giovedì 14 maggio 2009

Ipotesi nucleare nel Lazio

Dal sito di "Libero News"

Roma, 13 mag. - (Adnkronos) - ''L'approvazione del decreto Sviluppo che sblocca il nucleare in Italia e il rapporto delle associazioni ambientaliste circa la localizzazione dei siti per le centrali nucleari tracciano un quadro preoccupante per la nostra Regione". Lo afferma Filiberto Zaratti, Assessore all'Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio. "Dall'incrocio dei dati derivati dalla vecchia mappa dei siti del Cnen nel 1979, con quella dell'Enea sulla vulnerabilita' delle aree costiere ai cambiamenti climatici, e con quelle relative al rischio sismico - sottolinea - appaiono a rischio di allagamento e sismico le zone attorno a Montalto di Castro sulle quali, pero', sono da giorni concentrate le attenzioni dell'industria nucleare, come dimostra la recente visita del Presidente di Edf (Elecrticite' de France) all'interno della Centrale di Montalto''.

''I dati diffusi oggi dalle associazioni, che si sono limitate a incrociare mappe tematiche di enti sicuramente al di fuori del dibattito odierno sul nucleare, dimostrano che su Montalto ci sono problemi non indifferenti e che il sito non e' idoneo a ospitare un impianto nucleare anche in ragione del fatto che sorge a 90 Km dal centro di Roma e si trova costantemente sottovento - continua Zaratti - Capisco l'interesse dell'industria nucleare per il sito di Montalto, dove sono presenti opere come le prese a mare per il raffreddamento dei reattori nucleari, la rete elettrica di distribuzione da 3.300 MWe e una grande via di comunicazione come l'Aurelia che potrebbe essere utilizzata, ogni due anni per 60 anni, per trasportare il carburante radioattivo dei due reattori Epr da 1.650 MWe, ma si tratta di ragioni squisitamente industriali che non possono essere la priorita', rispetto alla salute e alla sicurezza dei cittadini, specialmente quando si parla di impianti destinati a durare, nelle intenzioni delle aziende energetiche oltre un secolo''.

''Oltre a Montalto il rapporto giudica adatta alle centrali nucleari la zona interna in Provincia di Viterbo a sud del Tevere nell'affluenza tra Magliano Sabina e Orte, mentre mette l'Alto Lazio anche tra i candidati per il deposito nazionale definitivo delle scorie nucleari. Tutto cio' e' un peso che il nord del Lazio, gia' provato dal polo energetico di Civitavecchia, non puo' sostenere. La Regione in materia di energia ha fatto scelte diverse - conclude Zaratti - L'opzione nucleare, infatti, non e' prevista nel Piano energetico regionale che ha fatto propri gli obiettivi europei al 2020 e la strada tracciata per la nostra Regione e' quella dell'efficienza energetica e delle rinnovabili''.

23 commenti:

gali-cow ha detto...

ce manca solo questa mo!

Lorenzo Ballanti ha detto...

Il ritorno all’era nucleare deciso dal governo Berlusconi è una scelta ideologica e assolutamente controproducente per gli interessi del paese. Le decisioni sul tema sembrano tanto, nella rappresentazione di fondo, una riedizione di quelli del governo Berlusconi 2001, senza che si riaffronti la battaglia concettuale sull’articolo 18. Idee, oggi come allora, che non hanno nulla a che vedere con la competitività del paese. L’acceso, quanto confuso, dibattito che si sta dipanando pone ancora una volta schierati, l’uno contro gli altri, i favorevoli e gli oppositori all’atomo. Ma non tiene conto, se non in casi isolati, della questione centrale: un ritorno al nucleare in Italia è un’idea contraria soprattutto al mercato, perché in primo luogo è una scelta anti-economica che non risolve in tempi brevi i problemi energetici italiani.
Per far entrare a regime le centrali nucleari necessarie al nostro paese occorrerebbero oltre dieci anni di tempo. Si tratterebbe di centrali di vecchia generazione che, come è noto, non hanno risolto il problema della sicurezza, né tanto meno quello dello smaltimento delle scorie radioattive, senza considerare che nel giro di trent'anni si esauriranno le risorse di uranio nel pianeta. Impianti che nessun paese industrializzato costruisce più da quasi vent’anni. E’ per questa ragione – come ricordava qualche tempo fa il Sole24Ore - che se negli anni tra il 1970 e il 1990 sono state costruite 17 centrali nucleari all’anno, dal 1990 al 2005 ne sono state costruite appena 1,7, per lo più in paesi emergenti, che puntano al nucleare per ragioni non strettamente legate all’approvvigionamento energetico.
Chi ci governa dovrebbe una volta per tutte abbandonare le strade di “bandiera” e guardare all’interesse reale dei cittadini. Il futuro energetico per l’Italia indica un’altra via. Si chiama ricerca, innovazione, efficienza energetica, sviluppo delle fonti rinnovabili. Tutto questo non vuol dire che l’Italia non debba essere protagonista nella ricerca di un nucleare di quarta generazione che dia certezze sulla sicurezza degli impianti e sulla chiusura del ciclo. Ma come sappiamo tutti questo nucleare oggi non esiste. E pensare di costruire centrali di vecchia generazione è completamente sbagliato e suona come uno sconsolante ritorno al passato.

