venerdì 7 agosto 2009

Maglianesi a difesa del Marini

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Lo avevano promesso da subito, da quando nei giorni scorsi si era presa conoscenza della bozza che la Regione Lazio ha elaborato - per mano del sub commissario alla sanità, Mario Morlacco - per il rientro del deficit sanitario e che contiene la riorganizzazione delle rete ospedaliera laziale, perciò anche reatina: il consiglio comunale di Magliano Sabina unisce le forze e fa il pugno duro per difendere le sorti dell'ospedale Marzio Marini. Un documento, stilato in commissione consiliare sanità, è stato votato all'unanimità nel corso della seduta convocata in via straordinaria da maggioranza e opposizione. Le forze politiche locali respingono con un forte “no” la bozza del piano di riorganizzazione della sanità laziale. Il Piano prevede il declassamento della struttura sanitaria maglianese a centro diurno e punto di primo soccorso a favore della nuova mega struttura di degenza prevista a Monterotondo. Nel corso dell'assemblea il primo cittadino Alfredo Graziani ha ricordato la disponibilità dell'amministrazione, dimostrata già a settembre 2008, quando si era parlato di un ridimensionamento dell'ospedale di Magliano Sabina dai 70 ai 40 posti letto. "Abbiamo già dato - ha dichiarato Graziani -, ora non si capisce perché dobbiamo pagare noi". Tra le motivazioni snocciolate nel documento, che avvalorerebbero la necessità di una struttura ospedaliera nel territorio, il sindaco ha, dati alla mano, ricordato l'altro numero di utenti della struttura legati ai Comuni del distretto di cui il Marzio Marini fa parte, Asl RI 2, che conta 32mila 886 abitanti, nonché i 26mila 482 abitanti del distretto numero 3, che gravitano principalmente su Magliano. Tenendo inoltre conto dell'età media molto alta della popolazione provinciale, uno "spostamento" della struttura creerebbe numerosi disagi. Vera novità del Consiglio la presenza di un ospite illustre. Il grande dipinto raffigurante Marzio Marini, donatore dell'ospedale, è stato per l'occasione preso in prestito dal centro anziani (ex ospedale), dove da oltre cento anni era custodito. Il benefattore, sul suo cavallo rampante, sembra davvero pronto alla pacifica battaglia accanto all'amministrazione. Un caloroso invito è stato rivolto alla cittadinanza affinché non sottovaluti il rischio chiusura e partecipi alla manifestazione di protesta programmata per oggi, alle 18. Sulla stessa linea l'intervento del capogruppo di "Rinnovamento Democratico" Francesco Urbanetti, che ha ventilato la proposta di ridare vita al comitato a sostegno dell'ospedale. Presente anche Walter Filippi della Cgil di Rieti, che si è detto vicino alla comunità. Nota stonata l'assenza dei primari del Marzio Marini. Presenti diversi operatori e un solo medico, il dottor Massimo Boglione, rappresentante dell'Associazione rianimatori ospedalieri italiani, che ha dichiarato: "Dopo aver investito milioni di euro in faraoniche opere di ristrutturazione e potenziamento, che dovevano far assurgere l'ospedale di Magliano Sabina a ‘miglior ospedale sotto i 200 posti-letto del Lazio’ (parole dell'allora direttore generale dell'Azienda sanitaria locale di Rieti, Alessandro Correani), la Regione Lazio prevede di declassare a poco più di un poliambulatorio il nosocomio sabino, basando questa assurda decisione su dati di attività parziali, relativi ad anni nei quali erano assenti figure primariali di ruolo nei reparti di Chirurgia e Medicina. È indiscutibile che proprio questa schizofrenia politico-gestionale è la prima causa dell'aumento dei costi nella sanità regionale!”. “L'Aaroi - ha concluso il dottor Boglione - rigetta qualunque ipotesi di ridimensionamento dell'ospedale Marzio Marini, istituzione storica e patrimonio insostituibile per tutti gli utenti che, quotidianamente e a qualunque ora, trovano risposte precise e puntuali ai loro bisogni". Ora la parola passa ai territori, che dovranno formulare osservazioni al Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera da presentare poi al presidente della Regione, Marrazzo.

