venerdì 29 gennaio 2010

Francesco Di Basilio verso la segreteria del Pd.

dal sito del Corriere di Rieti e della Sabina

Il Pd di Magliano verso una nuova segreteria

A pochi giorni dalla convocazione dell'assemblea degli iscritti della sezione locale del Partito democratico, sembra non esserci quasi più alcun dubbio: Francesco Di Basilio sarà il nuovo volto che rappresenterà la presidenza del circolo sabino. Nessuna conferma ufficiale per ora dal gruppo che mantiene il più assoluto riserbo, ma la nuova nomina sembra già cosa fatta. Per di più, sempre stando alle indiscrezioni, quella di Di Basilio sembrerebbe essere l'unica mozione da votare. Sarà dunque il giovane maglianese a ereditare il ruolo dall'uscente Francesco Urbanetti e a dover cercare di riagguantare le fila del partito. Un momento difficile questo per il gruppo che, come dichiarato anche dai vertici del direttivo, risulta un po' sfilacciato conseguentemente al delicato momento politico locale che li ha visti sconfitti nell'ultima tornata elettorale comunale e ricoprire dopo anni di maggioranza il ruolo di opposizione. Il giovane, già dirigente del Pd, potrebbe infatti riuscire a rinsaldare tali rapporti anche grazie allo spiccato spirito collaborativo e di aggregazione tra i circoli della Bassa Sabina di cui non ha mai fatto mistero negli interventi pubblici. L'assemblea di Magliano è stata concessa in via del tutto straordinaria, nonostante il blocco dei congressi locali rimandati a dopo le elezioni primarie, forse proprio in virtù del doppio incarico di Urbanetti, da maggio capogruppo dell'opposizione. Insieme al presidente, nella giornata di sabato, data in cui è stata convocata la riunione, alle ore 17, presso Villa Solimani Mariotti di via Roma, si dovrà procede anche all'integrazione di quattro seggi decaduti nel direttivo, quello dell'ex sindaco Angelo Lini, di Maria Paola Valente, Benedetta Taizzani e della dimissionaria Anna Bertini. Anche riguardo ai nomi dei sostituti, solo voci. Tra le più accreditate sembrerebbe esserci Bianca Maria Santucci, da sempre vicina al mondo della politica

Sara Pandolfi

5 commenti:

Pasquino 2009 ha detto...

LXXIII - Er principio politico a Majano.

Un majanese che ciaveva la mania
de fa er tribuno in mezzo all’animali,
una mattina ruppe gli stivali
a le galline d’una fattoria.

Incominciò a strillà: “Quantunque
voi sete bestie senza intelligenza,
bisogna ch’io ve formi la coscienza
su un principio politico qualunque:

perché se po’ fa a meno der talento,
ma nun se po’ fa a meno der principio;
solo così s’ariva ar municipio
e, se viè bene, puro al parlamento.

Solo così riavrete la speranza
d’arzà la voce in segno de protesta
quanno er padrone ve farà l’inchiesta
pe’ sentì chi cià l’ovo nella panza…”.

‘Sta chiacchierata fece un certo senso;
difatti, da quer giorno ogni gallina,
appena se svejava, la mattina
diceva fra sé: “Come la penso?

Che sarò socialista o clericale?
Sarò repubblicana o indipendente?...”
E, co’ st’idea fissata nella mente,
covava l’ova assieme all’ideale.

Però finì la pace! Incominciorno
le solite questioni de partito
e l’ovo che j’usciva da quer sito
ciaveva sempre un po’ de bile intorno.

Più, sulla coccia, c’era l’impressione
der colore politico d’ognuna:
framezzo a tante solamente una
je scappò fora senza convinzione.

“Io” disse “faccio l’ova de giornata,
ma in quanto a li colori, va cercanno!
O rosso o bianco o nero…..finiranno
tutte ne la medesima frittata”.

PS:
Prima che qualcheduno viè qui e bussa,
questa è ‘na poesia der sor Trilussa.

Anonimo ha detto...

grande

Anonimo ha detto...

Grande davvero.... Trilussa.

Anonimo ha detto...

ancora pensamo a trilussa?
qui c'è da cacasse sotto,magliano scordato da tutti ,tra poco lo tolgono pure dalla cartina geografica,da tre candidati regionali ora non se ne fa piu nessuno,se so tirati tutti indietro,solo u rosciu sollazza con 2500 eurini tutti i mesi non gle le po frega de meno de magliano,chi schifo.

Pasquino 2009 ha detto...

LXXIII - Er principio politico a Majano.

Un majanese che ciaveva la mania
de fa er tribuno in mezzo all’animali,
una mattina ruppe gli stivali
a le galline d’una fattoria.

Incominciò a strillà: “Quantunque
voi sete bestie senza intelligenza,
bisogna ch’io ve formi la coscienza
su un principio politico qualunque:

perché se po’ fa a meno der talento,
ma nun se po’ fa a meno der principio;
solo così s’ariva ar municipio
e, se viè bene, puro al parlamento.

Solo così riavrete la speranza
d’arzà la voce in segno de protesta
quanno er padrone ve farà l’inchiesta
pe’ sentì chi cià l’ovo nella panza…”.

‘Sta chiacchierata fece un certo senso;
difatti, da quer giorno ogni gallina,
appena se svejava, la mattina
diceva fra sé: “Come la penso?

Che sarò socialista o clericale?
Sarò repubblicana o indipendente?...”
E, co’ st’idea fissata nella mente,
covava l’ova assieme all’ideale.

Però finì la pace! Incominciorno
le solite questioni de partito
e l’ovo che j’usciva da quer sito
ciaveva sempre un po’ de bile intorno.

Più, sulla coccia, c’era l’impressione
der colore politico d’ognuna:
framezzo a tante solamente una
je scappò fora senza convinzione.

“Io” disse “faccio l’ova de giornata,
ma in quanto a li colori, va cercanno!
O rosso o bianco o nero…..finiranno
tutte ne la medesima frittata”.

PS:
Prima che qualcheduno viè qui e bussa,
questa è ‘na poesia der sor Trilussa.

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