giovedì 7 agosto 2008

CAMBIARE REGIONE

In questi ultimi periodi il malcontento della maggior parte della popolazione maglianese verso le istituzioni provinciali e regionali ha raggiunto livelli elevati.
Il trasferimento dell' Istituto geometri a Poggio Mirteto, contro cui tutte le forze politiche, indistintamente, hanno fatto sentire la propria indignazione, e' solo l' ultima di una serie infinita di manchevolezze e decisioni "impopolari" assunte nei confronti del ns paese.
ritengo che non si possa piu' tollerare questo trattamento da cittadini di serie B.
ritengo si debba dare un segnale forte.
E lo strumento normativo c'è.
Infatti nella Costituzione Italiana, in particolare, l’articolo 132, nonché la disposizione transitoria XI, è prevista la possibilità di variare l’assetto territoriale degli enti regionali. Il referendum per cambiare regione prevede il doppio quorum: il primo richiede che voti la metà più uno degli elettori, il secondo chiede che i SÃŒ siano la metà più uno dei votanti. non deve essere necessariamente proposto dalle forze politiche, infatti e' prettamente un fenomeno di iniziativa popolare. ultimo caso il comune di Leonessa, che e' già a buon punto transitare nella provincia di Terni, ma anche Tarquinia, che vuole aggregarsi alla Toscana, fino all' estremo del comune di Lampedusa, che vorrebbe passare nella regione Lombardia sotto la provincia di Bergamo!
e non dimentichiamo inoltre il surplus di tasse che paghiamo per risanare i conti delle varie amministrazioni regionali e provinciali, soprattutto a causa della Sanità, che si sono succedute...
in Umbria non pagheremmo così tanto...
rintengo possa essere questo un discorso da vagliare attentamente, inoltre nel blog a breve verrà attivato un sondaggio . fateci sapere le vs opinioni.
paolo

20 commenti:

Anonimo ha detto...

la provincia di vt punta l'attenzione sulla raccolta differenziata. il bando si rivolge ai comuni che presenteranno progetti per un nuovo servizio di raccolta differenziata o interventi specifici di potenziamento o incrementamento di quella già organizzata nei territori.il contributo sarà concesso sottoforma di co-finanziamento, nel limite delle risorse disponibili e non dovrà superare il 90% del costo complessivo del progetto. per quelli che prevedeno la raccolta porta a porta lo stanziamento previsto è dai 10 ai 18 euro ad abitante. [...] avranno priorità assoluta i progetti ntercomunali. [...]Secondo un dossier realizzato da Cittadinanzattiva nel 2007 ciascun cittadino lazialeha pagato in media 216 euro. Proprio viterbo, con i suoi 140 euro a persona, risulta essere una delle 10 città con la più bassa imposta sui rifiuti

Anonimo ha detto...

REGIONE o PROVINCIA, basta che ce la diamo a gambe!!!!!!

Anonimo ha detto...

E adesso dopo il fallimento dell'unione dei comuni sul tema della raccolta differenziata ci vogliono far credere che la municipalizzata, (braccio lungo del sindaco) possa risolverci tutti i problemi ?
Per risolvere quello dei rifiuti occorre fare come hanno fatto in altri comuni, cercare un tavolo di intesa con i comuni limitrofi per un problema ormai attuale e creare una struttura congiunta e condivisa che possa interessarsi di riciclo, di raccolta e riuso delle biomasse e della raccolta differenziata come bisness, anche per creare posti di lavoro.
Creare una ESCO che possa gestire l'energia calore ed elettrica, per tutto ciò che interessa gli enti ed anche privati interessanti.

Anonimo ha detto...

Basta guardare solamente le strade ei lavori che sono stati fatti.
Le nostre fanno pietà (comprese le strade che portano a civita, che è in provincia di VT) mentre andando a Terni è facile notare come siano tenute meglio secondo me.
Spero che questa "discussione" non sfoci nei discorsi di ideali politici, ma che per una volta si guardi soltanto al bene di magliano senza mettere davanti alcun ideale.
Giudicare la situazione in maniera distaccata e obiettiva.
Detto questo... secondo me bisognerebbe puntare in ambito ternano e non viterbese.

Anonimo ha detto...

ma il sondaggio in corso potrebbe avere qualche valore ai fini dell'eventuale cambio?

