sabato 13 settembre 2008

L'ospedale che difendiamo

La possibile chiusura del Marzio Marini, come ben sappiamo, non è un problema a sé stante, ma è la conseguenza del progetto regionale tendente a riorganizzare il settore ospedaliero in tutte le cinque province del Lazio. Sotto questa prospettiva dobbiamo leggere il caso. L’ospedale di Magliano, a nostro parere, deve essere difeso in tutti i modi da una sua possibile chiusura perché, come è stato chiarito all’incontro dei sindaci in sala consiliare, è innanzitutto la prima azienda maglianese, e come tale è anche un polo fondamentale dell’intera bassa sabina. Sottrarre ad un territorio come il nostro anche l’ospedale costituirebbe l’ultimo di una lunga serie di scippi, dopo il quale non rimarrebbe quasi più nulla alla nostra terra. Dobbiamo altresì aggiungere che l’ospedale di Magliano, prima che scoppiasse il caso, aveva i suoi problemi: primari vacanti, work in progress (spesso in pause), basso rapporto posti letto/degenze. Tutto questo andava e va ovviamente a configurare grossi problemi per il nostro nosocomio che, confrontato con gli altri ospedali regionali, lo poneva e lo pone ancora oggi, evidentemente, agli ultimi posti di alcune statistiche in mano alla Regione. Ed è proprio questo uno dei fattori principali che ha portato la Regione a fare queste scelte (ignorando però che altri reparti e settori del nostro ospedale funzionano bene!).
Tutti noi siamo a conoscenza del fatto che l’ospedale di Magliano ha delle pecche, ma non per questo non vogliamo difenderlo. Anzi, a maggior ragione ci battiamo affinché, al tavolo delle trattative con le istituzioni regionali, venga intrapresa una indagine precisa che analizzi singolarmente tutte i reparti e settori dell’ospedale, valutando quelli che devono esser difesi, quelli che devono essere implementati e quelli (pochi) che oggettivamente portano solo perdite e debiti alla popolazione maglianese e regionale. Questo discorso lo portiamo avanti per fare chiarezza. Non avrebbe senso difendere l’ospedale in sé e per sé, con i suoi difetti. Ha invece molto senso (ed è questo ciò che mi auguro faccia anche il comitato cittadino appena costituitosi) difendere l’ospedale, analizzandone singolarmente ogni suo aspetto, affinché ogni reparto venga valutato nei suoi pregi e difetti. Ricordando che non accettiamo nessuna chiusura dell’ospedale, sottolineiamo il fatto che una corretta riorganizzazione è chiaramente necessaria, e lo era anche da molto tempo. Per esemplificare: non possiamo certo accettare che ci venga sottratto un reparto valido, funzionante e frequentato; siamo invece d’accordo nel valutare se sia il caso di trasferire un reparto problematico e inutilizzato. Sarebbe ipocrita difendere a spada tratta alcuni nostri reparti, quando siamo noi maglianesi, in primis, a non usufruirne, preferendo altri ospedali rispetto al nostro. Ricordiamo comunque che sarebbe totalmente sbagliato buttare via il bambino con l’acqua sporca. L’ospedale di Magliano, sebbene abbia i suoi problemi (come ogni ospedale, tra l’altro), vale; è stato ed è in ogni caso un bene al quale nessun maglianese vuole rinunciare. Questo anche per il modo in cui è sorto: ossia come donazione, di un maglianese, per i maglianesi.

Niccolò

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottima analisi Niccolò, condivido, aprire un tavolo tecnico di valutazione, poi prendere decisioni condivise con la gente, con chi lavora e dirigge l'ospedale, poi si deciderà come agire.

Anonimo ha detto...

Leggo tra l'alro quanto segue:
...valutando quelli che devono esser difesi, quelli che devono essere implementati e quelli (pochi) che oggettivamente portano solo perdite e debiti alla popolazione maglianese e regionale.

Potrei conoscere secondo te, quali sono quelli che portano soltanto perdite e debiti alla popolazione maglianese e regionale?