fra ha detto...

PERSONLMENTE POI CREDO CHE LA STRADA DEL NUCLEARE SIA IMPERCORRIBILE NEL NOSTRO PAESE. TROPPO PIENO DI GENTE DISONESTA, DI TUTTE LE BANDIERE.

Unknown ha detto...

Niccolò:
Rammento ai lettori come tra le competenze del comune non c'è la politica energetica, quindi nucleare, come neanche altre competenze che spettano agli enti più alti. Non a caso si vota per le regioni, le province, i comuni, la nazione e l'europa, perché ognuno ha le proprie competenze diverse. Ma c'è chi fa orecchie da mercante, e sfrutta ogni più becera occasione per tornare su argomenti locali, partendo da chissà dove.
Resta il fatto che sono contrarissimo alla più lontana idea di fare qualcosa di nucleare non solo nel nostro territorio, ma in tutta italia, con una situazione di sviluppo delle centrali ancora non troppo avanzata. Attenderei le centrali di 4a generazione, al cadmio, per iniziare ad interessarsi ad uno sfruttamento nucleare serio in italia.

c.g. ha detto...

Nella lista cui anche tu fai parte sono ben visibili sigle di partito quali il pdl e questo partito è quello di maggioranza nel governo e questo governo tramite i suoi ministri ha fatto delle scelte aboniveli tra cui il nucleare e questo sul nostro territorio.
Se ritieni queste siano becere occasioni per portare acqua al proprio mulino, nulla di più falso.
E allora aggiungo, che se davvero si vuole il rifiuto di queste allucinanti proposte di questo governo sempre più alla deriva xenofoba e nazista, facciamo una assemblea unitaria proprio sotto le elezioni per prendere le dovute distanse da questi irresponsbili.

Unknown ha detto...

allora carlo, adesso stai esagerando, stai abilmente tessendo le tele di un discorso che ben sai non aver ne capo ne coda. Su nessun simbolo delle 2 liste che concorreranno alle prossime comunali vi sono simboli di partito. In entrambe ci sono persone che invece hanno appartenenza partitica. E' un concetto ben divero, e tu lo sai, ma stai cominciando fare troppa campagna elettorale e ti esorto a finirla e parlare di cose serie.

pietro galadini ironico ha detto...

Pensate che con la proposta delle centrali nucleari, il mago Merlino, risolve da subito tutti i problemi degli italiani e anche dei francesi.
Si rimette in moto il volano, si riparte, scavi, ferro, cemento, progetti, ecc...ecc...., pensate a tutto l'indotto, ai servizi, alberghi, ristoranti, l'ospedale che finalmente si ingrandisce e assume specialisti per le malattie tumorali che aumenteranno, anche se l'Alchimista assicurerà la sicurezza delle centrali di vecchia generazione, visto che le conosciamo già e sappiamo che tanto se ci sono incidenti in Francia o in Germania, noi ci ammaliamo lo stesso, perciò facciamole anche noi.
Pensate che questo in realtà è un favore che il mago Merlino ci fa,
ci avverte di non investire su progetti, come la navigabilità del Tevere, il turismo, la stessa Eurosola non ha motivo di esistere, il latte, i prodotti tipici e di qualità, niente più niente, risparmieremo un sacco di euro e avremmo una attività redditizia, addirittura avremmo dei contributi a fondo perduto da parte del governo centrale di Arcore, come sarà a futuro perduto la nostra vita e quella dei nostri figli, poi zero............................................................................il nulla.
Ricordate ci aveva già provato Gargamella con la Masan, ma non gli è riuscito, certo il mago Merlino è più forte, ma come sempre il male verra sconfitto vincono dai PUFFI.

Lorenzo Ballanti ha detto...

