lunedì 11 gennaio 2010

Piazza Garibaldi...

I due post appena linkati sono stati il tentativo di questo blog di creare un dibattito su quanto stava succedendo nella nostra Piazza principale. Ma allora, come del resto anche in questi giorni su altre piattaforme locali, l'interesse sembra essere circoscritto sempre ai naviganti di vecchia data.
Voglio provare allora una nuova formula per cercare di stanare piu menti possibili. Una formula semplice, che sicuramente tutti avrete visto su almeno un giornale o una rivista: l'elenco del cosa va e cosa non va.
Lo spazio dei commenti sarà dedicato a questo, dunque a noi cittadini la parola.

21 commenti:

fra ha detto...

Cosa va:
Credo l’aspetto estetico sicuramente ne trarrà giovamento. Indiscutibilmente il disegno che ci ha lasciato Tino è molto affascinante, ma c’è da fare un analisi sulla situazione che avrebbe apportato al traffico venendo a mancare un cospicuo numero di posti auto, e non essendo ancora realizzato nessuno dei parcheggi limitrofi all’abitato di cui da tempo si parla. Finalmente però potremmo tornare a scattare una bella foto per farci una cartolina.
Inoltre, nel bene e nel male, i lavori di piazza hanno innescato e tenuto alta la “tensione politica”, e ciò a mio avviso è sempre un fatto positivo.

Cosa non va:
Mi sarebbe piaciuto un maggiore coinvolgimento della gente. Ho letto il discorso fatto dal sindaco riguardo alle tempistiche da rispettare ma una riunione pubblica la si poteva anche fare, anche solo per informare sullo stato dei fatti.
Inoltre non sono mancate le piccole imperfezioni all’italiana, vedi le soglie da rifare nel lato del seminario.

Al di sopra delle parti ha detto...

La piazza, quando sarà finita, sarà certamente migliore di come era prima; fin quì non ci sono dubbi.
Il mio personale pensiero, visto che si sono tirati in ballo vari progetti, è che sia stato scelto il peggiore, sia dal punto di vista estetico che di vivibilità della piazza come centro di aggregazione sociale (come ci insegna la storia: la famosa "piazza grande").
Non conoscendo i problemi strettamente tecnici di realizzazione, né quelli legati alla Soprintendenza, mi accontento di questa soluzione, ma avrei preferito il progetto che nel blog Aprile e riportato come progetto dell'amministrazione Lini.
Il 'non plus ultra' sarebbe stato il suggerimento del grande Tino, ma capisco che se a Magliano non si hanno i mezzi per realizzare cose più semplici, quello è destinato a rimanere un sogno.

Niccolò ha detto...

Vorrei sottolineare un aspetto spesso dimenticato: l'opinione fondamentale della Soprintendenza. E' lei che vaglia i progetti, è lei che a volte semplicemente in base al proprio vezzo e gusto artistico, sceglie il progetto della piazza. La piazza con i sassi (sia a zone che a due linee centrali) è stata rifiutata dalla soprintendenza, non dimentichiamocelo.

Altro aspetto, giusto, fatto presente da altri: se ipotizziamo una piazza con uno spazio dedicato a giardino in alto e dei parcheggi intorno...
1) è un problema andare a piazza dell'oca
2) per parcheggiare bisogna fare il giro di magliano, se la strada che corre accanto al seminario è a senso unico.

Come giustamente segnalato da vari lettori, ci sono dei problemi di livellamento, che devono essere assolutamente sistemati.
a questo immagino penserà il responsabile dei lavori, visto che questi (i lavori) ancora non sono finiti e l'opera non è stata consegnata.

Niccolò ha detto...

Devo aggiungere che in realtà la sovrintendenza ha rifiutatoo soltanto il progetto con le due linee di ciottolame al centro della piazza, mentre quello che presentava quadrati di ciottolame era stata da questa, tempo addietro, accettata.

Anonimo ha detto...

La soprintendenza ha suggerito di togliere le due righe di acciottolato in seguito alla richiesta, dell'amministrazione, di inserire la fontana. Togliendo l'acciottolato si e' favorita la fruizione pedonale della piazza, che, diversamente, sarebbe risultata scomoda da percorrere, soprattutto durante feste o sacre.( provate a fare una passeggiata lungo la "canalina" di scolo di via Roma ).

Hai stufato ha detto...

A parte la firma, ma che cacchio dice?
In ogni paese progredito, moderno e ristrutturato camminano tutti e senza problemi su acciottolati.
Ma pensi che abbiamo gli anelli al naso?

