martedì 18 agosto 2009

“Giù le mani dagli ospedali reatini”.

Istituzioni, Asl, sindaci e sindacati uniti nella difesa dell’accordo dell’autunno scorso. Ora si lavora per un documento da presentare alla Regione.

Il territorio rialza la testa per dire “no” al Piano di riconversione della rete ospedaliera - con ritocchi al ribasso dei posti letto per mille abitanti, che nel Reatino sono pari a 2,2, l’indice più basso a livello laziale - elaborato dal sub commissario alla sanità, Mario Morlacco. Un “no” confermato ieri pomeriggio nel corso della commissione allargata convocata a Palazzo di Città, in vista del quale sindaci (presenti quelli di Amatrice, Magliano Sabina e Fiamignano), amministratori - regionali, provinciali e comunali -, Azienda sanitaria locale, sindacati e Ares 118 (tutti presenti con propri rappresentanti) intendono marciare a ranghi serrati. L’obiettivo, unitario, è rappresentato dalla difesa dell’accordo uscito nell’autunno scorso dagli incontri avuti da istituzioni e sindacati locali con il vicepresidente della Regione Lazio, Esterino Montino. Accordo che prevedeva, tra l’altro, 150 posti letto per la riabilitazione post-acuzie, lungodegenza medica di cui il territorio è totalmente sprovvisto (una parte dei quali da attivare a Magliano Sabina e Poggio Mirteto) e l’accredito delle Rsa nell’ambito dei parametri previsti per il Reatino; per il Marini di Magliano 40 posti di ricovero ordinario con l’aggiunta di posti di day surgery e day hospital ottenuti da riconversione dei posti letto per acuti; per il Grifoni di Amatrice l’attivazione di 30 posti per la lungodegenza, di posti di day hospital e day surgery ottenuti sempre da riconversione dei posti letto per acuti; inoltre sarebbero rimasti attivi dieci posti di ricovero ordinario. “E’ quest’accordo che intendiamo far valere - dice l’assessore comunale Antonio Boncompagni - a difesa della nostra sanità e della dignità del territorio”. Ora si lavorerà alla redazione di un documento di analisi e di proposta, che a fine mese dovrà essere approvato dalla conferenza dei sindaci e che sarà presentato successivamente, ma in tempi strettissimi, al presidente della Regione, Piero Marrazzo. Un documento con doppia valenza: di controdeduzione al piano di razionalizzazione della rete ospedaliera e di proposta e richiesta in fatto di sanità domiciliare e territoriale. Ma c’è di più. Dalla commissione Sanità di ieri sarebbe uscita l’ipotesi, avanzata dal consigliere regionale del Pdl, Antonio Cicchetti, per cui, nel caso la Regione non ratificasse quanto approvato dalla Conferenza dei sindaci, questa potrebbe ricorrere al Tar. Dai territori, anche quelli meno direttamente interessati dal Piano, erano giunte, già nei giorni scorsi, le proposte di un’azione politica propositiva rispetto alla Regione, rompendo con un atteggiamento di inerzia che non ha risolto i problemi.

Monica Puliti

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Qui c'è qualcosa di interessante:
http://www.ilgiornaledirieti.it/leggi_articolo_f2.asp?id_news=15252

E anche qui:

http://www.rietinvetrina.it/costini_sulla_ignorata_sentenza_della_corte_dei_conti_su_sanita.shtml

Anonimo ha detto...

Predica bene MARRAZOla male!

c.g. ha detto...

"policlinico di Tor Vergata; aprimmo alla città di Roma e alla Nazione l'istituto tumori Regina Elena; tirammo fuori dalla vergogna di una chiusura trentennale quella che era diventata la cattedrale nel deserto chiamata Sant'Andrea»....

Queste alcune delle affermazioni di Storace.
Si chiede chi ha pagato in termini di presenza, qualità, l'apertura di questi nuovi ospedali e policlinici?
La provincia caro ex governatore! la provincia laziale tutta, ed in particolare la nostra, già povera di strutture a favore di Roma.
Chiusi ospedali quali Rociglione, Acquapendente, Terracina, Priverno; ed in programma decine di altri.
Si chiede il perché il "ciociaro"?
E gli scandali delle cliniche private accreditate?

Sarà dura, e ancora una volta sarà la povera gente a pagare sbagli di politici e amministratori incapaci.
Ma "no pasaràn".

c.g. ha detto...

Povero "sabinamente", eccetto "la foto della domenica" tutto è ridotto a ben poca cosa e devo dire me ne dispiace.
M chiedetevi pure quali le cause, da quando vi schieraste apertamente con qualcuno, da quando un vostro socio si presentò come candidato in una delle due liste, pagando di persona l'insuccesso avuto (ma non gli venne il dubbio di essere nientaltro uno strumento in mano a dei suonatori per di più anche stonati?), essere posto in lista come outsider già si capiva quale fossero i veri intenti di quella ciurmaglia.
Lo ripeto, mi dispiace, ma ve lo siete cercato e adesso navigate come visite pari a quelle di "aprile", tutto a favore di quel "blog non blog" dove non c'è assolutamente niente da leggere ne da scrivere, piatto come un mare in bonaccia d'Agosto.

Anonimo ha detto...

ripeto:
uscite di casa invece di rincoglionirvi qua sopra!!!
visto come si diventa?

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