La preoccupazione per il nucleare non ci deve distrarre da un altro incombente pericolo che stiamo correndo, e cioè la VOLONTA' di sminuire la positiva operatività del nostro importante ospedale. Infatti, la storia si ripete, con macraba e ricorrente periodicità. All'Ospedale Marzio Marini di Magliano Sabina i reparti che funzionano ed il relativo personale medico che funziona, che dà una boccata di ossigeno e di professionalità al disastroso bilancio sanitario, viene cancellato, annullato, chiuso, trasferito. L'ultima INTELLIGENTE e MOTIVATA operazione in questo senso, è quella di ignorare l'ambulatorio di Diabetologia e Dietologia nel piano di riqualificazione ospedaliera che riguarda il Marini. Assurdo e vergognoso, alla luce delle 3500 visite di media all'anno. E' il finale di una escalation che dal trasferimanto del Prof. Silvestri in poi ha seguito una precisa ed inconfutabile VOLONTA'. Gli abitanti del territorio sabino che gravitano attorno al Marini ne hanno le scatole piene, e chiedono un immediato intervento verso coloro che prendono tali decisioni. Ci si piange addosso per l'annosa crisi della sanità, per i sempre più continui episodi di malasanità e non ci si accorge che questa è causata da questi incomprensibili azzeramenti di positività. Ora basta. Finiamola di formulare domande ed attendere risposte dalle autorità competenti. Cosa volete che vi rispondano, soprattutto ora che si avvicinano le scadenze elettorali. Le solite risposte che subite da sempre. Mandiamo a casa questi incompetenti ed incapaci gestori della sanità territoriale locale, che vadino a lavorare! Se non si trattasse di incapacità emergerebbero arcani disegni, oscure VOLONTA', paurosi presentimenti.

Niccolò ha detto...

Niccolò:
purtroppo non vuoi o non riesci a capire dei concetti fondamental:
1) è una lista civica
2) le persone che ne fanno parte non si fanno avanti perché sono di partito, ma perchè maglianesi
3) un conto è la politica nazionale, e le sue competenze, un altro la politica locale, e le sue competenze. Nei pochi casi in cui queste due hanno dei contatti, come potrebbe essere in questo caso, prevale magliano, per cui no al nucleare. Chiudo qui questo discorso, che tutti hanno capito tranne, a quanto pare, te.

Niccolò ha detto...

Niccolò per anonimo:

se puoi specificarmi il momento in cui abbiamo parlato di politica ne sarei grato. Forse ti sei confuso con 1) l'ironia di sandro beccaccioli 2) il mio intervento per spiegare perché non abbiamo fatto i fuochi d'artificio

ti sarei grato anche se mi dicessi quando i commenti filtrati (che non contengono insulti) non sono stati pubblicati.

c.g. ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...
Non voglio dare voti, ma ottimi interventi di Galatini e Ballanti, con un semplice punto di domanda però;
perché anziché sui blog non prendiamo iniziative concrete sulla specifica materia nelle sedi adatte?

Per niccolò pongo una prece, nel senso che prego per la sua persona, quella che è e non per quella che vorrebbe essere.


" Non cadete in facili provocazioni.
Aprile è un maestro nel generare confusione. Lasciatelo sfogare sul suo blog".

www.insiemepermagliano.org
Qui c'è tutto quello che serve!!!!
16/5/09 11:30

Mentre per questo anonimo che tanto anonimo non è:
pubblicità a sbafo,
e tutto quello che serve è che vi respinga tutta Magliano.
è il mio augurio per il prossimo Giugno.
Nel frattempo ingoiate rospi.

Niccolò ha detto...

I terremotati non sono stati "messi in mezzo". Forse devo informarti che ieri c'è stata una delegazione di paganica che è arrivata presso il nostro comune, c'è stato un incontro nella sala consiliare con tutte le associazioni, e i paganichesi sono stati invitati per i festeggiamenti del santo patrono, che hanno avuto luogo proprio ieri. Abbiamo reso partecipi le persone della presenza della delegazione, cogliendo occasione per spiegare l'assenza dei fuochi d'artificio (tradizionali per S. Liberatore)

L'OSTELLO, il parcheggio, foglia, la gente certo che HA commentato, ed HA fatto bene, ma spero innanzitutto che capisca cosa sia l'ironia, perché quella di sandro è stata ironia, e si sono messi d'accordo con corrado per farla, (durante la corrida), ascoltando prima Francesco Urbanetti e Alfredo Graziani per informarli della satira. Ma ci sono persone che queste sottilezze forse non le capiscono.

