giovedì 25 febbraio 2010

Due temi importanti su cui discutere

Volevamo rilanciare, commentandoli, due argomenti da noi in passato affrontati. Il dearsenificatore e la raccolta differenziata.
A che punto siamo della questione dearsenificatore? Eravamo rimasti qui. In un post del 2 dicembre si dichiarava come fossero ormai "Ultimati i lavori del dearsenificatore. Entro dicembre, stando alla risposta del sindaco Alfredo Graziani, il macchinario che riduce la concentrazione dell’arsenico nell’acqua potrà entrare in funzione. Il 24 novembre 2009 l'acqua comunale è stata dichiarata non potabile; il 2 dicembre un'ordinanza del sindaco la dichiara potabile." Era stato dichiarato che entro dicembre 2009 il dearsenificatore potrà tornare in funzione. E' veramente così oppure siamo ancora in attesa di quell'entrata in funzione? Se ne frattempo c'è stato un abbassamento del livello di arsenico nel nostro acquedotto, questo è dovuto essenzialmente al fatto che è stato realizzato il pozzo di Colle Elmo, utilizzato per integrare l'acqua che arriva da Fabrica. Un argomento cosi delicato crediamo possa meritare maggiore attenzione da parte di tutti.
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Sicuramente ricorderete la campagna di sensibilizzazione fatta anche da questo blog a favore della raccolta differenziata. E sicuramente ricorderete come abbiamo accolto in modo favorevole la diffusione di compostiere a famiglie del territorio, per effettuare una sperimentazione preventiva. Convinti ancora della bontà dell'iniziativa, non possiamo però non sottolineare quanto apparso su "incontri" nel numero uscito qualche giorno fa. Leggendo le pagine del quotidiano locale si apprende che la sperimentazione è ferma in quanto le compostiere sarebbero arrivate nelle case di chi si ero dichiarato disponibile ad "adottarne" una, sprovviste del manuale o mancanti addirittura di qualche componente. La riflessione è fin troppo scontata. Questi percorsi che nobilitano una comunità, rendendola partecipe di processi volti alla sensibilizzazione su tematiche importanti quali la salvagurdia ambientale del nostro pianeta, se non fatti in modo attento rischiano di fare ancora più danni che il non farli. E comportano anche brutte figure. Se ci si imbarca in avventure di sperimentazione si deve avere un quadro completo della situazione perchè questi sono intoppi che non penso possano essere incamerati all'interno di quelli che possono accadere. Se comunque il danno è ancora riparabile esso deve essero un monito affinchè su tematiche come queste si riversi l'intero interesse delle politiche di chi ci amministra. Il futuro appartiene a chi giorno dopo giorno fa in modo di costruirsi un mondo che ne abbia uno!

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