giovedì 1 luglio 2010

Resoconto assemblea pubblica sulla sanità

L'assemblea organizzata dai circoli del PD di Magliano e di altri comuni circostanti, realizzata nella sala consiliare il 30 giugno, alle ore 21, con la presenza di circa 80 cittadini, ha posto l'accento sulla tematica fondamentale della sanità locale, e quindi della salvaguardia del nostro ospedale. E' stato redatto un progetto specifico posto all'attenzione dei politici e professionisti competenti che tende a ottimizzare e migliorare i servizi resi dal nosocomio sabino. Ha fatto gli onori di casa il consigliere Di Basilio, che ha indicato quali sono i punti centrali del progetto: no alla disattivazione dei posti per acuti; favorire la stabilizzazione del paziente dopo l'intervento del pronto soccorso; spingere per la concessione di due posti letto di terapia intensiva; il rilancio di traumatologia e ortopedia; il potenziamento di oculistica; il rafforzamento dei servizi per le cure palliative; favorire 4 posti di hospice; lo sviluppo di una medicina per la riabilitazione post acuzie. Si intende inoltre sviluppare un progetto serio di integrazione con l'Andosilla di Civita castellana, ma anche con Poggio Mirteto e Fara Sabina. Bisogna infatti considerare come Magliano, se i decreti della Polverini sono confermati, ricadrebbe in una macroarea pericolosa, che comprende anche i grandi ospedali di Roma nord.
Ha preso poi la parola Mario Perilli, che rammenta come i territori di confine come il nostro dovrebbero uscire dalla logica dei numeri. Se difatti si chiude Amatrice e Magliano soltanto con lo scopo di risparmiare, si ottiene il risultato contrario, a causa della mobilità passiva dei pazienti che si dirigono oltre regione. Nel decreto Polverini viene visto il Lazio per macroaree, e ciò penalizza tutta la provincia di Rieti. Con una macroarea ci si trova a dover gareggiare con gli ospedali di Roma. Perilli ricorda anche come Roma sia una risorsa per la provincia di Rieti, e non è giusto cercare lo scontro con essa, ma una cooperazione. Rammenta anche come per le Asl è stato stabilito un commissario, quando ritiene che invece sarebbe stato più opportuno uno bando pubblico di concorso.
E' successivamente intervenuto l'On. Esterino Montino, il quale sottolinea come la propria azione politica sia stata diretta a contrastare la riduzione dei piccoli ospedali nei territori. I piccoli ospedali stanno difatti ai confini, ed eliminandoli si aumenta la mobilità esterna, squilibrando ancora di più una regione verso il proprio centro, Roma. Il sistema s'è erroneamente concentrato nella capitale (con ospedali privati e la costruzione di medi ospedali pubblici, oltre la presenza delle grandi aziende ospedaliere, nonché dei policlinici universitari). Compiere un provvedimento come quello della Polverini significa seguire l'impostazione nazionale. Non combattere questa impostazione è errato, ricorda Montino. Quando la Polverini parla di riconversione di 3500 posti, dovrebbe piuttosto parlare di taglio vero e proprio. Lo stesso comportamento di accondiscendenza ai pareri statali, ricorda l'onorevole, avviene nei confronti del Gra: l'Anas da anni chiedeva un ticket ma la passata legislazione regionale ha negato tale intervento. Ora invece chi esce dall'autostrada paga. Questa maggiorazione non ricade solo sul turista, ma anche e soprattutto sul pendolare.
L'ex vice presidente riconosce come la bozza sia un punto di partenza serio, in una provincia con ormai solo due ospedali. L'ospedale di Magliano ricopre chiaramente un'area molto vasta, anche interprovinciale e regionale: la sua funzione va aldilà della provincia. Non si possono dimenticare che sono stati compiuti recenti interventi per riqualificarlo. Gli interventi compiuti su tutto il sistema sanitario regionale dovrebbe puntare ad un riequilibrio e razionalizzazione, sottolinea Montino, togliendo a Roma, come è stato fatto, poiché Roma (soprattutto roma centro e roma nord) possiede un rapporto posti letto/abitanti di molto superiore ad altre zone del Lazio.
Nei 12 decreti della Polverini di rinvia ad un provvedimento da compiere entro la fine dell'anno, che dovrà poi indicare gli ospedali che dovranno subire il taglio dei posti letto (sperando che tra questi non ricada Magliano). Occorre vigilare e migliorare il nostro ospedale.

Niccolò

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