Amarcord ha detto...

Poi dimentica di specificare come ha fatto Niccolò che le "corsie" di acciottolato se l'è inventate lui. In quello che gli ha lasciato la precedente amministrazione non c'era. E in quello c'era stato un lavoro di sintesi con la sovrintentenza! Cioè le corsie di acciottolato - inventate da loro! - non vanno bene perciò si giustifica tutto, compreso il fatto che, per andare troppo veloci, non si è pensato di scavare qualche centimetro in più per non superare le soglie dei locali. Un'altra domanda. Se le aree dietro all'acciottolato sono "marciapiedi" e considerando il fatto che si dovrebbe (secondo i disegni circolati su internet) parcheggiare da ambo i lati di piazza, quanto spazio rimarrà nel mezzo per il transito? Siamo sicuri Niccolò che il doppio senso per andare a piazza dell'Oca (quante macchine ci salgono giornalmente, 20? e sto esagerando)si potrà garantire in sicurezza? Avete considerato che le auto provenienti da via Cavour avranno bisogno comunque di "spazio" per immettersi nella piazza? Oppure facciamo come per le soglie? Prima il marciapiede davanti alla Banca non c'era. Ora c'è. Ma toglie spazio. E la cosa più saggia sarebbe stata scegliere. Ossia fare politica. Ho l'impressione che la politica della botte piena con la moglie ubriaca sta mostrando i suoi limiti. Si vuole tutto: i parcheggi, il doppio senso, i marciapiedi giustamente adeguati al transito pedonale. Si. Ma come? Una sola domanda. Non sono un architetto ma credo che qualche esperto mi potrà dare una mano. Una volta ripristinati i parcheggi e piazzata la fontana, quanti parcheggi rimarranno e quando sarà larga l'area nel mezzo per il transito (che voi volete a doppio senso)?

Anonimo ha detto...

le risposte arriveranno su mezzo cartaceo saggiamente pagato da noi cittadini contribuenti.
inutile cercare dialogo qui.
molto meglio il dialogo senza contraddittorio, cioè il monologo.

Eretico ha detto...

Mi permetto di proporre un argomento di sicuro interesse allo staff. Presto voteremo per le regionali. Sono candidate la sindacalista nera Renata Polverini, sostenuta dalle gerarchie ecclesiastiche oltre che dai democristiani praticanti (ma ondivaghi) dell'Udc, e Emma Bonino, paladina delle battaglie civili, migliore commissario europeo che ha avuto l'Italia (mica come Buttiglione che ha fatto ridere tutti con il suo bigottismo), miglior mininistro del governo Prodi. Se la memoria non mi inganna anche buona parte degli attuali amministratori erano inj prima linea con la Rosa nel Pugno. Di contro c'è gran parte dell'attuale amministrazione che fa riferimento a quella destra clericale che la candidatura della Bonino vuole dimostrare che si può battere. Una cosa è chiara. La Bonino ha accettato di candidarsi accettando l'appoggio di chi ci crede sul serio (basta andare sul suo sito per capirlo). E questo vale sia per il Pd che per tutti gli altri. Cosa farà l'amministrazione? Chi appoggerà? E lecito saperlo? Oppure si opterà per un macchiavellico doppio gioco? Io voto Emma. A prescindere. Spero che per la sua elezione si spendano anche tutti coloro che come me hanno creduto due anni fa nella Rosa nel pugno.

c.g. ha detto...

Ma la Bonino non è anche quella che criticava aspramente il sindacato? non è quella che insieme al suo partito vuole abbattere lo stato sociale modello socialdemocratico? non è quella liberista, libera, libertaria, liberale? non è quella che fu alleata con uno dei governi Berlusconi?
Ha fatto bene il suo dovere da commissario europeo, ha condotto certamente delle grandi battaglie per i diritti civili; ma ce ne corre fare però anche la governatrice di una regione con una coalizione avversa al suo modello di stato.
Come si comporterà una volta eletta con i poteri che la legge elettorale gli concede? andrà per proprio conto o ascolterà la coalizione che l'ha eletta,
Non sono interrogativi di poco conto e sarebbe bene sottoscrivere una sorta di "contratto sociale" con i partiti che la sosterrebero.
In quanto a come si schiererà la coalizione te lo dico io; una parte con la Polverini, l'altra con la Bonino, di modo che chiunque vinca qualche finanziamento è assicurato.
Non hanno ideali come te e come me, si pongono sul mercato come le prostitute, chi paga meglio ottiene il voto.
Per la Polverini poi ho le mie riserve; la considero una che ha tradito i lavoratori.
Un/una sindacalista di quel livello non si dovrebbe mai candidare con un partito o una coalizione di questi; il pdl poi, il pdl alleato con la segretaria dell'UGL; come dire la Marcegaglia e la Polverini insieme contro i lavoratori e i disoccuppati.

