lunedì 10 gennaio 2011

Spinazzola come Magliano, per la sanità

"La città non si rassegna alla decisione della Regione di chiudere l'ospedale e lancia un referendum per chiedere il cambio di Regione. Il sindaco: "E' molto più di una provocazione".

No, non si parla di Magliano, ma di un altro comune nelle nostre stesse condizioni: è Spinazzola. La regione (attuale) è la Puglia. La speranza (futura) è la Basilicata.

da "La Repubblica"

SPINAZZOLA — «Non ci rassegniamo alla chiusura dell’ospedale: l’annessione alla Basilicata è molto più di una provocazione». Carlo Scelsi, sindaco di Spinazzola, ha un diavolo per capello. Il nuovo piano di riordino sanitario rischia di far scomparire dall’ospedale cittadino anche l’ultimo reparto sopravvissuto ai tagli di questi anni: quello di medicina generale. Per questo il primo cittadino sostiene la mobilitazione dei suoi concittadini che, sotto la sigla del “Gruppo d’Azione pro-ospedale di Spinazzola” ha avviato da questa sera una raccolta di firme per indire un referendum popolare per uscire dal territorio regionale pugliese e chiedere l’annessione alla Basilicata. È soltanto l’ultima, clamorosa trovata per protestare contro un Piano di riordino sanitario che finora ha scontentato tutti, e non soltanto a Spinazzola.
«La nostra — precisa Scelsi, esponente del Pd — non è una battaglia di campanile, ma di civiltà. Chiediamo che siano mantenuti in vita il reparto di medicina generale e alcuni posti letto anche nell’ospedale di Minervino. Il piano di riordino ci penalizza ingiustamente perché prevede la trasformazione delle due strutture, la nostra e quella di Minervino, in altrettante residenze sanitarie assistite». Passasse questa soluzione, gli abitanti di Spinazzola dovrebbero far capo all’ospedale di Canosa. «Anche per questo è però prevista progressiva chiusura — avverte il sindaco — Siamo destinati ad andare ad Andria, a 50 chilometri da qui».
Ecco spiegata, allora, la mobilitazione. Che non è soltanto di piazza. Se, infatti, i cittadini raccolgono le firme per il referendum e pensano di inviare al presidente Nichi Vendola le tessere elettorali in segno di protesta, per non parlare dell’ipotesi di dimissioni dell’intero consiglio comunale, l’amministrazione comunale cerca sponde politiche. «Aspettiamo indicazioni dalla riunione della commissione sanità, prevista per domani — annuncia il sindaco Scelsi — Il consigliere regionale Ruggiero Mennea ha presentato emendamenti, che speriamo vengano accolti. La nostra è una proposta di buon senso: un reparto ospedaliero per i territori di Minervino e Spinazzola».
Nel frattempo anche gli amministratori strizzano l’occhio alla Basilicata. «Non è la prima volta che se ne parla — precisa il sindaco di Spinazzola — Da almeno dieci anni, l’ipotesi si riaffaccia periodicamente. Se il referendum serve a tenere alto il livello di attenzione sulla nostra città e sul nostro ospedale, il passaggio dalla Puglia alla Basilicata non può essere escluso. Di certo, ne parleremo con il presidente della Basilicata, Vito De Filippo». Carlo Scelsi fa un po’ di conti. «Spinazzola — dice — conta poco meno di 7mila abitanti. Se in Puglia, nella sesta provincia, siamo oggettivamente una piccola realtà, in Basilicata saremmo uno dei comuni più grandi. Del resto, geograficamente siamo equidistanti: 55 chilometri da Matera, 50 chilometri da Andria».

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