lunedì 21 settembre 2009

Montino visita il Marini

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Buone notizie per l'ospedale Marzio Marini. A portarle entro i confini maglianesi, sarà il vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino, atteso nella mattinata di martedì presso il nosocomio locale. Con lui i consiglieri regionali Mario Perilli e Annamaria Massimi. Montino ribadirà l'assoluta necessità di mantenere tutte le funzioni dell’ospedale e scongiurare quella riconversione ospedaliera come confermato nei giorni scorsi. Secondo quanto stabilito inizialmente per il Marini dal piano sanitario regionale, che per il riordino della rete ospedaliera aveva prospettato un pesante ridimensionamento e un taglio drastico alle sue attività. Nel documento per l'ospedale sabino era stata prospettata una riconversione a presidio monospecialistico a ricoveri a ciclo diurno e l'abbattimento di posti letto per acuti. Ridare fiducia ai maglianesi sarà dunque il compito di Montino, una prova difficile dato che più volte, in campagna elettorale, il turnover dei politici ha offerto ai cittadini speranze e promesse mai rispettate. "Apprendiamo con piacere e fiducia la posizione di Montino - ha dichiarato il sindaco Alfredo Graziani -. Chiederemo al vicepresidente, così come a tutti quei politici che interverranno sul tema del Marini, garanzie post elettorali. Apprese le rassicurazioni di Montino è nostro interesse iniziare a muoverci concretamente anche per far ritornare alla normalità la situazione del reparto di ortopedia e traumatologia e per rilanciare in toto la nostra struttura". Il viaggio in provincia di Esterino Montino e dei consiglieri Massimi e Perilli proseguirà poi verso Amatrice.

Sara Pandolfi

1 commenti:

Pasquino 2009 ha detto...

XLVI – Domani ariva er buggia.

Ho letto la notizia e me sò sentito male,
un tristo figuro viè a véde l’ospedale.
Nun se ricorda più che già è passato,
quanno i tossici rifiuti ci’ ha portato!
Nun so’ certo prese ‘n giro occasionali,
ce risemo fresconcelli, ce so le regionali!
Lo so, 'sta gente mena e lassa i merchi.
So' uniti dai più sòrditi legami:
se li partiti fanno li tegami,
li maggistrati appresso li coperchi.
Amico bello, lo conosco er rischio,
però de 'sti furbetti me ne infischio.
Veranno a metteje l’urtimo coperchio
"procurato" accusì, su commissione,
apposta pe' coprije er pentolone,
de ‘ste faccenne vecchie. Chiuso er cerchio!
Perché nu' lo sapevi? Fu 'n abbajo,
grande sì, però solo 'no sbajo.
L’armadi sempre chiusi e chi ha deciso,
facenno er ceco e er sordo, ha ritenuto
che pé l’atti c’era bisogno anche der muto,
puntanno su 'no scopo ben preciso:
toccava de sarvàje ‘sta barchetta
indove insieme naviga la setta.
Che ghenga! Mo m’ariccapezzo
ché nun sentivo più l'odor de grano.
Me lo chiedevo e me pareva strano
che solo de letame c'era olezzo.
Ciao, ciarileggemo. Me faccio un giro attorno.
Spero che te rileggo quanno torno.
Vado a vede li blog, un giro corto,
vonno sapè chi so, ma starò accorto
ché so’ pei bravi cittadini tempi cupi
co' st’'orda arcifamelica de lupi.

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