giovedì 24 giugno 2010

Risarcimento dalla Cogne?

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Evitare di spendere soldi pubblici per bonificare l'area dell'ex stabilimento Masan. E' questo l'orientamento con il quale si è dato il via ad un provvedimento giudiziario per rintracciare eventuali responsabilità amministrative nel cattivo smaltimento dei rifiuti e, nello specifico, le 700 tonnellate di polveri di abbattimento di fumi di acciaieria. Una comunità, quella maglianese, danneggiata sia nell'ambiente, sia nell'immagine dallo stabilimento che avrebbe dovuto produrre compost, fertilizzante naturale dunque, e che invece fu scoperto implicato in un giro di riciclaggio di rifiuti tossici. Per la stessa cittadinanza potrebbe arrivare un risarcimento proprio da parte di chi ha contribuito a contaminare l'area. Se il provvedimento accerterà il dolo da parte della "Cogne acciai speciali" nello smaltimento dei sacchi di polvere, l'azienda sarà obbligata a pagare le spese per lo smaltimento di tali rifiuti. La cifra per la rimozione è stata quantificata intorno ai 300mila euro, soldi che saranno perciò "risparmiati" dai 600mila euro elargiti dalla Regione Lazio per la caratterizzazione e bonifica dell'area. Sarà ora da valutare se la Cogne sia responsabile dell'abbandono nel sito di tali polveri. L'azienda di Aosta nonostante abbia già pagato un compenso per uno smaltimento dei rifiuti mai avvenuto all'Ecologia 2000 (società oggi non più esistente) potrebbe vedersi costretta a una nuova spesa per la stessa pratica. "I soldi che saranno recuperati si aggiungeranno a quelli regionali che probabilmente non basteranno a coprire, da soli, le spese per i lavori all'ex fornace", ha dichiarato il sindaco Alfredo Graziani.

Sara Pandolfi

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