sabato 20 ottobre 2007

FACCIAMOLO GIRARE!!

Ho provato a fare un logo...che è a disposizione di tutti...magari se andrea gli da una migliore impaginazione gliene sarei grato!



Molto bello il logo...non saprei come migliorarlo.
Al limite ne aggiungo un'altro...facciamoli girare il piu' possibile!

4 commenti:

Aprile ha detto...

Ma quale stato!!!
Ma sapete quale sia la differenza tra Stato e Governo?
Indignarsi sta bene, lottare affinché certe leggi non passino pure, ma confondere le idee proprio no; o si è ignoranti, nel senso di ignorare quali siano le strutture e sovrastrutture di un Paese, oppure si è maledettamente in malafede e allora vuol dire altre cose...
Comunque calma, molta calma.

Unknown ha detto...

Niccolò:

osservazione corretta, Carlo. Un conto è lo stato un conto il governo. Resta il fatto però che le leggi, nel momento in cui vengono approvate (e solo in quel momento diventano vigenti), non sono leggi di governo ma leggi dello stato. Credo che in questo senso venga intesa la parola. In questo senso non vogliamo che quella bozza diventi legge.

Anonimo ha detto...

Boing Boing - A directory of wonderful things
Italy proposes a Ministry of Blogging with mandatory blog-licensing
Posted by Cory Doctorow, October 22, 2007 3:36 AM | permalink
Nick sez, "Famous Italian anti-government campaigner and blogger Beppe Grillo describes a proposed new Italian law which would force all bloggers to register, pay tax and be regulated by a government body."

Ricardo Franco Levi, Prodi’s right hand man , undersecretary to the President of the Council, has written the text to put a stopper in the mouth of the Internet. The draft law was approved by the Council of Ministers on 12 October. No Minister dissociated themselves from it. On gagging information, very quietly, these are all in agreement.

The Levi-Prodi law lays out that anyone with a blog or a website has to register it with the ROC, a register of the Communications Authority, produce certificates, pay a tax, even if they provide information without any intention to make money.

Link (Thanks, Nick!)

Anonimo ha detto...

Boing Boing, il terzo blog del mondo, ha scritto della legge Levi-Prodi. Il Governo ha fatto un figura mondiale di incompetenza. Levi, un signor Nessuno eletto da nessuno, ha spiegato che c’è stata, per mesi, una consultazione con tutti i protagonisti del settore per redigere la legge, inclusi gli edicolanti. I blogger sono stati esclusi. Gli operatori della Rete sono stati esclusi. Con chi ha parlato Levi? Con Berlusconi, con De Benedetti? Non certo con i ministri del Governo.
Non ha illustrato la legge al titolare del ministero delle Comunicazioni, quello che avrebbe dovuto scriverla.
Il Consiglio dei Ministri è un luogo ben strano. Vorrei poterlo filmare. Il 12 ottobre alla presentazione della Levi-Prodi chi c’era dormiva e se non dormiva pensava ad altro:
- “mi prendo la mia parte di responsabilità per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo...che autorizza interpretazioni estensive che potrebbero limitare l’attività di molti siti e blog. Molto meglio lasciare le regole attuali...” Paolo Gentiloni, Ministro delle Comunicazioni
- “non è stato discusso nel Consiglio dei Ministri del 12 ottobre perchè presentato come provvedimento di normale routine.” Antonio Di Pietro, Ministro delle Infrastrutture
- “dico subito che quel giorno, dopo aver tentato di migliorare il decreto sul welfare, sono dovuto correre al Quirinale per premiare i giovani impegnati sul cambiamento climatico e non ho potuto seguire la norma che sta allarmando la Rete. Rileggendola oggi, mi sembra decisamente restrittiva per chi gestisce un blog o una pagina web.” Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente

Per evitare altre brutte figure Prodi pubblichi prima le proposte del Consiglio on line, legga i commenti e poi proceda. I cittadini sarebbero informati e anche i Ministri.
La Commissione cultura della Camera esamina oggi la Levi-Prodi. Vorrei che la discussione sia resa pubblica con la possibilità di commentarla.
Levi ha dichiarato: “Per ogni legge, il passaggio parlamentare è l’occasione per migliorare i testi e, quando necessario, chiarire i punti ambigui”. La legge l’ha scritta lui su dettatura di Prodi. I casi sono due : Levi ci è o ci fa. Sicuramente ci ha provato. Questa volta sono stati presi con le mani nella marmellata. Ma quante volte ci hanno provato con successo senza che nessuno lo sapesse?

Leggi anche il Times sulla Levi-Prodi.

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