mercoledì 1 luglio 2009

Pensiamoci in tempo

Oggi, per l’ennesima volta in questo periodo, sono dovuto correre in camera e staccare la spina di alimentazione della rete internet, nonché della stampante, della tv e della luce da scrivania.
I fulmini si spostavano velocemente dai Cimini, raggiungendo la piana Tiberina (che da casa mia ho la fortuna di ammirare).
La mente, non so perché è andata alle 2 giornate una a febbraio e una a marzo se non erro, nelle quali la grandine ha ricoperto come fosse una nevicata il nostro territorio.
Ora sia chiaro, la notizia non è ne la grandine, ne i temporali estivi, ma la scala di grandezza e la frequenza che questi vanno assumendo. Sono fenomeni che ci sono sempre stati, ma la cosa che più mi preoccupa è il loro intensificarsi, sia dal punto di vista appunto della frequenza che dell’intensità.

Tutto questo per dire, che di questo bisognerà tener conto nel futuro piano regolatore. Lo so siamo abituati a pensare che da noi non succederà mai nulla, e speriamo si sempre cosi, ma credo che delle aree di sicurezza sia il caso di individuarle.

Abbiamo la fortuna di avere un territorio ampio, dunque terreni da adibire a destinazioni d’uso inerenti gli stati di calamità ce ne saranno sicuramente. Di questo me ne ha parlato anche un amico, Andrea Del Vescovo, che voleva appunto individuare aree “sicure” e da attrezzare.

Ma permettetemi una ulteriore riflessione. Siamo una piccola comunità, e nelle piccole comunità è relativamente facile instaurare discorsi relativi allo sviluppo sostenibile. Come associazione siamo in contatto con un importantissimo Ente che si occupa appunto di questo, e a breve stileremo un progetto che manderemo a tutti gli interessati.

Ma possiamo comunque fare molto, raccolta differenziata, risparmio energetico, efficienza energetica. Allora iniziamo a parlarne, e vediamo cosa ne possa uscire fuori.

Ne guadagneranno le nostre tasche, la nostra coscienza, la salute nostra e quella del nostro pianeta, che ricordiamo non è nostro ma lo abbiamo solo in preso in cura per consegnarlo alle generazioni future.

francesco.

9 commenti:

pietro galadini ha detto...

Sento con piacere che finalmente è cambiata l'atmosfera, una volta come Presidente dell'Asssociazione la Sabina Territorio e Ambiente, scrissi un volantino intitolato, "prevenire è il miglior modo di amare".
Ho continuato sempre dietro l'ispirazione di quanto sopra scritto ad interessarmi di futuro sostenibile, di ambiente, di efficentamento energitico, di cooperazione sociale e soprattutto di lavoro.
In qualità di socio responsabile della Innesco spa stò lavorando con successo in tutta l'Italia, possiamo incontrarci e individuare un percorso insieme.

Unknown ha detto...

Sicuramente si Pietro , spero che le persone capiscano che alcune occasioni lavorative vanno prese nei dovuti tempi per essere sfruttate al meglio e che Magliano non continui a perdere treni importanti per il suo sviluppo e per quello dei suoi cittadini.

Andrea

c.g. ha detto...

Mille idee, mille progetti, discussioni certamente utili si, ma vorei poter discutere anche dopo la realizzazione di qualcosa; invece? di piangerci addosso dopo che qualcuno ci ha scippato una scuola, un corso di scenze infermieristiche, un museo.
E' così da anni, è cosi che soltanto quando i buoi sono usciti dalla stalla ci preoccupiamo; occorre farlo prima invece, una volta acquisito qualcosa, qualsiasi cosa, anche dei diritti, questo occorre saperselo mantenere.

Unknown ha detto...

su suggerimento di un lettore abbiamo rispristinato quelli che erano i commenti dai quali far ripartire la discussione.

BIOMAS ha detto...

Galadini se avessi pensato di più alle strategie che ha indicato Francesco e un pò meno a rincorrere i rimorchi di letame, forse avresti ottenuto qualcosa di positivo e avresti fatto anche i tuoi interessi!

pietro galadini ha detto...

Sento con piacere che finalmente è cambiata l'atmosfera, una volta come Presidente dell'Asssociazione la Sabina Territorio e Ambiente, scrissi un volantino intitolato, "prevenire è il miglior modo di amare".
Ho continuato sempre dietro l'ispirazione di quanto sopra scritto ad interessarmi di futuro sostenibile, di ambiente, di efficentamento energitico, di cooperazione sociale e soprattutto di lavoro.
In qualità di socio responsabile della Innesco spa stò lavorando con successo in tutta l'Italia, possiamo incontrarci e individuare un percorso insieme.

c.g. ha detto...

Mille idee, mille progetti, discussioni certamente utili si, ma vorei poter discutere anche dopo la realizzazione di qualcosa; invece? di piangerci addosso dopo che qualcuno ci ha scippato una scuola, un corso di scenze infermieristiche, un museo.
E' così da anni, è cosi che soltanto quando i buoi sono usciti dalla stalla ci preoccupiamo; occorre farlo prima invece, una volta acquisito qualcosa, qualsiasi cosa, anche dei diritti, questo occorre saperselo mantenere.

sabinamente.blogspot.com ha detto...

su suggerimento di un lettore abbiamo rispristinato quelli che erano i commenti dai quali far ripartire la discussione.

BIOMAS ha detto...

Galadini se avessi pensato di più alle strategie che ha indicato Francesco e un pò meno a rincorrere i rimorchi di letame, forse avresti ottenuto qualcosa di positivo e avresti fatto anche i tuoi interessi!

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