mercoledì 3 febbraio 2010

Candidate regionali a Magliano?

Possibilità di faccia a faccia regionale a Piazza Garibaldi? Impresa non semplice, ma questo è il tentativo promosso dall'Amministrazione per le prossime elezioni che dovranno riguardare la regione Lazio e soprattutto investiranno i cittadini maglianesi su dei temi che sono ormai da tempo al centro del dibattito locale: il destino dell'Ospedale Marzio Marini e le voci che vorrebbero individuare la valle del Tevere come uno dei siti delle future centrali nucleari previste dal Governo.
Come riportato dal blog di Magliano Insieme il Sindaco ha inviato una lettera alle candidate alla Presidenza della Regione, Emma Bonino e Renata Polverini, invitandole a Magliano per pronunciarsi su due grandi temi che riguardano il nostro Comune. Attendiamo ulteriori notizie, sperando di poter ascoltare con le nostre orecchie le voci delle candidate, qui a Magliano.


9 commenti:

Anonimo ha detto...

Bastava ascoltare la Bonino stamattina ad "Unomattina". Se il Governo vuol fare il nucleare lo dica "prima delle elezioni dove lo vuole fare e non dopo". E poi: "Molte regioni (tra cui il Lazio) hanno già fatto ricorso per via giudiziaria e poi bisogna discutere se questo Paese ha bisogno oggi di questo nucleare o se può meglio attrezzarsi risparmiando energia, ad esempio nel settore abitativo creando molti posti di lavoro, e se lanciarsi nel settore delle energie rinnovabili". Il nucleare è quanto fatto altri trent'anni fa e i costi-benefici non tornano.

Anonimo ha detto...

E sull'ospedale? Sempre ad Unomattina, la Bonino ha detto che per la sanità serve un'operazione trasparenza: su internet deve andare tutto, l'anagrafe degli eletti, dei nominati, dei manager, dei direttori Asl perchè tutti sappiano qual è la situazione. Quella vera. "Solo dopo potremo decidere se vogliamo più servizi sul territorio oppure ospedalizzare tutto; è necessario però spendere meno e meglio. Non tutto deve essere a Roma ma bisogna creare anche strutture nelle province, non deve essere tutto ospedale ma servizi di assistenza magari domiciliari".

c.g. ha detto...

NON C'E'MALE COME CURRICULUM:

La scena finale è ritratta da Giovanna Vitale su Repubblica: “47 anni, da 4 alla guida dell’Ugl, il piccolo sindacato di destra che lei ha portato al tavolo dei grandi, corteggiatissima dai talk show e frequentatrice della Roma bene che ama ricevere nel suo salotto sull’Aventino”.

Il passaggio dalla Magliana al salotto dell’Aventino sembra la declinazione immobiliare del “sogno italiano”. Il catasto parla chiaro: Renata Polverini possiede due appartamenti (con quattro ingressi) per complessivi 16,5 vani catastali più tre box e due cantine in un palazzo non lussuoso ma incastonato nel verde della collina di San Saba, tra Aventino e Testaccio. Come ha fatto ad accumulare un patrimonio che vale oggi circa 1,5 milioni di euro? La leader sindacale nel 2002 ha acquistato una delle sue case a prezzo stracciato dallo Ior, la banca del Vaticano. Mentre la seconda è arrivata (a prezzo più alto) da una società vicina allo Ior, la Marine Sud Investimenti, intestata per il 99 per cento a una società anonima.

Non solo: la leader sindacale ha comprato con lo sconto un appartamento all’Eur dell’Inpdap, l’ente nel quale l’Ugl è rappresentato o sovrarappresentato (vedi link). Non c’è nulla di illecito ma è bene chiarire tutto. Renata Polverini è sostenuta dalla Chiesa contro l’abortista Emma Bonino. Ma, per risanare la sanità laziale dovrà intervenire anche sulle cliniche del Vaticano.

E poi c’è la questione dei soldi. Ogni volta la sindacalista ha acceso un mutuo per comprare ma le rate sono state onorate grazie a uno stipendio rilevante per una sindacalista. Al Magazine, disse di guadagnare “solo” 3 mila euro al mese. Ma nella classifica delle dichiarazioni dei redditi pubblicate nel 2008 risultava davanti agli altri leader sindacali con 140 mila euro lordi annui. Evidentemente i numeri (degli iscritti e dei redditi) non sono il suo forte. Per fortuna va meglio con gli affari. Il 28 marzo del 2002 compra dall’Inpdap vicino all’Eur, al Torrino, un secondo piano di sette vani catastali più box e cantina. Sono i palazzi abitati anche da sindacalisti e politici raccomandati, quelli descritti dal Giornale di Vittorio Feltri nel 1995.
continua...

c.g. ha detto...

