martedì 12 agosto 2008

Sabinamente finisce sul giornale. Adesso parliamone

Grazie alla ribalta provinciale e regionale raggiunta con gli articoli del Corriere di Rieti, sembrerebbe davvero aprirsi un dibattito sull'eventuale cambio di provincia e regione.
Crediamo sia a questo punto necessario iniziare ad approfondire il discorso, perchè a questa nostra idea-provocazione,lanciata contro la geografia politica della nostra zona,possa seguire magari una petizione popolare e possa nascere un comitato.
Dobbiamo metterci a tavolino e analizzare nel dettaglio il problema, cercando di sensibilizzare la gente maglianese su questo tema e creando un dibattito nell'opinione pubblica.
Cerchiamo gente che voglia darci una mano e invitiamo tutte le forze politiche locali a partecipare a tale iniziativa che, se non altro, dovrà far capire che i tempi dei maglianesi-pecoroni sono finiti.

Non vogliamo sembrare una mandria di cavalli pazzi (anche se un pò lo siamo). Vogliamo solo che da questa nostra provocazione nasca un serio dibattito volto a mettere in luce tutti i deficit e le lacune emerse e prodotte da 70 anni di vita ai MARGINI della provincia reatina.

Avremo poi modo, con successivi post, di approfondire tutte quelle tematiche che sono emerse oggi, e secondo le quali il cambio di provincia-regione sarebbe cosa da non farsi. Ma una cosa la voglio dire da subito, Magliano è sempre stata Umbria, salvo poi essere messa in quella provincia reatina creata dal fascismo.Le tradizioni non credo siano cose nate negli ultimi settant'anni ma bensi abbiano fondamento piu' antico. Stesso discorso per l'essenza sabina, popolo che abita queste terre da milleni, non credo che un cambio di provincia pregiudichi tali radici storiche, ma come detto avremo modo di riparlarne.

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Vi postiamo anche l'articolo che è apparso oggi sul Corriere di Rieti e della Sabina a firma dell''amico Paolo di Basilio.

Magliano - La secessione corre sul web.
I ragazzi dell’associazione Sabinamente: andiamo in Umbria. Lanciato un sondaggio su internet. Politici freddi.
Magliano come Leonessa? Anche nella “Porta della Sabina” soffia il vento della secessione? Per ora si tratta solo di una provocazione lanciata (o per meglio dire rilanciata) dall’associazione "Sabinamente" attraverso il loro frequentato blog. I ragazzi hanno prima pubblicato un articolo in cui si prendeva in esame l’ipotesi di una secessione verso il Viterbese o l’Umbria e poi hanno lanciato un sondaggio attraverso le loro pagine web. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, manco a dirlo, è la vicenda legata al trasferimento dell’istituto geometri da Magliano a Poggio Mirteto. Una vicenda che i maglianesi, in generale, ancora faticano a digerire. Perciò l’associazione ha lanciato il sasso nello stagno: perché Magliano non fa come Leonessa? L’opzione, in più, per i maglianesi potrebbe essere doppia: o la provincia di Viterbo rimanendo nel Lazio o l’Umbria sotto Terni. Il sondaggio per ora dà una larga maggioranza alla ipotetica secessione, anche se hanno votato solo poche decine di persone. “In questi ultimi periodi il malcontento della maggior parte della popolazione maglianese - si legge sul blog - verso le istituzioni provinciali e regionali ha raggiunto livelli elevati. Il trasferimento dell' Istituto geometri a Poggio Mirteto, contro cui tutte le forze politiche, indistintamente, hanno fatto sentire la propria indignazione, e' solo l'ultima di una serie infinita di manchevolezze e decisioni impopolari assunte nei confronti del nostro paese”. In verità l’argomento non sembra essere nell'agenda politica. Stuzzicati sull'argomento anche alla recente festa del Pd gli amministratori hanno escluso ogni tentazione secessionista ed anche l'opposizione non sembra appassionata al tema: “Magliano ha profonde radici Sabine, non avrebbe senso andarsene”, dice il capogruppo di Magliano Insieme, Alfredo Graziani. “Un cambio di Regione non è la soluzione: saremo al confine comunque”, ha sostenuto il sindaco Angelo Lini durante la festa del Pd. Insomma per ora è solo una discussione sul web e quello potrebbe rimanere. Anche perché Magliano, con un trasferimento potrebbe perdere davvero il suo “gioiello” più prezioso: l’ospedale. Il tema di cambio di provincia o di Regione è stato a lungo nell'agenda politica maglianese specialmente negli anni '80: allora se ne discusse anche in Consiglio comunale ma la complessità dell'iter (allora serviva anche il parere di chi doveva accogliere il Comune, ndr) fece desistere gli amministratori che decisero di rimanere nel Reatino anche se i rapporti con l'Umbria e la Tuscia, per esempio sulla scuola, sono sempre più consolidati.
Paolo Di Basilio

francesco.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è anche un articolo su Il Messaggero di oggi che parla di voi e della vostra iniziativa. Dopo le 14 credo sarebbe utile riportarlo. Per quanto attiene alla questione delle radici, credo sia interessante approfondire la cosa. Ci sono opinioni diverse sulle origini del nostro paese e sui suoi legami nei secoli. Anche se e ormai consuetudine collocare Magliano in Sabina, una di queste lega Magliano ad Ocricolum e mette in evidenza un territorio ben diverso da quello a cui siamo abituati. Ma poi quando a Rieti parlano della Sabina, pensano a noi? Nella mia lunga esperienza politica quasi mai mi è capitato di percepire la sensazione che i politici provinciali parlando di essa, pensassero a Magliano. Se qualche volta è capitato è stato, nella maggior parte dei casi, per interessi elettorali. Penso proprio sarebbe il caso di approfondire anche in questo senso.