Io so una cosa, ci sono reparti di Chirurgia, Medicina, Ortopedia e vari altri poliambulatori, si vuole che questi reparti assolavano alla funzione di una medicina, chirurgia, ortopedia moderna ed efficiente? li si attrezzino secondo i canoni vigenti e suggeriti dagli organi adibiti al controllo di qualità; gli utenti che ora si rivolgono a strutture ospedaliere lontane da Magliano e dal territorio, sicuramente utilizzerebbero questo ospedale, riducendo la spesa anziché incrementandola poiché in questo caso la Regione si trova ad assolvere debiti presso le asl umbre oltre alle spese del mantenimento di una struttura (quella di Magliano) mal funzionante.
Si ristabilisca ad esempio il reparto di ostetricia e ginecologia anziché andare a partorire all'ospedale di Narni; quanto costa alla regione lazio un parto ve lo chiedete?

Si sono lasciati marcire problemi vecchi e mai risolti per la mancanza di sensibilità verso la nostra struttura e guardate che uso il termine sensibilità per non infierire verso coloro addetti al controllo (vedi sindaci e commissioni)
Volete una testimonianza?
una delle ultime delibere consiliari della vecchia amministrazione cui facevo parte, riguardava la recinzione di tutta l'area ospedaliera poiché per legge tali strutture lo debbono essere e sapete perché ancora non è stata effettuata? perché già dal 1980, dall'insediamento del comitato di gestione diretto dalla Mazzoli (poggio mirteto), questo ospedale doveva essere chiuso per favorire quello costruendo di Poggio Mirteto.
Ci siamo, siamo giunti al termine, quello di Poggio per lungodegenti è prossimo all'apertura, questo di Magliano è pronto alla chiusura.


Fossi uno degli amministratori di questi ultimi anni mi sparerei alla tempia (si fa per dire), per aver fallito le aspettative di un popolo che, anche se esiguo sono persone e non animali.

Anonimo ha detto...

Non ce l'ho scritto perchè non sono certo io colui che deve fare l'analisi dettagliata dei reparti. Non ne sono competente. Per questo ho invitato altri soggetti.

Potrei farti però un ipotetico esempio: se a Magliano chirurgia generale (non d'urgenza) fa operazioni annuali che si contano sulle dita di una mano, bisognerebbe prendere in considerazione l'ipotesi di trasferirlo. Capisco bene che la cosa migliore sarebbe portarlo, come dici tu, ad un livello moderno ed efficiente, ma adesso stiamo trattando addirittura contro la chiusura dell'ospedale. Un discorso del genere si può realisticamente fare solo quando c'è qualche soldo in cassa.

Anonimo ha detto...

Spero tu faccia parte del comitato cittadino ma, spero ancora di più modifichi le tue "aspirazioni", quelle di rinunciare a fare delle sacrosante battaglie atte a ristabilire il giusto ruolo che deve avere un ospedale moderno e non un "lazzaretto".
Se si dovesse incominciare rimettendosi alla volontà di coloro che hanno ridotto a simili condizioni l'ospedale, non si parte con il piede giusto.
buona domenica

Anonimo ha detto...

condivido quanto detto da niccolo.qui non si tratta di incaponirsi e cercare la lotta, il dissenso, la ribellione contro le istituzioni per il semplice gusto di tornare a respirare l'aria sessantottina.occore far funzionare la testa.si sa che il nostro ospedale non potrà mai aspirare a quella tanto invocata ammodernizzazione, i tempi di austerity non ce lo permettono, quindi è inutile a mio modo di vedere puntare i piedi e frignare come bambini. è più realistico fare una analisi su cosa deve essere mantenuto e osa deve essere potenziato, insomma venire ad un punto di comune contatto.alzare barricate non sortirà l'effetto desiderato.e poi un'ultima cosa.carlo g si augura che niccolo faccia parte, forse detto un po provocatoriamente, del comitato cittadino, però mi chiedo, di questo comitato fanno parte i tanti lavoratori di tutti quei reparti che rischiano la chiusura?insomma stiamo cercando oltre che di salvaguardare l'interesse di noi utenti anche quello dei lavoratori o sbaglio?e lavoratori, dai medici ai portantini, dove sono?ricordiamoci una cosa, se qualcuno viene a casa nostra e la casa è sottosopra, sporca, disordinata, puzzolente, di certo la colpa per tutto ciò non è del nostro ospite!bisogna voler bene anche al luogo dove si lavora e farla finita di sputare sul piatto in cui si è mangiato per 50 anni.altrimenti le lacrime saranno quelle del coccodrillo!

Anonimo ha detto...

Cerchiamo anche di fare battaglie dove sappiamo di poter vincere e non tanto per avere visibilità, strillare e basta, non paga e non fa bene a nessuno.

