venerdì 8 ottobre 2010

Resoconto dell'assemblea della consulta giovani

Ieri sera, alle ore 21, presso il Teatro Manlio, si è svolta la riunione della Consulta Giovani di Magliano Sabina. Il gruppo, vista l'urgenza dell'ospedale, ha deciso di modificare l'ordine del giorno e convocare l'intera popolazione per essere a conoscenza degli ultimi aggiornamenti sul tema e prendere i necessari provvedimenti per contrastare il decreto di riordino.
Dopo una breve introduzione svolta dai coordinatori della consulta, la parola è passata prima al sindaco Graziani e poi all'ospite, l'On. D'Ubaldo, senatore nonché dirigente dell'ASP, azienda per la sanitò del Lazio. Quest'ultimo è stato accompagnato dal dott. Clini, tecnico della materia.
Il sindaco ha fatto il punto della situazione riportando l'incontro svolto la mattina stessa con il subcommissario Morlacco. La posizione della Regione è irremovibile, non disponibile a compiere passi indietro rispetto al decreto già emanato.
A questo punto è necessario per la popolazione maglianese sapere quali sono i tempi per realizzare eventuali opere di protesta. A quanto emerso dall'incontro pare che fino al 13 ottobre non sia possibile ottenere alcuna concessione. Dopo tale data sarà necessario controllare se sarà possibile ottenere modifiche del decreto. Un giorno certo è però quello del 1 gennaio 2011: se non avverrranno cambiamenti qualsiasi prestazione ospedaliera realizzata dopo quella data nei nosocomi sarà considerata abuso d'ufficio.
Il primo cittadino ha ricordato le forme di protesta alle quali partecipare: la manifestazione dell'8 ottobre presso la Regione Lazio, a Roma, alle ore 11, insieme agli altri comuni della regione che stanno subendo il riordino; la riunione dei sindaci del distretto mirtense alle ore 16 dell'8 ottobre al Teatro Manlio, a cui segue il consiglio provinciale straordinario, affiancato dalla protesta cittadina del paese, che per l'occasione ha organizzato un flash mob.
Ma la novità che raccolto il plauso dell'assemblea è stata la rinnovata proposta di secessione dal Lazio verso l'Umbria. Il sindaco ha infatti sottolineato come, se non venissero accolte le istanze locali, verrà intraprese ogni iniziativa atta a far tornare Magliano nella regione Umbria. Storicamente infatti sin dal 1861 il nostro paese rientrava nella provincia di Perugia. Stale status fo mantenuto fino al 1925, anno in cui sotto il regime fascista il comune fu prima spostato nel distretto romano per poi passare, due anni dopo, nella provincia reatina. A tal propostivo, per accogliere la volontà di secessione, si è ipotizzata una marcia simbolica verso i confini dell'Umbria.

Prende quindi la parola il senatore D'Ubaldo ricordando inizialmente la propria infanzia e il legame con il vecchio ospedale Marini. Inizia poi un'analisi dettagliata e tecnica dei numeri del nostro ospedale, palesando come allo stato attuale il Marzio Marini non possa mantenere molti servizi, poiché non efficiente, efficace e funzionale. Suggerisce però di difendere l'ospedale non nella sua attuale conformazione, bensì seguendo uno schema più moderno e aggiornato alle attuali esigenze sanitari. Il dott. Clini completa il discorso sulla falsa riga di quello del senatore, puntualizzando con esempi tecnici e pratici il veloce cambiamento della sanità a livello non solo regionale, ma anche nazionale e internazionale.
Non sono mancate le critiche dei cittadini presenti verso questi ultimi due discorsi, a causa non solo di qualche palese errore nella lettura dei numeri relativi alla nostra struttura sanitaria, ma anche per una certa insofferenza ad una situazione drammatica della quale si fatica a vedere una posizione soluzione. Difatti esigenza primaria dei presenti, nonché della consulta, è stata quella di trovare una organizzazione concreta e funzionale che sostenga la protesta. Come emerso in precedenti riunionni, si è deciso di costituire un comitato per la tutela dell'ospedale. Il comitato utilizza attualmente la struttura organizzativa della consulta ed è allo stesso tempo integrato da giovani della comunità maglianese.
Si è continuati a raccogliere iscrizioni al comitato e si sono ribadite le forme di protesta precedentemente definitive.
L'appuntamento successivo della consulta è lunedi 14 ottobre in sala consiliare, ore 21.

Niccolò

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