venerdì 6 febbraio 2009

Una zona martoriata...

dal sito del corriere di rieti.

Cantiere abbandonato a metà.
Succede a Magliano Sabina, in via Tito Oro Nobili, nel complesso dell’Ater. Pezzi di ferro che sbucano dal terreno e transenne mancanti.

Un cantiere lasciato incustodito per settimane: tubi, ferri sporgenti e calcinacci. Alla portata di tutti, bambini compresi. Succede a Magliano Sabina in via Tito Oro Nobili, la strada dove sorgono i nove immobili popolari dell’Ater (ex Iacp). In autunno erano iniziati dei lavori per risolvere il problema del ristagno di acqua sotto molte palazzine ma, poco prima di Natale, il cantiere (per la verità piuttosto disordinato e con pochissime misure di sicurezza malgrado il committente pubblico) si è fermato di botto. Via ruspe, mezzi e operai e lavori restati a metà. Ovviamente i cittadini della zona, passate le feste, si sono attaccati al telefono per avere spiegazioni. A quei pochi “fortunati” che hanno avuto il “privilegio" di avere qualche spiegazione è stato riferito che, una volta partiti i lavori, ci si è resi conto che l’intervento da effettuare era molto più serio del previsto: infatti il problema della stagnazione dell’acqua sotto le palazzine (specialmente la G) richiede più soldi per la risoluzione. Per carità, sono cose che capitano e nessuno dei cittadini della zona ne fa una colpa a qualcuno. Ciò che invece inquieta (ed è un eufemismo) i residenti dell’area è il ritardo dell’intervento - il problema dell’acqua sotto le palazzine è quasi ventennale - e lo stato in cui è stato lasciato il cantiere al momento dello stop dei lavori. Come testimoniano diverse fotografie, non c’è alcuna recinzione degna di questo nome. Diversi tubi di plastica sono accatastati vicino alla palazzina “I” con dei tondini di ferro che spuntano dal terreno. Può accedervi chiunque. Dietro alle palazzine rimane lo scavo e vicino alla palazzina “C” sono stati accatastati una serie di calcinacci recintati - si fa per dire - con due transenne. Le ultimissime notizie dicono che la ripresa dei lavori sarebbe imminente. Rimane il problema degli standard di sicurezza che, almeno quando il committente dei lavori è un ente pubblico, dovrebbero essere garantiti in toto. Sempre per quanto riguarda le case popolari di via Tito Oro Nobili sarebbe imminente la risoluzione dei problemi che bloccano le vendite degli alloggi a chi ha accettato le proposte dell’Ater. Presto il Comune e l’azienda per l’edilizia popolare dovrebbero finalmente firmare il rogito per il passaggio di proprietà delle aree in cui sorgono gli immobili. Ci sono voluti 24 anni. Bisogna portare pazienza.
Paolo Di Basilio

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