sabato 28 febbraio 2009

I pagamenti arretrati agli Lsu

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Che fine hanno fatto gli adeguamenti all'indennità dei lavoratori socialmente utili promessi dalla Regione? A chiederselo è Fabio Di Giamberardino, segretario della sezione dell'Udc di Magliano Sabina, che torna ad accedere i riflettori sul tema degli lsu. A dicembre il dottor Capriolo, durante un convegno organizzato dal movimento civico "Magliano Insieme", aveva promesso che entro gennaio i lavoratori avrebbero avuto tutti gli arretrati in due trance: sei mesi entro gennaio e sei mesi entro il mese successivo. "Siamo a marzo - dice Di Giamberardino - ed ancora non si è visto nulla mentre sul tema degli Lsu sembra è calata di nuovo una cappa di silenzio: dopo l'approvazione del documento in consiglio comunale, come al solito, non si fanno seguire i fatti. Solo parole che rimangono sulla carta". I soldi a cui fa riferimento il segretario moglianese dell'Udc sono quelli relativi all'adeguamento delle indennità Inps. La Regione aveva promesso 200 euro in più a partire dal 1 gennaio 2008. Ma l'anno scorso se n'è andato senza aumenti. Gli arretrati - aveva assicurato Capriolo, che è un dirigente della Regione Lazio, proprio a Magliano - sarebbero arrivati entro febbraio. Invece niente. "Non solo - rincara il numero uno dell'Udc - oltre alla mancata erogazione degli adeguamenti, i lavoratori maglianesi attendono che venga fatta 'giustizia' anche rispetto ai tagli che diversi di loro hanno ingiustamente subìto per la mobilitazione che è stata organizzata ad inizio dicembre". Come si ricorderà infatti, in tutto il Lazio gli Lsu incrociarono le braccia per una settimana con una serie di assemblee permanenti. Ma a Magliano, a differenza di tutti gli altri Comuni, fu "consigliato" ai lavoratori di iniziare lo sciopero dopo due giorni di assemblea con una "fiscalità", come detto, unica in tutto il Reatino. Il risultato fu il taglio di alcune indennità. Taglio che fu considerato ingiusto dallo stesso dirigente regionale che promise di riparare. "Ad oggi - conclude il segretario dell'Udc - la situazione è rimasta tale e quale perciò tutte le forze politiche che nei giorni della mobilitazione si sono dette vicine a queste persone dovrebbero chiedere, come stiamo facendo noi, il rispetto degli impegni presi".

Paolo Di Basilio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io mi chiedo se questi amministratori hanno una agenda e se si, se ne tengano conto degli appuntamenti.
Bene ha fatto Fabio, ma mi si permetta; se non sbaglio Donato è un consiglere di minoranza dello stesso partito di Fabio; ha questi fatto una interrogazione? se l'ha fatta senza ancora una risposta, anche se verbale ed informale... si convochi ancora una assemblea.
Esse servono santodio! servono sempre, anche per non mollare la tenzione.
E imparamio una volta per tutte ad intraprendere lotte e seguirle fino al giorno non si risolvano.
E' mancanza di cultura, di una cultura operaia (scusate se insisto su sto tema).
Non crediate qualcuno si ricordi dei diritti dei lavoratori se non sono loro stessi a seguirli fino al giorno del riconoscimento.
Così ora si riuscirà anche a capire perché in questo benedetto Paese si ricorre molto più di altri alle forme estreme dello sciopero; e vorrebbero limitare anche questo diritto così come stanno facendo per i lavoratori dei trasporti.
Che la classe politica, gli imprenditori, si collochino ai livelli di civiltà dei loro colleghi scandinavi! in quei posti gli scioperi non sanno neanche cosa siano e non perché essi sono limitati, ma per il buon senso delle parti.

Anonimo ha detto...

Amen

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