10 commenti:

Pasquino 2009 ha detto...

I - Stò ancora quà, state ‘n campana.


Pasquino me chiamaveno e so’ stato
oppositore ar Papa ed ar suo casato.
Oggi scrivo e contesto er popolo sabino,
so’ un antro, ma m’arichiamano Pasquino.
Ormai ‘sto nome è un simbolo acclarato
p’ogni majanese sfranto e bistrattato.
S’annate ‘n qualche posto, de sicuro,
Pasquino lo trovate appeso ar muro
Nessuno sa perché e chi ce l’ha messo:
l’anonimato fa er potere fesso.
Nun so’ mai muto e ho scritto dure rime
contro le zecche e i furbi de reggime.
E se ne parla? Beh, vordì che coje
e arimedia quer che scrivo un po’ de noje.
A chi m’accusa de l’anonimato
io j’arisponno che nun so’ sonato.
Si me firmassi co’ tanto de nome
sarei de certo propio un gran cojone:
già sto a raccoje grosse collezzioni
co’ le minacce e le maledizzioni.
Co’ malafede c’è chi va dicenno
che so’ ‘ste rime sceme e senza senno.
Invece no! So’ proprio ‘ste strofette
er mezzo pe’ scoprì le malefatte.

Anonimo ha detto...

te leggo e c' ho voja d' arisponne,
che dentru ste rime se nisconne,
quella sfacciata, libera cojonella
che è a saggezza der popolo sabino.
Quello modo de ride dei potenti,
de na risata grassa è bella, che finisce co un sorriso a stretti denti.
é questo che li spaventa caro pasquino.
che se fossero diversi a legge quer che dici,
dovrebbero chiedese antro no chi sei dar vivo.
e fai bene a rimanè celato
che de veri e sinceri amici,
ce n' avemo meno che dita su na mano.
rimani nascosto e continua a empi majano,
co ste strofe velenose che li fanno rabbuià e devenì bigi.

Anonimo ha detto...

sto mese ndiavolato de sto evento, me rote er mento, e drento ar core me lo sento.
eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti.

Pasquino 2009 ha detto...

II - Ritorno al ventennio.


Io nun vivo qui, abito altrove,
ma sul posto ho chi me dà le prove
dell’uso molto scorretto e grave
de condurre in porto questa nave.

Er capitano è er Duce e la ciurma
è come er Gran Consijo in grande forma.
Dentro ce stanno tutt’e tre i colori,
er nero, er grigio, er bianco. So dolori!

Der poro majanese nun je frega
so tutti d’accordo. Che congrega!
Damoje tempo e senza affanno
controlleremo quello che faranno.

Majanè, mo te saluto e me la smetto
de scrive. Me so' rotto ma prometto
che me farò arisentì, nun darò pace,
ché questo andazzo proprio nun me piace.

vecchio nemico. ha detto...

E bravo pasquino, vedo che anche te ti sei ricreduto.
Quanti ce ne saranno ancora mio caro! tanti tantissimi e siamo fortunati che la costituzione prevede tante cose, viceversa del passato regime.
M all'erta! ci provano tutti i giorni, non questi poveri dilettanti allo sbaraglio, ma quelli che contano, gli ex iscritti alla P2 di Gelli che ora governano e per nostra fortuna un ex comunista è alla prima carica del Paese e garante della costituzione repubblicana e democratica.
ciao pasquì, un tuo vecchio... nemico.

Anonimo ha detto...

Tu te faresti dà 'nterculu basta che vannu contro Alfredo. Fai ride!!!!!

Pasquino 2009 ha detto...

