giovedì 3 giugno 2010

Tota Sabina Provincia: più che un'ipotesi

dal sito de "Il Corriere di Rieti"


(a.f.m.) Oggi l’onorevole Donato Bruno si incontrerà con il ministro Roberto Calderoli per discutere della “semplificazione” del “sistema Province”. Al senatore Angelo Maria Cicolani (Pdl) l’onorevole Bruno, presidente della commissione Affari costituzionali della camera e quindi relatore del codice per il riordino delle Autonomie locali, ha assicurato come nel “codice non sarà ripresentata la questione inerente alla soppressione della provincia reatina”, in quanto tale territorio amministrativo potrà “allargarsi sulla Sabina romana includendo parte di essa”. Quindi una assicurazione, quella data al senatore reatino Cicolani, circa la non soppressione istituzionale della provincia nonotante abbia meno di 220mila abitanti. L’allargamento cui si riferisce l’onorevole Donato Bruno verrebbe visto come una “sovrapposizione”, un “combaciamento” con quanto, già da qualche anno, è in essere nel distretto giudiziario reatino dove, su iniziativa legislativa dell’onorevole Pietro Fausto Carotti, 10 Comuni della Sabina romana fanno parte del distretto giudiziario reatino e altri vorrebbero entrarvi ma non tanto come soluzione “giudiziaria” quanto come “provincia di Rieti” (per esempio il ricchissimo Monterotondo e Fiano Romano, ma dall’Ente Provincia reatino “non abbiamo avuto ancora alcuna risposta in proposito nonostante la ufficializzazione di nostre richieste”). Come mai? Questioni di “puntigli burocratici” da parte della Provincia? “Con altri Comuni che intendono entrare a far parte della nostra provincia, questa, a parte gli aspetti economici e di mercato, oggi conterebbe non meno di 300mila abitanti”, conteggia Carotti. Comunque, a parte la “latitanza” delle forze politiche del Reatino per non aver fatto nulla, ma proprio nulla, per inserirsi immediatamente nel solco giudiziario tracciato allora dal parlamentare Carotti, oggi quella “latitanza” potrebbe essere forzosamente corretta dal codice per il riordino delle Autonomie locali secondo lo schema che l’onorevole Bruno ha prospettato al senatore Cicolani, il quale è deciso ad assumere iniziative in proposito. Oggi, quindi la riunione romana sul futuro della provincia reatina, in occasione della quale anche il presidente di Palazzo Dosi, Fabio Melilli, aveva annunciato di recarsi nella Capitale, per un incontro previsto in Parlamento con Dario Franceschini e gli esponenti del Pd.

PS: Intanto Amatrice (che chiede di essere seguita da Accumoli, Cittareale, Posta e Borbona) chiede però di uscire dal Lazio (clicca qui per leggere).

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