martedì 1 settembre 2009

Magliano - Nessun container per le elementari

Riportiamo la lieta notizia apparsa questa mattina sulle pagine del "Corriere di Rieti".


L’intesa raggiunta grazie alla partecipazione della Provincia. Gli alunni della scuola primaria saranno ospiti delle medie

Buone notizie per gli alunni delle scuole elementari. Nessun doppio turno pomeridiano per i ragazzi, né container adibiti a classi. I piccoli della scuola primaria andranno a lezione presso l'istituto delle medie. Una decisione che si è potuta prendere soltanto in questi ultimi giorni, quando la Provincia, in seguito alle richieste dell'amministrazione comunale e all'interessamento dei consiglieri del gruppo di minoranza "Rinnovamento Democratico", ha messo a disposizione le aule dello stabile, che erano state realizzate per l'istituto tecnico geometri. "Le aule - spiega l'assessore alla cultura Ernesto Pagliani - salvo alcuni piccoli lavori di completamento, sono pronte per ospitare i bambini delle elementari. C'è da dire inoltre che per l'edificio delle medie di Magliano la Provincia di Rieti ha già stanziato un finanziamento pari a 340mila che rientrano nel maxistanziamento di 4milioni di euro per la sicurezza delle sedi scolastiche". L'inizio dei lavori è previsto per febbraio, ma qualora non si riuscisse a trovare sistemazione per tutti in quell'edificio, che oltre alle scuole medie ospita in un'ala anche le classi del liceo scientifico, basterà chiedere alla Provincia di ritardare l'inizio dei lavori facendoli slittare a giugno, quando sarà finito l'anno scolastico 2009/2010. La necessità del trasferimento delle classi della scuola primaria nasce in seguito ad una serie di perizie statiche richiesta dal Comune sull'edificio anche in seguito al sisma dello scorso aprile. Dai risultati delle analisi lo stabile, che risale al 1904, non risulterebbe del tutto "sicuro" ed è per questo che si è deciso di trovare una nuova sistemazione ai piccoli studenti. In un primo momento si era parlato di container, unica soluzione che il Comune poteva da solo raggiungere. Quindi l'idea di chiedere sostegno a palazzo Dosi, che fin da subito ha risposto con estrema sensibilità al problema. "Mi preme rivolgere un sentito ringraziamento all'assessore provinciale alle politiche scolastiche , Enzo Antonacci - ha dichiarato il sindaco di Malgiano Alfredo Graziani -. La risoluzione del problema legato alle scuole è un bell'esempio di collaborazione tra due istituzioni, Comune e Provincia che si sono mobilitate tempestivamente e hanno lavorato per trovare una soluzione così importante per la messa in sicurezza degli alunni della scuola elementare, dei docenti e di tutto il personale di servizio".

51 commenti:

fra ha detto...

Buona notizia...
Strano che nessuno abbia da dire niente vista la mole di commenti degli ultimi giorni. Non posso credere che ci si sia ridotti a insulti reciproci...

grillo c'è ha detto...

certamente non può che riempirci di gioia una notizia tanto dolce.
per i nostri figli in primis e per noi, per le casse del nostro malandato comune.
un ringraziamento mi sento di fare, ed è con tutta onostà che lo faccio mostrando dentro un pò d'imbarazzo, nei confronti del presidente provinciale melilli e dell'assessore provinciale antonacci, per la loro sensibilità e disponibilità in merito.
una puntina di imbarazzo, quasi fossi un bambino, torno a ribadire, perchè è quella che molti di noi dovrebbero provare, i molti che maliziosamente avevano azzardato una ritorsione post-elettorale visti i risultati maglianesi, e del nostro collegio, emersi per la lista melilli nell'ultima tornata elettorale.
forse anche per questo l'intervento della minoranza avrà avuto un peso di sicuro maggiore.

c.g. ha detto...

Mi sembra, per quanto mi riguarda, essere stato molto chiaro; quando taccio su questa amministrazione, vuol dire consenso.
Ma non sciuperò niente di me che vada in qualche modo a loro favore.
Non lo meritano.

Giusto come sempre "grillo", un gesto di estrema signorilità, oltre che di responsabilità da parte di Melilli.

Anonimo ha detto...

remember the assessor Antonacci is the parts of UDC le meme di vicesindaco'.Meditecion peapols meditecion ..

Anonimo ha detto...

ahahahahahahaha

Pasquino 2009 ha detto...

XXXIV – L’omo ombra 2.

C’è un fatto ch’ha destato un po’ scarpore
e fatemelo di’, so’ indispettito,
perché confesso che nun ho capito
che cosa c’è sta sotto a ‘sto clamore.
Ma de che parlo? Der communista
che tuttunbotto mo edè filofascista.
Se rivortica ‘gni cosa. Lo credevo
un mezzo Donchisciotte a l’arembaggio,
sprovveduto ma armato de coraggio.
Io je volevo bene je volevo:
me poteva dà ‘na mano a portà avanti
la lotta contro i ladri e i lestofanti.
Doppo li tanti strilli de quest’anni
questo nun fa certo un figurone
a barattà l’onore a le portrone,
la stima de l’onesti co’ du’ scanni.
Treppiede mio, che gran vergogna,
lascià l’aria pulita pe’ ‘na fogna!
E mo ve giuro nun me ce arcapezzo
perché me pare strano er vortafaccia
che nun è tipo de fa’ sta figuraccia.
E’ vero che p’ognuno ce sta un prezzo,
ma m’ero illuso che tra la marmaja
nun fosse ‘sto fregno omo de paja.

