In Evidenza

lunedì 31 agosto 2009

Pensieri di una domenica mattina.

La settimana scorsa questo blog ha lanciato in anteprima la notizia di quanto si sarebbe poi svolto stamattina. Ci siamo divertiti per un po’ a fare i giornalisti, riportando la notizia, senza fronzoli o commenti, e arrivando prima degli altri media. Il blog diventerà, o forse già lo è anche questo. Un piccolo media di provincia, dove certo non mancherà però la possibilità di commentare o scrivere a cuore aperto.

Come ho già avuto modo di dire, anche in questo spazio, l’amministrazione dovrebbe in primis cercare in seno al suo personale le risorse per mantenere il decoro degli spazi pubblici. Organizzare un piano calendarizzato di interventi zona per zona, sempre relazionato ad eventuali priorità del momento.

Ciò non toglie che l’uomo della strada possa benissimo entrare a far parte di questo processo. Si potrebbe pensare ad un progettino semplice che consta sostanzialmente di due parti. Redigere assieme alla cittadinanza una mappa delle zone da sottoporre ad interventi ed affiancare al personale comunale i cittadini che volessero aiutare per spirito di collaborazione, appartenenza alla zona in cui si vive, o semplicemente per fare prima!

Quanto accaduto stamattina deve servire da stimolo per mettere in moto il cervello e pensare a queste soluzioni a costo praticamente nullo, con grande beneficio per l’immagine del paese. Dunque non limitiamoci esclusivamente ad una pulizia “una tantum”, ma si cerchi di attuare un progetto duraturo nel tempo, che possa anche e soprattutto coinvolgere le scuole ( e qui si sfonda un portone aperto, perche molti lo hanno scritto nei commenti e alcuni stanno fattivamente lavorando verso tale direzione). Se il tutto prendera una dimensione "progettuale" con la partecipazione pubblica di sicuro ci saranno meno critiche rispetto a quelle di una giornata estemporanea.

Noticina personale: in settimana verranno ultimati i “lavori” di sistemazione del laghetto e anche del ponticello, che i “bardasci” avevano inziato un po’ di tempo fa. Tutti i giovani di buona volontà sono ben accetti. Il piccolo intervento simbolico si era interrotto in modo da non rischiare di trasformare la zona in un condominio di zanzare…
Seguendo i commenti a questo post potete trovare le info relative agli orari in cui noi ragazzi saremo presenti in zona.
fra

domenica 30 agosto 2009

La foto della domenica

L’ennesima dimostrazione dell’avvenenza poetica che i nostri paesaggi esibiscono ogni volta che si presta loro attenzione; la peculiarità che mostrano rappresenta un vero e proprio idillio, una zona priva di corruzione e assai carente di contaminazione. Non vorrei apparire ripetitivo ma mediante queste immagini io non desidero altro che dimostrare una cosa, ossia una fortuna che si presenta in parvenza di lande, selve, monti, acque e odori rurali, un vantaggio sottovalutato il quale esiste appena oltre i nostri nasi, una plaga stupenda che merita molte più attenzioni di quelle che riceve: soltanto vivendola la si può comprendere ed infine anche adorare.

Mau A

venerdì 28 agosto 2009

“Ma quando arriva da noi l’ADSL?” .

E’una domanda che almeno una volta nella vita ogni maglianese si è porto o ha rivolto ad un suo ipotetico interlocutore. Già quando arriva? La soluzione è fin troppo semplice. Basta trovare i soldi, chiamare la telecom, e dirgli di venire a cambiare centrale, in quanto, ovviamente, di tasca loro non lo farebbero mai, visto che anche con molti abbonamenti, difficilmente potrebbero rientrare della spesa. La soluzione dunque è fin troppo semplice, ma anche fin troppo fantascientifica … ma forse qualcosa si potrebbe fare.
Qualche tempo fa parlammo del censimento in corso da parte della Regione Lazio, per avere effettiva presa di coscienza di quali zone siano ancora sprovviste di questa tecnologia
La mole di schede fin'ora pervenute al Comune o prese nei punti di raccolta non è però ancora significativa. Inondare la Regione di schede è però fondamentale.
Se pervenissero 200 schede per un paese che ha un migliaio di utenze i dipendenti dell’ente regionale potrebbero tranquillamente pensare che in effetti tutta questa richiesta non c’è. Se invece si riuscisse a far pervenire un numero di schede che si avvicina di molto a quello delle utenze allora si che si potrebbe far percepire l’effettiva esigenza! Nel caso che al bando seguisse magari una richiesta di finanziamento che potrebbe coprire (o aiutare) l’investimento del cambio di centrale, avendo fatto un buon risultato a livello di schede sicuramente potremmo essere presi in considerazione. Se invece mandiamo poche schede gli eventuali fondi potrebbe essere destinati a quelle realtà che si sono comportate meglio di noi in fase di censimento.
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Tramite i gruppi di cui facciamo parte abbiamo pensato ad un'iniziativa. Un banchetto di raccolta schede per sabato 12 settembre presso il Belvedere Mazzini (mercato comunale). L'idea lanciata dai ragazzi di progetto magliano ha subito trovato il favore degli amici della pro-loco. Lanciando l'idea sul blog speriamo di raccogliere le adesioni anche di altri gruppi e associazioni, ma sopratutto dei tanti blogger locali.
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Nel frattempo per chiunque volesse avere maggiori informazioni, o scaricare direttamente il modulo del censimento (che ricordiamo va consegnato in Comune, anzichè inviato via fax, per la questione di cui parlavamo sopra, ossia non disperdere ma far arrivare un plico bello "pesante"), lasciamo i seguenti link:
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Fra, Andrea, Mattia

giovedì 27 agosto 2009

“Gli ortopedici del Marini devono restare al loro posto”.

dal sito del Corriere di Rieti e della Sabina.