Eretico ha detto...

La Bonino vince se mettiamo in cantina "vecchi" arnesi come "i contratti sociali", "le piattaforme" e via dicendo. Il solo fatto che tutti i sondaggi seri la danno in vantaggio (che non significa vittoria) a prescindere dalle alleanze contro un candidato forte come la Polverini dovrebbe far ragionare - ma non ne sono sicuro - gli uomini dalle mille certezze. Purtroppo la socialdemocrazia di cui vai parlando non è stata mai mai mai rappresentata in Italia dai partiti cui fai riferimento. Sono 30 anni che rincorrono il riformismo. L'unico sbocco che ha adesso il Pd per uscire dal pantano è guardare avanti. Magari (ri)incontrando persone come la Bonino che sono avanti già da più di vent'anni. La storia ha sconfitto un certo modo di intendere la politica a sinistra. Se non ce se ne fa una ragione la cosa è patologica. Dopo il 2008 la storia è cambiata. Gli italiani hanno scelto di guardare avanti. Ora, di certo, il Pd non può sottostare al ricatto di chi ancora prima di rimmettersi in gioco pretende "contratti sociali", che tradotto significa ricattare per le poltrone. Poi ci meravigliamo se vincono le liste civiche. Per forza. Lo vado dicendo dal 2008. I vecchi arnesi andrebbero riposti definitivamente in cantina oppure, sarebbe ora, in pensione. Le critiche al sindacato? Perché non si può? Se sugli ammortizzatori sociali si dava retta ai radicali oggi avevamo, forse, qualche disoccupato in meno grazie alla formazione. Il referendum sull'articolo 18? Ipocriti. L'avete osteggiato ben sapendo che oggi il 95 per cento delle assunzioni è a tempo determinato. Comprese quelle fatte dalle amministrazioni di centrosinistra. Anzi quelle che le fanno di più sono proprio quelle con partiti della sinistra (o sedicente tale) radicale. Piuttosto che difendere un totem inutile non era meglio - come sostenevano i Radicali - riformare gli ammortizzatori e la formazione per allargarli anche ai lavoratori atipici. I sindacati hanno così finito per rappresentare una elite di lavoratori tralasciando tutti gli altri, cioè i giovani della generazione 1000 euro. Ribadisco. Poi ci meravigliamo se vincono le liste civiche. Se si continua a parlare dell'aria fritta per forza. Conclusione. La Bonino candidata così senza specificare la coalizione che la sosterrà nei sondaggi oscilla tra il 46 e il 52 per cento. Vuoi sapere quanto raggiunge un candidato di sinistra? Nessuno va oltre il 6 per cento. Quelli del Pd partivano tutti battuti rispetto alla Polverini. Tutti stupidi? Basta co le lezioncine. Avete rovinato la sinistra! Basta Basta Basta!

c.g. ha detto...

...E’ questo il modello che proponi?
Allora non mi fido, chiedo alla Bonino di rispettare lo stato sociale, di migliorarlo; chiedo che la sanità laziale sia per tutti accessibile, si riducano i privati, le convenzioni con essi e si potenzino le strutture pubbliche esistenti, costruendone di nuove, si riducano determinati stipendi da scandalizzare persino coloro già enormemente ricchi.
Chiedo si investa di più sulla ricerca, sui giovani e che sia garantito a questi un adeguato futuro e non creare dei futuri clochard.
Questo e altro dovrebbe essere sottoscritto tra la Bonino ed i partiti coalizzati, io lo chiamo “contratto sociale”.
Poi certo, cosa vuoi che voti per la polverini? Per una che ha tradito persino se stessa oltre che i lavoratori? Chiaro che il mio voto lo darò al candidato o candita ufficiale della coalizione di centrosinistra.
Ancora sui sondaggi e sulle liste civiche.
Quando il popolo soffre, quando chi amministra non si comporta da vero democratico, e c’è qualcuno che si insinua in questi spazi, li governa cavalcando il disagio e la protesta, alla fine certo che può prevalere; una prevalenza effimera però, perché quali prospettive può dare in futuro ad esempio “insieme per magliano”? può creare soltanto malcontento e di contro non si saprebbe in futuro con chi prendersela se fallisse, come di fatto fallirà.
Vedi eretico, ‘c’è vero il popolo, ma tra questo c’è pure qualcuno che si assume la responsabilità e l’impegno di indicare a questo non una amministrazione effimera, non un governo che duri una o due stagioni, ma che crei le condizioni per un modello di società migliore e diversa; un partito dovrebbe avere soprattutto la visione di un progetto futuro, io milito nel PD per questo, altrimenti potrei benissimo stare a guardare, leggere il messaggero, andare ai giardini, e fregarmene della politica e andare al voto quando mi chiamano per esprimerlo liberamente, da solo, all’interno dell’urna.
Un po lungo, ma è inevitabile in certe circostane.
continua.