Anonimo ha detto...

ricordate però giovincello che è melilli alla fine che comanna.
va a rifà a campagna pe costini poi tutti a casa tua li portamo sti bambini.

BUFO ha detto...

Leggendo i tuoi commenti Pasquino, noto la numerazione che tu metti, che ricorda tanto i manifesti per Magliano degli pseudo amici di Beppe Grillo e poi a leggerti sembra che i comunisti siano i soli onesti di questo mondo. Ma c'e' chi non dimentica cosa è successo al tempo di mani pulite e negli anni a seguire.
Non è di certo la politica a stabilire chi è onesto e chi non lo è.

c.g. ha detto...

Un certo qualcuno che ai tempi di mani pulite fu il principale responsabile, colui deteneva la cosidetta "madre delle tangenti", fece fare man bassa ad una persona padrino di una delle sue figlie, delle allora televisioni private con una legge ad personam, concedendogli le frequense pubbliche per farlo lavorare...
Oggi quel signore governa questo martoriato Paese, ed in quale modo è sotto gli occhi di tutto il mondo.

Affari, armi, droga, televisioni, P2, truffe; è questa l'eredità trasmessa e questo governo ne è il degno rappresentante.

Pasquino 2009 ha detto...

XXXVIII РPasquino ̬ libero..

Nun so dove l’hai letto o l’hai capito
che porto ‘n gloria solo i communisti,
anzi, pe’ me, so proprio li più tristi,
cinquant’anni de passato cià punito.
Pasquino s’empegna solo a mette mano
a sputtanà co' satire piccanti
li politichi che proprio nun so’ santi.
Pasquino è er portavoce popolano.
Lui scrive quer che er popolo tié drento
Lui attizza er foco quanno pare spento.
Che cacchio pô fregaje chi so’ io,
chi mai sarà Pasquino o li Pasquini?
Quello che conta, conteno li fini:
si Lui è uno solo o più ce lo sa Iddio!
Io c'ebbi a dillo già: "Si nun sei fesso,
tu che sei onesto, datte 'na specchiata
e lì Pasquino scoprirai in te stesso"

BUFO ha detto...

x c.g., un semplice esempio:

Il 29 aprile 1993 la Camera è chiamata a votare l'autorizzazione a procedere nei confronti di Craxi, richiesta dalla procura di Milano. Nel suo intervento parlamentare il leader socialista rincara la dose: «I partiti, specialmente quelli che contano su apparati grandi, medi o piccoli hanno fatto ricorso e ricorrono all'uso di risorse aggiuntive in forma irregolare o illegale. Se gran parte di questa materia deve essere considerata materia puramente criminale, allora gran parte del sistema sarebbe un sistema criminale. Non credo - prosegue Craxi -

ADESSO STAI MOLTO ATTENTO E TOGLI LE FETTE DI PROSCIUTTO DAGLI OCCHI:

-che ci sia nessuno in quest'aula, responsabile politico di organizzazioni importanti, che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo, presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro.

Ora la logica e non si può parlare di altro, vorrebbe, siccome chi più, chi meno, siano coinvolti tutti, rinnegarli o comunque non sostenerli più, invece per qualcuno non è così!

BUFO ha detto...

x Pasquino:
che porti in gloria i comunisti si vede da qui:
...so’ indispettito,
perché confesso che nun ho capito
che cosa c’è sta sotto a ‘sto clamore.
Ma de che parlo? Der communista
che tuttunbotto mo edè filofascista.
Se rivortica ‘gni cosa. Lo credevo
un mezzo Donchisciotte a l’arembaggio,
sprovveduto ma armato de coraggio.
Io je volevo bene je volevo:
me poteva dà ‘na mano a portà avanti
la lotta contro i ladri e i lestofanti.

Cerca anche tu di scoprirti negl'altri; invece di consigliare visite psicologiche, leggi bene i contenuti e se non riesci a tirar fuori nulla non è detto che sia così per tutti!

Anonimo ha detto...

bufo bufo, dovessimo risenti lo botto

c.g. ha detto...

Ma ancora si ha la spudoratezza di ricordare quegli eventi?
Finiscila buffo dammi retta, poiché se ci mettiamo a ricordare queli anni ne usciresti di nuovo con le ossa rotte.
Ti ricordo soltanto un evento, quello del magistrato Carlo Palermo quando indagando su alcuni episodi scoprì un coperchio al cui interno c'ère di tutto.
Traffici di armi, armi non fucili modello 91, ma bombe, cannoni, carri armati; poi ancora droga, tanta droga.
Fu coinvolto il PSI di craxi anche in questa faccenda con lo allora tesoriere Rino Formica.
Poi guarda un po? gli fu tolta a questo magistrato l'indagine e fu spedito a Caltanissetta e dopo poco tempo rimase illeso in un attentato con un'auto bomba, ma rimasero uccise due povere bambine innocenti a bordo dell'auto della loro mamma che precedeva quella del magistrato.
Di questi episodi ne è pieno il web, basta digitare Carlo Palermo armi e droga.

Dai amore mio, ti ripeto, lascia stare che ti conviene.

Anonimo ha detto...