“Giù le mani dal reparto ortopedico del nostro ospedale”. Potrebbe essere sintetizzata più o meno così la posizione assunta dal gruppo del Pd di Magliano a seguito delle dichiarazioni del consigliere comunale reatino Gabriele Rossi (Nuova Dc) a proposito dell’ipotesi, da lui stesso avanzata, di attingere al “bacino” dei medici ortopedici del Marini per coprire l’insufficienza - ormai strutturale - di organico del reparto di Ortopedia del de’ Lellis di Rieti dove, a fronte di una previsione di 12 medici, solo 6 sono operativi, ma ridotti a 5 dopo la rinuncia del dottor Orefice, che ha abbandonato a favore di un ospedale dell’hinterland romano. Per far fronte ai grossi problemi del nosocomio reatino (dove per la frattura ad un femore, denunciava Rossi, si aspettano dai 7 ai 10 giorni e dove gli interventi programmati vengono fissati a distanza di tempi biblici), il consigliere della Nuova Dc ha proposto di utilizzare due ortopedici dell’ospedale di Magliano Sabina “dal momento che al Marini il carico degli interventi è inferiore rispetto a quello del San Camillo de’ Lellis”. Parole suonate alle orecchie del gruppo del Pd maglianese come una dichiarazione di guerra. “Gli ortopedici del Marini - dicono - eseguono trecento interventi all’anno, un’attività di tutto rispetto che non può giustificare una richiesta in tal senso. Magliano non può sembre subire e non è giusto considerare questo ospedale come un serbatoio da cui attingere. Che sia chiaro a tutti - aggiungono -: gli ortopedici di Magliano devono rimanere al loro posto, cioè al Marini. E’ un servizio, il nostro, che funziona e non vedo perché si debba togliere del personale, valido per di più, laddove serve. Un servizio portato avanti da ottimi professionisti che non possono e non devono essere piegati alla logica, senza fondamento, dello scoprire un altare per coprirne un altro”. Insomma, se il problema c’è, e c’è (da tempo il reparto ortopedico dell’ospedale reatino soffre per l’insufficienza di personale medico, tanto che tempo fa venne avviata un’inchiesta della magistratura per fare luce sulla situazione), secondo il Pd maglianese non va risolto in questa maniera, ma prendendo provvedimenti adeguati. “Se servirà - concludono dal gruppo del Partito democratico - chiederemo al consiglio comunale di Magliano di pronunciarsi in maniera chiara su questa situazione”

Monica Puliti

martedì 25 agosto 2009

Sensibilizzazione e cura degli spazi pubblici.

Domenica 30 Agosto si svolgerà, a partire dalle prime ore del mattino, una giornata dedicata a piccoli interventi di manutenzione e cura del decoro urbano. La giornata è promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con tutto il Consiglio.
La giornata -dicono da Palazzo Pannicelli- “servirà per sensibilizzare la cittadinanza alla cura e al rispetto del decoro dei pubblici spazi”. “Vogliamo metterci all’opera e dare una mano in momento in cui scarseggia il personale operativo e in cui la mole di lavoro è decuplicata (acquedotto con la gestione e le rotture e le letture dei contatori, rifiuti che aumentano a dismisura, lavori lasciati da molto tempo indietro tipo la manutenzione della strade e il taglio dell'erba ecc. ecc.). Pensiamo in questo modo di poter stabilire un rapporto di fiducia con la gente affinché ognuno abbia più cura del bene pubblico".
L’iniziativa è chiaramente aperta a tutti e verrà anche ripetuta nel tempo. Gli interventi dovrebbero essere concentrati su alcuni vicoli del centro storico, nonché sul muraglione di San Lorenzo.
Essendo il tutto in fase di definizione vi invitiamo a seguire queste pagine per eventuali aggiornamenti.

domenica 23 agosto 2009

La foto della domenica


Spesso non parto con l’intenzione di scattare fotografie, ma grazie al fatto di essermi abituato a portare sempre con me la fotocamera, può capitare di imbattermi in degli spettacoli naturalistici come questo, soprattutto mentre viaggio in auto durante particolari orari della giornata. Percorrevo la statale 657 tra Casa Cantoniera e Magliano Sabina quando, superata una curva, mi imbattei in questo miraggio condito da colori e linee troppo affascinanti per essere ignorate, tanto che arrestai repentinamente il veicolo, tornai indietro e resi immortale quell’immagine che in un attimo mi ribadì a suon di struggente avvenenza tutto il senso di una vita, un capolavoro quasi eterno che sfoggia di continuo la sua enfasi silente.
Mau A

venerdì 21 agosto 2009

Maglianesi a Paganica

Una delegazione del comune di Magliano Sabina, assieme ad alcuni cittadini si è recata mercoledi 19 Agosto tra le genti della comunità Paganichese.
Doppio il senso del viaggio. Dapprima consegnare i libri raccolti dall'ufficio cultura del Comune in seno all'iniziativa BibliPaganica, che ricordiamo fu promossa dallo stesso ufficio in collaborazione con la Parrocchia di San Liberatore, ma anche gettare le basi per una giornata di incontro tra le nostre comunità che possa fare da trampolino di lancio per un futuro solido gemellaggio. Questo quanto abbiamo appreso dalle parole dell'assessore alla cultura Ernesto Pagliani appena di ritorno dalle terre d'Abruzzo.
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Sono oramai molti i cittadini che hanno stretto con gli amici abruzzesi un legame che va ben al di la dell'aiuto post-sisma.Un sentimento di fratellanza che ancor prima di essere istituzionalizzato già esiste nel cuore di molti maglianesi.

giovedì 20 agosto 2009

Tappiamo la sete d'acqua!


La Pro loco si dà al sociale.
Non solo feste e sagre estive per l'associazione turistica. Avviata una raccolta di tappi per iniziative umanitarie.


"Tappiamo la sete di acqua": la Pro Loco pensa al sociale. Non solo feste e sagre, l'associazione turistica maglianese, in collaborazione con l'Associazione "La Sabina Territorio e Ambiente" parteciperà al progetto umanitario "Dall'acqua per l'acqua… facciamola bere anche in Tanzania 2009". L'iniziativa, promossa dalla Caritas di Livorno in collaborazione con il Cmsr (Centro Mondialità Sviluppo Reciproco) è giunta quest'anno, con grande successo delle passate edizioni, al suo quinto anno.
Il progetto, ribattezzato "Malenga", che in swahili, lingua ufficiale della Tanzania, significa acqua, è semplice nelle modalità quanto grandioso nei risultati che si pone: raccogliere tappi in plastica per avviare interventi di solidarietà e per l'approvvigionamento idrico nella regione di Dodoma in Tanzania. La raccolta ha già visto negli anni passati la collaborazione di moltissime città italiane e il raggiungimento di importanti risultati umanitari. In pratica tutto il lavoro nasce partendo dall'idea che dal riciclaggio si possa guadagnare.
Attraverso la raccolta e la successiva vendita di semplici tappi di bottiglia, in polietilene, è possibile ottenere un ricavato in denaro da poter essere sfruttato per interventi umanitari. Partecipare all'iniziativa è facile. Occorre ricordarsi, ogni volta che gettiamo una bottiglia, un contenitore, o un tubetto di dentifricio, di togliere il tappo e di conservarlo, con la sola attenzione di controllare che in esso sia presente il marchio "Pe" (sigla del polietilene).
Per agevolare la raccolta nei prossimi giorni verrà posto davanti alla sede della Pro Loco, sita in Piazza Garibaldi, un "tapponetto", un simpatico bidone per invitare i cittadini alla raccolta.
I tappi, potranno inoltre essere recapitati in contenitori di qualunque genere, direttamente presso la sede, che proprio per la buona causa resterà aperta in giorni stabiliti. Per sensibilizzare ancor di più al problema la cittadinanza inoltre, proprio in occasione della riapertura delle scuole, la Pro Loco di Magliano Sabina, punta sui più piccoli.
Una serie di incontri saranno ideati per far entrare l'abitudine nella vita dei bambini, per cercare di avvicinarli a questo problema di portata mondiale e per educarli ad un profondo rispetto dell'ambiente. “Confidiamo molto sulla sensibilità dei maglianesi - fanno sapere dalla Pro Loco che si è fatta partecipe dell’iniziativa promossa dalla Caritas di Livorno - per riuscire nell’intento. In altre occasioni abbiamo dimostrato grande senso civico e umanitario e questo progetto, proprio per la sua finalità sociale, abbiamo deciso di farlo nostro cercando di dare il nostro piccolo ma prezioso contributo” .

