martedì 26 gennaio 2010

Pd maglianese verso un nuovo corso

dal sito de "Il Messaggero"

Sabato alle 17, a Villa Solimani Mariotti, il Pd di Magliano convoca l’assemblea degli iscritti che dovrà dare vita al nuovo direttivo. Un’assemblea che cade in un momento storico delicato per il partito, reduce dalla pesante sconfitta elettorale che ha visto i suoi rappresentanti sedere sui banchi della minoranza. Una sorta di congresso, al termine del quale dovrà emergere il nuovo volto del partito che pare voler chiudere definitivamente l’era del sindaco Angelo Lini. Dove la parola “nuovo”, pare di capire dalle prime indiscrezioni trapelate dalla blindatissima sezione maglianese, si indicherebbe un segretario giovane che segni un punto di svolta col passato (segue).

12 commenti:

Lorenzo Ballanti ha detto...

La notizia che Francesco Di Basilio potrebbe essere il nuovo segretario del locale PD mi conforta e mi stimola a guardare con ottimismo verso questo partito che sta attraversando un momento particolare.
Ripeto, un momento particolare, superato il quale il PD tornerà ad essere l’unica alternativa affinché l’Italia traghetti verso in nuovo risorgimento.
Solo due appunti vorrei fare nei confronti dell’autrice dell’articolo che, probabilmente, vivendo fuori Magliano, non è al dentro di alcuni particolari che a volte risultano essere di grande importanza.
1 – “,,,,il nuovo volto del partito che pare voler chiudere definitivamente l’era del sindaco Angelo Lini.” Reputo questa affermazione inutile e non veritiera, visto che da prima delle ultime elezioni comunali questo (già da allora) nuovo PD, non solo chiuse definitivamente con la vecchia amministrazione, ma ne prese precise distanze.
Per questo ha pagato profumatamente la sua azione coraggiosa, nei vendicativi modi che voi tutti conoscete.
E’ la nuova amministrazione, caso mai, a dover chiudere definitivamente con i postumi dell’amministrazione Lini.
2 – L’altro punto che ritengo importante e che non è stato riportato, forse perché non ve ne era conoscenza, è la ferma intenzione di Francesco Di Basilio di gettare serie e concrete basi per un dialogo con tutte le forze di sinistra.
Sono pienamente d’accordo e fin da adesso mi riprometto di accettare qualsiasi segnale di collaborazione.
Per concludere vorrei esprimere una mia personale opinione che potrà permettere al PD di avere un futuro più convincente: deve eliminare dal peso lordo la tara, che secondo me si identifica in tutti quei personaggi che hanno sempre operato al di fuori degli ideali di sinistra, difendendo sempre, a spada tratta, tutte le nefandezze del passato, perpetrate contro i cittadini e contro il sociale.
Solo così potrà rialzare la testa.

Anonimo ha detto...

Eccone un altro che come Manili li ha passati tutti. Bell'approdo. Ormai nel Pd non si guarda più tanto a queste finezze e questa aggiunta completa la soma.

c.g. ha detto...

Spero caro Lorenzo tu possa essere presente sabato prossimo, ed in quella circostanza rivolgerti alla platea che ascolterà attentamente le tue o vostre parole.
Quanto al solito disturbatore dico; dovresti quantomeno inchinarti di fronte ad un partito dalla storia gloriosa, un partito, insieme ai cattolici democratici di don Sturzo, ai liberaldemocratici quali i fratelli Rosselli , han fatto conoscere agli italiani la libertà e la democrazia che ancora oggi, nonostante i colpi bassi che provengono da coloro che non hanno mai accettato un Paese libero e civile, ancora resiste.
Dovresti soltanto dimostrare la tua gratitudine.

Anonimo ha detto...

Nulla togliere alla persona indicata da Ballanti ma credo che sia inopportuno che in momenti come questi un personaggio cosi giovane che non ha es0perienza Politica possa far crescere un partito come il PD.
Io credo che bisogna stare molto attenti alla scelta altrimenti si rischia di scomparire definitivamente,la sinistra ha origini profonde,i maglianesi seguiranno chi avrà il carisma di trascinarli come i vecchi segretari state attenti il rinnovamento va fatto gradualmente.

Lorenzo Ballanti ha detto...

Al commento del solito anonimo (quello delle 19.53) non avrei dovuto neanche rispondere ma, visto che, come sempre, c'è qualcuno che si nutre di menzogne perchè altro non sa fare, ho ceduto alla tentazione di puntualizzare alcuni passaggi.
In primis, sapete tutti che non sono del PD; l'aver commentato la notizia della loro assemblea (come l'ho fatto io in maniera non offensiva come la tua) denota spirito democratico e forse un pizzico di simpatitia per un grande partito, a differenza del tuo, se ce l'hai.
Mi dovresti poi, dall'alto della tua saccenza, spiegarmi ed elencarmi TUTTI i partiti in cui sarei passato, così alla fine lo so anche io.
Terza cosa, potresti cominciare a fare bella figura spiegandomi perchè continui a sentenziare nell'anonimato.
Di che cosa hai paura?
Ti vergogni forse di farti vedere che sei il cretino del paese?
Ricordati, senza rancore, gli idioti stanno da ogni parte, ma i più idioti sono quelli come te che credono di non esserlo.
L'ho detto in un precedente commento: non dobbiamo svilire la nostra condizione di uomini dandoci addosso ad oltranza, solo perchè abbiamo idee diverse, non cresceremo mai.Come te.

c.g. ha detto...

