martedì 18 settembre 2007

SABATO 22 SETTEMBRE

 

7 commenti:

MELAVERDE 2007 ha detto...

Vi ho postato la locandina che ho fatto per lo spettacolo di sabato 22 settembre...inoltre ieri mi ha contattato Don Filippo e mi ha confermato che io Francesco e Niccolo' dovremmo fare da "ciceroni" agli anziani in visita al paese e che ha preparato dei power-point illustrativi...fatemi sapere!

Andrea_Mela

Unknown ha detto...

Niccolò:

Grazie per la locandina!

Si, ha preparato dei ppt che spiegano la cattedrale e le altre chiese. Mostriamo loro la presentazione in Cattedrale. Una volta che hanno terminato di vederla ci disponiamo ognuno per ogni chiesa (S. liberatore, S.Pietro, Madonna delle Grazie) e restiamo lì per eventuali problemi o richieste

MELAVERDE 2007 ha detto...

Ok , perfetto ...sicuramente se voglioni visitare ( e devono ) la cripta di Madonna delle Grazie ad esempio , li' ci vuole qualcuno che li fa' accedere un po' alla volta...

Unknown ha detto...

Niccolò:

esattamente... idem per san pietro dove possono essere fatte entrare sono 50 persone max

Anonimo ha detto...

Che ne pensate di rievocare le tradizioni popolari a Magliano?
Non so quanti di voi si ricordano di questo:IL FOCARONE
Sino a pochissimi anni fa la sera della vigilia della festa dell'Ascensione, festa che cadeva sempre di giovedì e che con la riforma è stata spostata alla domenica, era tradizione allestire il "Focarone".LE SERENATE
Altra tipica manifestazione amorosa, nella vita paesana di qualche tempo fa, era la serenata, della quale si serviva l'innamorato per comunicare alla ragazza il proprio sentimento. Esisteva una precisa procedura. In compagnia di suonatori e talvolta di un cantante, il giovane si recava sotto la finestra dell'amata, dove faceva eseguire motivi musicali; quattro la prima sera; nel caso la ragazza avesse dimostrato di gradire la precedente serenata; otto pezzi la terza sera e questo faceva comprendere a tutti le intenzioni dei due giovani futuri fidanzati.
Il fine della serenata era quello di preparare il terreno per la dichiarazione amorosa diretta.


Gli abitanti dei vari rioni del paese organizzavano questa manifestazione con grande cura e passione: Vari giorni prima, ammassavano fascine e legname in gran quantità, creando così una grande catasta di legna da ardere, con lo scopo di superare gli altri rioni.
La sera della vigilia, dopo cena, verso le 22,00 dopo aver acceso lumini e alle finestre ed ai balconi, si riunivano tutti i componenti del rione attorno alla grande catasta di legna e si dava inizio all'accensione del fuoco.

E' inutile dire che questa manifestazione era la gioia di tutti i bambini e il giorno successivo poi, ogni rione si vantava di aver allestito il "Focarone" più grande.
Gli anziani ricordano che, la sera dei focaroni, guardando la montagna di Calvi,configni,cottanello,Montebuono,otricoli, si godeva di uno spettacolo fantastico perchè l'intera montagna era costellata di una miriade di fuochi. La festa dell'Ascenzione per i nostri predecessori era di enorme importanza religiosa ed a questo proposito è sempre esistito il seguente detto:
" Pe l'Ascensione manco i' l'ucelli portano la 'mpizzata da i fiji ".
Con questa manifestazione, sicuramente di antica origine pagana, si intendeva simulare l'ascesa di Nostro Signore in cielo. E POI ANCORA
S. ANTONIO ABATE
(17 Gennaio)
- E' la festa che più mantiene l'antico carattere popolare. La sua organizzazione una volta era affidata ad un gruppo di volontari (i signori di S. Antonio), che si autotassavano per tutto l'anno, oggi invece tale compito è affidato ai componenti della Classe che compie 50 anni. Il programma è quasi sempre lo stesso, ma soddisfa la popolazione. Di primo mattino c'è la benedizione delle sementi e degli animali; a mezzogiorno, dopo la messa si innalza un pallone aereostatico e si benedicono cavalli e cavalieri. Nel pomeriggio giochi popolari; corsa degli asini, gara della pentolaccia, corsa con l'uovo o con i piatti, tiro alla fune, albero della cuccagna etc. Fin dalla vigilia viene acceso un gran fuoco sul sagrato della chiesa e per tutta la notte e la giornata successiva i signori lo alimentano in continuazione (fuoco fiacco, fiacca la festa). A tutti i presenti viene offerto vino a volontà e panini imbottiti, mentre la banda, che partecipa in tenuta "informale", suona allegre marcette. Fino a poco prima dell'ultima guerra i signori acquistavano un maialino che veniva lasciato libero per il paese ed era alimentato da tutta la popolazione (ancor oggi i bambini che vagano presso famiglie di parenti e amici, scroccando pranzi e merende, sono affettuosamente chiamati "Porchetto di S. Antonio"). L'anno dopo il maiale era venduto e con il ricavato si organizzava la festa.E POI ANCORA
ALTARINI
Fin dai tempi lontanissimi nel nostro paese è sempre stata radicata la fede e la devozione alla Madonna e non a caso la nostra principale Chiesa è dedicata alla Vergine Maria, come pure altre Chiese minori come quella della Stella e della Madonna delle Grazie. Proprio alla Madonna è legata una dolce tradizione che chi non ha un'età troppo verde ricorda benissimo e che oggi è quasi totalmente scomparsa; quella degli altarini. All'inizio del mese di Maggio nelle piazzette, nei rioni, nei vicoli, sorgeva come per incanto un'edicola incorniciata di verdura o di ginestra in fiore, al centro della quale era posta un'immagine della Madonna. Al calar della sera, per tutto il mese di maggio, con l'aria dolce della primavera le donne ed i bambini di ogni rione si raccoglievano presso l'altarino più vicino, dove brillavano lumini ad olio, per pregare e cantare. Quei cori risuonavano nella notte ed una delicata armonia si diffondeva nell'aria suscitando ovunque un senso di pacata nostalgia.




