimuovere ogni cosa da quel posto.Non sarebbe scattata al momento nessuna sanzione e nessun sequestro.Si è trattata di una normale attività di controllo-anche se in seguito ad un esposto-per risolvere una situazione critica.Il Comune ha rispettato le indicazioni arrivate dai carabinieri tanto è vero che il deposito è stato ripulito.Il controllo dei carabinieri del Noe con la successiva intimazione di sgombero fa tornare in primo piano una polemica che negli anni scorsi ha visto più volte fronteggiarsi maggioranza ed opposizione.La polemica riguardava appunto il deposito sotto le finestre della scuola materna,che da molti - esponenti della minoranza oppure semplici cittadini era considerato una specie di discarica.Va detto che il controllo del Noe ha confermato in questo senso la natura di "deposito"dell'area seppur in un posto considerato,visto la prescrizione di sgombero,inidoneo.Le polemiche,si diceva.I primi a sollevare il problema furono tre anni fa gli indomiti Verdi di Pietro Galadini che "armati" di fotocamera immortalarono calcinacci e vario materiale accatastato nell'area.Poi ci fu una richiesta di chiarimenti in Consiglio da parte del Consigliere Ernesto Pagliani (Magliano Insieme)e successivamente un interrogazione del consigliere dell'Udc Donato Verticchio.A quest'ultima il Sindaco rispose che quel deposito era utile agli operai del Comune per intervenire prontamente in caso di riparazione alle strade oppure all'acquedotto e che il materiale era comunque custodito in maniera ordinata.

Paolo Di Basilio
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