III - Si questo è l’incomincio……


Ecchime qua, sto sempre sur quadrato,
nun pensavate mica che m’ero aritirato.
A famme riprende agguerito la tenzone
é stato ‘n tale che co’ ‘na delazione
m’ha riccontato tutta bene bene
la gran prodezza de Majano Insieme.

Si penso a quanno l’ho sponsorizzati
sti versi mia so stati ben sprecati,
ma che volete, nun semo tutti maghi
e pe quello che dici, nun sempre te ripaghi.
Ma chi se lo sarebbe immaginato
ch’avrebbero attivato più d’un concordato.

L’inciuci, in verità, avoja si se fanno,
la politica n’è piena a questo monno,
ma certo nun riesco proprio a crede
c’hanno rinnegato puro ‘a fede.
Rimango incredulo e stupito,
questi cor nemico hanno spartito.

Potete dalla a beve a chi ve créde,
per conto mio se tratta d'intrallazzo.
Questi so’ li giochetti de palazzo
coi quali v'e beate e nun se véde
come se ponno fa' tutti sti errori
senza accorgesse. E no, cari signori!

Se volete fa puro voi li prepotenti
so fatti vostra e n’ce ne frega meno,
ma un giorno o l’antro ariva er Nazzareno
e ve arifrusta come a li mercanti.

vecchio amico ha detto...

"Tu te faresti dà 'nterculu basta che vannu contro Alfredo. Fai ride!!!!!"

Chi va contro Alfredo, almeno quello che tu hai conosciuto, è lui stesso, ed è palese ormai la verità che per anni nascondeva, ora non può più bluffare, ora è nudo come un verme.
In più mettici pure quel contorno e avrai un piatto tipico tutto maglianese contemporaneo.
Ma tu non ci arriverai mai col tuo cervello atrofizzato a certe conclusioni.

vecchio nemico ha detto...

Credo sia sottointeso il riferimento ad Alfredo quale politico ed amministratore.

Pasquino 2009 ha detto...

VIII - L’Ospedale malato.

Quanno Marini fu a la dipartenza
lassò tutti li beni a li malati,
pieni d'acciacchi, miseri e provati,
armasti soli e privi d'assistenza.
Tere, casali, liquidi e giojelli,
un capitale d'arizzà i capelli.

Ner testamento è scritto chiaramente
che er vitto, un letto e tutte le bisogna
dovessero costà nemmanco un'ogna.
'Ste volontà so' zero, nun so' gnente,
ché a causa de 'st'emeriti marpioni,
ch’en se sa che ce fanno coi mijoni.

Sarebbe 'na quisquija pe' 'st'orecchi
si nun ce fosse un buffo da nun crede.
Mentre la Legge n'sente e nun ce vede
e nun baccchetta 'sti lanzichenecchi,
ce sta un buco de ‘n se sa quanti mijoni
e noi se stamo zitti, che cojoni.

Bravi sì! Bravi e complimenti,
li conduttori che se so' alternati
co' quei due o tre pochi impiegati
assieme a li dottori e parimenti
li consijeri d’amministrazione:
de maggioranza e de l'opposizzione.

Io nun capisco un cazzo, n' so' 'gnisuno!
Però me pare facile a sapello
si la corpa è de questo o quello.
Basta de controllalli ad uno ad uno
tutti i bilanci e aritrovà l'ammanchi.
Poi daje a tortorate su li fianchi!

Dopo l'elezioni co’ l’accordi,
fosco inciucio, parto dei partiti,
de ‘sta vittoria se stanno a leccà i diti,
rinneganno le purghe da balordi,
l’ombra e lo staff d’attendenti
smanovreno tranquilli er cavadenti.

Quale sarà la sorte d’ Ospedale?
Gnisuno cià d'avé preoccupazzione:
dopo sti fatti nessuna soluzione,
e a noi ce resterà ‘n dolore anale!.

Related Posts with Thumbnails