c.g. ha detto...

..Evidentemente abbiamo due modi diversi di intendere la di società.
Tu il modello liberista, quello che ha prodotto la crisi del 29, quello che ha perpetuato negli anni seguenti fino ad arrivare alla crisi attuale e non ancora terminata e che terminerà quando e soltanto gli stati interverranno a tamponare le falle di questo tuo modello.
Gli stati appunto, lo Stato, cui tutti partecipiamo a tenerlo in piedi, quando esso per responsabilità di quel modello da te proposto va in crisi, interviene per salvare coloro che lo hanno messo in ginocchio, le grandi società private cioè.
Troppo comodo eretico.
A me invece sembra ripetersi quello che per centinaia di anni si è ripetuto, da appena dopo la rivoluzione francese, da quando cioè l’illuminismo aprì gli occhi a tutto il mondo dell’epoca; dalla congiura degli eguali.
Cos’è infatti oggi il potere politico? Tu credi sia adeguatamente rappresentato? E se si, chi rappresenta la maggioranza degli italiani? La maggioranza si badi bene composta da meno abbienti, da disoccupati, lavoratori di varie categorie quali operai, impiegati, piccoli artigiani, piccoli commercianti.
Chi siede sui banchi del parlamento? Noti qualche rappresentante di queste categorie sociali e di lavoratori?
Io no, e vuoi che costoro facciano gli interessi, se si vogliono definire interessi i diritti inalienabili del popolo, della gente? Si fanno I LORO INTRESSI, i politici, i grandi politici legislatori, i grandi leaders, non ci sono più causa appunto l’incontrollabile liberismo, la corsa o l’assalto alla diligenza di nome potere fine a se stesso.
La concezione di solidarietà, di mutuo soccorso, di uguaglianza si sta cancellando con il risultato che tutti oggi vediamo ed assistiamo inermi.
I vari focolai che divampano giornalmente dovuti soprattutto all’isolamento, alla discriminazione RAZIALE verso categorie di lavoratori in nero, si in nero, come anche sono a nero (ma legale) quei giovani costretti a sottoscrivere un contratto a tempo determinato, a co co co, a co co pro, a parte sottoscrivere insieme al contratto anche la lettera di dimissioni, lavorare a nero e contemporaneamente pagare un pizzo sul già misero salario.

c.g. ha detto...

Scusate, poiché tutto il testo non entrava nello spazio, l'ho dovuto dividere, per errore ho invertito l'ordine nel pubblicarlo, vi prego allora leggera prima la seconda parte (che è la prima).

lettore ha detto...

tornando alla piazza, qualcuno una volta ha detto:

"Cos’è che ti piacerebbe fare o cambiare?
Il modo di amministrare la cosa pubblica. In una città che non ha mantenuto le sembianze e le abitudini del paese si deve avere l’obbligo morale di ascoltare continuamente la gente prima di prendere le decisioni e non “parlargli” solo ogni 5 anni. Altrimenti vado a vivere in città che è lo stesso."

non aveva ragione?

fra ha detto...

un qualcuno che stimo moltissimo...e della cui penna si sente la mancanza tra le pagine locali (virtuali e non)...

Anonimo ha detto...

è un'informazione che ormai non c'è più, sostituita da informazione di regime.vedrete cosa ci attende e vedrete che avevo ragione

Anonimo ha detto...