Purtroppo questa dolce tradizione col mutare dei tempi è praticamente scomparsa. Forse una delle tante cause potrebbe essere stata la televisione che è entrata prepotentemente in tutte le famiglie e ci tiene tutti chiusi in casa, muti, a guardare il piccolo schermo. NE DIREI TANTE PERCHèNON LI RIFACCIAMO?

Anonimo ha detto...

CONTINUANINFIORATA AMOROSA
E' risaputo che il mese di Maggio è il mese dei fiori, ma anche degli innamorati che di essi si servivano per fare omaggi o dispetti alla donna del cuore. Di notte gli innamorati preparavano, fuori dall'uscio di casa della loro donna, un'infiorata "amorosa" o "dispettosa", a secondo della circostanza.
Nel primo caso l'infiorata era di fiori, che disegnavano piacevoli rime a messaggio delo loro sentimento, il tutto completato da omaggi di frutta o primizie stagionali che venivano appese alla porta di casa.
Nel caso di amore non corrisposto, la ragazza avrebbe trovato, all'indomani, l'infiorata "dispettosa" fatta con semi di "stoppolone" oppure fieno. Anche in questo caso erano frequenti rime; però di sfogo e di scherno: Inoltre, in luogo dell'omaggio di frutta, la ragazza trovava un disegno in calce riproducente un paio di corna.
Anche questa tradizione è totalmente scomparsa.LE SERENATE
Altra tipica manifestazione amorosa, nella vita paesana di qualche tempo fa, era la serenata, della quale si serviva l'innamorato per comunicare alla ragazza il proprio sentimento. Esisteva una precisa procedura. In compagnia di suonatori e talvolta di un cantante, il giovane si recava sotto la finestra dell'amata, dove faceva eseguire motivi musicali; quattro la prima sera; nel caso la ragazza avesse dimostrato di gradire la precedente serenata; otto pezzi la terza sera e questo faceva comprendere a tutti le intenzioni dei due giovani futuri fidanzati.
Il fine della serenata era quello di preparare il terreno per la dichiarazione amorosa diretta.
LE SERENATE
Altra tipica manifestazione amorosa, nella vita paesana di qualche tempo fa, era la serenata, della quale si serviva l'innamorato per comunicare alla ragazza il proprio sentimento. Esisteva una precisa procedura. In compagnia di suonatori e talvolta di un cantante, il giovane si recava sotto la finestra dell'amata, dove faceva eseguire motivi musicali; quattro la prima sera; nel caso la ragazza avesse dimostrato di gradire la precedente serenata; otto pezzi la terza sera e questo faceva comprendere a tutti le intenzioni dei due giovani futuri fidanzati.
Il fine della serenata era quello di preparare il terreno per la dichiarazione amorosa diretta.

Unknown ha detto...

Niccolò:

Sicuramente è un'ottima idea quella di rievocare le vecchie tradizioni. Stiamo pensando di proporre nuove idee per il gonfalone e per s. liberatore...

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