domenica 30 settembre 2007

20 anni di oratorio a Magliano

Sono passati ormai più di due decenni da quando la famiglia Castro venne da Roma per fondare quello che oggi è l'oratorio "Giulia Annibaldi" di Magliano. Il primo anno di "dottrina" iniziò nel settembre 1986 e finì a giugno del 1987. Con quest'anno appena iniziato l'oratorio entra nella sua terza decade. L'oratorio è stato, per tutti i giovani maglianesi e, oramai, anche per qualche meno giovane, il luogo dove conoscere la fede in Cristo ma anche dove condividere tanti momenti della gioventù, giocando a palla prigioniera e palla a schizzo nel Cis, facendo gite ai parchi e alle abbazie, partecipando ai ritiri e alle feste. Sicuramente un dolce ricordo, accompagnato da una crescita interiore dello spirito in ogni ragazzo, anche in chi non ha deciso poi di abbracciare quella fede. Oggi questo "pezzo di Magliano" termina i suoi primi venti anni, e ci auguriamo che nel futuro possa raggiungere il medesimo traguardo.

Niccolò

3 commenti:

Unknown ha detto...

E' bello ricordare questa realtà che nel cuore di molti trentenni e ventenni della nostra comunità, rappresenta un luogo della memoria in cui cercare per dar senso alle cose di ogni giorno.
Il rispetto delle regole del gioco, delle cose comuni, il senso di appartenenza, il confronto libero con i coetanei senza rischio di connotazioni di parte o di livello, la gratuità e soprattuto la consapevolezza che il prossimo che hai di fronte è un TU di cui ti devi far carico e non qualcosa di cui sbarazzarti il prima possibile per tornare ai tuoi improrogabili impegni.

Vorrei ricordare però che il 1986/87 non fu il primo anno di "dottrina", senza alcuna critica, mal si addice questo termine allo spirito dell'Oratorio. Fu semplicemente il primo anno di Oratorio, luogo di formazione cristiana organica e programmatica per trasmettere tali valori attraverso la partecipazione ai Sacramenti, l'esempio personale del catechista ed il gioco come momento formativo.

Ricordo il mio primo giorno, era il 21/3/1987 chiesi a Piero il perchè di tutto quello che vedevo, mi rispose "Per dare a questi ragazzi la consapevolezza di avere la fiammella pilota, cosicchè quando le vicende della vita spegneranno la fiamma grossa, e saranno adulti, sappiano che da qualche parte hanno il mezzo per far ripartire la caldaia del cuore".

L'Oratorio e la sua attuale dedica mostrano come e quante vicissitudini siano passate per i suoi luoghi, quante storie, quanto sudore, quanta umanità...
Sento però di affermare che alla base di tutto ci sia stato un progetto, direi soprattutto un affetto "superiore" per la comunità di Magliano Sabina: San Giovanni Bosco, che aveva retto a suo tempo il Seminario, ha in qualche modo aperto le porte a questa tradizione di cura per i ragazzi.

Piero Castro con la sua comunità e con l'associazione di catechisti AR.CA. ivi fondata con i ragazzi di Magliano, attingeva ai metodi e agli insegnamenti del C.O.R., il Centro Oratori Romani fondato nel secondo dopoguerra da Arnaldo Canepa (è in corso il processo di beatificazione) le cui tradizioni si rifacevano appunto a San Filippo Neri e a San Giovanni Bosco.

Venti anni ! E' possibile fare un bilancio di quest'attività che come tutte ha visto i suoi alti ed i suoi bassi ?
Ricordo che un giorno parlando con il caro Don Carlo e Piero Castro, quest'ultimo riferendosi ai catechisti diceva: "Quelli che verranno dopo saranno sempre migliori dei primi e raccoglieranno i frutti che oggi a noi non è dato vedere".
Direi invece che alcuni di questi frutti dell'Oratorio sono davanti ai nostri occhi, basti pensare alle ultime vocazioni che hanno interrotto una sete che durava ormai da decenni, all'impegno di questi ragazzi per la comunità, oppure alle nuove famiglie che si sono formate e che mantengono vivo lo spirito di certi valori.

Un'eredità delicata, da curare, ma soprattutto nutrire con lo spirito che lo contraddistigue: gratis, per tutti i bambini ed i ragazzi di qualunque colore, che non hanno voce in capitolo, non votano, non spendono, non sono economicamente e politicamente rilevanti, ma che rappresentano invece la cartina tornasole della sincerità degli adulti che dicono di volersi davvero occupare del bene di Magliano.

Anonimo ha detto...

grazie vito del commento...
davvero toccante...anche a me vengono in mente un po' di cose...come le pizze fritte la domenica mattina o la pasta e le gare ai ritiri...
piccoli frammenti ma indelebili...
torna a trovarci presto

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi io sono il papà di Valentina e Michela non posso che ringraziarvi per tutto quello che ancora oggi insegnate ai nostri figli e con l'intusiasmo che hanno al momento che vengono coinvolti alle iniziative della parrocchia.
Un saluto alla famiglia Castro a Vito a Niccolo a Don Carlo e Don Filippo e a tutti i catechisti della parrocchia di Magliano grazie di vero cuore

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