lunedì 15 ottobre 2007

Che ne dite?

piccola proposta: che ne pensate se insieme ai post sulle questioni locali, venissero aggiunte anche tematiche di attualità nazionale, o recensioni di film e libri...
Fateci sapere cosa ne pensate!!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

vogliamo risolvere prima i problemi nostri? Quando il brodo si fa lungo disgusta.........

MELAVERDE 2007 ha detto...

Ciao Niccolo' sono d'accordo magari su una "piccola rubrica" tipo libro , disco o film "del mese"...con piacere mi piacerebbe anche recensire "dischi piu' alternativi" ...ma senza che si perda il principale target del blog: Magliano , l'attualita', le problematice ,le proposte, la crionaca dei fatti " belli e brutti!
Non manchiamo nel fare di questo Blog un'ulteriore "voce" per i nostri concittadini!
Il resto ben venga...
Cmq sei sempre un vulcano di idee e proposte ...questo mette te e il tuo operare sempre sotto una buona luce!
Andrea__staff

Anonimo ha detto...

grazie andre,,,davvero,,peccato che sono FRANCESCO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

MELAVERDE 2007 ha detto...

ahahahahahahahah..........
sorry...!!!

Anonimo ha detto...

Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.
La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.
L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.
Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
Il 99% chiuderebbe.
Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.
Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”.
Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.
Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.
Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico.

Anonimo ha detto...

agazzi, non è una questione di blog o non blog! se questa legge passa, ogni sito internet che fa "informazione e divulgazione" dovrà registrarsi... forse non vi rendete conto di quello che accadrebbe. andate a vedere la notizia su punto-informatico (è spiegata bene) e vi renderete conto di quando sia vasta la questione.
non si tratta di fare un emendamento per salvare i blog, si DEVE mandare affanculo l'intera legge.
e pensare che è stata votata anche da uno schieramento che si chiama "casa delle libertà"E AN"

un bel VAFFANCULO urlato!!

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