Per tutti coloro che volessero saperne di più o che volessero contattarci per collaborare vi rimandiamo alla pagina Facebook della PRO LOCO.
Di seguito inoltre riportiamo alcuni link interessanti per comprendere al meglio gli obiettivi del progetto:




Buona raccolta a tutti!!!!

mercoledì 19 agosto 2009

Sostegni per studenti e cittadini in difficoltà

Riportiamo dalle pagine del sito comunale i due bandi che la regione ha indetto in favore di studenti e cittadini in difficoltà.

Reddito minimo garantito
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S’informa che la Regione Lazio con Determinazione direttoriale n. D2436 del 5 agosto 2009 ha approvata e definito la modulistica per le domande per accedere al Reddito minimo garantito, di cui alla Legge Regionale n. 4 del 20 Marzo 2009, "Istituzione del reddito minimo garantito. Sostegno al reddito in favore dei disoccupati, inoccupati o precariamente occupati".

La Domanda sarà messa adisposizione degli interessati:
· dagli Uffici Postati;
· dai Centri per l’impiego
· dai Comuni Capofila del Distretto (Comune di Poggio Mirteto)
· dai Municipi per il Comune di Roma.

La Domanda potrà essere consegnata dal 1^ al 30 settembre 2009 al Comune Capifila del Distretto (COMUNE DI POGGIO MIRTETO).

Assegni di 500 euro per studenti a basso reddito

Assegni dell'importo di 500 euro ciascuno saranno messi a disposizione degli studenti del Lazio nell'anno scolastico 2009-2010, grazie alla delibera approvata definitivamente dalla Giunta regionale, su proposta dell'Assessore all'Istruzione, diritto allo studio e formazione, Silvia Costa.
Requisiti:
Residenza nella regione, basso reddito (il nucleo familiare deve avere un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore ai 15 mila euro) e del merito. Per ottenere il contributo, infatti, è necessario aver ottenuto una votazione di almeno 7/10.
Possono presentare la domanda, al Comune di residenza, coloro che si scrivono al primo anno, al terzo anno ed al quarto anno di scuola superiore, in quest'ultimo caso provenienti dai percorsi triennali di istruzione e formazione professionale validi per l'obbligo scolastico.
Un importante aiuto e sostegno alle famiglie nei momenti più critici del percorso scolastico, per scongiurare il rischio di dispersione e di abbandono della scuola. La Regione mette a disposizione degli studenti 4 milioni di euro e, per la prima volta, al criterio del reddito viene affiancato quello del merito.
Inoltre, ulteriori 3 milioni di euro verranno assegnati ai Comuni per l'attivazione del comodato d'uso dei libri di testo nelle scuola medie e nelle superiori.
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PER INFORMAZIONI SU ENTRAMBE LE INIZIATIVE REGIONALI:
Comune di Magliano Sabina – Ufficio Servizi Sociali”
- LUNEDI' E GIOVEDI' Orari: 9,00 - 12,00 e dalle 15,00 -17,00
Tel. 0744/910.336 – Fax 0744/919903
- E-mail: servizisociali@maglianosabina.com

martedì 18 agosto 2009

“Giù le mani dagli ospedali reatini”.

Istituzioni, Asl, sindaci e sindacati uniti nella difesa dell’accordo dell’autunno scorso. Ora si lavora per un documento da presentare alla Regione.

Il territorio rialza la testa per dire “no” al Piano di riconversione della rete ospedaliera - con ritocchi al ribasso dei posti letto per mille abitanti, che nel Reatino sono pari a 2,2, l’indice più basso a livello laziale - elaborato dal sub commissario alla sanità, Mario Morlacco. Un “no” confermato ieri pomeriggio nel corso della commissione allargata convocata a Palazzo di Città, in vista del quale sindaci (presenti quelli di Amatrice, Magliano Sabina e Fiamignano), amministratori - regionali, provinciali e comunali -, Azienda sanitaria locale, sindacati e Ares 118 (tutti presenti con propri rappresentanti) intendono marciare a ranghi serrati. L’obiettivo, unitario, è rappresentato dalla difesa dell’accordo uscito nell’autunno scorso dagli incontri avuti da istituzioni e sindacati locali con il vicepresidente della Regione Lazio, Esterino Montino. Accordo che prevedeva, tra l’altro, 150 posti letto per la riabilitazione post-acuzie, lungodegenza medica di cui il territorio è totalmente sprovvisto (una parte dei quali da attivare a Magliano Sabina e Poggio Mirteto) e l’accredito delle Rsa nell’ambito dei parametri previsti per il Reatino; per il Marini di Magliano 40 posti di ricovero ordinario con l’aggiunta di posti di day surgery e day hospital ottenuti da riconversione dei posti letto per acuti; per il Grifoni di Amatrice l’attivazione di 30 posti per la lungodegenza, di posti di day hospital e day surgery ottenuti sempre da riconversione dei posti letto per acuti; inoltre sarebbero rimasti attivi dieci posti di ricovero ordinario. “E’ quest’accordo che intendiamo far valere - dice l’assessore comunale Antonio Boncompagni - a difesa della nostra sanità e della dignità del territorio”. Ora si lavorerà alla redazione di un documento di analisi e di proposta, che a fine mese dovrà essere approvato dalla conferenza dei sindaci e che sarà presentato successivamente, ma in tempi strettissimi, al presidente della Regione, Piero Marrazzo. Un documento con doppia valenza: di controdeduzione al piano di razionalizzazione della rete ospedaliera e di proposta e richiesta in fatto di sanità domiciliare e territoriale. Ma c’è di più. Dalla commissione Sanità di ieri sarebbe uscita l’ipotesi, avanzata dal consigliere regionale del Pdl, Antonio Cicchetti, per cui, nel caso la Regione non ratificasse quanto approvato dalla Conferenza dei sindaci, questa potrebbe ricorrere al Tar. Dai territori, anche quelli meno direttamente interessati dal Piano, erano giunte, già nei giorni scorsi, le proposte di un’azione politica propositiva rispetto alla Regione, rompendo con un atteggiamento di inerzia che non ha risolto i problemi.