Anonimo ha detto...

semplice valore statistico. volevamo tastare un po' il terreno.
però chissa' , forse un gg, non troppo lontano, qno potrebbe iniziare una raccolta di firme e vedere, sempre a liv puramente statistico, se ci sono i numeri per porre in essere tale azione, che,come spiegato nel post, ha cmq un iter abb complicato, ma riconosciuto dalla Costituzione.

Anonimo ha detto...

grazie per avermi chiarito le idee

Anonimo ha detto...

domanda secca x l' ultimo anonimo:
tu che ne pensi? hai votato si o no? e xche'?
sempre a fini statistici, sia chiaro..
grazie anticipatamente, che tu risponda o no

Anonimo ha detto...

certo che ti rispondo, volentieri.ho votato si.per il semplice motivo che leggendo sui giornali e informandomi attraverso persone che conosco, sono venuto a conoscenza di alcuni aspetti e di alcune agevolazioni che la provincia a cui apparteniamo non ci fornisce.dal punto di vista sia economico che culturale, per non parlare poi della qualità dei servizi.non sapevo che si potesse effettuare il cambio a livello legislativo.spero che molti raccolgano la vostra proposta per poi metterla in atto.

Anonimo ha detto...

grazie per la risposta. effettivamente si ha questo sentore di "emarginazione", posti cosi' ai limiti della prov. non solo geograficamente, ma anche politicamente. se vuoi saperne di + digita su google
"www.comunichecambianoregione.org",sito molto esauriente .
buonanotte

Anonimo ha detto...

grazie ancora

Anonimo ha detto...

Cari Maglianesi di Sabinamente, prima di tutto, vi devo fare I complimenti per il Vostro blog. E’ molto importante, che i Maglianesi, siano informati di cosa succede in questo Paese. Ho letto dell’iniziativa di cambiare Provincia o Regione seguendo l’esempio di Leonessa. Solo che la differenza tra le Teste di Magliano e quelle di Leonessa, ci corre un abbisso, conoscendo i Leonessani e Leonessa, dove ho gestito un albergo pe 5 anni. Con l’occasione, Vi voglio informare
Che il sottoscritto Maglianese il quale si era illuso che nel suo paese nell’anno 1984 si poteva costruire un albergo di 30 camere dando anche occupazione a circa 10-12 persone Maglianesi, malgrado la pazienza di un’attesa di 24 anni, ad oggi si è dovuto ricredere constadando che la mentalità è la stessa di sempre.Per farvi capire, Vi racconto La mia storia: nell’anno 1984 acquisto un terreno agricolo adatto per la realizzazione di un albergo, il Sindaco di allora Rufini, dopo anni di solleciti fa redigere dal Tecnico comunale una variante a tale scopo, nel frattempo subentra al sindaco Rufini il Sindaco Fratoni la quale in poco tempo mi approva il proggetto ma in tutto il tempo del suo incarico a Sindaco non manda mai la variante del PRG alla Regione rassicurandomi sempre che la pratica stava a posto, ed avrei potuto chiedere la concessione edilizia in qualsiasi momento, solo però al momento che chiedo la concessione con in carica l’attuale Sindaco, mi viene detto che il terreno è ancora agricolo e bisogna rifare una nuova variante il quale Sindaco mi rassicura che si impegnerà a far redigere una nuova variane solo che ad oggi dopo 10 anni circa dal suo incarico, ancora non sappiamo che fine a fatto questa presunta variante. A conti fatti sono passati 24 anni senza risolvere niente. Per tanto mi domando? Se per aprire una nuova attivtà in questo Paese non bastano 24 anni , per cambiare Provincia quanti anni ci vorranno? Speriamo meno ma se le Teste sono queste,ci credo poco. Scuasate di quanto enunciato ma è bene che la gente sappia di come questo Paese viene amministrato.vi ringrazio e rinnovo i miei migliori auguri al Vostro interessantissimo blog.
G. Ronca.

Anonimo ha detto...

grazie a nome di tutto lo staff.
solo una puntualizzazione sull' affermazione circa il tempo che teoricamente ci vorrebbe per cambiare regione:
se fosse dato in mano ad un' Amm.ne tipo quelle da te descritte, è ovvio che andrebbe tutto all' aria;
ma la "dritta" sta nel fatto che l' iter referendario può essere promosso anche solo da un comitato di cittadini, bypassando chi al momento amministra.
Cmq, anche se è stato dato molto risalto alla notizia, per Noi questa ipotesi è ancora una semplice provocazione, x ora...
saluti

Anonimo ha detto...

