domenica 26 ottobre 2008

Magliano - Secessione, confronto in Comune.

L’associazione “Sabinamente” organizzerà un forum pubblico. Raccolte 500 firme a favore del trasferimento in Umbria.
Mentre a Leonessa continua la marcia del referendum secessionista ed a Passo Corese invece la Sabina romana bussa alla porta di quella reatina, a Magliano i ragazzi dell’associazione “Sabinamente” non demordono e voglio “costringere” le autorità locali a prendere in considerazione la loro idea di far cambiare Provincia e Regione (Terni, ossia Umbria) al Comune. Visto che il sondaggio su internet prima e la petizione informale poi (circa 500 le firme) hanno smosso poco e nulla, i membri dell’associazione - che si sono riuniti venerdì sera - hanno deciso di organizzare un Forum in cui saranno invitate tutte le “autorità” del paese: dal sindaco al parrocco, dal direttore della scuola ai segretari delle forze politiche sociali. Insomma visto che nessuno ha pensato bene di iniziare un confronto sul tema - malgrado il malcontento latente verso la Provincia di Rieti - i ragazzi hanno deciso di prendere il toro per le corna. Per il “Forum Pubblico” c’è già una data anche se è ancora da confermare in via ufficiale: il confronto dovrebbe avvenire il 14 novembre presso l’aula consiliare di Palazzo Vannicelli sede del Comune di Magliano. “Non vogliamo obbligare nessuno ad essere d’accordo con le nostre posizioni - dicono dall’associazione commentando questa ultima sortita - tuttavia credo sia un obbligo delle autorità cittadine e delle persone che in qualche modo svolgono un ruolo pubblico nella collettività maglianese iniziare a parlare del tema che abbiamo sollevato la scorsa estate e che crediamo sia degno di un’adeguata attenzione”. Tutto è nato intorno a Ferragosto a seguito di alcuni avvenimenti che hanno scosso la comunità (la perdita dell’Istituto tecnico geometri in particolar modo, ndr)scatenando la reazione di diversi maglianesi contro una provincia che “troppo spesso non tiene in considerazione Magliano”. E’ in quei giorni che, ispirandosi a Leonessa, sul blog dell’associazione è stato lanciato il sasso. A settembre c’è stata poi la raccolta di firme: 330 in due giorni nei banchetti allestiti dall’associazione a cui se ne sono aggiunte altre 170 circa raccolte in giro per il territorio. Dal modo della politica “ufficiale” il tema è stato però pressoché ignorato. E’ stato appena accennato dal consigliere di opposizione Alfredo Graziani (Magliano Insieme) durante la visita del presidente della Regione Lazio di qualche settimana fa a Magliano. Anche il sindaco ne ha parlato per dichiararsi contrario alla secessione. Da Marrazzo, sempre quel giorno, è arrivato solo un invito formale ai ragazzi a “telefonargli per parlarne”. Ma i ragazzi per adesso si accontentano di “parlarne” con i rappresentanti delle Istituzioni locali. Ma non è un controsenso lasciare il Reatino quando Palombara ed altri Comuni invece vogliono entrare? “Vorrà dire che gli lasceremo il nostro posto”, rispondono divertiti dall’associazione
Paolo Di Basilio

4 commenti:

Unknown ha detto...

nel ringraziare come al solito l'amico Paolo per lo spazio che ci dedica, gli volevo solo controbbattere amichevolmente questa frase: "Visto che il sondaggio su internet prima e la petizione informale poi (circa 500 le firme) hanno smosso poco e nulla"...

Anonimo ha detto...

Credo che Paolo intendesse che "hanno smosso poco o nulla" nell'ambiente della politica.

Anonimo ha detto...

si credo anche io si riferisse a quello.

Anonimo ha detto...

tratto dal messaggero ed. di rieti di oggi:

"Presentato ieri in commissione sanità della regione lazio il piano di rientro dal deficit e la riconversione della rete ospedaliera. da una prima lettura della manovra 2009 messa a punto dal presidente della regione e commissario ad acta alla sanità, piero marrazzo, l'ospedale provinciale di rieti resterà il cardine dell'intera rete territoriale mantenendo così i suoi 386 posti letto. l'ospedale marzio marini di magliano passerà da 73 a 50 posti letto per acuti, mentre a pagare il prezzo più alto sarà il grifoni di amatrice, che in un solo colpo si vedrà azzerare tutti i 29 posti letto oggi disponibili. alla fine i 488 posti letto oggi a disposizione degli oltre 155mila redidenti scenderanno entro il 31 dicembre del 2009 a quota 436, mentre l'indice regionale di posti letto per 1000 abitanti, come richiesto dal governo passerà da 3,15 a 2,81.
dunque la proposta della regione per il marini prevede una riconversione in presidio territoriale di prossimità con 50 posti letto per acuti, ma anche 10 posti letto di degenza infermieristica, day service, poliambulatorio, nucleo rsa e hospice (da valutare quantitativamente anche sulla base dei lavori di ristutturazione in atto all'attività dialisi)
[...]
apare evidente che il quadro che si sta determinando sulla provincia reatina, anche rispetto ad altre provincie, sembra orientato a una rimodulazione dei posti letto non particolarmente traumatica e comunque in linea con l'accordo dello scorso 19 settembre tra il manager asl bellini, il presidente della provincia melilli e il vicepresidente della regione montino. un incontro a cui parteciparono anche i sindaci di amatrice fedeli e di magliano lini. quest'ultimo proprio a ridosso della presentazione della manovra 2009, torna a parlare del futuro dell'ospedale sabino. e i toni, nonostante il mantenimento dei 50 posti letto per acuti, sono tutt'altro che euforici.
"in questa fase va bene tutto - spiega lini - ma ci aspettiamo che il marini venga quanto prima potenziato. nella pianta organica e nei servizi, alcuni dei quali già da alcuni anni in grave difficoltà. oggi bisogna ripartire da questo piano, per rilanciare l'ospedale sabino in un'ottica di sviluppo che la asl reatina si è impegnata a intraprendere già dai prossimi mesi"

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