Monica Puliti

Trasparenza 2

Abbiamo ricevuto copia del manifesto in un formato che ne consentisse la lettura. Cliccando con il mouse l'immagine dovrebbe ingrandirsi. Segnalateci eventualmente il malfunzionamento.


domenica 16 agosto 2009

Acqua e birra...

Se n’è andata anche la quattordicesima edizione della kermesse “Solo Birra”. Ma quest’anno a tener banco, più che i sapori forti della cucina tedesca, o i fiumi di birra passati attraverso svariati calici, è stato l'erogatore di acqua installato accanto alla cassa.
Non appena appreso della notizia, tramite post del “collega” Niccolò, sono andato a informarmi presso la ditta Lorenzoni. Ho potuto dapprima visionare la macchina e poi scambiare quattro chiacchiere esprimendo i miei dubbi e perplessità. Se da un lato infatti l’installazione di un macchinario del genere permette un enorme risparmio economico e ambientale (l’acqua costa meno che nei negozi e non si immettono rifiuti PET nell’ambiente), installarla a Magliano avrebbe fatto sorgere a tutti la stessa domanda. Come la mettiamo con l’arsenico?
Sono stato contattato nei giorni seguenti a questa chiacchierata dall’amico Massimo che mi ha fatto vedere il piccolo impianto di abbattimento di arsenico presente all’interno del macchinario stesso.

Abbiamo imparato come secondo la normativa vigente il valore di arsenico contenuto in un litro di acqua non deve superare i 10 mg. Le analisi fatte prima e dopo l’installazione hanno restituito i seguenti valori

- acqua prima della filtrazione: 38,5 mg/l di As
- acqua filtrata: 14,1 mg/l di As


Gli stessi risultati sono anche stati affissi nella casetta di legno che ha ospitato l’erogatore. Ma che fine farà adesso? Sulle sorti ci sono molte incertezze. Il Comune potrebbe prendere in considerazione di discutere circa l’argomento e inserirlo all’interno di quelle politiche ambientali volte ad abbattere le emissioni di CO2, senza però che ciò porti dei passivi nelle sue casse.

E’ anche di dominio pubblico il fatto che ci siano dei bandi della regione Lazio volti ad agevolare queste installazioni. Se qualcuno ne sapesse di più può intervenire. L’argomento è interessante, e ci piacerebbe avere maggiori informazioni da tutti i diretti interessati. Ricordiamo inoltre che già si sta dibattendo in merito all’indirizzo: http://www.incontri.cc/?p=455#comment-35

fs

Scossa di terremoto

Nella mattinata di oggi una scossa di terremoto di magnitudo 3,1 è stata avvertita nella nostra zona. lepicentro, localizzato a 7,9 Km di profondità è stato localizzatto nei monto sabini al confine con la regione umbria.

La scossa è riportata al link: http://www.ingv.it/. Di seguito riportiamo sinteticamente le informazioni.

Event-ID
2208401110

Magnitudo(Ml)
3.1

Data-Ora
16/08/2009 alle 09:11:26 (italiane)

16/08/2009 alle 07:11:26 (UTC)

Coordinate
42.483°N, 12.705°E

Profondità
7.6 km
Distretto sismico
Monti_Sabini


Comuni entro i 10Km
STRONCONE (TR)TERNI (TR)COLLI SUL VELINO (RI)CONFIGNI (RI)CONTIGLIANO (RI)COTTANELLO (RI)GRECCIO (RI)MONTASOLA (RI)


Comuni tra 10 e 20km

ARRONE (TR)CALVI DELL'UMBRIA (TR)FERENTILLO (TR)MONTEFRANCO (TR)NARNI (TR)POLINO (TR)CANTALUPO IN SABINA (RI)CASPERIA (RI)LABRO (RI)MONTEBUONO (RI)MONTE SAN GIOVANNI IN SABINA (RI)MORRO REATINO (RI)POGGIO BUSTONE (RI)POGGIO CATINO (RI)RIETI (RI)RIVODUTRI (RI)ROCCANTICA (RI)SELCI (RI)TARANO (RI)TORRI IN SABINA (RI)VACONE (RI)
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Per chi volesse avere informazioni più dettagliate consigliamo di collegarsi al sito:
http://cnt.rm.ingv.it/data_id/2208401110/event.php

La foto della domenica


Che cos’è la fortuna? Io credo che si possa descrivere come una determinata circostanza che arreca notevoli soddisfazioni o vantaggi a tutti coloro che vengono travolti dal suo stesso avvenimento: c’è chi vince alla lotteria, chi esce illeso da una sgradevole situazione, chi ottiene ottimi risultati senza essersi impegnato troppo, chi non viene mai colto con le mani nel sacco e via discorrendo. In verità però esiste un tipo di fortuna assai preziosa che purtroppo viene sottovalutata o ignorata a causa della sua apparente futilità, della sua presunta assenza di una qualche forma di guadagno, ma che, al contrario, concede una prerogativa di enorme fascino situata appena dietro la prima impressione: parlo di ciò che contiene l’essenza della fortuna stessa, ossia essere un libero spettatore di uno tra le miriadi di spettacoli che la natura ci concede praticamente ogni giorno. Quello che è raffigurato in questa foto rappresenta una di queste attrazioni ed io mi sento molto fortunato nell’averla goduta, compresa e rispettata, poiché ciò che mi ha permesso di scovare tra le viscere del mio ego non è altro che una rarissima sensazione: l’estasi assoluta e immacolata.
Mau A

sabato 15 agosto 2009

Dai ragazzi del blog l'augurio di trascorrere un sereno
FERRAGOSTO

venerdì 14 agosto 2009

Trasparenza 2

Ecco il nuovo manifesto pubblicato dall'Associazione "La Sabina Territorio e Ambiente", sempre sul tema della trasparenza della pubblica amministrazione e dell'accesso agli atti.