Chi è che si ricorda di un certo Compagno "G"?
Questo per dire che nessuno è in grado di scagliare la prima pietra. In quello schifo c'erano dentro tutti. In diversi livelli ma nessuno può dire che non sapeva e che non aveva contribuito ad alimentare quello schifoso sistema.
Questa è la verità purtroppo.

c.g. ha detto...

Il compagno G ha subito un processo e ne è uscito innocente.
Il compagno C invece se la squagliò in Tunisia ad Hammamet per non sottoporsi alla giustizia.

Ti ho detto e te lo ripeto, lascia perdere questi fatti, ti/vi conviene.

Anonimo ha detto...

Vorresti forse sostenere che il PCI non partecipò al banchetto? Forse in misura minore perchè non aveva responsabilità di governo ma è certo che erano coinvolti alla grande anche loro. Questa è la triste storia del nostro paese e non giova a nessuno negare le evidenze.

c.g. ha detto...

A regazzì!! e studia un pochino no? poi ritorna se credi e continueremo la discussione.
Certo che il PCI partecipò al banchetto, anzi ai banchetti, quelli organizzati per raccogliere le firme per il referendum e abrogare la legge che tagliò di fatto di 5 punti la scala bobile, o contingenza.

BUFO ha detto...

C.G. mi domando se ci vedi, se magari sei veramente un'ingenuo e se capisci bene quello che leggi.
Comunque cercherò di spiegare meglio cosa intendevo: primo a me non "mi conviene" nulla, perchè io farei piazza pulita di tutta l'attuale classe politica; secondo léggi bene il discorso di Craxi,erano tutti coinvolti, nessuno in quell'occasione osò dire "io non centro". Tu sei ancora uno di quelli che crede che i comunisti ne erano e ne sono fuori; ma cosa te ne viene a non essere obiettivo e a difenderli ad ogni costo?
Non ci sono partiti puliti!

c.g. ha detto...

Sei tu allora a non avere capito il senso della mia risposta.
Se vero, quello che affermò Craxi quel giorno in parlamento, per la veste che ricopriva (presidente del consiglio) avrebbe dovuto non scappare in Tunisia, bensì restare, affrontare un processo, e durante quel processo denunciare tutto quello che sapeva.
Ma sai perché non lo ha fatto? perché talmente infiniti erano i dirigenti del PSI dell'epoca coinvolti con mani non pulite ma sporche, insieme certamente col resto della banda denominata CAF (craxi andreotti forlani), che il partito socialista sarebbe stato disintegrato come una capanna a Nagasaki e tutti i suoi dirigenti nelle patrie galere.

Non ci sono appigli per te, mi dispiace, considerando pure che quello che emerse con le inchieste del magistrato Di Pietro, non fu che una infinitesima parte del vero malloppo e del vero disegno strategico e che oggi, ancora in parte tentano di instaurare; non dimenticare che dirigenti del PSI quali Manca e Cicchitto erano iscritti alla loggia massonica segreta P2.
Te lo ripeto ancora;
lascia perdere se non vuoi infognarti ancora in quella melma.

BUFO ha detto...

Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere!!!
Continua pure così, mi dispiace solo per te.

c.g. ha detto...

No ti prego, non ti dispiacere per me, piuttosto cerca tu di dispiacerti.

Anonimo ha detto...

on dott. Rolando Picchioni (Torino, morto, 808) (ai tempi dello scoperta della lista deputato della Democrazia Cristiana, poi passato nel CDU, nel Partito Popolare Italiano, nell'Udeur, nella Margherita e dal 2007 entrato a far parte del Partito Democratico)

C.G. ha detto...

Vedo che insisti, allora cosa vuoi dire? certamente tentativi di infiltrarsi ci sono stati e ci saranno sempre, ma appunto trattavasi di un certo signor picchioni, che tral'altro io di Picchioni ho sentito parlare soltanto di cului che fu soprannominato il mostro di Nerola.
Sai quale è il peggior difetto dei socialisti?
quello di non ammettere mai che qualcuno o molti possano aver ingannato loro e fatto opere per non certo nobili azioni.
Enrico Manca, presidente della rai a quei tempi, Fabrizio Cicchitto esponente di primo piano della corrente lombardiana, pensate un po, del psi e oggi portavoce del pdl.
MAMMA MIA!!!....

c.g. ha detto...

Comunque per l'ultima volta, lascia perdere, cosa vuoi ti pubblichi un intero dossier su quel periodo?
Credo che a molti non interesserebbe e allora visto che hai trovato "picchioni", cerca ancora digitando Carlo Palermo, ne scoprirai davvero delle belle.
ciao eh!

Anonimo ha detto...

Al di là di questo resta il fatto che nel piatto ci intingevano tutti compreso il PCI, PDS, DS e ora PD. Pensa solo agli scandali della coop rosse, all'Unipol e ai recenti arresti di noti esponenti del PD. E' chiaro che la fetta più grossa se la spartivano loro magari in cambio di concessioni che poi però consentivano al PCI lucrosissimi affari tipo quelli richiamati sopra. Poi se si vuol credere alle favole, beh si faccia pure. Restano però favole, pastocchie appunto. Ma per certe persone ci sono dogmi insuperabili.

Anonimo ha detto...

IN PARLAMENTO

Andò, Salvo/Rosa nel pugno
Ministro socialista ai tempi della Prima Repubblica. Fu processato a Catania, con l’accusa di voto di scambio con il clan mafioso Santapaola. È stato assolto. Per le vicende di corruzione, invece (tangenti sul centro fieristico catanese), È stato salvato dalla prescrizione. Oggi ritorna alla politica nello schieramento di centrosinistra.

