sabato 27 febbraio 2010

Dimissioni Orsini: il comunicato stampa del pd locale

Come al solito riceviamo e ringraziamo il segretario Francesco di Basilio per quanto inviatoci.

Dura reazione della segreteria sull’abbandono del gruppo “Rinnovamento Democratico” del consigliere Orsini

“Orsini se è coerente fino in fondo deve lasciare la poltrona”

Franco Orsini lascia il gruppo consiliare di minoranza “Rinnovamento Democratico”. La decisione dell’abbandono del gruppo è stata comunicata con lettera consegnata al capogruppo Francesco Urbanetti al termine dell’infuocata seduta del Consiglio comunale del 24 febbraio u.s., con una sgradevole tempistica che ha lasciato davvero l’amaro in bocca. Questa inaspettata e mai manifestata volontà di uscire dal gruppo “Rinnovamento Democratico” sicuramente è scaturita dalla decisione assunta, sia dal gruppo di “Rinnovamento Democratico” sia dal coordinamento del Partito Democratico maglianese, di far dimettere lo stesso consigliere Orsini dalla presidenza della commissione Politiche per il Territorio, non per demeriti professionali ma per l’uso strumentale che la maggioranza ne ha sta facendo per farsi propaganda. “Le dimissioni di Franco Orsini dal gruppo – tuonano dalla segreteria del Pd – sono un fatto gravissimo. In questo modo si viene meno alla volontà popolare e al rispetto delle regole democratiche. Accettiamo la decisione di Orsini ma a patto che sia coerente fino in fondo e si dimetta anche da consigliere comunale. Il voto dello scorso giugno ci ha assegnato 5 consiglieri e se uno di loro lascia il nostro gruppo va contro quella parte di elettorato che ci ha dato fiducia. Ovviamente – concludono – non abbiamo smesso di sperare in un ripensamento anche se certe ferite sono difficili da sanare”.

Il Consiglio Comunale si era infatti aperto con la presentazione di un documento da parte del gruppo di “Rinnovamento Democratico” nel quale veniva ampiamente lodato il lavoro svolto da Franco Orsini alla guida della commissione ma, visto l’uso strumentale che fa la maggioranza di questa carica, si sono presentate le dimissioni dalla stessa. Dimissioni puntualmente respinte, con un discutibile spirito democratico, dal sindaco Alfredo Graziani. “Non capiamo – dicono dal Pd maglianese – perché il Sindaco debba a tutti i costi decidere come deve lavorare la minoranza. Non volevamo assolutamente disimpegnarci, ma soltanto togliere un argomento di facile propaganda all’attuale amministrazione. Si può collaborare in maniera costruttiva e con ottimi risultati anche senza avere un presidente: come dimostrato dal fattivo e operoso lavoro svolto da Francesco Urbanetti nella commissione Statuto. La reazione accesa del Sindaco e dei suoi assessori dunque conferma la nostra tesi. Quella presidenza serviva solo per farsi propaganda”. “La decisione di ritirare la presidenza – dicono dal gruppo – era stata presa dopo un lungo confronto che ha visto sia il coordinamento del Pd che l’intero gruppo di “Rinnovamento Democratico” prendere questa decisione in maniera autonoma e con il consenso di una larghissima maggioranza. Teniamo a precisare che Franco Orsini ne era consapevole e aveva accettato tale decisione. Non capiamo perciò perché al momento che il Sindaco ha detto di voler respingere le dimissioni, questi abbia cambiato idea e soprattutto senza avvisare delle sue intenzioni gli altri consiglieri. Speriamo in un suo ripensamento nel rispetto dei cittadini ed elettori che fino ad oggi lo hanno sostenuto con lealtà e fiducia”.

SEGRETERIA CIRCOLO PD MAGLIANO SABINA

1 commenti:

Niccolò ha detto...

Orsini rimarrà presidente della commissione?
Se la risposta è positiva, vorrei far notare un elemento importante che m'è fatto stato giustamente presente. Se Orsini rimane presidente della commmissione:
o entra a far parte della maggioranza e quindi la commissione sarebbe composta solo da membri della maggioranza, cosa per regolamento inammissibile e che richiederebbe che un membro si dimetta per far entrare un membro della minoranza;
oppure, Orsini crea un gruppo indipendente, ma in tal caso in quella commissione non rimarrebbero rappresentati un terzo della popolazione maglianese, ossia non ci sarebbe nessuno di Rinnovamento democratico.
ebbene, quest'ultima situazione appare ingiusta, visto che è necessario che ci sia il requisito della rappresentanza, soprattutto in una commissione composta da pochissime persone.

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