Scuole Elementari: a rischio l'apertura

Ci siamo. La storia era già pressochè nota alla cittadinanza, ma stamattina la prima pagina del Messagero-Rieti gli ha conferito l'ufficialità. Le scuole elementari rischiano di non aprire i battenti a settembre. O meglio di farlo in sede ancora da destinare.
Proviamo a fare un piccolo excursus della vicenda. Il comune, sia per i vincoli che la nuova normativa impone in relazione alla verifica dei criteri di sismicità delle strutture, che sollecitata attraverso altre vie, ha fatto predisporre una serie di perizie statiche dell'edificio. Tali perizie, che hanno per la comunità un costo notevole, sono in fase di redazione, e a fine Agosto avremo le risposte.
Se il parere sarà negativo, e strano se non lo sarà essendo l'edificio del 1904, cosa fare? Crediamo nessuno si possa prendere la responsabilità di far iniziare le lezioni in un edificio che un ingengere ha dichiarato non a norma, a meno che non sia una responsabilità condivisa. Ma è un concetto che ancora in Italia non ha attecchito. Allora? Sede provvisoria e inizio dei lavori di adeguamento, se non addirittura di rifacimento totale.
Dalle pagine del quotidiano romano il sindaco Alfredo Graziani ha ribadito questo concetto: questa amministrazione può solo attivare l'iter procedurale per la messa in sicurezza, in primis di chi usufruisce dell'edificio, alunni, corpo docente e personale di servizio e poi dello stesso edificio.
Non ci piove che una scuola debba rispondere ai più elementari criteri di sicurezza. Cosi come non c'è dubbio che la maggior parte degli edifici in cui noi sostiamo quotidianamente non hanno un granchè di sicurezza antisismica. e questo non per incuria ma per la storia
artistico-architettonica del nostro paese. Un paese che getta le sue basi nel medioevo e nel rinascimento, e che ancora consera (e adopera) molti di quegli edifici.
Dobbiamo tutti essere coscenti del fatto che un eventuale stato di emergenza porterà con se tutte le problematiche del caso. Trovare un modo condiviso di affrontarle potrà sicuramente essere il primo passo per evitare problemi e tanta, tanta demagogia.

Dal blog di Incontri

Riportiamo questo pezzo dal blog di incontri.
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Annullare la “bozza Morlacco“, quindi «istituire un comitato allargato a tutti i sindaci della Bassa Sabina in difesa del Marzio Marini». E’ la proposta lanciata – sulle colonne del Messaggero Rieti – da Francesco Urbanetti (Pd), capogruppo di opposizione in consiglio comunale a Magliano Sabina. Sempre secondo Urbanetti non basta solo far capire al Governo quale danno si procurerebbe al territorio, ma serve «una strategia di rilancio che metta definitivamente al sicuro la struttura». «Dobbiamo fare in modo che i 40 posti di Magliano – ha aggiunto il consigliere comunale Francesco Di Basilio (Pd) – diventino un’esigenza per tutta la Regione, e non una soluzione momentanea che possa essere rimessa in discussione tra un anno. Credo che si debba puntare sulla valorizzazione dei reparti che stanno dando ottimi risultati quali medicina, ortopedia e traumatologia e chirurgia. Ridistribuendo i pesti letto nei reparti che funzionano meglio si riesce così a puntare su pochi settori ma in maniera determinante. Siamo, quindi, d’accordo con la Provincia e con la Regione a ripartire dall’accordo dello scorso autunno per rilanciare definitivamente il nostro ospedale».
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Aggiungiamo che data l'imminente scadenza (25 Agosto) per la presentazione delle proposte alternative a quelle che il Presidente Marrazzo non ha (giustamente) voluto firmare, sarebbe interessante postar qui qualche spunto o idea. Magari la Commissione deputata potrebbe trovare riflessioni interessanti.
Teniamo però a ricordare che un "piano" già esisteva, e già li pagammo dazio. Che tutti i maglianesi siano vigili sulla questione, e tutti pronti di nuovo a scendere in Piazza, o anche più giù, alla fine della discesa...

