lunedì 9 febbraio 2009

Cronaca maglianese...

Riportiamo le notizie apparse sul sito del corriere di rieti rigurdo i fatti di sabato scorso...

Rapina negozio, commessa in ostaggio.
Il fatto ieri sera a Magliano poco prima della chiusura del Sidis di via Sabina. Durante la fuga ha perso parte del bottino, raggiunto e fermato.
Rapina a mano armata al Sidis di via Sabina, a Magliano. Un uomo - dalle prime informazioni si tratterebbe di un romano da tempo residente a Magliano Sabina - è entrato nel negozio intorno alle 20 circa, pochi minuti prima della chiusura. Una volta all’interno avrebbe spintonato violentemente una commessa facendola sbattere contro uno scaffale, mentre a un’altra, pare si tratti della cassiera, richiamata dal rumore, le avrebbe messo un coltello alla gola intimandole di consegnare l’incasso della giornata. I dipendenti, infatti, erano impegnati nel conteggio del denaro che sarebbe stato messo in alcune buste e consegnato al proprietario, oppure riposto in cassaforte in attesa di portarlo domani in banca. Sotto la minaccia del coltello le commesse si sono dirette alla cassa raccogliendo in cinque buste di carta l’incasso - che si aggirerebbe intorno ai duemila euro - consegnandolo al rapinatore. Nel frattempo una terza commessa, forse distante dal luogo dove stava avvenendo il tutto, è riuscita a scappare senza farsi notare dall’uomo che era entrato nel negozio a volto scoperto. Una volta in strada la commessa con ogni probabilità è corsa ad avvertire i carabinieri. Nel frattempo il rapinatore, una volta ottenuto l’incasso, si è dato alla fuga. Per sua sfortuna ha perso lungo la strada parte del bottino seminando banconote come Pollicino nel bosco. Banconote che in questo caso hanno costituito una traccia per i carabinieri. Per il rapinatore si è trattato di una fuga di breve durata. In caserma, intanto, erano state accompagnate anche le due commesse prese in ostaggio che, una volta alla presenza dei carabinieri, hanno raccontato l’incredibile storia. Pare che le dipendenti abbiano riconosciuto il rapinatore, visto peraltro che vive a Magliano e che si è presentato al negozio a viso scoperto. L’uomo, infatti, è stato rintracciato nella sua abitazione nei pressi di via San Liberatore. E’ stato accompagnato in caserma dove ieri sera si trovava ancora in stato di fermo. In caserma, fino a tarda serata, c’erano anche le commesse. Intorno alle 21 si è presentato ai carabinieri anche il proprietario del Sidis, avvertito subito dopo la rapina.

Tradito dal modo di camminare.
I carabinieri hanno impiegato 10 minuti per individuare l’autore del colpo al Sidis di Magliano. Ora è agli arresti con l’accusa di rapina a mano armata.
“Ringrazio l’Arma per l’intervento velocissimo e risolutivo dopo la rapina che abbiamo subito”. A parlare è Antonello Taizzani, noto imprenditore maglianese, titolare del supermercato Sidis di via Sabina teatro, nella serata di sabato, di una rapina. I carabinieri di Magliano ci hanno messo meno di dieci minuti ad identificare e fermare il presunto autore del colpo: si tratta di un 35enne originario di Roma - V. A. le sue iniziali - che da un paio d’anni vive a Magliano in una delle vie intorno alla Cattedrale di San Liberatore insieme alla mamma. Da quello che sembra l’uomo svolge l’attività vetturino con una carrozzella dalle parti di Villa Borghese a Roma. Dopo tutti gli accertamenti del caso per lui, dopo le 22, è scattato l’arresto ed è stato ristretto in una cella del carcere con l’accusa di rapina a mano armata. Intanto emergono nuovi elementi. Poco prima delle 20 le commesse e i dipendenti del supermercato stavano terminando le operazioni di chiusura. Nella stanza d’entrata - dove ci sono le casse - c’erano 3 persone, due commesse, e il figlio di una di loro che lavora nel supermercato come magazziniere. Il titolare stava in un’altra stanza e non ha potuto rendersi conto di nulla. Il rapinatore con il volto parzialmente coperto in maniera maldestra da una sciarpa si è avventato contro il magazziniere spintonandolo a terra. A quel punto la madre del ragazzo ha reagito e si è vista puntare addosso un coltello prima di essere spinta addosso a uno scaffale. Sono stati momenti di terrore. Il giovane - fuori di se - a quel punto ha puntato il coltello contro la cassiera e sia è fatto consegnare 5 buste con l’incasso della giornata. Ma si è trattata di una rapina piuttosto goffa, infatti l’uomo ha perso gran parte del bottino strada facendo, molti soldi sono caduti addirittura sull’uscio. Intanto i carabinieri - allertati da una commessa che era riuscita ad uscire - si erano messi in moto. Una vera caccia all’uomo per le vie del centro storico durata poco. In dieci minuti i militari, coordinati dal maresciallo Renzo Verducci, comandante della stazione, sono riusciti ad identificare l’uomo, prelevarlo dalla propria abitazione e portarlo in caserma. Decisivo per l’identificazione sarebbe stato l’inconfondibile modo di camminare del rapinatore che sarebbe stato riconosciuto dalle commesse. Inoltre la sciarpa avrebbe coperto in maniera molto parziale il volto. Dopo aver raccolto le testimonianze delle commesse per l'uomo si sono aperte le porte del carcere.

Paolo Di Basilio

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