martedì 22 settembre 2009

Differenziata dal basso.

Parlare è sempre il miglior modo per capire se stiamo imbroccando la direzione giusta. Ed è appunto parlando con un mio amico che ho capito che più di un piano “all inclusive” per la differenziata, ciò di cui abbiamo bisogno è prima avere a disposizione gli ingredienti necessari.
Mi spiego meglio. L’intento di questo post è creare una discussione sul metodo migliore di raccolta differenziata da utilizzare nella nostra comunità. Mi sembra abbastanza logico che non si debba prendere un modello gia applicato in altre realtà e calarlo nella sua interezza a Magliano. Il modello da utilizzare dovrebbe essere la sintesi di varie esperienze e dovrebbe tenere conto delle particolarità della nostra zona.
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Ho letto con piacere alcuni interessanti commenti che si soffermavano su questioni tecnico-economiche. Voglio apportare il mio contributo parlando di varie metodologie di cui insieme si potrebbe discutere.
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Fin’ora si è sempre parlato di differenziata dando per scontato che il metodo migliore sia il porta a porta. Ma siamo sicuri? O meglio siamo sicuri di dovere gioco forza importare in toto questo metodo?
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Navigando on line e confrontandomi con chi ne sa qualcosa più di me, ho trovato questi quattro link.

Leggendoli mi sono venute in mente queste idee.
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- Perché dobbiamo escludere la possibilità di avere un punto di raccolta dove poter conferire materiale da riciclare?
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- Perché anche presso i nostri esercizi commerciali non possono essere installati macchinari come quelli descritti, o provare realtà di raccolta differenziata inversa? (ossia il fare in modo attraverso distributori di beni di prima necessità di ridurre percentualmente il numero di imballaggi).
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- A livello di metodo il porta non dovrebbe essere un servizio? Mi spiego meglio. Con il “know how” a nostra disposizione in materia di sostenibilità ambientale, non dovrebbe essere la nostra coscienza di cittadini a doverci dire di riciclare senza che sia un compito da affidare ad esattori dell’immondizia?
n
Queste sono solo flash passati per la mente. Ma di una cosa sono convinto, che noi cittadini dobbiamo auto-costruire il nostro modello di raccolta differenziata. Spero dunque che ognuno possa dire la sua nei commenti e spero che di quanto detto venga tenuto conto. In modo da differenziare dal basso.
fra

5 commenti:

bismark ha detto...

ciao fra,

per quanto riguarda la raccolta differenziata credo sia importante guardare cosa fanno gli altri comuni, le altre città, cercare un modello e provare a riadattarlo al nostro comune.

Un esempio, quest'estate mi sono ritrovato a bressanone..
a primo impatto, devo dire di non aver mai visto una cittadina cosi pulita, non c'erano neanche le cicche per terra.

non sono abituato ad una pulizia del genere nelle strade, ma subito dal primo giorno non ho potuto fare a meno di stare attento a non buttare nulla per terra e a gettare ogni rifiuto nel suo cassonetto apposito.
Scontato dire che ogni cassonetto aveva i tre sacchi per la differenziata!!:)

tralascio i cassonetti elettronici....

Cercando su internet ho trovato questo documento,dagli uno sguardo

http://www.netanet.it/upload/documenti/CASE_BRESSANONE_2_aggiornata.pdf

Anonimo ha detto...

Ciao francè,
concordo con il metodo di apprendere da chi giá ne sa qualcosa in piú...altri comuni ed altri Paesi ad esempio!..
La mia personale spiegazione sul "perche solo il porta a porta sembra essere il metodo migliore" si trova nella pigrizia dei maglianesi!! Fisica: nel dover portare i rifiuti differenziati a volte a punti di raccolta distanti dalla propria abitazione, e sopratutto mentale: nel dover pensare a " questo dove va?" .." e mó questo dove lo butto?!"...e spesso nell'indecisione, invece di informarsi si butta tutto nel cassonetto generale!!

Secondo me si potrebbe andare incontro alla pigrizia maglianese, magari senza dover arrivare ad andare a prendergliela a casa la spazzatura, installando piu punti di raccolta per strada, distribuendo schede esemplificative del sistema di differenziazione e magari, per un'azione di maggior sensibilizzazione, distribuire piccole pattumiere cada famiglia corrispondenti al tipo di rifiuto da raccogliere...questo è quello che vedo a Barcellona.

Ora, non sono assolutamente a conoscenza dell'aspetto economico, ovvero dei costi che puó avere tutto ció,e di certo non si puó comparare Barcellona con Magliano, peró credo che abituare i maglianesi a Pensare dove buttare i rifiuti potrebbe risultare piú duraturo di un sistema porta a porta!

Un appunto/quesito al tuo post, i raccoglitori di bottiglie che devolvono monete, è un sistema molto utilizzato in tutto il nord europa, in Germania in particolare, dove peró ad installarli sono le stesse industrie produttrici di tali bottiglie..potrebbe risultare un problema?
Silvia

fra ha detto...

Proprio per quanto detto da entrambi dobbiamo gurdare chi gia fa e cercare un modello, non da prendere in toto, ma da adattare alla nostra comunità.

Il porta a porta va bene, ma esso non esclude un centro di stoccaggio temporaneo per chi voglia fare di più.

Mi spiego meglio con un esempio. Il tapponetto. Avete visto il successo? So di gente che va a cercare i tappi per le case di amici e parenti.

Dunque, concordando con entrambi non limitiamoci, ma cerchiamo di ampliare il "sistema-differenziata"

Per quanto riguarda poi le macchine "cattura lattine" credo che possiamo copiare il modello e adattarlo anch'esso al nostro paese. In che modo? Che i gestori di negozi facciano da esempio, attivando magari la singola raccolta di un singolo bene (tapponetto docet anche qui)

ps: Grazie per i contributi portati!

gali-cow ha detto...

basta poco, qualcuno si sta già muovendo:
http://www.tusciaweb.it/notizie/2009/ottobre/6_15raccolta.htm

fra ha detto...

noto con piacere questo commento di gali. torno dunque a sollecitare per un incontro dove poter ascoltare la cittadinanza proporre i suoi piani o le sue idee per una raccolta differenziata a "misura Magliano Sabina"

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