domenica 21 settembre 2008

La nostra iniziativa in prima pagina sul Corriere di Rieti

Riportiamo l'articolo del nostro amico Paolo di Basilio, articolo apparso in prima pagina oggi sul Corriere di Rieti, riferito all'iniziativa di Sabinamente. Cogliamo l'occasione per ringraziarlo.

dal portale de "Il Corriere di Rieti"


Raccolta firme
Il gazebo allestito ieri mattina durante il mercato settimanale

Chi pensava ad una “goliardata” da ragazzi da ieri dovrà in qualche modo ripensarci. La raccolta di firme per sollecitare il cambio di Regione è partita come forse nemmeno i promotori si aspettavano. In meno di quattro ore i ragazzi dell’associazione culturale “Sabinamente” hanno raccolto oltre duecento adesioni nel gazebo allestito in piazzale Mazzini durante il giorno del mercato. Lo scontento verso Rieti ed il Lazio insomma a Magliano c’è. Ed ora si vede pure. E quello di ieri sembra essere soltanto l’inizio. Oggi i ragazzi dell’associazione saranno per tutta la mattinata in piazza Garibaldi poi, “se la risposta continuerà ad essere quella di questa mattina (ieri per chi legge, ndr) organizzeremo altre iniziative pubbliche”. Gazebo, volantini in mano e manifesti. Come promesso da alcune settimane dopo la “provocazione” lanciata nel loro blog i ragazzi dell’associazione sono passati dalle parole ai fatti. Tante le persone che si sono fermate davanti al loro sit-in, quantomeno incuriositi dall’iniziativa. Il manifesto che spiega i motivi della richiesta di trasferimento in Umbria è fin troppo chiaro: “Da troppo tempo siamo costretti a subire le scelte di enti superiori che stanno sottraendo inesorabilmente opportunità di sviluppo per il nostro paese”. Poi si fa riferimento a delle decisioni “quantomeno discutibili” che hanno riguardato le scuole superiori o l’ospedale. “Non possiamo pensare di assistere inermi a tutto ciò” per questo il motto della lotta è “via da Rieti e dal Lazio”. “Torniamo in Umbria”, recita il volantino distribuito ai passanti ricordando che Magliano fino agli anni ‘20 era sotto la Provincia di Perugia. Tre i motivi per vale la pena passare in Umbria, nell’ordine: “migliore sistema fiscale”, “politiche all’avanguardia in materia ambientale e di tutela dei centri urbani” e “migliore viabilità”. Finora la pensano allo stesso modo in 200. Se continua di questo passo prima o poi qualcuno dovrà fare i conti, seriamente, con questo sentimento.

Paolo Di Basilio

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