....Evidentemente Affittopoli non riguardava solo i sindacati di centrosinistra. Dopo quella campagna, alla fine degli anni novanta, l’allora rampante sindacalista ottiene un appartamento appena costruito in affitto. Poco dopo lo compra, grazie allo sconto riservato a tutti gli inquilini e pari al 40 per cento, al prezzo stracciato di 148 mila e 583 euro. La casa sarà poi venduta il 4 aprile del 2007 per un prezzo dichiarato di 234 mila euro, 150 mila in contanti e il resto come accollo del mutuo. Il prezzo non è giusto nemmeno stavolta. Basti dire che il settimo piano dello stesso palazzo, molto più piccolo (4 vani contro sette) e senza box viene comprato all’asta negli stessi giorni a 256 mila euro. Il fatto è che Polverini vende al segretario confederale dell’Ugl (suo amico e sostenitore) Rolando Vicari.

Ancora più interessante è la storia dell’abitazione di San Saba. Polverini compra dallo Ior, la banca del Vaticano coinvolta in tanti scandali, il 17 dicembre del 2002 un primo piano con doppi ingressi, 5 camere, cameretta più tre bagni, cucina e tre balconi, più due box e cantina, al prezzo di 272 mila euro, un vero affare. Il prezzo di mercato è il doppio. “Non c’è stato nessuno sconto dello Ior”, dice oggi Renata Polverini, “ho seguito la stessa trafila degli altri acquirenti di appartamenti nel palazzo . Ho comprato tramite un’agenzia”. Meno di due anni dopo, nel 2004, il leader Ugl compra un secondo appartamento gemello al piano terreno dalla Marine Sud Investimenti amministrata da Michele D’Adamo. Il piano terra costa 666 mila euro, più del doppio, e ha solo un box. Le ipotesi sono due: lo Ior ha fatto un prezzo basso alla Polverini oppure ha dichiarato meno del pagamento reale. Comunque la sindacalista non si ferma. E subito dopo vende una delle stanze per poter pagare il mutuo. La vicina sgancia 50 mila euro. Per un solo vano.

TRATTO DA l'AnteFatto.

Anonimo ha detto...

"Ae sarò eletta mi impegnerò contro la costruzione di impianti sul territorio del Lazio, coerentemente con quanto mantengo da quando il governo ha annunciato il ritorno, inutile quanto dispendioso, al nucleare. Con me, il Lazio sarà la Regione della green economy, non del nucleare".
http://www.radicali.it/view.php?id=152559

c.g. ha detto...

La Polverini dice:
«Una centrale nucleare non è un problema ideologico - scrive Renata Polverini sul suo blog - ma un'opportunità da valutare, anche in relazione alla produzione di energia di ogni regione rispetto al fabbisogno del territorio».

Però non ha ancora il coraggio, o la voglia di esprimersi di cosa voglia fare sul nostro territorio.
Aspetta ordini dai suoi capi? da colui responsabile del massacro perpetrato nei confronti di ragazzi inermi a Genova quando era ministro dell'interno pronunciando "...Fui costretto a dare ordine di sparare se avessero sfondato la zona rossa", ed oggi ministro per lo sviluppo economico e di cui di nuovo ha ventilato l'ipotesi di militarizzare le centrali nucleari e sparare a chi tenterà di forzare i cantieri?

Su "nostra signora", si pronunci chiara e forte e non già in politichese o sindacalese.

Anonimo ha detto...

Emma Bonino 180.235 euro (2007)

Anonimo ha detto...

La volete o no una centrale nucleare a 90, a 60 o a 70 chilometri da Roma? La volete o no una bella coppia di reattori (un terzo del totale nazionale previsto dall’energico ed energetico Scajola) piazzata a Montalto di Castro, oppure a Borgo Sabotino nella piana di Latina o all’incrocio tra il Tevere e la Nera tra Orte e Magliano Sabina? In mezzo non si può stare.
O è sì o è no. Per Bonino è no, per Polverini non si sa..

Anonimo ha detto...

Bonino: «Non rinuncio all'auto blu»

Related Posts with Thumbnails