Mi piace entrare nel merito di un dibattito quale quello di una assemblea di organizzazione come quella si terrà sabato prossimo, mi piace farlo anche qui e non sono d’accordo con l’anonimo (perché poi non firmarsi in simili circostanze proprio non lo capisco) quando dice la troppo giovane età sia da ostacolo affinché si venga eletti a quel ruolo (io avevo più o meno quell’età quando venni eletto segretario per la prima volta e ricordo che c’erano calibri quali Lotti, Calabrini, Rosi, Mattiazzo, Tramini, Agostinelli, Mattei, ed anche allora si verificò una grande frattura nel partito; furono espulsi Calabrini, Schirru, sospeso Mattiazzo, per aver costituito una lista alternativa a quella di “vanga e stella”.
Non fu facile anche in quell’epoca, ma riuscimmo a farcela con la tenacia e la passione che ci ha sempre distinto.
Anch’io sono d’accordo nel non gettare tutto via, occorre fare degli approfondimenti ed individuare le cause di tutto ciò perché sono convinto che non tutta la ragione sia da una sola parte e occorrerà riflettere approfonditamente.
Altra cosa ritengo sia importante e perdonami se ti riprendo anche in questo; la dobbiamo fare finita ricollegarci sempre alla sinistra storica, il PD non è più il partito dei DS, esso è il partito di queeli che furono i DS appunto, ma anche della Margherita.
Lo so che è difficile, soprattutto per i non più giovani identificarsi, ma ce la dobbiamo mettere tutta se vogliamo dare un futuro a questo partito, certamente collaborando con tutte le realtà politiche del luogo e con parte di esse allearsi per poter amministrare il più democraticamente possibile Magliano.

Anonimo ha detto...

"...Quanto al solito disturbatore dico; dovresti quantomeno inchinarti di fronte ad un partito dalla storia gloriosa, un partito, insieme ai cattolici democratici di don Sturzo, ai liberaldemocratici quali i fratelli Rosselli , han fatto conoscere agli italiani la libertà e la democrazia che ancora oggi, nonostante i colpi bassi che provengono da coloro che non hanno mai accettato un Paese libero e civile, ancora resiste."

Caro sig. Gasperiniquello di cui parla è un altro partito, il PD è una emulsione della frantumata sinistra post 1989. Le ricordo la svolta liberista ed i vari "ammodernamenti" delle basi ideologiche subite nell' arco delle miriadi di metamorfosi. Vede credo che sia proprio la mancanza di una identità ben definita e la mancanza palesata di una reale aderenza della sinistra di governo ai principi che lei ricorda (e che sarebbero faro ben certo da seguire per qualsiasi individuo) che ha portato all' allontanamento dell' elettorato.

c.g. ha detto...

Giusto, ma tengo a precisarti che quelle metamorfosi cui tu ti riferisci vengano da molto lontano, mica vorresti far paragoni con il PCI di Bordiga con quello ultimo di Berlinguer!
Guai non sviluppare continuamente tesi, tesi che scaturiscano non solo dallo studio, ma dal confronto politico continuo anche con altre realtà politiche, sociali, intellettuali e qualsiasi altre esse siano, esse sono i fiori di quello che sarà il futuro frutto e che più questo rimarrà acerbo, più vitalità avrà, perché sarà sempre un frutto giovane continuamente alimentato da idee ed ideali integri.
L’errore di una certa sinistra è stato proprio questo, quello di essersi chiusa dentro la propria storia senza cercando elaborarne dell’altra.
Tutto questo certo, vale anche per il PD anch’esso chiuso, timido ed indeciso, quasi fosse geloso proporre idee nuove nel timore glie le rubino altri.
Non sono giovane e se mi conosci dovresti saperlo, ma ancora ci credo, ci credo vedere una sinistra moderna e moderata che governi in serenità questo nostro Paese Italia.
Io ci scommetto e non come Prodi che su una intervista di oggi su Repubblica ha fatto come Cincinnato.
Il meglio di se se uno è ancora sano di mente lo da proprio a questa età.

Lorenzo Ballanti ha detto...

