martedì 8 giugno 2010

Rieti (provincia) è salva

dal sito de "Il Messaggero"


ROMA (8 giugno) - Torna il taglio delle mini-province sotto i 200mila abitanti, già inserito e poi cancellato nella manovra. La commissione Affari costituzionali della Camera ha infatti approvato un emendamento del relatore al ddl sulla Carta delle autonomie, Donato Bruno, che prevede che la popolazione delle province non possa essere in ogni caso inferiore ai 200mila abitanti. L'emendamento (che ha ricevuto l'ok di Lega e Pdl e il voto contrario delle opposizioni) prevede che, nell'ambito della delega, il governo adotti, entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del ddl, uno o più decreti per la razionalizzazione delle Province e la riduzione del numero delle circoscrizioni provinciali il governo si attenga a una serie di principi, tra i quali quello del numero di abitanti non superiore a 200mila, secondo i dati dell'Istat relativi al 2009. 

Il taglio, già modesto, grazia una serie di province montane. Il testo dell'emendamento del relatore che prevede che non ci siano Province sotto i 200 mila abitanti è stato infatti modificato da un sub-emendamento di Beatrice Lorenzin (Pdl) che abbassa questa soglia a 150mila per le province che abbiano almeno il 50% di territorio montuoso.

La commissione ha terminato l'esame di tutti gli emendamenti al testo e mercoledì, dopo il parere delle altre commissioni competenti, dovrebbe arrivare l'ok al mandato al relatore. Il testo dovrebbe andare in Aula lunedì prossimo, 14 giugno.

4 Province abolite, 3 in forse. Le province che - in base a quanto stabilito dagli emendamenti al ddl sulla Carta delle autonomie - dovrebbero essere abolite perché al di sotto dei 200mila abitanti secondo i dati Istat relativi all'anno 2009 sono quattro: Vercelli (180.111 abitanti) in Piemonte, Isernia (88.895) in Molise, Fermo (176.488) nelle Marche e Vibo Valentia (167.334) in Calabria. Altre tre province sono ancora in forse perché, pur avendo meno di 200mila abitanti, potrebbero non rientrare nel provvedimento in quanto sono al 50 per cento con territorio montano: sono le Province di Biella e Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte, e di Crotone, in Calabria.

Melilli: Rieti è salva. «Le decisioni della Commissione Affari costituzionali dimostrano che la revisione dei confini provinciali non può essere semplicemente legata al solo numero degli abitanti - dice il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli - Il sub-emendamento che fissa il limite di popolazione a 150mila per le Province con il 50% del territorio montano salva la Provincia di Rieti, e di questo sono grato alla Commissione. Resta tutta intera la necessità di dare avvio finalmente alla costituzione delle Città metropolitanee e alla conseguente eliminazione delle Province che su di esse insistono» (segue).

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