..Evidentemente abbiamo due modi diversi di intendere la di società.
Tu il modello liberista, quello che ha prodotto la crisi del 29, quello che ha perpetuato negli anni seguenti fino ad arrivare alla crisi attuale e non ancora terminata e che terminerà quando e soltanto gli stati interverranno a tamponare le falle di questo tuo modello.
---- allora giustamente ispiriamoci al modello economico marxista che ispira le linee guida di modelli efficienti quali quello russo, Cubano, Cinese…------

Gli stati appunto, lo Stato, cui tutti partecipiamo a tenerlo in piedi, quando esso per responsabilità di quel modello da te proposto va in crisi, interviene per salvare coloro che lo hanno messo in ginocchio, le grandi società private cioè.
Troppo comodo eretico.
A me invece sembra ripetersi quello che per centinaia di anni si è ripetuto, ----- cioè?--- da appena dopo la rivoluzione francese, da quando cioè l’illuminismo aprì gli occhi a tutto il mondo dell’epoca; dalla congiura degli eguali.---- ora lo dirà…----
Cos’è infatti oggi il potere politico? ----- non lo ha detto----

Tu credi sia adeguatamente rappresentato? E se si, chi rappresenta la maggioranza degli italiani? ---- non so se li rappresenti ma la maggioranza ha scelto: Berlusconi----

La maggioranza si badi bene composta da meno abbienti, da disoccupati, lavoratori di varie categorie quali operai, impiegati, piccoli artigiani, piccoli commercianti. ---- non so se li rappresenti ma la maggioranza ha scelto: Berlusconi----

Chi siede sui banchi del parlamento? Noti qualche rappresentante di queste categorie sociali e di lavoratori? --- è verp. Non ci sono ma la maggioranza ha scelto: Berlusconi---- ----

Io no, e vuoi che costoro facciano gli interessi, se si vogliono definire interessi i diritti inalienabili del popolo, della gente? Si fanno I LORO INTRESSI, i politici, i grandi politici legislatori, i grandi leaders, non ci sono più causa appunto l’incontrollabile liberismo, la corsa o l’assalto alla diligenza di nome potere fine a se stesso. ---- e che significa ?-----
La concezione di solidarietà, di mutuo soccorso, di uguaglianza si sta cancellando con il risultato che tutti oggi vediamo ed assistiamo inermi. ----vero----
I vari focolai che divampano giornalmente dovuti soprattutto all’isolamento, alla discriminazione RAZIALE verso categorie di lavoratori in nero, si in nero, come anche sono a nero (ma legale) quei giovani costretti a sottoscrivere un contratto a tempo determinato, a co co co, a co co pro, a parte sottoscrivere insieme al contratto anche la lettera di dimissioni, lavorare a nero e contemporaneamente pagare un pizzo sul già misero salario. --- verissimo, ma forse la colpa di questa situazione è da ricercare nell’ abuso del diritto di qualche generazione precedente alla nostra? ----
...E’ questo il modello che proponi?
Allora non mi fido, chiedo alla Bonino di rispettare lo stato sociale, di migliorarlo; chiedo che la sanità laziale sia per tutti accessibile,--- si lo chiedo pure io, ma bisogna pur far quadrare i conti, chiederlo non significa ottenerlo…----

Anonimo ha detto...

si riducano i privati, le convenzioni con essi e si potenzino le strutture pubbliche esistenti, costruendone di nuove, ---- e così si moltiplicano le spese e si incrementa l’ elefantiasi di un servizio mediocre…---
si riducano determinati stipendi da scandalizzare persino coloro già enormemente ricchi. ----sacrosanto!!!!!! Anche determinate pensioni, però…----
Chiedo si investa di più sulla ricerca, sui giovani e che sia garantito a questi un adeguato futuro e non creare dei futuri clochard. ----- inappuntabile----
Questo e altro dovrebbe essere sottoscritto tra la Bonino ed i partiti coalizzati, io lo chiamo “contratto sociale”. --- ma la Bonino e qualsiasi politico lo sottoscriverebbe, la battaglia non è sul fine ultimo da perseguire (la felicitò dell0 uomo) è sul mezzo e i metodi per ottenerla…---

Poi certo, cosa vuoi che voti per la polverini? Per una che ha tradito persino se stessa oltre che i lavoratori? --- perché?---
Chiaro che il mio voto lo darò al candidato o candita ufficiale della coalizione di centrosinistra. ----eccolo!!!!! Voto per tifo e non per meditata scelta!---
Ancora sui sondaggi e sulle liste civiche.
Quando il popolo soffre, quando chi amministra non si comporta da vero democratico, e c’è qualcuno che si insinua in questi spazi, li governa cavalcando il disagio e la protesta, alla fine certo che può prevalere; --- cioè? Il governo ha dalla sua l’ opinione pubblica ma siccome questa è a favore del governo è sbagliata? “Che voi dì”----
una prevalenza effimera però, perché quali prospettive può dare in futuro ad esempio “insieme per magliano”? --- e mo sta frasca da do scappa? Ho perso il filo del discorso…---
può creare soltanto malcontento e di contro non si saprebbe in futuro con chi prendersela se fallisse, come di fatto fallirà. ---- le argomentazioni, una frase di senso compiuto, almeno sintatticamente comprensibile please…---

Anonimo ha detto...