Benvenuto, Romolo/Margherita
Ex verde approdato alla Margherita. Nel 1999 è stato condannato in primo grado per atti di violenza contro la sua compagna. Vicenda poi estinta con un risarcimento. Oggi punta al Parlamento nazionale, conscio che le donne non si toccano neanche con un fiore: a meno che non sia una margherita.

Caruso, Francesco/Rifondazione comunista
Leader del movimento dei disobbedienti, è stato indagato a Cosenza per associazione sovversiva e per diversi reati che sarebbero stati commessi durante manifestazioni di piazza.

Carra, Enzo/Margherita
Dopo essere stato portavoce della Dc durante la segreteria di Arnaldo Forlani, oggi è coordinatore della Margherita. Pregiudicato: condannato a 1 anno e 4 mesi per false dichiarazioni al pubblico ministero: mentì per cercare di impedire la scoperta della maxitangente Enimont. Per quel reato fu arrestato durante Mani pulite e la sua fotografia
in manette divenne un’immagine-simbolo di Tangentopoli. Questo non gli ha impedito di essere candidato già nel 2001 e di diventare deputato della Margherita in Campania

Anonimo ha detto...

IN PARLAMENTO

Andò, Salvo/Rosa nel pugno
Ministro socialista ai tempi della Prima Repubblica. Fu processato a Catania, con l’accusa di voto di scambio con il clan mafioso Santapaola. È stato assolto. Per le vicende di corruzione, invece (tangenti sul centro fieristico catanese), È stato salvato dalla prescrizione. Oggi ritorna alla politica nello schieramento di centrosinistra.

Benvenuto, Romolo/Margherita
Ex verde approdato alla Margherita. Nel 1999 è stato condannato in primo grado per atti di violenza contro la sua compagna. Vicenda poi estinta con un risarcimento. Oggi punta al Parlamento nazionale, conscio che le donne non si toccano neanche con un fiore: a meno che non sia una margherita.

Caruso, Francesco/Rifondazione comunista
Leader del movimento dei disobbedienti, è stato indagato a Cosenza per associazione sovversiva e per diversi reati che sarebbero stati commessi durante manifestazioni di piazza.

Carra, Enzo/Margherita
Dopo essere stato portavoce della Dc durante la segreteria di Arnaldo Forlani, oggi è coordinatore della Margherita. Pregiudicato: condannato a 1 anno e 4 mesi per false dichiarazioni al pubblico ministero: mentì per cercare di impedire la scoperta della maxitangente Enimont. Per quel reato fu arrestato durante Mani pulite e la sua fotografia
in manette divenne un’immagine-simbolo di Tangentopoli. Questo non gli ha impedito di essere candidato già nel 2001 e di diventare deputato della Margherita in Campania

Anonimo ha detto...

Crisafulli, Vladimiro/Ds
Ex sindaco di Enna e uomo forte dei Ds siciliani, è sotto inchiesta insieme a Totò Cuffaro per violazione di segreto d’ufficio nell’inchiesta su Messina Ambiente. Una telecamera nascosta in un hotel di Pergusa, inoltre, il 19 novembre 2001 registrò un suo incontro con un boss mafioso, Raffaele Bevilacqua, giý latitante, arrestato e condannato in primo grado per mafia. Il politico diessino, a margine di un congresso, discuteva tranquillamente con il boss di politica locale, affari e appalti. Per questo Vladimiro Crisafulli, detto Mirello, Ë stato indagato dalla procura di Caltanissetta per concorso esterno in associazione mafiosa.
Indagine archiviata nel febbraio 2004, perchè quel colloquio non portÚ alcun beneficio concreto a Cosa nostra. Resta perÚ “dimostrata da parte di Crisafulli la disponibilitý a mantenere rapporti con il Bevilacqua, accettando il dialogo sulle proposte politiche dello stesso, ascoltando la sua istanza e rispondendo alle domande sulle possibili iniziative politico-amministrative, in particolare in materia di finanziamenti e appalti”. “Crisafulli appare disponibile a esplorare con Bevilacqua l’area delle ipotesi strettamente politiche nel territorio e, in parte, ad addentrarsi nell’area grigia dell’affarismo politico-elettorale”. Quell’incontro e altri che seguirono costituiscono, secondo la procura, “un complesso di contatti e disponibilitý al dialogo di inquietante valenza”. “La pubblicitý dell’incontro… enfatizza in tutti i presenti al congresso l’idea di stabili contatti mafia-politica, con ovvio vantaggio per la prima”.
I pm aggiungono che il collaboratore di giustizia Angelo Leonardo ha indicato Crisafulli come “persona conosciuta dal padre Gaetano Leonardo, capofamiglia di Enna” e che “la candidatura del Crisafulli alle elezioni regionali del 2001 avrebbe dovuto essere sostenuta dalla famiglia mafiosa in previsione della possibilità di ottenere, per il tramite dello stesso Crisafulli, contatti nel mondo imprenditoriale. Tuttavia l’arresto nel maggio 2001 di Leonardo Gaetano e del figlio, unitamente ai componenti della famiglia mafiosa di Enna, impediva la concretizzazione del progetto”.
Ce n’è abbastanza per chiedere l’archiviazione sul piano penale. Ma ce ne sarebbe a sufficienza almeno per bloccare la sua carriera politica, tantopiù nel partito che fu di Pio La Torre. Invece è stato candidato dai Ds in un posto sicuro per la Camera in Sicilia-2. E quando Antonio Di Pietro ha criticato l’incredibile decisione della Quercia, Luciano Violante gli ha replicato che “non esiste alcun motivo di incompatibilità: Crisafulli è nelle stesse condizioni in cui si è trovato in passato Di Pietro, prima incriminato e poi assolto”. Con la differenza che Di Pietro non è oggi indagato, mentre Crisafulli sì. Di Pietro fu accusato su notizie false e non ha mai mostrato “disponibilità” verso mafiosi, anzi Cosa nostra nel 1993 aveva progettatodi assassinarlo (Violante è oggi nella stessa lista che ospita Mirello: numero 1 Rutelli, 2 Violante, 3 Piscitello, 4 Crisafulli. Il quale entrerà certamente a Montecitorio. E chissà, magari anche nella Commissione antimafia).

