mercoledì 9 giugno 2010

Secessione amatriciana

Laddove le legittime pretese di un territorio vengono ignorate, eliminando le strutture vitali per quei luoghi e per le zone contigue, ecco che la popolazione decide di cambiare aria definitivamente, approdando in consessi in cui i propri interessi sono curati e apprezzati. E' questo ciò che fa Amatrice, privata del proprio ospedale. E' ancora Secessione!


dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Ascoli Piceno è sempre più vicina. Il sindaco del capoluogo ascolano Guido Castelli farà visita oggi al sindaco Sergio Pirozzi. Visita, inutile nasconderlo, venuta all'indomani del "polverone" mediatico che ha sollevato la decisione di Pirozzi di proporre il referendum per separarsi dalla Provincia di Rieti. Da quel momento in poi si sono risvegliate le "sirene" dell'ascolano, una zona che per motivi commerciali e di vicinanza, da sempre si trova ad avere contatti sia con Amatrice che con Accumoli. Ora giunge questo colloquio fra i due sindaci, da cui potrebbero scaturire spunti e collaborazioni inaspettate: e poi, anche se il referendum non dovesse prendere la piega sperata, potrebbe rimanere un rapporto di collaborazione con una città ed una provincia che comunque gravitano da sempre in un'orbita comune, vista la posizione di Amatrice, incuneata fra quattro regioni. C'è poco da fare: agli ascolani non dispiacerebbe affatto di avere nel novero della loro provincia anche le montagne dell'amatriciano. Ma l'attualità incalza e ieri è stato il giorno della conferenza dei sindaci, a Rieti. "L'assemblea ha recepito la delibera del consiglio comunale sull'ospedale - racconta il sindaco Pirozzi - ora si procederà ad un documento comune che sancisca l'accordo fra i sindaci sulla difesa del presidio". Un accordo che sembra esserci, come già successo l'estate scorsa sempre nel caso del nosocomio amatriciano. Presente anche l'assessore regionale Antonio Cicchetti all'assemblea dei sindaci e Pirozzi dichiara: "Cicchetti ci ha detto che per quanto riguarda la nostra richiesta, la Regione sarebbe disponibile a confermare il Pronto Soccorso e i trenta posti letto di riabilitazione". Nessuna notizia sugli attuali posti letto acuti. La sensazione è che Pirozzi voglia aspettare comunque l'incontro con la Polverini, prima di dichiarare una vittoria sulla partita. Un incontro che potrebbe svolgersi o domani o venerdì. Una cosa è certa: la "proposta Pirozzi", quella sui trenta posti letto di riabilitazione (ritagliati dallo stesso piano della Polverini) sembra aver fatto in qualche modo breccia a Roma. Ora si attendono pronunciamenti ufficiali in merito. Ieri mattina ha fatto visita al Grifoni anche il Tgr della Rai: peccato che gli amatriciani non hanno potuto vedere il servizio, visto che da quando è sbarcato il digitale terrestre, il Tgr Rai non è più visibile, se non per i possessori di una linea internet veloce. Anche questo per alcuni, potrebbe essere un motivo per passare ad altra regione. Sul fronte referendario invece, c'è da notare che ieri pomeriggio erano state raccolte ben 185 firme: un risultato non trascurabile, visto che si era solo al primo giorno di raccolta; lo sforzo prosegue. Sarà davvero curioso vedere cosa succederà se l'emergenza Grifoni alla fine rientrerà, cosa decideranno i cittadini amatriciani. Per ora c'è solo voglia di manifestare un civile dissenso sulla questione ospedale. Intanto questa mattina alle ore 11 e 30, la Cgile si incontra ad Amatrice per un'assemblea pubblica con tema sempre l'ospedale Grifoni.

Marzio Mozzetti

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