Vedi eretico, ‘c’è vero il popolo, ma tra questo c’è pure qualcuno che si assume la responsabilità e l’impegno di indicare a questo non una amministrazione effimera, non un governo che duri una o due stagioni, ma che crei le condizioni per un modello di società migliore e diversa; un partito dovrebbe avere soprattutto la visione di un progetto futuro, ----e fin qui sei da applausi, ma dimentichi sempre i mezzi, e le soluzioni percorribili per ottenere questo futuro migliore, come dimentichi che i tuoi avversari difficilmente vogliono un futuro peggiore: semplicemente pensano che si possa ottenere in un modo diverso da quello che tu “non “prospetti---
io milito nel PD per questo, altrimenti potrei benissimo stare a guardare, leggere il messaggero, andare ai giardini, e fregarmene della politica e andare al voto quando mi chiamano per esprimerlo liberamente, da solo, all’interno dell’urna.
Un po lungo, ma è inevitabile in certe circostane.
continua

c.g. ha detto...

Volevo non replicare perché con te ho chiuso definitivamente il giorno che tentasti di aggredirmi, pertanto lo farò in maniera estremamente sintetica riportando di quel mio intervento una frase, una frase anche da te condivisa e che anche se apparentemente semplice e scontata è la risposta:

"La concezione di solidarietà, di mutuo soccorso, di uguaglianza si sta cancellando con il risultato che tutti oggi vediamo ed assistiamo inermi." ----vero----

Ecco allora, se è vero, ripristiniamo queste regole per le quali si tiene una società, ripristiniamo i diritti fondamentali dell'essere umano degno di vivere in una civiltà moderna.
In che modo? semplice, come appunto in una società, chi ha di più dia, chi a di meno dia di meno, tenendo conto che colui che ha di più non gli viene per volontà di un qualsiasi Dio, ma dagli uomini suoi simili che lavorano e producono per lui, poi sempre lui vende quei prodotti anche ai suoi lavoratori oltre che a tutti gli altri componenti la società, guadagnando due volte sugli stessi suoi dipendenti.
Ma non sono un comunista e non chiedo tutto il potere agli operai, chiedo invece una giustizia sociale poggiante appunto sul mutuo soccorso, sulla solidarietà, di modo che nessun componente tale società possa soffrire più degli altri suoi simili, anche del proprio o propri padroni, perché di fronte ad una malattia si ritorna essere uguali, così come nella scuola, così come da vecchi usufruire di una giusta ed adeguata pensione, così come vivere tutti del proprio lavoro per contribuire a fare più ricca la propria società e non soltanto uno di essa.
Ti sono stato chiaro adesso?
No?
Allora ti aggiungo anche come arrivarci a tutto questo, ed semplice.
Stop alle delocalizzazioni, riportare la produzione in Italia per evitare abusi e sfruttamento di altri lavoratori non italiani.
Oppure, si vuole delocalizzare? tassare il plus valore al pari delle altre industrie e società che operano in Italia.
Cercare di accontentarsi di una determinata ricchezza e se non lo si fa, prevedere la galera per gli evasori e in alternativa il pagamento di ciò ch'è dovuto.
Ma torno al concetto di fondo;
siamo davvero rappresentati da coloro che vogliono questo?
No, siamo rappresentati da colui e coloro che non lo vogliono, non lo vogliono per il semplice fatto che mai andrebbero a sfavore dei loro interessi, degli interessi della confindustria se chi governa è socio di questa; oppure gli avvocati, e sono la maggioranza in parlamento, vuoi che facciano leggi per snellire il codice di procedura penale e civile?
jammai! altrimenti come farebbero dopo averli semplificati, quando chiunque sarebbe in grado valutare l'opportunità di intraprendere una eventuale azione legale.
stoppo perché altrimenti non finirei più, sperando siano state sufficienti le risposte datoti.

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