Anonimo ha detto...

Crisafulli, Vladimiro/Ds
Ex sindaco di Enna e uomo forte dei Ds siciliani, è sotto inchiesta insieme a Totò Cuffaro per violazione di segreto d’ufficio nell’inchiesta su Messina Ambiente. Una telecamera nascosta in un hotel di Pergusa, inoltre, il 19 novembre 2001 registrò un suo incontro con un boss mafioso, Raffaele Bevilacqua, giý latitante, arrestato e condannato in primo grado per mafia. Il politico diessino, a margine di un congresso, discuteva tranquillamente con il boss di politica locale, affari e appalti. Per questo Vladimiro Crisafulli, detto Mirello, Ë stato indagato dalla procura di Caltanissetta per concorso esterno in associazione mafiosa.
Indagine archiviata nel febbraio 2004, perchè quel colloquio non portÚ alcun beneficio concreto a Cosa nostra. Resta perÚ “dimostrata da parte di Crisafulli la disponibilitý a mantenere rapporti con il Bevilacqua, accettando il dialogo sulle proposte politiche dello stesso, ascoltando la sua istanza e rispondendo alle domande sulle possibili iniziative politico-amministrative, in particolare in materia di finanziamenti e appalti”. “Crisafulli appare disponibile a esplorare con Bevilacqua l’area delle ipotesi strettamente politiche nel territorio e, in parte, ad addentrarsi nell’area grigia dell’affarismo politico-elettorale”. Quell’incontro e altri che seguirono costituiscono, secondo la procura, “un complesso di contatti e disponibilitý al dialogo di inquietante valenza”. “La pubblicitý dell’incontro… enfatizza in tutti i presenti al congresso l’idea di stabili contatti mafia-politica, con ovvio vantaggio per la prima”.
I pm aggiungono che il collaboratore di giustizia Angelo Leonardo ha indicato Crisafulli come “persona conosciuta dal padre Gaetano Leonardo, capofamiglia di Enna” e che “la candidatura del Crisafulli alle elezioni regionali del 2001 avrebbe dovuto essere sostenuta dalla famiglia mafiosa in previsione della possibilità di ottenere, per il tramite dello stesso Crisafulli, contatti nel mondo imprenditoriale. Tuttavia l’arresto nel maggio 2001 di Leonardo Gaetano e del figlio, unitamente ai componenti della famiglia mafiosa di Enna, impediva la concretizzazione del progetto”.
Ce n’è abbastanza per chiedere l’archiviazione sul piano penale. Ma ce ne sarebbe a sufficienza almeno per bloccare la sua carriera politica, tantopiù nel partito che fu di Pio La Torre. Invece è stato candidato dai Ds in un posto sicuro per la Camera in Sicilia-2. E quando Antonio Di Pietro ha criticato l’incredibile decisione della Quercia, Luciano Violante gli ha replicato che “non esiste alcun motivo di incompatibilità: Crisafulli è nelle stesse condizioni in cui si è trovato in passato Di Pietro, prima incriminato e poi assolto”. Con la differenza che Di Pietro non è oggi indagato, mentre Crisafulli sì. Di Pietro fu accusato su notizie false e non ha mai mostrato “disponibilità” verso mafiosi, anzi Cosa nostra nel 1993 aveva progettatodi assassinarlo (Violante è oggi nella stessa lista che ospita Mirello: numero 1 Rutelli, 2 Violante, 3 Piscitello, 4 Crisafulli. Il quale entrerà certamente a Montecitorio. E chissà, magari anche nella Commissione antimafia).

Anonimo ha detto...

Crivelli, Raffaele/Rifondazione comunista
Dirigente di Rifondazione comunista ed ex sindaco di Altamura, candidato alla Camera in uno dei posti al vertice della lista del Prc per la Puglia. Crivelli è anche dirigente della Tradeco e in questa veste è accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti.

Cuffaro, Salvatore/Udc
Imputato di favoreggiamento alla mafia e rivelazione di segreto d’ufficio, è accusato di aver informato uomini ritenuti vicini a Cosa nostra che erano intercettati. Tra questi, il boss Giuseppe Guttadauro, legatissimo a Bernardo Provenzano, e l’imprenditore Michele Aiello, padrone della sanità in Sicilia, re delle cliniche private, sospettato di essere un riciclatore dei soldi di Provenzano. Totò Cuffaro si è incontrato segretamente con Aiello nel retrobottega di una boutique di Bagheria: “Per parlare di tariffe sanitarie”, ha spiegato Totò ai magistrati. In una telefonata intercettata il 10 gennaio 2004, Cuffaro parla con Silvio Berlusconi, che gli dice: “Ho saputo qui… la ragione perché ti telefono… il ministro dell’Interno… Mi ha parlato e mi ha detto che tutta la… è sotto controllo, sotto controllo”. Berlusconi parla dunque con Cuffaro di indagini, dicendo di aver avuto informazioni dal ministro Beppe Pisanu (che però ha negato ai magistrati di Palermo di aver mai parlato con Berlusconi di indagini siciliane).

