mercoledì 7 luglio 2010

Rischio sagre: le risposte dagli interessati

dal sito de "Il Messaggero"


Sagre e feste paese a rischio cancellazione in provincia? Le buone forchette non ci stanno. Piatti tipici e succulente prelibatezze della cucina nostrana potrebbero sfumare come un bicchiere di vino su un buon piatto di brasato. E dopo i casi di Mompeo e Poggio San Lorenzo, associazioni e Pro loco chiedono che venga fatta al più presto chiarezza per evitare la paralisi del settore, che proprio in questo periodo raggiunge il suo apice.
Bruno Borgia della Pro loco di Scandriglia, dove si svolge l’omonima sagra delle sagne scandrigliesi, spiega che quanto sta avvenendo è l’ennesima riprova della scarsa collaborazione tra Enti e associazioni datoriali, tra organizzatori ed esercenti. «Mi spiace dirlo - spiega Borgia - ma nel Reatino vedo scarsa collaborazione. Ben altra cosa accade nel nord Italia, dove per cultura si cerca di creare sinergia intorno all’evento affinché lo stesso renda il più possibile, senza distinzioni alcune. Sul caso specifico speriamo che la sagra che organizziamo e che ogni anno richiama circa 10mila presenze - vengono distribuite circa 2mila e 500 porzioni - possa avere luogo senza intoppi. Le misure precauzionali adottate saranno quelle di sempre. L’attenzione è massima per ciò che concerne igiene e norme di sicurezza e non certo da quest’anno» (segue). 


di ANDREA BONANNI

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