martedì 8 luglio 2008

Novità sul caso eurospin

Ennesimo capitolo di questa telenovelas sudamericana. Riportiamo quanto letto sul blog di MI ringraziandoli e scusandoci per il copia-incolla...

Euro Spin: la Procura insiste per il sequestro.
La procura non si arrende e torna all’attacco. Il sostituto procuratore Cristina Cambi ha infatti nuovamente chiesto il sequestro dell’Euro Spin di Magliano Sabina, dove i sigilli erano già stati apposti il 28 maggio dai carabinieri dei Rieti, al comando del colonnello Paternò, prima che il tribunale del Riesame provvedesse ad annullare il provvedimento. E proprio dalle motivazioni del tribunale che ha deciso sulla base di un vizio di forma e senza entrare nel merito della questione, ha preso spunto l’azione della dottoressa Cambi la quale, invece di proporre ricorso per Cassazione, ha preferito inoltrare una nuova richiesta di sequestro della struttura commerciale al giudice delle indagini preliminari. I motivi sono gli stessi che portarono i carabinieri del Reparto operativo di Rieti a sequestrare, lo scorso 27 maggio, l’Euro Spin nell’ambito di un’inchiesta che vede indagati, in concorso, per abuso d’ufficio e violazione della legge urbanistica, due tecnici del comune di Magliano Sabina e l’amministratore della cooperativa edilizia che realizzò l’immobile commerciale grazie agli incentivi della legge 167 per gli interventi di edilizia economia e popolare, poi affittato a una cooperativa che gestisce l’attività commerciale. A provocare l’intervento della magistratura era stato l’esposto di un commerciante di elettrodomestici (assistito come parte offesa dall’avvocato Attilio Ferri) secondo il quale l’area dove attualmente sorge l’Euro Spin, avrebbe dovuto ospitare un’altro tipo di intervento, riservato ad alloggi residenziali e popolari nonchè a verde pubblico. Invece, complici alcune delibere “ad hoc” predisposte dai tecnici del Comune di Magliano, ora indagati, la destinazione d’uso sarebbe stata modificata, grazie a delibere compiacenti - questa la tesi sostenuta da carabinieri e procura - che avrebbero variato a ripetizione il piano di zona, ampliando l’area concessa e rilasciando il conseguente permesso a costruire. I due tecnici comunali non avrebbero neppure tenuito conto del fatto che la Regione aveva bocciato la licenza edilizia, considerando le delibere illeggittime. Il Comune, invece d ordinare la chiusura, aveva ignorato il provvedimento della Pisana e, in aggiunta, aveva pure concesso l’agibilità e la relativa autorizzazione al commercio. Contro il sequestro avevano successivamente presentato ricorso tutte le parti interessate, ricorso che il tribunale del Riesame aveva accolto rilevando vizi formali nella procedura. Così l’ Euro Spin di Magliano Sabina era stata autorizzata a riprendere l'attività come pure la cooperativa Bse, ma adesso occorrerà attendere la decisione del gip Alessandro Arturi per sapere se il centro commerciale corre ancora rischi di sequestro.
M.Cav.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dispiace moltissimo per tutto il personale che lavora li',ma bisogna accettare che questo e' l'ennesimo regalo di una fallimentare amministrazione che ha scambiato Palazzo Vannicelli per un mercato, dove tutti alla fine fanno "buoni affari".
Ma fortunatamente la legge prima o poi fa' il suo corso e a pagare e' sempre chi,poveraccio, non centra nulla.

m ha detto...

Dispiace moltissimo per tutto il personale che lavora li',ma bisogna accettare che questo e' l'ennesimo regalo di una fallimentare amministrazione che ha scambiato Palazzo Vannicelli per un mercato, dove tutti alla fine fanno "buoni affari".
Ma fortunatamente la legge prima o poi fa' il suo corso e a pagare e' sempre chi,poveraccio, non centra nulla.

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