Anonimo ha detto...

Cusumano, Stefano/Udeur
Arrestato nel 1999 a Catania con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e turbativa d’asta. Oggi resta sotto processo, con la sola accusa di turbativa d’asta, per gli appalti del nuovo ospedale Garibaldi di Catania. È senatore della Repubblica.

D’Alema, Massimo/Ds
Ex presidente del Consiglio, ex segretario e oggi presidente dei Ds. Fu indagato a Bari per un finanziamento illecito ricevuto da Francesco Cavallari, il re delle cliniche pugliesi (fu in seguito condannato per concorso esterno in associazione mafiosa), che gli versò una ventina di milioni. D’Alema si salvò grazie alla prescrizione

Anonimo ha detto...

De Gregorio, Sergio/Italia dei valori
Giornalista, realizza scoop come quello di fotografare in carcere (senza permesso) la modella Terry Broome. O d’intervistare Tommaso Buscetta in crociera nel Mediterraneo. Con il risultato di far partire una campagna contro i pentiti che se la spassano a spese dello Stato. Poi diventa editore, rilevando la testata socialista dell’Avanti, dopo il naufragio del craxismo. Infine si dà alla politica, diventando il proprietario della sigla “Italiani nel mondo”. Intanto è candidato di Forza Italia, ma quando il partito rifiuta di metterlo in lista passa alla Dc di Rotondi. I suoi Italiani nel mondo sostengono il ministro di An Mirko Tremaglia.
Ma alla vigilia delle elezioni del 2006 De Gregorio firma un accordo con Antonio Di Pietro e mette la sua organizzazione a disposizione dell’Italia dei valori, che lo candida alle elezioni e lo fa eleggere senatore. De Gregorio vuole il ministero degli italiani all’estero. Prodi non glielo concede. Lui si rifà facendosi eleggere, con i voti del centrodestra, presidente della commissione Difesa del Senato. Tra il novembre 2005 e il marzo 2006 (dunque in piena campagna elettorale), ha spacciato assegni scoperti e poi protestati per oltre 87 mila euro.

D’Elia, Sergio/Rosa nel pugno
Ex dirigente di Prima linea, è stato condannato a 30 anni di carcere, poi ridotti a 12, per l’uccisione del poliziotto Fausto Dionisi. Dissociato, ha fondato l’associazione Nessuno tocchi Caino. Eletto deputato, viene scelto come segretario di presidenza della Camera.

Anonimo ha detto...

VADO AVANTI? L' onestà è degli individui non dell' idea politica e purtroppo siamo messi m.ale tutti. anche voi a sinistra

Anonimo ha detto...

VADO AVANTI? L' onestà è degli individui non dell' idea politica e purtroppo siamo messi m.ale tutti. anche voi a sinistra

c.g. ha detto...

No amore mio, è inutile mi fai un elenco di persone delinquenti condannate con sentenza passata in giudicato che approfittando di amicizie nei vari paesi ove sono residenti, sparsi per l'Italia, riescono in qualche modo farla franca e farsi eleggere nei vari collegi deputato, o senatore, o assessore e sindaco di questo o quell'ente locale.
La faccenda è ben diversa da "mani pulite", qui furono presi con le mani nel sacco grossi calibri dell'allora CAF, devo farti anch'io i nomi?
dai che li sai, iniziando dal fuggiasco poi resosi latitante Bettino, seguito a ruota da tutto lo staff socialista dell'epoca e niente vale se alcuni in sguito son riusciti in qualche modo dimostrare la loro innocenza, ma certo non potevano non sapere i vari "vicerè" socialisti, democristiani, liberali, socialdemocratici, repubblicani; il famoso pentapartito insomma.
Tutti i nomi da te fatti, me ne devi dare uno COMUNISTA, se ci riesci te lo pago a peso d'oro.
La prossima volta se me ne dai ancora l'opportunità ti aggiungerò ai vari Manca (exP2), Cicchitto (ex P2), Craxi (ex latitante), Mario Chiesa, Moroni (uccisosi dopo aver lasciato scritto che quei soldi non erano per se ma per il partito), Martelli (processato e assolto) De Michelis, Formica.
Dai, non mi far ricordare quei tutto sommato, tristi eventi anche per me, perché cosa credi! mica ho il cuore di Stalin!

Anonimo ha detto...

Crivelli, Raffaele/Rifondazione comunista
Dirigente di Rifondazione comunista ed ex sindaco di Altamura, candidato alla Camera in uno dei posti al vertice della lista del Prc per la Puglia. Crivelli è anche dirigente della Tradeco e in questa veste è accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti.

D’Alema, Massimo/Ds
Ex presidente del Consiglio, ex segretario e oggi presidente dei Ds. Fu indagato a Bari per un finanziamento illecito ricevuto da Francesco Cavallari, il re delle cliniche pugliesi (fu in seguito condannato per concorso esterno in associazione mafiosa), che gli versò una ventina di milioni.

