sabato 5 giugno 2010

Amatrice e Accumoli "secedono"

Sembra davvero impossibile intuire quale sarà il futuro della provincia. Intanto, dopo Leonessa, dopo Magliano, anche Amatrice e Accumoli dichiarano la loro volontà di secedere e indicono il referendum. Diventa sempre più palese come questa costruzione geografica artificiale (la provincia) soffra problemi esistenziali ad ogni leggera folata di vento.

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Secessione anno zero. Il sindaco Pirozzi rilancia: “Giovedì prossimo indiciamo il consiglio comunale per l’approvazione del referendum consultivo”. Dunque piede in due staffe per il sindaco di Amatrice che se da un lato cerca l’appoggio delle istituzioni, dall’altro prepara la possibile battaglia in caso di fallimento. Dalla sua ha incassato il sì del Comune di Accumoli, che si è dichiarato pronto a cambiare provincia. “Anche se rimanessimo senza ospedale pur passando nella provincia di Ascoli Piceno, almeno avremo la possibilità ti poterlo raggiungere in tempi minori”. Dunque, da qui l’esigenza di agitare lo spettro del passaggio di provincia (e quindi di regione). Tutti si augurano che prima della fatidica data nella quale il consiglio sarà chiamato ad approvare la decisione, vengano dei segnali positivi e di apertura da parte della Regione Lazio. In caso contrario, la provincia di Rieti potrebbe perdere due comuni in un colpo solo. Il precedente Leonessa docet. Con motivazioni differenti, ma sempre imputabili alla Regione Lazio, il comune montano ha da poco fatto scuola e ora Amatrice potrebbe ripercorrere le sue orme. Nel dicembre del 2008 i residenti leonessani si sono recati alle urne, superando il 50 per cento del quorum richiesto, con lo scopo di cambiare provincia e regione. Su 2 mila e 290 votanti hanno espresso la propria preferenza mille e 207 cittadini, di cui 926 favorevoli nel restare reatini e laziali e 238 contrari. Nel momento della decisione referendaria si aprirono in tutto il territorio laziale delle vere e proprie diatribe sul voto e, a scendere in campo con i rispettivi comitati, furono i partiti con il loro massimi dirigenti. Al centro del dibattito l’opportunità o meno di subire le decisioni della Regione senza che l’ente avesse concretamente valutato l’opportunità di quanto in atto che, nello specifico, era imputabile alla realizzazione dello scavalco montano per la conseguenziale creazione di un comprensorio sciistico più competitivo dell’attuale. A Leonessa si giunse al voto dopo un anno intero di bagarre che cominciò con l’approvazione e l’adozione all’unanimità della delibera comunale che, ai sensi dell'articolo 132 comma secondo della Costituzione italiana, chiedeva l’aggregazione del comune reatino alla Regione Umbria.

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

“Amatrice vuole il referendum”. Così titolava ieri la prima pagina dell’edizione ascolana del Corriere Adriatico, che riporta i fatti dell’ultimo consiglio comunale straordinario sul destino dell’ospedale “Grifoni”. Passare nella regione Marche? Per la maggioranza degli amatriciani non sarebbe un problema. La vicenda della sopravvivenza del Grifoni ha messo sul tavolo il tema della secessione, argomento non certo nuovo da queste parti. D'altronde lo ha dichiarato lo stesso sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, durante il consiglio straordinario sull'ospedale che "ricadendo nella provincia di Ascoli e dando per perso comunque l'ospedale di Amatrice, resta il fatto che l'ospedale di Ascoli è sicuramente raggiungibile in minor tempo". L'umore della gente lo ha tastato ieri mattina anche una troupe dell'emittente “Tv Centro Marche”, giunta sul posto sulla scia dei venti di secessione che hanno visto protagonisti già alcuni comuni marchigiani passati nella provincia di Rimini. Nel servizio, andato in onda ieri sera, i giornalisti hanno dapprima intervistato Sergio Pirozzi, poi hanno potuto constatare come per la maggioranza degli intervistati l'idea dell'opzione marchigiana non sarebbe da buttar via. Non si tratta di una novità, in quanto è risaputo che l'amatriciano e l'accumolese, per la vicinanza con le Marche, intrattengono da sempre rapporti, soprattutto commerciali (segue).

Marzio Mozzetti

0 commenti:

Related Posts with Thumbnails