mercoledì 12 agosto 2009

No dei sindaci ai tagli ospedalieri

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Montagna e pianura, attraverso la cerniera del capoluogo, unite nella difesa del servizio sanitario. L’assemblea dei sindaci, convocata dal sindaco Giuseppe Emili e coordinata dall’assessore Antonio Boncompagni -mette a disposizione della battaglia “la più ampia disponibilità del Comune reatino”- è stata una sorta di Vallo di Adriano, inaggirabile e insormontabile per la difesa di una “sanità per la gente” e nel criticare una visione puramente contabile e ragionieristica del servizio per la salute. La Asl reatina, rappresentata dal direttore generale Gabriele Bellini (presente il responsabile del Dipartimento territoriale, Quirino Ficorilli), è decisamente contraria al documento regionale che, in funzione del piano di rientro, definirebbe la riconversione degli ospedali di Amatrice e Magliano Sabino in una “territorializzazione”: come dire “più territorio e meno ospedale”, ciò al di fuori della loro risposta all’utenza (al “Marini”, secondo il direttore sanitaria della Asl, Carlo Maria Mancini, transitano annualmente dalle 40 alle 60mila persone; al “Grifoni” non meno di 15mila). Bellini, riallacciandosi al documento “approvato nello scorso anno “da tutti” ed oggi del tutto ignorato, parla di “posizione sanitaria molto critica” rivendicando “i diritti del territorio sottostimato per la povertà di trattamento rispetto alle altre province laziali”. Cosa diceva il documento? Magliano Sabina: 50 posti letto per ricovero ordinario più 12 per la riabilitazione post acuzie; Amatrice: 10 posti letto per ricovero ordinario più 30 per la lungodegenza media. Inoltre, circa la struttura di Poggio Mirteto modificata nel suo progetto iniziale, Bellini parla di “60 posti letto per la riabilitazione secondo l’ex articolo 26”. Insomma è da tale documento che bisogna ripartire per dare al Reatino le ragioni sanitarie che gli spettano: “Per la prima volta un’indicazione unitaria circa il territorio da parte dei sindaci i quali ‘fanno sistema’ per difendere i diritti di una provincia finora quasi mai unita”: (l’assessore angioino Federico Ranalli). Sergio Pirozzi (Amatrice) pone la “eccezionalità del locale presidio ospedaliero per le particolari caratteristiche rispetto ad altri Comuni lazali” inoltre “ lareale possibilità di un ricupero della mobilità attiva e quindi attrarre utenza da altre Asl confinanti”. Invece Alfredo Graziani (Magliano Sabina) fa una considerazione sociologica: “Più si alza l’età media e più aumenta il numero degli utenti il che obbliga ad una maggiore risposta quantitativa di prestazioni sanitarie” e circa l’approvazione regionale delle ragioni del Reatino avverte una “moderata fiducia”, auspicando “una unità funzionante dei nostri 3 consiglieri regionali in difesa degli interessi del territorio che li ha eletti” mentre “Bellini può ben rifiutarsi di dare attuazione al piano se non modificato”. A togliere tentazioni per eventuali campanilismi ci pensa Paolo Trancassini (Leonessa) invita a “fare fronte comune per la particolare specificità del territorio del Reatino” e quindi “a dare prova di maturità: noi ci sentiamo vicini alle ragioni di Amatrice e Magliano” e circa la postazione del 118 è per l’uso di dipendenti pubblici nella struttura leonessana (ma il responsabile provinciale del 118, Alfonso Tesoriere, ritiene “più economico l’uso del volontariato: costa meno come dimostra la struttura di Osteria Nuova dove avvengono in media 3 interventi al giorno mentre nel 118 di Leonessa, con 10 dipendenti pubblici, si realizza in media un intervento ogni 3 giorni”). Oreste Pastorelli (Forano) ritiene inaccettabile il decreto governativo del subcommissario alla sanità” e propone un “tavolo ristretto con sindaci, provincia, sindacati, Asl”. Dante D’Angeli (Ascrea) mette in luce una contraddizione di qualità: “Mentre si sostiene di avvicinare il servizio ai cittadini, in realtà si toglie soprattutto nelle zone di montagna”. Antonio Durante (Borbona): “Non possiamo accettare una situazione che si basa soltanto sui numeri. La sanità non è una partita doppia”. La commissione per la stesura di un documento condiviso è composta da Regione, Comune capoluogo, Magliano, Amatrice, i tre consiglieri regionali, Asl, i sindacati Cgil-Cisl-Uil-Ugl.

Ajmone Filiberto Milli

Casa a rischio sismico, la Forestale denuncia

dal sito de "Il Tempo - Lazio Nord"

Regole antisismiche non rispettate, scattano i controlli in un cantiere di Magliano Sabina. Una squadra speciale del Corpo Forestale dello Stato è intervenuta nella campagna del territorio comunale, dopo aver notato una recente realizzazione di un fabbricato bifamiliare, con tanto di recinzione e con il cartello di cantiere recante gli estremi di rito. Uno studio di massima dall'esterno, alcune foto e subito gli agenti decidevano ulteriori indagini, da effettuare presso l'Ufficio tecnico del Comune competente. Accertamenti e approfondimenti ispirati da alcuni dubbi riferibili alla costruzione. Dall'attività d'indagine svolta emergeva che per l'immobile in questione non era stato acquisito il previsto nulla osta sulla vigente legge simica gravante sulla zona (il comune di Magliano Sabina è classificato come zona sismica 2) ma che lo stesso era stato bypassato con un dichiarazione del progettista. Acquisita la documentazione necessaria all'attività di Polizia Giudiziaria, gli agenti della Forestale hanno inviato il fascicolo dei fatti alla Procura della Repubblica di Rieti, competente per territorio, per i provvedimenti di competenza e per l'eventuale conferma di reato. L'azione delle «sentinelle verdi», relativamente al settore edilizio, riveste grande importanza, soprattutto in quei territori distanti dai centri urbani dove, spesso, il Corpo Forestale è l'unico corpo di polizia a porre in essere un capillare controllo del territorio e, stante la drammaticità degli eventi sismici occorsi un Abruzzo, il controllo del rispetto delle normative sismiche in edilizia assume un significato ancora più rilevante. Basti pensare al violento sisma (6.6 scala Richter) che ieri ha colpito il Giappone: le innovative regole antisimsiche hanno funzionato e i palazzi hanno retto, solo 100 feriti, nessun morto.

Paolo Di Lorenzo

martedì 11 agosto 2009

Dal Corriere di Rieti.

Magliano - Piazza Garibaldi cambia look.
Novità nel manto stradale e nella segnaletica. Lavori al via in ottobre. Approvato il progetto di ammodernamento da 270 mila euro.

Nuova veste per piazza Garibaldi. Approvata dalla Sovrintendenza ai beni culturali la bozza di progetto, partiranno a breve gli interventi per il rifacimento della piazza centrale di Magliano. Il nuovo piano delle opere, progettato secondo le indicazioni della nuova amministrazione e sottoposto all'approvazione dell'organo di tutela, prevede tutta una serie di modifiche rispetto a quello che già precedentemente aveva ricevuto parere favorevole. Le modifiche apportate nel disegno della piazza antistante palazzo Vannicelli hanno, per tal motivo, avuto bisogno di una nuova approvazione. Le sostanziali differenze riguardano i materiali con i quali sarà rifatta la pavimentazione della piazza e la sorte dei parcheggi. Il vecchio progetto, infatti, vedeva una pavimentazione principalmente di acciottolato e la totale assenza dei parcheggi, mancanza questa che sarebbe stata sopperita della costruzione del previsto parcheggio delle "Fontanelle" giungendo alla totale pedonalizzazione della piazza. I lavori, che partiranno dai primi di ottobre vedranno invece una pavimentazione quasi totalmente in basalto, la stessa pietra già utilizzata per la riqualificazione di via Roma e l'acciottolato unicamente per la delimitazione di tre grossi rettangoli. Restano i parcheggi, necessari, secondo quanto dichiarato da palazzo Vannicelli, per scongiurare lo spopolamento della piazza e la conseguente chiusura delle attività commerciali I posti auto verranno segnati attraverso dei particolari chiodo rimovibili, come l'intero arredamento urbano impiegato lungo via Roma. Sparirà interamente la vernice della segnaletica a terra mentre, per regolare la circolazione, che come già annunciato tornerà a doppio senso lungo la principale via d'accesso al centro di Magliano, verrà realizzata una piccola rotatoria. I lavori di restyling costeranno al comune di Magliano Sabina, in toto, circa 270mila euro. I tempi di realizzazione previsti per l'opera sono di sessanta giorni, periodo nel quale la piazza non sarà comunque interamente chiusa alla circolazione.

lunedì 10 agosto 2009

Nuova veste per Piazza Garibaldi.