D’Alema si salvò grazie alla prescrizione.

Anonimo ha detto...

NELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI
Genova: inquisito due ex consiglieri comunali di centrosinistra per corruzione. Un’altra vicenda (Mensopoli) vede il sindaco Vincenzi più o meno coinvolta (seppur indirettamente)
Trento: indagato ex assessore per gare truccate. Finanziamenti sospetti per il presidente della provincia Dellai (indagato)
Firenze: indagati 2 ex assessori della giunta Domenici
Ancona: rinviati a giudizio gli ultimi 2 sindaci del centrosinistra della città
Perugia: indagati funzionari ed ex assessore provinciale. Aggiungo l’ex sindaco (di cui l’attuale era vicesindaco) indagato per la questione Minimetro
Abruzzo: Del Turco indagato per Sanitopoli. L’ex sindaco di Pescara D’Alfonso indagato
L’Aquila: per una recente questione di appalti post territorio si dimette un assessore della giunta Cialente
Bari: appalti pilotati. Indagato assessore Tedesco, futuro deputato del Pd. Indagata anche una manager vicina al Pd
Sardegna: rinviato a giudizio Soru
Napoli: mezza giunta Iervolino sotto inchiesta per l’affaire Romeo (con richieste di pena oltre i 5 anni anche per l’ex vicepresidente della provincia). Bassolino sotto processo e ieri di nuovo con richiesta di rinvio a processo sempre per la questione rifiuti. Indagato eurodeputato Cozzolino. Decine e decine di amministrazioni comunali infiltrate dalla camorra.
Salerno: sindaco De Luca già condannato in primo grado, rinviato a giudizio per altre 2 inchieste
Calabria: consigliere comunale inquisito per rapporti con la criminalità. Loiero sotto inchiesta
Potenza: giro di tangenti. Inquisito deputato Margiotta. De Filippo (pres. regione) indagato per favoreggiamento.

Anonimo ha detto...

e per finire in bellezza vai su repubblica (che non diari è di sinistra e cerca bene... scoprirai che fininvesta pagava in nero anche gli stand alle feste dell' unità. OHHHHH non solo prendevate tangenti, ma le prendevate da berlusconi!!!! Quello che portò alla luce quell' inchiesta fu un sistema strutturato e radicato nella mentalità di un' intera nazione. TUTTI MANGIAVANO, in base alle loro possibilità. UNA VERITA' DISGUSTOSA, VERO ma una verità assodata. Se i comunisti hanno mangiato di meno è perchè erano fuori dalle stanze dei bottoni. Appena sono arrivati alla pulsantiera hanno cominciato a farlo anche loro.


ripeto:

L' onestà è degli individui non dell' idea politica e purtroppo siamo messi male tutti. anche voi a sinistra.

c.g. ha detto...

Credo a questo punto rimettere le cose al posto giusto.
Il nostro "dialogo" caro anonimo è iniziato dai seguenti commenti:

Anonimo ha detto...
Chi è che si ricorda di un certo Compagno "G"?
Questo per dire che nessuno è in grado di scagliare la prima pietra. In quello schifo c'erano dentro tutti. In diversi livelli ma nessuno può dire che non sapeva e che non aveva contribuito ad alimentare quello schifoso sistema.
Questa è la verità purtroppo.
3/9/09 20:24

c.g. ha detto...
Il compagno G ha subito un processo e ne è uscito innocente.
Il compagno C invece se la squagliò in Tunisia ad Hammamet per non sottoporsi alla giustizia.

Ti ho detto e te lo ripeto, lascia perdere questi fatti, ti/vi conviene.
3/9/09 20:38

Anonimo ha detto...
Vorresti forse sostenere che il PCI non partecipò al banchetto? Forse in misura minore perchè non aveva responsabilità di governo ma è certo che erano coinvolti alla grande anche loro. Questa è la triste storia del nostro paese e non giova a nessuno negare le evidenze.
3/9/09 23:12

c.g. ha detto...
A regazzì!! e studia un pochino no? poi ritorna se credi e continueremo la discussione.
Certo che il PCI partecipò al banchetto, anzi ai banchetti, quelli organizzati per raccogliere le firme per il referendum e abrogare la legge che tagliò di fatto di 5 punti la scala bobile, o contingenza.
3/9/09 23:43

Giusto amico anonimo?
Allora se anch'io vado sul blog di Grillo trovo tutto quello da te elencato ed anche altro e sapessi quanto altro!....
Cosa vorresti che ti dica? ha ragione Beppe Grillo.

c.g. ha detto...

Ed il PCI, ripeto, Partito Comunista Italiano (tutto il resto non mi riguarda e non riguarda l'argomento dove iniziò il nostro dialogo), è sempre stato fuori da quei sistemi delle tangenti.

Anonimo ha detto...

ah!ah! ah! che risata che mi fai fare! Non mi dire che ci credi anche tu a quello che dici. La tua abnegazione é sconvolgente ed é espressione della tua forma mentis votata all'impossibilità di partorire un minimo di obiettività. Che differenza passa fra te e un talebano?
saluti

Anonimo ha detto...

Nessuna differenza: è tale e quale.

c.g. ha detto...