Si anch’io concordo con l’anonimo delle 21.50 (è serata di anonimi) , ma ritengo che i cambiamenti erano d’obbligo, per adeguare un grande partito agli altrettanto grandi cambiamenti che si andavano verificando nella società italiana.
Forse, secondo me, tali cambiamenti sono stati affidati a scelte sbagliate, che hanno condotto il partito a muoversi ai confini degli ideali socialisti, anzi, a volte si è sconfinato.
Credo che questi cambiamenti siano ancora in atto e dovrebbero, sulla spinta delle esperienze passate, andare verso quella Unità che ha contraddistinto la sinistra per tanti anni. Anni passati, certo, ma che possono dare precise indicazioni per affrontare il futuro con costruttivo ottimismo.
Non credo sia un grosso problema l’età o l’esperienza: ci vuole un cuore a sinistra (anatomicamente già c’è) e la determinazione di farlo vivere a sinistra, trascinando altri cuori. Nel passato, quello che a volte si ricorda con nostalgia, il cuore e gli ideali erano vitali e motivo di crescita continua.
Oggi sono gli affari.
Guardate dove ci hanno portato.

c.g. ha detto...

Giusto, ma tengo a precisarti che quelle metamorfosi cui tu ti riferisci vengano da molto lontano, mica vorresti far paragoni con il PCI di Bordiga con quello ultimo di Berlinguer!
Guai non sviluppare continuamente tesi, tesi che scaturiscano non solo dallo studio, ma dal confronto politico continuo anche con altre realtà politiche, sociali, intellettuali e qualsiasi altre esse siano, esse sono i fiori di quello che sarà il futuro frutto e che più questo rimarrà acerbo, più vitalità avrà, perché sarà sempre un frutto giovane continuamente alimentato da idee ed ideali integri.
L’errore di una certa sinistra è stato proprio questo, quello di essersi chiusa dentro la propria storia senza cercando elaborarne dell’altra.
Tutto questo certo, vale anche per il PD anch’esso chiuso, timido ed indeciso, quasi fosse geloso proporre idee nuove nel timore glie le rubino altri.
Non sono giovane e se mi conosci dovresti saperlo, ma ancora ci credo, ci credo vedere una sinistra moderna e moderata che governi in serenità questo nostro Paese Italia.
Io ci scommetto e non come Prodi che su una intervista di oggi su Repubblica ha fatto come Cincinnato.
Il meglio di se se uno è ancora sano di mente lo da proprio a questa età.

c.g. ha detto...

Mi piace entrare nel merito di un dibattito quale quello di una assemblea di organizzazione come quella si terrà sabato prossimo, mi piace farlo anche qui e non sono d’accordo con l’anonimo (perché poi non firmarsi in simili circostanze proprio non lo capisco) quando dice la troppo giovane età sia da ostacolo affinché si venga eletti a quel ruolo (io avevo più o meno quell’età quando venni eletto segretario per la prima volta e ricordo che c’erano calibri quali Lotti, Calabrini, Rosi, Mattiazzo, Tramini, Agostinelli, Mattei, ed anche allora si verificò una grande frattura nel partito; furono espulsi Calabrini, Schirru, sospeso Mattiazzo, per aver costituito una lista alternativa a quella di “vanga e stella”.
Non fu facile anche in quell’epoca, ma riuscimmo a farcela con la tenacia e la passione che ci ha sempre distinto.
Anch’io sono d’accordo nel non gettare tutto via, occorre fare degli approfondimenti ed individuare le cause di tutto ciò perché sono convinto che non tutta la ragione sia da una sola parte e occorrerà riflettere approfonditamente.
Altra cosa ritengo sia importante e perdonami se ti riprendo anche in questo; la dobbiamo fare finita ricollegarci sempre alla sinistra storica, il PD non è più il partito dei DS, esso è il partito di queeli che furono i DS appunto, ma anche della Margherita.
Lo so che è difficile, soprattutto per i non più giovani identificarsi, ma ce la dobbiamo mettere tutta se vogliamo dare un futuro a questo partito, certamente collaborando con tutte le realtà politiche del luogo e con parte di esse allearsi per poter amministrare il più democraticamente possibile Magliano.

Anonymous ha detto...

"...Quanto al solito disturbatore dico; dovresti quantomeno inchinarti di fronte ad un partito dalla storia gloriosa, un partito, insieme ai cattolici democratici di don Sturzo, ai liberaldemocratici quali i fratelli Rosselli , han fatto conoscere agli italiani la libertà e la democrazia che ancora oggi, nonostante i colpi bassi che provengono da coloro che non hanno mai accettato un Paese libero e civile, ancora resiste."

Caro sig. Gasperiniquello di cui parla è un altro partito, il PD è una emulsione della frantumata sinistra post 1989. Le ricordo la svolta liberista ed i vari "ammodernamenti" delle basi ideologiche subite nell' arco delle miriadi di metamorfosi. Vede credo che sia proprio la mancanza di una identità ben definita e la mancanza palesata di una reale aderenza della sinistra di governo ai principi che lei ricorda (e che sarebbero faro ben certo da seguire per qualsiasi individuo) che ha portato all' allontanamento dell' elettorato.

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