Spesso non parto con l’intenzione di scattare fotografie, ma grazie al fatto di essermi abituato a portare sempre con me la fotocamera, può capitare di imbattermi in degli spettacoli naturalistici come questo, soprattutto mentre viaggio in auto durante particolari orari della giornata. Percorrevo la statale 657 tra Casa Cantoniera e Magliano Sabina quando, superata una curva, mi imbattei in questo miraggio condito da colori e linee troppo affascinanti per essere ignorate, tanto che arrestai repentinamente il veicolo, tornai indietro e resi immortale quell’immagine che in un attimo mi ribadì a suon di struggente avvenenza tutto il senso di una vita, un capolavoro quasi eterno che sfoggia di continuo la sua enfasi silente.
Mau A
4 commenti:
Si immagini questo antico casolare colonico ancora vivo.
I bambini che vociano sull’aia rincorrendo ora un’oca, ora una gallina, la mamma indaffarata a cucinare, la nonna controllare il pane nel forno che non bruci.
E poi il padre che accartoccia una cartina col trinciato, mentre al nonno penzola dal labbro la canna di ciliegio di una pipa in terracotta stuzzicando ogni tanto il gustoso contenuto , un rimasuglio di vecchio tabacco di toscano da non buttare mai.
Ad entrambi il fumo del tabacco, alimentato ogni tanto con lo zolfanello e questo misto agli odori del pane che cuoce e dalla legna che arde, sembra inebriargli le menti.
Invece è li, solo, abbandonato, avvolto da sterpaglie che sembrano soffocarlo.
Chissà se ancora le rondini faranno il nido sotto la sua gronda?
Se si,
episodi di vita ancora veri , una volta l’anno, in primavera.
poi perché non se lo pubblicano sul loro blog? si vergognano?
Una prova in più di quale sia il vostro comportamento, appendici di quei mediocri sotto acculturati.
Il luogo adatto non è questo scusa.
poi perché non se lo pubblicano sul loro blog? si vergognano?
Una prova in più di quale sia il vostro comportamento, appendici di quei mediocri sotto acculturati.
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