E certo, è facile adesso dove hai/avete trovato tutto apparecchiato e pronto da mangiare senza aver partecipato almeno a stendere la tovaglia.
Tu/voi dovevate vivere ciò che abbiamo vissuto noi ed i nostri genitori per farvi rendere conto cosa siano stati i padroni, quella società; guarda attentamente qualche vecchia foto in bianco e nero dei tuoi genitori o dei tuoi nonni, nota se abbiano un milligrammo di ciccia in più del normale; sai perché? perché non c'èra da mangiare, due pasti al giorno senza secondo piatto e la pastasciutta alla domenica, ma non con la crne, con il sugo cosidetto alla maglianese "pacio".
Ma non solo, prova a cercare qualche volto di dirigenti del PCI durante e dopo la guerra, cerca di fare un paragone non solo di cultura ma fisica con quelli di oggi.
Tornando al discorso; se non ci fosse stata fede in quel partito; tanta fede, tanto lavoro, saresti/saremmo ancora 30 anni dietro che, aggiunti ai 30 fisiologici sarebbero 60, sessanta anni appunto ci separano dalle più grandi liberaldemocrazie e socialdemocrazie europee.
Se per talebano intendi essere onesti, rispettare il prossimo, denunciare le ingiustizie, lottare non solo per se stessi ma anche per coloro che non possono, sputtanare i furbi (vedi gli amministratori comunali attuali); degno essere definito tale.

Anonimo ha detto...

Praticamente i compagni che dici tu erano tutti come Fassino. E tu quando ti metti a dieta? Non la dieta alimentare ma quella "cazzale a punti" in modo che sparando meno cazzate al giorno purifichi la tua mente e disintossichi il blog.

Anonimo ha detto...

il diaologo non lo hai cominciato con me io sono quello cheti elenca i fatti:

Repubblica — 10 febbraio 1998 pagina 12 sezione: POLITICA INTERNA

MILANO - Una riunione a Bari, nel 1982, per decidere la spartizione degli appalti per la megacentrale elettrica di Brindisi. A decidere le quote che andranno ad ogni impresa, racconta un testimone, sono i partiti che poi da quelle imprese verranno "ringraziati": tutti i partiti, compreso il Pci. A rappresentare il Pci in quella riunione, dice il testimone, è l' allora segretario regionale del partito: Massimo D' Alema,

Anonimo ha detto...

Repubblica — 05 ottobre 1999 pagina 7 sezione: POLITICA INTERNA

MILANO (c.s.) - è un processo da archeologia giudiziaria - arresti del ' 92, verbali che hanno riempito pagine di giornali - eppure, alla ripresa di un corso tanto lento, il dibattimento per le tangenti all' Atm, l' azienda pubblica dei trasporti di Milano, riserva ancora sorprese. A parlare, in aula, è Maurizio Prada, già tesoriere della Dc, poi segretario cittadino, per molti anni presidente dell' azienda in quota scudo-crociato. Racconta quegli anni di appalti e tangenti, anni dei quali ha parlato a lungo, nei tempi d' oro di Mani pulite, con il pm Antonio Di Pietro, il magistrato che era anche un suo buon conoscente. Ma ieri, stretto dalle domande, chiarisce di più il ruolo organico che l' ex Pci avrebbe avuto nella spartizione: "Dall' ' 86-' 87 - dice - il Pci cominciò a ricevere tangenti". Tanto che il pm Paolo Ielo, alla fine dell' udienza, chiede la trasmissione dei verbali all' ufficio dell' accusa per valutare la consistenza di eventuali nuovi spunti di indagine sulla pista delle tangenti rosse.

Anonimo ha detto...

Le hanno prese pure i Compagni. Ora se vogliamo parlare dei principi di un ideologia si può astrarre al concetto di onestà e correttezza, ma nella realtà dei fatti in quegli anni, e credo a tutt' oggi purtoppo, hanno mangiato tutti. Ognuno inbase al raggio di azione della usa sfer d' influenza. Compresi i "comunisti". Mi riferisco ai politicanti, non agli idealisti. Ma non hai l 'oggettività necessaria per recepire quel che intendo.

Anonimo ha detto...

Dimenticavo, cerca Sechi.

Anonymous ha detto...

Dimenticavo, cerca Sechi.

c.g. ha detto...

E certo, è facile adesso dove hai/avete trovato tutto apparecchiato e pronto da mangiare senza aver partecipato almeno a stendere la tovaglia.
Tu/voi dovevate vivere ciò che abbiamo vissuto noi ed i nostri genitori per farvi rendere conto cosa siano stati i padroni, quella società; guarda attentamente qualche vecchia foto in bianco e nero dei tuoi genitori o dei tuoi nonni, nota se abbiano un milligrammo di ciccia in più del normale; sai perché? perché non c'èra da mangiare, due pasti al giorno senza secondo piatto e la pastasciutta alla domenica, ma non con la crne, con il sugo cosidetto alla maglianese "pacio".
Ma non solo, prova a cercare qualche volto di dirigenti del PCI durante e dopo la guerra, cerca di fare un paragone non solo di cultura ma fisica con quelli di oggi.
Tornando al discorso; se non ci fosse stata fede in quel partito; tanta fede, tanto lavoro, saresti/saremmo ancora 30 anni dietro che, aggiunti ai 30 fisiologici sarebbero 60, sessanta anni appunto ci separano dalle più grandi liberaldemocrazie e socialdemocrazie europee.
Se per talebano intendi essere onesti, rispettare il prossimo, denunciare le ingiustizie, lottare non solo per se stessi ma anche per coloro che non possono, sputtanare i furbi (vedi gli amministratori comunali attuali); degno essere definito tale.

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