sabato 16 maggio 2009

Ospedale: cancellata diabetologia

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

“L’ospedale eroga il 7,8% dell’attività aziendale per il laboratorio analisi, il 16,4% per chirurgia vascolare-angiologia, il 10,9% di cardiologia, il 9,3% di chirurgia generale, il 40,2% di endocrinologia, il 31,1% di nefrologia, il 15,5% di oculisitica, il 12,6% di ortopedia, il 14% di ostetricia e ginecologia, l’8,6% di urologia, il 12,7% di gastroeneterologia e il 15% di diagnostica per immagini”. Così scrive il documento di riqualificazione della rete ospedaliera e potenziamento dell’offerta territoriale nella Regione Lazio (http://www.asplazio.it/). Nessuna menzione all’ambulatorio di diabetologia, dietologia, prevenzione e studio dell’obesità all’interno della struttura di medicina interna. Niente di niente. Come se non esistesse. Ma quel reparto c’è eccome nel presidio maglianese. Anzi. Secondo i numeri che il comitato “pazienti dell’ambulatorio di diabetologia”, d’intesa con il “Pro ospedale”, ha inviato tramite lettera protocollata al presidente Piero Marrazzo, la branca diretta dalla dottoressa Maria Giovanna Mornighi sarebbe quella che ha lavorato di più in termini di visite (quindi ticket) marcate. ”Una media di 3500 all’anno - riporta la missiva - un lavoro che ha raggiunto proporzioni tali da impiegare la dottoressa per oltre 29 ore la settimana. Il più alto numero in assoluto”. Senza contare che “l’attività in questione si rivolge ad un bacino d’utenza proveniente da Rieti, Terni, Roma e Viterbo”. Un polo d’eccellenza per il Marini. “Tuttavia - seguita la lettera del comitato - dall’esame del piano regionale si è riscontrato che l’ambulatorio di diabetologia è indicato tra le strutture da disattivare”. Oltre al danno segue “la beffa di vedere che la struttura di endocrinologia, che impegna il medico preposto per soli due turni la settimana, è stata indicata con una percentuale del 40,2% sul totale di attività. Com’è possibile?” Il comitato chiede conto dell’anomalia al numero uno della Regione, non una ma due volte (l’11 ottobre 2008 la prima, e il 23 febbraio 2009 la seconda). Preoccupato del destino che potrebbe attendere uno dei reparti più prolifici dell’ospedale maglianese. Risposte al momento non ne sono arrivate.

Paolo Giomi

2 commenti:

Unknown ha detto...

Come segnalato da lorenzo, ecco di nuovo che si tocca l'ospedale. Ci rivolgiamo al comitato pro ospedale, a tutte le altre forze di magliano e a tutti i cittadini per intraprendere assieme la battaglia e mantenere questo efficientissimo reparto.

c.g. ha detto...

E' vergognoso! non chi continuamente smonta pezzo per pezzo questo ospedale, ma coloro che, maglianesi come me, PREGIUDIZIALMENTE, non tengono conto delle continue denunce fatte da "aprile", il blog di una forza politica che anche se piccola, sempre attenta a quello che avviene di negativo su questo comune.
Come sempre ci saremo e colgo l'opportunità di aderire allo allarme lanciato forse un po tardi da sabinamente e Ballanti per riunire quel comitato costituito anno scorso e prendere le dovute iniziative.

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