giovedì 27 maggio 2010

Lascia reparto per un servizio in ambulanza. E lo vogliono anche chiudere?

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Una sola infermiera in corsia per ventiquattro pazienti. E' la condizione nella quale si è vista costretta a lavorare nella scorsa notte un'infermiera del reparto di medicina dell'ospedale “Marzio Marini” di Magliano. L'accaduto è stato segnalato dai familiari di alcuni ricoverati presso il reparto. Gli stessi tengono a sottolineare come l'infermiera sia stata in grado di svolgere a pieno e in modo egregio il suo ruolo, ma chiedono chiarificazioni sull'accaduto che, in caso di emergenza, avrebbe potuto far trovare in difficoltà l'operatrice di turno. La spiegazione è stata fornita direttamente dal direttore sanitario, il dottor Pasquale Carducci. "Sono stato io stesso a dare l'autorizzazione all'infermiera di turno a lasciare la corsia e salire sull'ambulanza per effettuare un trasferimento urgente". Nella notte infatti, per G.B., ricoverato in medicina con gravi insufficienze, si è reso necessario il trasferimento presso un'altra struttura. Per il trasferimento d'urgenza in terapia intensiva, che solo dopo tre ore di telefonate e fax si è reso possibile alla volta dell'ospedale De Lellis di Rieti, è stata quindi chiamata un'ambulanza della Croce Amica di Roma, azienda con la quale l'ospedale è convenzionato per il trasporto dei pazienti. Solo quando il mezzo è arrivato a Magliano ci si è resi conto però che a bordo mancavano tanto il medico quanto l'infermiere. Da qui quindi la necessità di risolvere in breve tempo il problema e mantenere in vita il paziente che, nel frattenpo, era stato fatto salire in sala operatoria e intubato. "Ho dato l'ok a far salire in ambulanza, oltre all'anestesista, di guardia a Magliano nelle 24 ore, un'infermiera di corsia per evitare di lasciare da solo l’infermiere di pronto soccorso. Qualora ci fosse stato bisogno di un supporto in reparto - prosegue Carducci - si sarebbe potuto chiamare il reperibile. Ho chiesto - conclude il direttore - una relazione dettagliata alla Croce Amica, che dovrà fornirmi una precisa spiegazione rispetto alla mancanza di personale a bordo. Ciò che è importante sottolineare è che il trasferimento è avvenuto in massima sicurezza".

Sara Pandolfi

1 commenti:

Sabinamente ha detto...

<span>Dal sito de "Il Tempo" ulteriore stangata:</span>
<span>Presidi con un’unica specialità e ricoveri a ciclo diurno diventano gli ospedali di Marino, Pontecorvo, Subiaco, Magliano Sabina, Amatrice, Sezze e Tarquinia. Sia chiaro: questo era il piano di Guzzanti. Ma visto che Guzzanti, uno dei massimi esperti in Italia e nel mondo di sanità, era stato nominato dal Governo Berlusconi, è presumibile che si vada in questa direzione.</span>

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