giovedì 6 maggio 2010

Denunce per reati ambientali

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

(fra.dom.) Aveva depositato in un'area adiacente al suo esercizio di autoriparazione materiale da scarto potenzialmente inquinante (ipoteticamente olii, batterie, parti di motori), ma è stato scoperto dagli uomini della polizia stradale, impegnati, secondo una precisa direttiva ministeriale, in uno specifico servizio mirato ai controlli amministrativi sulle attività di autoriparazione, officine e rivendite di veicoli in tutto il territorio provinciale. Ma ad essere riscontrata non è stata solo una violazione amministrativa: il titolare dell'attività, infatti, è stato denunciato all'autorità giudiziaria per raccolta di rifiuti senza la prescritta autorizzazione, secondo le disposizione del Codice Ambiente (decreto legislativo 152 del 2006, art 256). Scattato, inoltre, il sequestro preventivo dell'area interessata alla raccolta di rifiuti, una zona adiacente a quella dell'esercizio, che ha potuto dunque continuare nella sua attività professionale. Il sequestro intanto sarebbe già stato convalidato dall'autorità giudiziaria, mentre sono attualmente in corso approfonditi accertamenti da parte dell'Arpa di Rieti, tesi a stabilire la portata di eventuali danni registrati all'ambiente e perciò utili per ricostruire le responsabilità del titolare dell'esercizio, ove si svolgono tutte le attività tipiche della riparazione (elettrauto, gommista, meccanico). Agli uomini della Stradale non sono però sfuggite diverse violazioni amministrative: tre, precisamente, le sanzioni elevate a carico del proprietario dell'attività, per il mancato rispetto di prescrizioni previste dalla normativa di settore, rispetto al codice ambiente e al testo unico di pubblica sicurezza. In particolare, sarebbero state riscontrate irregolarità nella tenuta dei registri. Intanto continuano incessanti i controlli da parte della polizia stradale in tutta la provincia.

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