Caro Ronca, conoscevo già il tuo caso per avermelo tu raccontato, e sono d’accordo con te che cambiare le cose nel sistema Magliano è un’utopia. Non credo che ti possa essere di consolazione, ma il tuo non è l’unico caso, altri hanno dovuto subire l’arroganza di questi amminestratori. No, non è uno sbaglio, volevo proprio dire amminestratori, visto che si tratta sempre, da dieci anni, della solita minestra.
Un certo Pietro Galadini, molti anni fa, quando non lo conosceva nessuno, fece domanda per trasferire il suo capannone industriale in località Campana, insieme ad altri di ditte a lui associate.
Non ricevette alcuna risposta, e lui, ora, sta costruendo il nuovo stabilimento a Corchiano, il cui Sindaco è stato ben lieto di concedergli l’autorizzazione.
Ovviamente, le future assunzioni, verranno fatte a Corchiano.
Per restare nell’ambito familiare (e anche dell’incomprensione) nel 2007 un certo signor Mario Galadini (padre di Pietro) grande e conosciuto collezionista di moto d’epoca (ne ha un’ottantina dal 1912 al 1960) scrisse personalmente al sindaco una lettera nella quale proponeva la concessione dell’intera collezione di moto, se si trovava il modo e il luogo per allestire un museo.
Vi rendete conto di cosa poteva significare per Magliano, situata sull’A1 e sulla Flaminia, un museo di moto antiche?
Anche allora nessuna risposta.
Queste cose che io so, possibile che non lo sappiano tutti gli altri amminestratori, che dicono a loro discolpa?
Una cosa mi viene naturale pensare: al di la delle capacità amministrative o mentali che possano giovare alla nostra comunità, ad una precisa richiesta si risponde comunque con un no, ma si risponde.
E’ questione di buona educazione!

paolo ha detto...

grazie per la risposta. effettivamente si ha questo sentore di "emarginazione", posti cosi' ai limiti della prov. non solo geograficamente, ma anche politicamente. se vuoi saperne di + digita su google
"www.comunichecambianoregione.org",sito molto esauriente .
buonanotte

Anonymous ha detto...

ma il sondaggio in corso potrebbe avere qualche valore ai fini dell'eventuale cambio?

pietro galadini ha detto...

E adesso dopo il fallimento dell'unione dei comuni sul tema della raccolta differenziata ci vogliono far credere che la municipalizzata, (braccio lungo del sindaco) possa risolverci tutti i problemi ?
Per risolvere quello dei rifiuti occorre fare come hanno fatto in altri comuni, cercare un tavolo di intesa con i comuni limitrofi per un problema ormai attuale e creare una struttura congiunta e condivisa che possa interessarsi di riciclo, di raccolta e riuso delle biomasse e della raccolta differenziata come bisness, anche per creare posti di lavoro.
Creare una ESCO che possa gestire l'energia calore ed elettrica, per tutto ciò che interessa gli enti ed anche privati interessanti.

Anonymous ha detto...

certo che ti rispondo, volentieri.ho votato si.per il semplice motivo che leggendo sui giornali e informandomi attraverso persone che conosco, sono venuto a conoscenza di alcuni aspetti e di alcune agevolazioni che la provincia a cui apparteniamo non ci fornisce.dal punto di vista sia economico che culturale, per non parlare poi della qualità dei servizi.non sapevo che si potesse effettuare il cambio a livello legislativo.spero che molti raccolgano la vostra proposta per poi metterla in atto.

paolo ha detto...

semplice valore statistico. volevamo tastare un po' il terreno.
però chissa' , forse un gg, non troppo lontano, qno potrebbe iniziare una raccolta di firme e vedere, sempre a liv puramente statistico, se ci sono i numeri per porre in essere tale azione, che,come spiegato nel post, ha cmq un iter abb complicato, ma riconosciuto dalla Costituzione.

Anonymous ha detto...

REGIONE o PROVINCIA, basta che ce la diamo a gambe!!!!!!

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