Anonimo ha detto...

E soprattutto che si cerchi di far fare un bell'esame di coscienza a che ci lavora nell'ospedale.
la maggior responsabilità della sua inefficienza è a causa di questi signori che pensano solo ad intascare stipendi trasferte e se ne fregano della gente che ha bisogno. Bisogna premiare che vale e cacciare che non vale. Purtroppo quelli che valevano li hanno costretti ad andarsene. La politica e i gruppettari all'interno della struttura hanno ridotto il marzio marini a un ospedale in cui nessuno deliberatamente vuole farsi ricoverare. Questa è la triste realtà e difenderla solo per pricipio non renderebbe un buon servizio ai cittadini.

Anonimo ha detto...

e comunque caro carlo, vorrei sempre ricordarti quanti anni siete stati insieme alla maggioranza e quanto non avete combinato un bel niente!!Le vostre sono sempre state belle parole, la vostra possibilità l' avete avuta e non l' avete sfruttata.
Adesso basta la gente l'ha capito, la vostra era è finita. FATEVI DA PARTE

Anonimo ha detto...

Le mie aspirazioni, solo perchè realistiche e magari meno appariscenti o rumorose di altri, non le modifico, perchè ritengo che sia giusto sempre combattere per ottenere quello che veramente voglio ottenere, nè di più nè di meno.
Farò insieme agli altri questa battaglia, ma consapevole del fatto che è quantomeno opportuno un dialogo da compiersi nei termini di quanto scritto nel post.

Anonimo ha detto...

Queste tutte vostre opinioni me le tengo ben strette, così da ricordarmi un giorno come la pensavano alcuni cittadini sull'unica struttura dove tanti altri nostri concittadini campano (indotto soprattutto poiché i dipendenti, nella malaugurata eventualità di un ridimensionamento nessuno potrà mai mandarli a casa).
Non vado oltre poiché ormai sembra si ragioni pregiudizialmente badando più contro chi scagliarsi (in questo caso io) che affrontare con determinazione la faccenda.
Dico soltanto al solito civitonico di dedicarsi più alla sua cittadina, dove davvero ne avrebbe più bisogno di Magliano e che non ci rompa i maroni anche lui, ho vissuto l'epoca della chiusura dell'ospedale di Orte e ricordo il campalinismo dei civitonici nel difendere il loro malridotto nosocomio, ma le cose sappiamo tutti come andarono.
Allora te lo ripeto, lascia che questo problema se lo risolvino i maglianesi.
Mentre per gli altri interlocutori voglio ricordare che ho fatto parte del consiglio di amministrazione del nostro ospedale da 1977 al 1980; non voglio essere io a ricordare l'efficienza di quella compagine di Maglianesi alla direzione, l'efficienza di quei reparti, di quegli operatori sanitari, di quei medici e la soddisfazione di chi vi ricorreva.
Basta chiedere a tutti coloro che in quegli anni vi hanno lavorato o vi sono ricorsi per curarsi.
Tutto il resto sono soltanto chiacchiere, lasciando da parte gli eventuali rancori , gelosie, o quant'altro servi soltanto a generare disomogeneità tra i cittadini e perdita del reale obbiettivo che è la difesa ed il rilancio della struttura.
Carlo

Anonimo ha detto...

Forse non hai capito bene (rileggi il post) che il primo scopo è difendere la struttura. Nessuno qui dice che bisogna fregarsene.

Il post non si scaglia contro nessuno, bensì ha come scopo quello di analizzare pragmaticamente il caso. Suvvia, siamo realisti!

Anonimo ha detto...

Per nicco e gli altri soci, oggi con mattia alle 14 dovremmo trovarci on-line per redigere volantino e manifesto. se volete essere informati in tempo reale collegatevi su msn. ps stasera dobbiamo anche organizzarci meglio per sabato e domenica prossima.

Anonimo ha detto...

Nic, ti porto un esempio, comunque lontano dai miei principi:
In una qualsiasi disputa diplomatica tra Stati, se a volte questa diplomazia non è surrogata da una forza quale potrebbe essere un esercito, non si giungerebbe mai ad un accordo.
Spero di essere stato un poco più chiaro adesso, anche se penso tu con la tua intelligenza avessi già capito.
Si lascino da parte i pregiudizi, almeno in questa delicata fase.
ciao.

pietro galadini ha detto...