Anonimo ha detto...

a Niccolo' pensi che sono scemo so quello che e' successo ieri, non fare il saputo,io penso solo che fare ironia in questo momento non e' giusto siamo in campagna elettorale guarda caso sia Alfredo che Francesco sono i candidati sindaci per forza danno addosso all'operata di questa attuale amministrazione noo tutti sappiamo cosa e' successo comunque per vincere non bisogna sputare veleno sugli altri ma fere qualcosa di costruttivo ad esempio un bel programma ,ricorda al Alfrado che 5 anni fa a perso perche' era circondato da gentaccia e anche questa volta a fotto uguale anzi a peggiorato possibile che non se ne accorge? per me solo lui e' all'altezza ma non basta

Niccolò ha detto...

Oltre a ricordarti che siamo fuori post e che non hai nemmeno il coraggio (finora) di difendere le tue idee con il tuo nome, ti confesso che secondo me non c'è proprio nulla di male nel fare ironia. Di quella esibizione ne sono stato messo al corrente 3 ore prima dello spettacolo, essendo la corrida organizzata da corrado e avendogli lasciato carta bianca per quella serata. Ma anche se l'avessi saputo prima non ci sarebbe stato nessun problema. Accusiamo sempre la censura e poi quando si fa della satira (che non ho fatto io) pronti ad accusare. E poi, visto che a quanto pare dici che non sia giusto aver detto ciò che hanno detto i comici, quali sono le frasi da te ritenute inopportune, e perché? Sennò è inutile parlare, sparlare e sprecare fiato.

Unknown ha detto...

carlo basta che smentisci che il c.g. a cui tu fai riferimento nn sei tu. tutto qua, noi dic erto nn possiamo saperlo.

Anonimo ha detto...

Gentaccia sarai tu e tutti quelli che la pensano come te. Firmati e abbi il coraggio di venire a confrontarti con quella "gentaccia" poi ne riparliamo. E poi implorano di tenere bassi i toni 'sti ipocriti. Vista la malparata stanno cercando di buttarla in caciara. Ma stavolta non sarà così. Hai vja a sputà veleno, ve tornerà tutto indietro.

c.g. ha detto...

Credo che prima di firmarsi lui dovresti farlo tu non credi?
la tua non è una caciarata seguita dall'agravante di una intimidazione?
quanto vorrei vedervi faccia a faccia cosa sareste in grado di fare!?

Per sabinamente poi ho cercato di spiegare cosa sia veramente successo con l'equivoco della manipolazione, ma non lo vedo pubblicato; ulteriore censura?
comunque cerco riproporlo di nuovo e se stavolta perpetuerete, lo pubblicherò sul mio blog:

Molto probabilmente, chi ha letto il commento in anteprima sulla e-mail, anziché concedere l'autorizzazione ha copiato il commento e lo ha pubblicato incollandolo; ora, se in buona fede l'equivoco si esaurisce, altrimenti, se volutamente calcolato sarebbe molto grave.

c.g. ha detto...

E comunque anonimo, non dovresti essere tanto anonimo se sei stato pubblicato così in modo celere, questo lo si può fare soltanto se si è in possesso del relativo account.
Senza ulteriori commenti.

Unknown ha detto...

Come vedi nessuna censura. Quello che non cambia mai sei solo te, che continui con le tue calunnie, con le tue mistificazioni della verità, con le tue cattiveria grauite nei nostri confronti.

ps: il commento che hai riportato nn era stato publicato per problemi al filtro.

Lorenzo Ballanti ha detto...

