lunedì 31 maggio 2010

Rimandati i tagli agli ospedali laziali

Il giorno caldo della sanità laziale sembra aver soltanto rimandato a data futura le scelte (e i tagli) temuti. Oggi sono stati firmati dalla Polverini 12 decreti, già sul tavolo del Ministero dell'Economia. Tra questi non c'è quello sul riordino della rete ospedaliera, cioè dei presunti 3mila posti letto. Novità della giornata è invece la suddivisione della regione in 4 quadranti: in ognuno di questi verrà poi ricavata la quota delle riduzioni. L'intenzione è quella di raggiungere un maggiore equilibrio nei tagli da conseguire entro la fine dell’anno.
Ulteriore innovazione riguarda le Asl: le Aziende sanitarie nel Lazio saranno ridotte e il processo inizierà a ridosso dalla fine di giugno quando scadranno i contratti degli attuali manager, quelli nominati dalla giunta Marrazzo. L’idea orientativa è quella di arrivare entro la fine dell’anno a due Asl a Roma, due nella provincia romana e una per ogni altra provincia del Lazio. L’obiettivo finale è quello di giungere tra 3-4 anni a una azienda sanitaria a Roma e una nella provincia romana e 4 nel resto del Lazio.
Di tagli specifici agli ospedali non si parla. Bisogna ancora attendere.

Niccolò


AGGIORNAMENTO: "Sono 10 gli ospedali minori che saranno subito disattivati come acuti e diventeranno presidi di assistenza distrettuale. Eccoli: Civile di Ceccano, Antonio e Carlo Cartoni di Rocca Priora, San Giovanni Battista di Zagarolo, Cpo di Ostia, Spolverini di Ariccia, ospedale di Sezze, ospedale di Gaeta, ospedale di Montefiascone, ospedale di Ronciglione e ospedale di Amatrice." Magliano sembra non esserci.

1 commenti:

Sabinamente ha detto...

<span>Sono 10 gli ospedali minori che saranno subito disattivati come acuti e diventeranno presidi di assistenza distrettuale. Eccoli: Civile di Ceccano, Antonio e Carlo Cartoni di Rocca Priora, San Giovanni Battista di Zagarolo, Cpo di Ostia, Spolverini di Ariccia, ospedale di Sezze, ospedale di Gaeta, ospedale di Montefiascone, ospedale di Ronciglione e ospedale di Amatrice. Lo prevede il decreto sul riordino della rete ospedaliera, che l’agenzia Dire ha preso in visione.</span>

Magliano sembra non esserci.

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