Anonimo ha detto...

infatti, noi vorremmo solo cambiare i confini politici, quelle fatti con il righello dagli uomini. Le tradizioni millenarie del nostro popolo non possono essere mischiate con una cosa che è solo burocrazia. cmq paolo sta facendo delle ricerche se hai materiale da darlgi, oltre che un gradito aiuto lo trovi a tua completa disposizione!!!! vero paolo???ihihi

Anonimo ha detto...

ma da dove posso scaricarlo l'articolo del messaggero?????

Anonimo ha detto...

per antonello: vai su wiki e digita Sabina, c'e' una cartina molto esauriente circa gli antichi confini

Anonimo ha detto...

L'articolo de Il Messaggero puoi trovarlo qui:
http://carta.ilmessaggero.it/sfoglia_giornale.php?data=20080812&pag=36&dorso=RIETI&sez=CRONACA_LOCALE&ediz=03_RIETI

Per le notizie a cui mi riferivo nel commento poco sopra, Paolo può rivolgersi a Tino Taizzani per tutti gli approfondimenti.

Unknown ha detto...

grazie antonello.
cmq adesso non dobbiamo concentrarci troppo sui dettagli strorici, o meglio nn sono quelli i motivi che mi spingono a pensare che lasciare la prov di rieti sia la cosa giusta da fare.
creiamo un movimento d'opinone e iniziamo a parlare di questo argomento. poi lo possiamo chiamare come ci pare movimento, comitato,associazione, quello è un dettaglio. L'importante è una seria analisi di quello che è stato fin'ora essere provincia di rieti. sbaglio ragazzi??
franz

Anonimo ha detto...

"creiamo un movimento d'opinone e iniziamo a parlare di questo argomento. poi lo possiamo chiamare come ci pare movimento, comitato,associazione, quello è un dettaglio. L'importante è una seria analisi di quello che è stato fin'ora essere provincia di rieti"

Esatto! Personalmente queste poche righe concretizzano un fondamentale "target" che , anche durante le nostre riunioni , sempre piu' spesso e' stato fedele testimone.
Analizzare e poi creare un "fondamentale" movimento di opinione.

Personalmente ci stiamo muovendo verso cio' che in realta' ci da' "la linfa" vitale ,che esprime e consolida sempre di piu', la matrice dell'associazione.

PS. Per Franz:
Torno verso le sei, ci sentiamo su msn.


ANDREA

Anonimo ha detto...

A Rieti, se alzi la voce qualcuno ti ascolta; non credo sia la stessa cosa a Viterbo, o addirittura Terni.
Ho conosciuto avendolo vissuto direttamente, la chiusura dell'ospedale di Orte e so quanti litigi tra amministratori di Orte e di Civita Castellana, ed anche Ronciglione.
Terni, quindi Umbria, Regione questa la cui sanità (deficit) versa in condizioni peggiorative rispetto al Lazio, con un ospedale a 15 km (Narni), cosa vorreste attendervi?
Allora si faccia una cosa, si scelgano persone che siano capaci ad amministrare, che abbino passione, che siano presenti, che lavorino e non che una volta elette sanno soltanto millantare la loro "carica" per farsi il più delle volte i c...i loro.
Anche se anche a me frulla per la testa qualcosa del genere, poi però, analizzando a freddo le conseguenze, mi rendo conto che i benefici sarebbero inferiori alle aspettative.
Magliano, se cambiano le teste, ha senz'altro più chance in questo momento che se approdi su altri lidi.
Impegniamoci di più e con più passione e responsabilità, i risultati sicuramente arriveranno.

ps_
comunque siamo certamente disponibili partecipare al dibattito futuro.

carlo ha detto...

A Rieti, se alzi la voce qualcuno ti ascolta; non credo sia la stessa cosa a Viterbo, o addirittura Terni.
Ho conosciuto avendolo vissuto direttamente, la chiusura dell'ospedale di Orte e so quanti litigi tra amministratori di Orte e di Civita Castellana, ed anche Ronciglione.
Terni, quindi Umbria, Regione questa la cui sanità (deficit) versa in condizioni peggiorative rispetto al Lazio, con un ospedale a 15 km (Narni), cosa vorreste attendervi?
Allora si faccia una cosa, si scelgano persone che siano capaci ad amministrare, che abbino passione, che siano presenti, che lavorino e non che una volta elette sanno soltanto millantare la loro "carica" per farsi il più delle volte i c...i loro.
Anche se anche a me frulla per la testa qualcosa del genere, poi però, analizzando a freddo le conseguenze, mi rendo conto che i benefici sarebbero inferiori alle aspettative.
Magliano, se cambiano le teste, ha senz'altro più chance in questo momento che se approdi su altri lidi.
Impegniamoci di più e con più passione e responsabilità, i risultati sicuramente arriveranno.

ps_
comunque siamo certamente disponibili partecipare al dibattito futuro.

ANDREA ha detto...

"creiamo un movimento d'opinone e iniziamo a parlare di questo argomento. poi lo possiamo chiamare come ci pare movimento, comitato,associazione, quello è un dettaglio. L'importante è una seria analisi di quello che è stato fin'ora essere provincia di rieti"

Esatto! Personalmente queste poche righe concretizzano un fondamentale "target" che , anche durante le nostre riunioni , sempre piu' spesso e' stato fedele testimone.
Analizzare e poi creare un "fondamentale" movimento di opinione.

Personalmente ci stiamo muovendo verso cio' che in realta' ci da' "la linfa" vitale ,che esprime e consolida sempre di piu', la matrice dell'associazione.

PS. Per Franz:
Torno verso le sei, ci sentiamo su msn.


ANDREA

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