Cerchiamo anche di fare battaglie dove sappiamo di poter vincere e non tanto per avere visibilità, strillare e basta, non paga e non fa bene a nessuno.

carlo g ha detto...

Nic, ti porto un esempio, comunque lontano dai miei principi:
In una qualsiasi disputa diplomatica tra Stati, se a volte questa diplomazia non è surrogata da una forza quale potrebbe essere un esercito, non si giungerebbe mai ad un accordo.
Spero di essere stato un poco più chiaro adesso, anche se penso tu con la tua intelligenza avessi già capito.
Si lascino da parte i pregiudizi, almeno in questa delicata fase.
ciao.

grillo c'è ha detto...

condivido quanto detto da niccolo.qui non si tratta di incaponirsi e cercare la lotta, il dissenso, la ribellione contro le istituzioni per il semplice gusto di tornare a respirare l'aria sessantottina.occore far funzionare la testa.si sa che il nostro ospedale non potrà mai aspirare a quella tanto invocata ammodernizzazione, i tempi di austerity non ce lo permettono, quindi è inutile a mio modo di vedere puntare i piedi e frignare come bambini. è più realistico fare una analisi su cosa deve essere mantenuto e osa deve essere potenziato, insomma venire ad un punto di comune contatto.alzare barricate non sortirà l'effetto desiderato.e poi un'ultima cosa.carlo g si augura che niccolo faccia parte, forse detto un po provocatoriamente, del comitato cittadino, però mi chiedo, di questo comitato fanno parte i tanti lavoratori di tutti quei reparti che rischiano la chiusura?insomma stiamo cercando oltre che di salvaguardare l'interesse di noi utenti anche quello dei lavoratori o sbaglio?e lavoratori, dai medici ai portantini, dove sono?ricordiamoci una cosa, se qualcuno viene a casa nostra e la casa è sottosopra, sporca, disordinata, puzzolente, di certo la colpa per tutto ciò non è del nostro ospite!bisogna voler bene anche al luogo dove si lavora e farla finita di sputare sul piatto in cui si è mangiato per 50 anni.altrimenti le lacrime saranno quelle del coccodrillo!

carlo g ha detto...

Leggo tra l'alro quanto segue:
...valutando quelli che devono esser difesi, quelli che devono essere implementati e quelli (pochi) che oggettivamente portano solo perdite e debiti alla popolazione maglianese e regionale.

Potrei conoscere secondo te, quali sono quelli che portano soltanto perdite e debiti alla popolazione maglianese e regionale?

Io so una cosa, ci sono reparti di Chirurgia, Medicina, Ortopedia e vari altri poliambulatori, si vuole che questi reparti assolavano alla funzione di una medicina, chirurgia, ortopedia moderna ed efficiente? li si attrezzino secondo i canoni vigenti e suggeriti dagli organi adibiti al controllo di qualità; gli utenti che ora si rivolgono a strutture ospedaliere lontane da Magliano e dal territorio, sicuramente utilizzerebbero questo ospedale, riducendo la spesa anziché incrementandola poiché in questo caso la Regione si trova ad assolvere debiti presso le asl umbre oltre alle spese del mantenimento di una struttura (quella di Magliano) mal funzionante.
Si ristabilisca ad esempio il reparto di ostetricia e ginecologia anziché andare a partorire all'ospedale di Narni; quanto costa alla regione lazio un parto ve lo chiedete?

Si sono lasciati marcire problemi vecchi e mai risolti per la mancanza di sensibilità verso la nostra struttura e guardate che uso il termine sensibilità per non infierire verso coloro addetti al controllo (vedi sindaci e commissioni)
Volete una testimonianza?
una delle ultime delibere consiliari della vecchia amministrazione cui facevo parte, riguardava la recinzione di tutta l'area ospedaliera poiché per legge tali strutture lo debbono essere e sapete perché ancora non è stata effettuata? perché già dal 1980, dall'insediamento del comitato di gestione diretto dalla Mazzoli (poggio mirteto), questo ospedale doveva essere chiuso per favorire quello costruendo di Poggio Mirteto.
Ci siamo, siamo giunti al termine, quello di Poggio per lungodegenti è prossimo all'apertura, questo di Magliano è pronto alla chiusura.


Fossi uno degli amministratori di questi ultimi anni mi sparerei alla tempia (si fa per dire), per aver fallito le aspettative di un popolo che, anche se esiguo sono persone e non animali.

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