A proposito di incolumità ed attenzione verso i cittadini, vorrei tornare prepotentemente sul caso della sicurezza reale delle nostre scuole, e non solo, visto che anche Palazzo Vannicelli è privo della prevista certificazione di agibilità. E non senza preoccupazione per quest’ultimo dato che, tra dipendenti e cittadini che vi si recano quotidianamente, è luogo ad alta frequentazione. Il problema è già caduto nel dimenticatoio, forse costrettoci dalle imminenti scadenze elettorali, durante le quali tutti i temi da affrontare per il sociale diventano pericolosi, spaventando chi rincorre un posto al sole, credo meno importante della vita dei nostri figli, fratelli o nipoti. Le scosse di terremoto si susseguono con periodicità incessante, anche di notevole intensità, in territori a noi limitrofi, che si ripercuotono anche in molti centri della provincia reatina. Dopo i recenti fatti dolorosi che hanno colpito il territorio aquilano, chiediamo che siano fatti controlli sulle reali condizioni degli edifici pubblici delle nostre città, perché le famiglie hanno bisogno di sentirsi tranquillizzate per loro e per i propri figli con verifiche serie, vere, tecnicamente utili sulle scuole e su tutte le altre strutture pubbliche esistenti nei nostri centri storici. Rapidi controlli di tecnici, di vigili del fuoco o di rappresentanti della Provincia non bastano a rassicurare la popolazione che è a conoscenza dell’inesistenza di certificazione di agibilità. Il certificato di agibilità è dipendente dal rispetto di una serie di canoni e di valori e, ovviamente, il suo non rilascio denota la mancanza di uno o più di questi. Gli impianti di luce, acqua e gas, il giusto e funzionante posizionamento degli estintori, tutte le infinite norme dettate dalla L. 626 ed in particolar modo le vie di fuga, che tengo ad evidenziare perché insufficienti in alcune nostre scuole, sono ciò che condizionano il rilascio dei certificati di agibilità. Se le nostre scuole e il nostro comune non li hanno, qualcosa non va. Viene chiesto quindi alle nostre Autorità, per placare gli animi e le coscienze, di effettuare controlli attendibili e a tappeto sulle strutture che ospitano i nostri figli e dove opera tutta la popolazione attiva, con lo scopo che ogni edificio abbia la sua certificazione legale. Cercare o addebitare successivamente le responsabilità non ripaga eventuali vite stroncate. La prevenzione per la sicurezza è sempre cosa saggia.

gali-cow ha detto...

sono giorni che causa organizzazione festa nn transitavo su sabinamente.
ammazza che clima.
quante cose da dover dire, e quanto dover tacere.....tutto a tempo debito!

Lorenzo Ballanti ha detto...

A proposito di incolumità ed attenzione verso i cittadini, vorrei tornare prepotentemente sul caso della sicurezza reale delle nostre scuole, e non solo, visto che anche Palazzo Vannicelli è privo della prevista certificazione di agibilità. E non senza preoccupazione per quest’ultimo dato che, tra dipendenti e cittadini che vi si recano quotidianamente, è luogo ad alta frequentazione. Il problema è già caduto nel dimenticatoio, forse costrettoci dalle imminenti scadenze elettorali, durante le quali tutti i temi da affrontare per il sociale diventano pericolosi, spaventando chi rincorre un posto al sole, credo meno importante della vita dei nostri figli, fratelli o nipoti. Le scosse di terremoto si susseguono con periodicità incessante, anche di notevole intensità, in territori a noi limitrofi, che si ripercuotono anche in molti centri della provincia reatina. Dopo i recenti fatti dolorosi che hanno colpito il territorio aquilano, chiediamo che siano fatti controlli sulle reali condizioni degli edifici pubblici delle nostre città, perché le famiglie hanno bisogno di sentirsi tranquillizzate per loro e per i propri figli con verifiche serie, vere, tecnicamente utili sulle scuole e su tutte le altre strutture pubbliche esistenti nei nostri centri storici. Rapidi controlli di tecnici, di vigili del fuoco o di rappresentanti della Provincia non bastano a rassicurare la popolazione che è a conoscenza dell’inesistenza di certificazione di agibilità. Il certificato di agibilità è dipendente dal rispetto di una serie di canoni e di valori e, ovviamente, il suo non rilascio denota la mancanza di uno o più di questi. Gli impianti di luce, acqua e gas, il giusto e funzionante posizionamento degli estintori, tutte le infinite norme dettate dalla L. 626 ed in particolar modo le vie di fuga, che tengo ad evidenziare perché insufficienti in alcune nostre scuole, sono ciò che condizionano il rilascio dei certificati di agibilità. Se le nostre scuole e il nostro comune non li hanno, qualcosa non va. Viene chiesto quindi alle nostre Autorità, per placare gli animi e le coscienze, di effettuare controlli attendibili e a tappeto sulle strutture che ospitano i nostri figli e dove opera tutta la popolazione attiva, con lo scopo che ogni edificio abbia la sua certificazione legale. Cercare o addebitare successivamente le responsabilità non ripaga eventuali vite stroncate. La prevenzione per la sicurezza è sempre cosa saggia.

gali-cow ha detto...

sono giorni che causa organizzazione festa nn transitavo su sabinamente.
ammazza che clima.
quante cose da dover dire, e quanto dover tacere.....tutto a tempo debito!

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