Riportiamo dal blog di incontri un interessante articolo, corredato di immagini, riguardante la nuova veste che andrà ad assumere Piazza Garibaldi.
"Nuova veste per Piazza Garibaldi. Approvato dalla Sovrintendenza, il nuovo progetto prevede, tra le principali modifiche, il mantenimento dei parcheggi e il ripristino del doppio senzo di marcia in Via Roma.I lavori iniziaeranno a settembre. La piazza non verrà comunque chiusa completamente alla viabilità."
Ci sentiamo da aggiungere un paio di cose. Innanzitutto l'importanza che queste immagini rivestono. Avere un idea del risultato finale è utile per muovere i primi suggerimenti o le prime critiche, senza aspettare il fatto compiuto.
Cosa ne direste poi di una proposta di dedicare l'aiuola a Tino, che tanto aveva fatto per contribuire ad un progetto di riqualificazione del centro storico e della stessa Piazza?

domenica 9 agosto 2009

La foto della domenica


Mediante questo scatto vorrei tornare alla contemplazione delle campagne appartenenti al territorio Maglianese, a quello spettacolo di paesaggi agricoli che rendono la Sabina unica nel suo genere. Qui ci troviamo in località Colle Pineto, una zona che consiglio vivamente di percorrere specialmente a piedi in modo da verificare con attenzione le moltitudini di scorci che lo stesso luogo offre: vi è anche una visuale alternativa del nostro paese, una prospettiva differente da quella che siamo abituati a vedere, infatti l’occhio da Colle Pineto si smarrisce prima nelle profonde campagne per poi incontrare Magliano Sabina fino alla vetta del Monte Soratte che fa capolino dalle colline. Credo che questa foto sia strutturata abbastanza bene da far comprendere l’idillio che certe terre rappresentano, la classe e lo stile di un paesaggio ancora troppo sottovalutato, le linee rurali le quali mantengono ed esibiscono una sorta di richiamo atavico assieme ad un evidente retrogusto di grande storia.


Mau A

venerdì 7 agosto 2009

Maglianesi a difesa del Marini

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Lo avevano promesso da subito, da quando nei giorni scorsi si era presa conoscenza della bozza che la Regione Lazio ha elaborato - per mano del sub commissario alla sanità, Mario Morlacco - per il rientro del deficit sanitario e che contiene la riorganizzazione delle rete ospedaliera laziale, perciò anche reatina: il consiglio comunale di Magliano Sabina unisce le forze e fa il pugno duro per difendere le sorti dell'ospedale Marzio Marini. Un documento, stilato in commissione consiliare sanità, è stato votato all'unanimità nel corso della seduta convocata in via straordinaria da maggioranza e opposizione. Le forze politiche locali respingono con un forte “no” la bozza del piano di riorganizzazione della sanità laziale. Il Piano prevede il declassamento della struttura sanitaria maglianese a centro diurno e punto di primo soccorso a favore della nuova mega struttura di degenza prevista a Monterotondo. Nel corso dell'assemblea il primo cittadino Alfredo Graziani ha ricordato la disponibilità dell'amministrazione, dimostrata già a settembre 2008, quando si era parlato di un ridimensionamento dell'ospedale di Magliano Sabina dai 70 ai 40 posti letto. "Abbiamo già dato - ha dichiarato Graziani -, ora non si capisce perché dobbiamo pagare noi". Tra le motivazioni snocciolate nel documento, che avvalorerebbero la necessità di una struttura ospedaliera nel territorio, il sindaco ha, dati alla mano, ricordato l'altro numero di utenti della struttura legati ai Comuni del distretto di cui il Marzio Marini fa parte, Asl RI 2, che conta 32mila 886 abitanti, nonché i 26mila 482 abitanti del distretto numero 3, che gravitano principalmente su Magliano. Tenendo inoltre conto dell'età media molto alta della popolazione provinciale, uno "spostamento" della struttura creerebbe numerosi disagi. Vera novità del Consiglio la presenza di un ospite illustre. Il grande dipinto raffigurante Marzio Marini, donatore dell'ospedale, è stato per l'occasione preso in prestito dal centro anziani (ex ospedale), dove da oltre cento anni era custodito. Il benefattore, sul suo cavallo rampante, sembra davvero pronto alla pacifica battaglia accanto all'amministrazione. Un caloroso invito è stato rivolto alla cittadinanza affinché non sottovaluti il rischio chiusura e partecipi alla manifestazione di protesta programmata per oggi, alle 18. Sulla stessa linea l'intervento del capogruppo di "Rinnovamento Democratico" Francesco Urbanetti, che ha ventilato la proposta di ridare vita al comitato a sostegno dell'ospedale. Presente anche Walter Filippi della Cgil di Rieti, che si è detto vicino alla comunità. Nota stonata l'assenza dei primari del Marzio Marini. Presenti diversi operatori e un solo medico, il dottor Massimo Boglione, rappresentante dell'Associazione rianimatori ospedalieri italiani, che ha dichiarato: "Dopo aver investito milioni di euro in faraoniche opere di ristrutturazione e potenziamento, che dovevano far assurgere l'ospedale di Magliano Sabina a ‘miglior ospedale sotto i 200 posti-letto del Lazio’ (parole dell'allora direttore generale dell'Azienda sanitaria locale di Rieti, Alessandro Correani), la Regione Lazio prevede di declassare a poco più di un poliambulatorio il nosocomio sabino, basando questa assurda decisione su dati di attività parziali, relativi ad anni nei quali erano assenti figure primariali di ruolo nei reparti di Chirurgia e Medicina. È indiscutibile che proprio questa schizofrenia politico-gestionale è la prima causa dell'aumento dei costi nella sanità regionale!”. “L'Aaroi - ha concluso il dottor Boglione - rigetta qualunque ipotesi di ridimensionamento dell'ospedale Marzio Marini, istituzione storica e patrimonio insostituibile per tutti gli utenti che, quotidianamente e a qualunque ora, trovano risposte precise e puntuali ai loro bisogni". Ora la parola passa ai territori, che dovranno formulare osservazioni al Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera da presentare poi al presidente della Regione, Marrazzo.

giovedì 6 agosto 2009

SANITAGLI

Che ci sia la necessità di tagliare le spese, lo capisco. Che il rapporto tra il numero dei posti letto e gli abitanti sia troppo alto rispetto alla media nazionale, capisco anche questo, ed è giusto provvedere. Ma da qui a togliere ad interi territori il proprio punto di riferimento sanitario la differenza è abissale, e sinceramente mi appare veramente difficile riuscire a confondere questi due piani. Il disastro della sanità laziale sta in scelte sbagliate del passato, legate essenzialmente agli ospedali romani. Ma siccome apparteniamo tutti allo stesso sistema sanitario (regionale), ecco che i tagli vengono spalmati su tutto il territorio. Negli ultimi anni sono stati compiuti numerosi interventi di ammodernamento degli ospedali di Magliano, Amatrice, Civita Castellana. Eppure, in pieno contrasto con queste scelte che puntavano sul un rilancio di questi impanti, ci viene chiesto di diventare "presidi di prossimità" e "ambulatori giornalieri". Ma con quale visione politica, logistica ed economica viene chiesto alle nostre popolazioni di rivolgerci al futuro ospedale di Monterotondo, assai meno agevole dell'ospedale di Narni? Sono al corrente che la "fuga dei pazienti" oltreregione comporta un costo alla sanità laziale? Il futuro di questi nostri ospedali è a mio modo compatibile solo con una politica di collaborazione e di cooperazione tra strutture ospedaliere. Come per le scuole è appurato che avere due istituti identici a poca distanza comporta la chiusura dell'uno e dell'altro istituto (vedi ragioneria), allo stesso modo è necessario stipulare con gli ospedali a noi prossimi un piano che preveda dei servizi differenziati, che non entrino in conflitto generando una patetica "guerra tra poveri" per accaparrarsi più pazienti. Se vogliamo far sopravvivvere il nostro ospedale sviluppiamo ciascuno la propria nicchia di eccellenza: Magliano ha ottimi reparti che deve tenere e sviluppare. Civita ne ha altri. Amatrice e Rieti pure. Se si verificano delle sovrapposizioni sarà necessaria una sintesi che divida equamente i servizi. Altrimenti rischieremo davvero di andarci a curare troppo lontano e di vederci sottratto un ulteriore pezzo della nostra Magliano.

PS: vorrei ricordare ai maglianesi che abbiamo ancora delle armi dalla nostra. So che può sembrare sgarbato e incivile, ma l'autostrada ce l'abbiamo sotto casa, soprattutto in tempi di code... Inoltre, un secondo aspetto, che non vorrei mai fosse dimenticato. Noi eravamo Umbria.

Niccolò

Manifestazione in difesa dell'ospedale

Venerdì 7 Agosto - ore 18,00
Piazzale dell'Ospedale.
-
MANIFESTAZIONE IN DIFESA DEL
"MARZIO MARINI"
-
Tutti presenti, tutti uniti,
TUTTI MAGLIANESI.

martedì 4 agosto 2009

Piano ospedaliero della Regione Lazio: Marrazzo non firma e rimanda la decisione a settembre

Ancora reazioni e dubbi sul piano di riordino ospedaliero nel Lazio. Piero Marrazzo, dopo il vertice di ieri in Regione con i rappresentanti di Comuni e Province, ha spiegato il suo no alla firma della bozza del piano, e ha spostato il tavolo tecnico con il Governo – fissato al 6 agosto –, ai primi di settembre. La bozza, preparata dal sub-commissario alla Sanità Mario Morlacco, lascia perplesso e preoccupato il governatore: Marrazzo sa che la riorganizzazione si deve fare, ma – ha aggiunto – “senza pregiudicare l'assistenza delle province”; ciò che più conta, poi, è che il documento non è piaciuto né agli enti locali, ma neanche a Palazzo Chigi. Ai primi perché trasformerebbe gli ospedali e ridurrebbe l'offerta dei servizi; all'esecutivo nazionale perché i tagli annunciati sarebbero invece troppo pochi. Tra i provvedimenti contenuti nel testo è previsto il risparmio di 100 milioni di euro, da raggiungere mediante il taglio di 140 primari, la riduzione di 750 posti letto complessivi, e la riorganizzazione nelle province di 16 piccoli ospedali, come Amatrice, Magliano Sabina e Tarquinia, da riconvertire in ambulatori, residenze e presidi territoriali per malati cronici. La loro chiusura, così come auspicata invece dal Governo, “sarebbe un colpo durissimo alla sanità pubblica”, fa notare Esterino Montino. Inoltre, secondo i vertici della Regione, la chiusura dei piccoli ospedali sguarnirebbe completamente intere zone di strutture assistenziali. E così, proprio mentre il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha decretato il “lutto cittadino”, il Presidente della Regione ha deciso di non firmare e di aprire un confronto con gli enti territoriali affinché elaborino le loro proposte da inserire nel piano, che verrà presentato ufficialmente al Governo tra un mese almeno.

Della notizia ha dato per primo informazione il blog di incontri

domenica 2 agosto 2009

Spazio ai neolaureati

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

L'amministrazione comunale chiama a raccolta i giovani laureati maglianesi. Tre giorni di lavoro comune organizzati dall'assessorato alle politiche per lo Sviluppo del comune di Magliano Sabina in cui protagonisti saranno proprio i giovani dottori. L'idea è per ora in via di definizione, ma già se ne conoscono molti dettagli. Il nome del progetto, "Magliano Sabina si vuole laureare", basterebbe già da solo a descriverlo. In sostanza un lavoro svolto in stretto rapporto con i giovani per progettare il futuro del proprio paese invitando questi non soltanto a proporre ipotesi di lavori, ma veri e propri obiettivi da raggiungere, verificati nella loro fattibilità attraverso tavoli di lavoro. Il lavoro, organizzato per macro temi e coordinato da uno staff di esperti dei differenti settori, prevede nei primi due giorni una serie di incontri nei quali si riuniranno diversi tavoli interinali sui temi: innovazione tecnologie e comunicazione, sviluppo economico, agricoltura e servizi, informazione e formazione. Ogni tavolo, alla fine della tre giorni, produrrà un documento di sintesi, che sarà tema di discussione nella conferenza finale. Nello stesso momento, l'amministrazione comunale promuoverà un sito internet dedicato all'evento, quale spazio aperto al dibattito tra i giovani partecipanti e gli "ospiti" del web. Per adesso si sta lavorando in Comune per stilare la lista dei giovani partecipanti al progetto, successivamente si passerà alla redazione definitiva del progetto nonché all'organizzazione esecutiva dello stesso. Un importante segnale di orientamento dell'amministrazione comunale di Magliano Sabina che, attraverso questo progetto, ribadisce la volontà di coinvolgere i giovani alla vita politico-amministrativa del proprio paese ottenendo il massimo rendimento proprio dall'entusiasmo di questi.
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